di Laura Boccanera
Caos in maggioranza, continuano le consultazioni con il sindaco. Ieri Tommaso Claudio Corvatta ha incontrato Francesco Mantella della lista Uniti per cambiare per discutere delle ruggini e degli attriti che si sono creati fra Upc e la lista La nuova città. Dopo il colloquio con Piero Gismondi, stavolta è toccato a Mantella esporre la sua versione del fatti. Ma per ora nessuna decisione è stata presa dal sindaco che ammette: «sono ben lontano dall’aver dipanato la matassa». Mancano all’appello ancora il Pd e Rifondazione comunista. L’incontro è stato per lo più interlocutorio: «Siamo sempre sereni, disponibili e ottimisti – ha detto Mantella – ogni decisione va presa in maggioranza soprattutto sulla storia dei cda della nuova municipalizzata. Io registro che rispetto a quello che verrà deciso bisogna tener conto del programma». Gli attriti? «Segni di vitalità nella maggioranza – ha proseguito Mantella – rappresentano la voglia di confrontarsi. Ho visto il sindaco determinato a dare slancio all’amministrazione comunale». Tutto rinviato a dopo Pasqua insomma quando ci sarà un incontro fra tutte le forze di maggioranza, una verifica vera e propria. «Mi auguro che sia animato da senso di responsabilità – ha concluso Mantella – sarebbe un errore torcerci su questioni sulle quali magari non ci si è capiti, ma occorre ricordare a tutti che il capo dell’ amministrazione è il sindaco».
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Dall’esterno il motivo del contendere è incomprensibile, e gli articoli di “Cronache Maceratesi”, che assomiglia sempre più ai giornali cartacei rispetto ai quali inizialmente cDall’esterno il motivo del contendere è incomprensibile, e gli articoli di “Cronache Maceratesi”, che assomiglia sempre più ai giornali cartacei rispetto ai quali inizialmente costituiva una novità, di sicuro non aiutano a capirci di più.
@ Stefano Valenti. Tra i vari articoli su ” l’ affaire parce qu’ils ont rien à faire ” per capirci qualcosa consiglio:
https://www.cronachemaceratesi.it/2016/03/16/lettera-contro-gismondi-mantella-ne-parliamo-in-maggioranza/783245/
Potrebbe non essere esaustiva e magari sarebbe importante connaître les pensées profondes de l’un des acteurs de la transaction, Monsieur Costamagnà con l’accento sulla a :
https://www.cronachemaceratesi.it/2016/03/16/lettera-contro-gismondi-mantella-ne-parliamo-in-maggioranza/783245/
Ma il punto saliente, l’unico secondo me, che va al di la di queste questioni interne, condite con sale, olio e soprattutto aceto nei quattro anni di vita comune, è l’ostinazione del sindaco( che presumo dotato di una certa intelligenza, non ne conosco il quoziente ma prima di diventare sindaco con tutte le turbolenze avute, dal decadimento culturale, morale, istituzionale e di tutto ciò che poteva essere fatto a favore dei cittadini e che presumo sia stato studiato a tavolino tra le varie componenti della maggioranza tra cui il Pd che per questioni di spazio ne ometterò i seguaci e altre liste, per ottenere un risultato così deludente, inappagante, deleterio , negativo , nocivo, malsano ,pernicioso, contro producente, rovinoso, tragico, funesto ecc.ec.ecc. Civitanova, 40,000 abitanti più chissà quanti stranieri, con tanti di quei problemi mai cercati di risolvere da farci almeno dieci consigli comunali, uno dei sopra menzionati attori ha dichiarato che il consiglio è fermo perché non ci sono argomenti da trattare. Ma il soggetto è conosciuto per la sua spiccata vena “humoristique ” di cui solo lui capisce la comicità. Ma adesso parliamo di cose serie.. insomma parliamo e basta senza qualificare per forza il dire. Al di là di quanto detto finora, sui motivi del contendere che trovano il tempo che resta, vorrei tornare sulla testardaggine del sindaco e sul quoziente di intelligenza. Però, con una piccola premessa, Qualche giorno fa, il sindaco ha detto che Civitanova ha la migliore amministrazione che potrebbe avere. E questo stona con l’affermazione di migliaia di persone che da un bel pezzo affermano che mai Civitanova ha mai avuto una così pessima amministrazione. A questo punto le cose sono due: crede veramente in quello che dice e il che in fondo non ha nessuna importanza tanto prima o poi si rivà alle elezioni e se non si mettono d’accordo adesso cosa che però faranno come normale prassi nelle liti politiche, ben diverse tra due conviventi che non si sopportano più e si lasciano senta tanti convenevoli. Ma la politica, questa nostra politica locale non ha il coraggio di andare fino in fondo e continuerà a giocare fino a maggio del prossimo anno almeno che non esca fuori qualcuno che abbia veramente i cosiddetti e fa in modo che spariscono dalla scena con la speranza di non venire più nemmeno ricordati Nel peggiore dei casi li troveremo in minoranza e la loro considerazione sarà almeno pari a quella che l’attuale maggioranza riserva al’attuale minoranza. Ma oltre alla testardaggine prende in me un’altra meno nobile motivazione a questa ossessione di continuare nel ridicolo, nell’inutilità di un esperienza politica giunta al capolinea da un bel pezzo perché magari si può credere che rimanendo sotto la protezione della “chioccia ” si ritardano ben più gravosi eventi.
Per sbrogliare la matassa suggerirei alla maggioranza di dotarsi di consulenti esterni, preferibilmente scegliendo tra maghi e fattucchieri perché può darsi che l’imbroglio sia tutto causato dal malocchio.