di Federica Nardi
(Foto di Lucrezia Benfatto)
«La nazione in cui tutta l’arte è rappresentata sono le Marche e Macerata è la sua capitale, un centro pulsante dello spirito». Con questa metafora Vittorio Sgarbi al teatro Lauro Rossi inaugura gli appuntamenti serali del tour maceratese di Panorama d’Italia. E il sindaco Carancini gli strappa una promessa a sipario chiuso: riportare in città “L’adorazione dei magi” Tintoretto ora esposto a Urbino ma prima conservato nella chiesa delle Vergini di Macerata. Uno spostamento che aveva acceso aspre polemiche l’anno scorso (leggi l’articolo) ora destinate a placarsi: «Il ricordo del sindaco di quell’opera così importante può essere il punto di partenza per farla vedere bene per cinque o sei mesi nella sede migliore possibile che è palazzo Buonaccorsi», dice Sgarbi a margine di un incontro che lascia il segno negli occhi e nel cuore dei maceratesi.
E anche nel loro futuro, con il progetto, annunciato dal critico d’arte, di esporre sei opere di Lorenzo Lotto nella cornice di casa Leopardi a Recanati. «Un collegamento su cui meditare per la prossima stagione» dice Sgarbi, che trascina con leggerezza e puntualità le centinaia di persone accorse a teatro in un viaggio alla riscoperta degli artisti e dei luoghi che rendono la provincia di Macerata una «potenza centrifuga» dell’intera regione. Un viaggio che parte dagli “imperdibili” quattro, indicati dallo stesso Sgarbi: lo Sferisterio («invenzione formidabile, Macerata è l’unico caso in cui l’arena è più famosa del duomo»), palazzo Buonaccorsi («uno dei più bei musei italiani»), le opere di Crivelli (Sgarbi si sofferma a lungo sulla Madonna con bambino esposta proprio al Buonaccorsi) e quelle di Ivo Pannaggi, la cui casa, a Esanatoglia è «l’unico esempio di stanze futuriste in Italia». Un punto di vista di un marchigiano d’adozione come Sgarbi, già sindaco di San Severino e assessore a Urbino, giocato anche sul filo della sferzante ironia che da sempre lo contraddistingue. Come quando ricorda i tempi da primo cittadino settempedano: «A quel tempo c’era il problema delle bretelle – ricorda con un sorriso Sgarbi – Come quella tra San Severino e Tolentino che notoriamente si odiano. Io avevo detto “la bretella mi fa schifo” e infatti ora non se ne è fatto niente. Ma che fretta avete? Viviamo in un mondo di dementi che con le rotatorie distruggono le strade. In Italia ne abbiamo 50 mila».
La platea del teatro Lauro Rossi
Risate a scena aperta quando Sgarbi, ricordando le meraviglie artistiche della provincia marchigiana, dice che «Ancona non è consapevole di esistere. Sono 80 anni che non dà segni di vita. Ha due cose: un monumento contro il femminicidio bruttissimo e il museo Omero per non vedenti». Mentre Recanati, nelle sue parole, diventa «luogo dello spirito poetico del mondo». Con Casa Leopardi «esempio di come si possa rendere di tutti un bene privato». In chiusura è il direttore di Panorama Giorgio Mulè a rincarare la dose dei complimenti dopo l’inaugurazione di oggi pomeriggio (leggi l’articolo): «Macerata è una città con un grande futuro davanti. Questa sera ho visto tantissimi giovani qui a teatro per sentir parlare del bello della loro città da un grande testimone come Sgarbi. Macerata ha tutti i cromosomi per pensare al futuro nel migliore dei modi».
Selfie con il pubblico (foto Andrea Petinari)
La fila all’ingresso del teatro Lauro Rossi
Foto Petinari
Foto Petinari
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Mi mancano molto i commenti del “patetico” che sia desaparesidos?
Bravo Sgarbi!!!!
Macerata capitale dell’arte, Roma al secondo posto.
Firenze al terzo,Venezia al Quarto e così via. Del resto, Carlo magno sepolto ad Aquisgrana, presso S. Claudio, Pipino il Breve se non erro a S. Ginesio, Napoleone a Fiastra ( Notizia in anteprima ), Cesare trafitto dalle punte dei Cancelli in Via del Senato ora Piazza Annessione, alto che capitale dell’arte ma pure della storia. Ah, le scalette conducevano al Campidoglio, poi trasformato in un allevamento di oche ed infine in Piazza.
ma è venuto gratis et amore dei o ha vinto qualche cosa?
Ce lo deve dire Sgarbi che siamo i migliori?
Bella presentazione, grazie Sgarbi.
E può diventare anche la capitale dei posti dove se lo filano ancora.
Sgarbi che è narcisista e nevrotico fa continuamente gesti di autocompiacimento fisico su se stesso, si liscia i capelli, si tocca il naso, scuote i capelli, li muove, agita le dita a ventaglio, compie atti di masturbazione visiva con cui richiama continuamente l’attenzione dello spettatore sulla sua persona fisica, è come se facesse continuamente all’amore con se stesso. I suoi sono gesti tipicamente femminili da adolescente insicura e vanitosa che vuole sedurre. Il messaggio è “Accarezzami! Guarda come sono bello!” anche se sta parlando di cose politiche, per questo piace molto alle signore specie in su negli anni, perché lancia un messaggio sessuale molto esplicito. E’ sempre così intento ad accarezzarsi o a esibirsi e a manifestare tutte le sue capacità di seduzione che fa dubitare delle sue sicurezze. Del resto anche le metafore che usa sono manifestamente erotiche e ambigue. Di Segni per es. disse che era l’amante ideale perché assumeva tutte le posizioni. Questo modo di parlare di altri uomini come fossero donne e per di più amanti gli crea addosso un’ambiguità sessuale come se egli stesso fosse un ermafrodita, un efebo.
Sgarbi ha mani eleganti e sottili, da artista, ma prive di forza. Al posto della forza ha l’aggressività nervosa, spesso isterica, carattere tipicamente femminile negativo. Nel suo eloquio punta sempre un indice accusatore verso l’altro; questo indice è così tipico che glielo mettono anche nelle caricature.
Quando si arrabbia, il suo turpiloquio è sempre molto volgare e scatta come una molla, come per esorcizzare il sospetto che egli non sia abbastanza macho. Il turpiloquio è usato per sottolineare fortemente il suo essere maschio, ma proprio questo bisogno insopprimibile rende la sua sessualità dubbia. Generalmente lo scatto violento esplode dopo pochi minuti di confronto con altri uomini, confronto insostenibile che smuove un complesso edipico non risolto, di qui il linguaggio aggressivo, da caserma che lo riconferma come maschio. Questa oscillazione continua tra seduzione femminea e turpiloquio o calunnia indicano la sua nevrosi.
Micucci,l’invidia fa brutti scherzi
Iacobini ironia da quattro soldi
Sicuramente questa iniziativa è una bella vetrina per Macerata.
Rosicate pure
Alla terza (o alla quarta?) volta che Sgarbi passa per Macerata anche lui si è accorto che è una bella città…
Caspiterina che spirito di osservazione!!!!
Deve essere che le altre volte che era a Macerata era, per così dire, piuttosto distratto.
Chissà però, visto che non mi sembra che ne abbia parlato, se anche San Severino superi Ancona (<em<a dir la verità non ci vuole molto), visto che quando era Sindaco, mi par di ricordare, che di Settempeda tesseva continuamente le lodi e le bellezze dicendo che era una delle più belle città (non solo) marchigiane….
E chissà, se domani o dopodomani, andando a Pesaro o a Ascoli (oppure a Palermo o a Trieste), per una altra conferenza, dirà che Pesaro o a Ascoli (oppure a Palermo o a Trieste) sono città bellissime e più belle di Ancona, Macerata e San Severino….
Ma torniamo a monte, visto che le discese a teatro a valle hanno poco valore, e parliamo di Macerata e di come, negli ultimi anni, chi ha cercato di fare qualcosa….
Che Macerata sia una bella città lo si sapeva da sempre, strano notare che le <em<povere menti gioiscono solo dopo che lo ha detto anche il grande critico Sgarbi.
Ma vivere in una bella città non significa che, automaticamente, qusta città sia conosciuta, soprattutto quando negli ultimi anni la “pubblcità” ha battutto solo strade locali….
Sicuramente qualcuno che si è dato da fare (oltre le belle parole e le inutili “uscite” -spottone pubblicitario- internazinonali) è l’ex Assessore alla Provincia Sport Bianchini, magari senza clamore ma con assai più risultati di tanti altri, ha cercato (per la vetrina dell’Expo) di “esportare” Macerata fuori dall’ambito Regionale (dove è relegata, visto che i musei e lo Sferisterio oramai gravitano quasi del tutto in orbita locale</em<) spingendo e facendo in modo che i Tour Operator si interessassero anche alla nostra Provincia e alla nostra città (ricordo ai più disattenti che, sotto il profilo turistico, le Marche si fermano a Urbino – per la cultura- e alla Riviera del Conero -per il mare-, sotto non vi è quasi traccia nelle attività dei TO italiani e straneiri)
Il teatro pienissimo, i palchi strettissimi, gente tantissima. Sgarbi piace anche se qualche volta usa il turpiloquio. Mercoledì è stato bravissimo e applaudatissimo.