Il flash mob organizzato dal comitato Terra Nostra da Fratelli d’Italia
La scritta a penna sul cartello dell’Asur, all’ingresso dell’ospedale di Tolentino
di Federica Nardi
Benvenuti all’”ex” ospedale di Tolentino. Sono queste le due lettere aggiunte a penna da uno sconosciuto sopra il cartello dell’Asur, all’ingresso del nosocomio, e che restituiscono la sintesi di una polemica durata mesi con al centro la riconversione della struttura in ospedale di comunità. Una polemica riaccesa la settimana scorsa dal ricorso al Tar presentato dal Comune e oggi dal flash mob organizzato da Terra nostra, il comitato di Giorgia Meloni, e dai rappresentanti locali e regionali di Fratelli d’Italia che questo pomeriggio si sono dati appuntamento di fronte all’ospedale di Tolentino.
Angelo Bertoglio
Una tappa che conclude un tour di protesta che ha toccato Jesi (sede di Banca Marche), Senigallia (per la questione degli alluvionati), San Benedetto del Tronto (per la questione sicurezza) e infine Tolentino, simbolo, secondo gli organizzatori, della questione sanità nelle Marche. «La sinistra nelle Marche gestisce, non governa né amministra – dice Angelo Bertoglio, responsabile regionale organizzazione di Fratelli d’Italia – La sanità non ha un colore politico. L’anno scorso abbiamo denunciato il fatto che i dirigenti Asur e di Area vasta che hanno applicato i tagli della spending review hanno ricevuto un bonus in denaro. La nostra lotta è nel rispetto di tutti quelli che negli ospedali ci lavorano, la parte malata è la politica e chi dalla politica viene nominato».
TizianaD’Andrea
Con lui, impegnata a programmare le prossime tappe del camper di Terra Nostra (che domani partirà alla volta dell’Abruzzo), la referente nazionale del comitato Tiziana D’Andrea, a Tolentino «per portare le richieste della popolazione nelle stanze del potere – dice D’Andrea – La nostra presenza qui è per dare un senso di concretezza alla politica». Una concretezza che il consigliere comunale Francesco Pio Colosi raccoglie all’indomani della decisione della Giunta regionale di salvare i punti di primo intervento trasformandoli in ambulatori con le stesse funzioni: «Un primo passo dovuto alle proteste che evidentemente portano i loro frutti – commenta Colosi – Ma resta il problema di vedere smantellati reparti di eccellenza, come quello di San Severino e delle distanze per raggiungere gli ospedali principali, soprattutto per chi abita nell’entroterra. Tolentino è un punto di riferimento per tutti i Comuni vicini ed è il quarto comune della provincia per popolazione».
A commentare le novità di palazzo Raffaello sugli ospedali di comunità anche il sindaco Giuseppe Pezzanesi, che annuncia che non ci sarà nessun passo indietro rispetto al ricorso al Tar contro le decisione di Regione e Asur: «Il Comune di Tolentino, non vuole dichiarare guerra alla Regione ma, date le mille incertezze, preferisce proseguire sulla propria strada – dice Pezzanesi in una nota – in attesa che il giudice amministrativo si pronunci e che la Giunta regionale chiarisca progetti e le tempistiche, nel rispetto di esigenze prioritarie quali il diritto alla salute e la tutela del malato». Radunati intorno al camper di Terra Nostra anche il coordinatore di Fratelli d’Italia, Gianni Barboni, il vice coordinatore Emanuele Storani, il presidente della Commissione lavori pubblici, Carlo Santini, il consigliere comunale Franco Feliziani e una parte del direttivo di Fratelli d’Italia.
A sinistra Francesco Pio Colosi
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In effetti quando sul camper c’è una politica che di manifesto in manifesto diventa sempre più bella e bionda e risoluta è difficile non farsene una vera malattia, il contagio è davvero inevitabile.