Teresa Lambertucci, ex segretario provinciale del Pd, si scaglia con decisione e ironia sulla vicenda del rinnovo dell’incarico a Sara Giannini, riconfermata dal presidente della Regione Luca Ceriscioli in quanto esperta di economia (leggi l’articolo). Lambertucci non risparmia critiche nemmeno al suo successore alla segreteria provinciale, Settimio Novelli, che invece in un recente intervento difendeva la scelta di Ceriscioli definendo le critiche «espressione del peggior populismo italiano» (leggi l’articolo). Nè a Renato Pasqualetti, esponente maceratese dei democrat che, pur nelle sue posizioni critiche rispetto al rinnovo dell’incarico a Giannini (leggi l’articolo), viene accostato da Lambertucci a “Sancho Panza”.
Sara Giannini
Lambertucci interviene nel dibattito, sottolineando come «mentre Checco Zalone sbanca i botteghini dei cinema (con il film Quo vado?, ndr) prendendo in giro intelligentemente gli italiani per il loro attaccamento al posto fisso, il Pd Marche continua a garantire incarichi e prebende agli ex consiglieri regionali che, per statuto, sono stati costretti a non ricandidarsi alle regionali 2015. Ogni bicchiere va sempre visto con l’ottica del mezzo pieno, mezzo vuoto, quindi alcuni diranno che i poverini hanno generosamente rinunciato a chiedere la deroga per il divieto del terzo mandato e quindi non posso essere abbandonati da mamma-dem – si legge nella nota diffusa da Lambertucci – Così capita che sotto l’albero di Natale il presidente della Regione Ceriscioli faccia trovare all’ex assessore regionale alle Attività produttive Sara Giannini il rinnovo dell’incarico di “esperto in economia” senza dare indicazione alcuna né in ordine alle questioni economiche che il consulente è chiamato a trattare né, tantomeno, alle questioni economiche già trattate con la consulenza già fornita nel periodo da agosto a dicembre».
Settimio Novelli
Tra le perplessità dell’ex segretario, quella relativa ai criteri della nomina che, secondo una legge regionale, si dovrebbero basare su una competenza notoriamente riconosciuta. A questo proposito Lambertucci sottolinea come «ciò andrebbe spiegato al segretario provinciale Novelli, che come un novello – appunto – Don Chisciotte si avventura nella sua eroica battaglia contro i mulini a vento in difesa della sua Dulcinea, brandendo tutti col termine di “populisti” e richiamando a una politica vicina ai bisogni della “gente”. Che la pezza sia peggiore del buco se ne accorge subito Renato Pasqualetti che indossando le vesti di Sancho Panza dice al suo cavaliere che la difesa della fanciulla è giusta ma che le sue armi non sono adeguate, proponendo un’analisi del partito “posseduto” da amministratori e dirigenti deboli». Tutta la vicenda viene sintetizzata da Lambertucci come una parabola alla Don Chisciotte, dove la battaglia «è persa in partenza perché è difficile trovare argomenti contro chi è insorto riguardo al rinnovo di tale incarico, che non è giustificato altro che da uno scambio elettorale risalente alle primarie di marzo 2015 laddove la Giannini, maceratese e collega di giunta di Marcolini, decise di appoggiare il pesarese Ceriscioli a scapito di un possibile candidato maceratese. Ma se così è non servono parole – conclude Lambertucci – e non sono necessarie argomentazioni fantastiche che offendono ancora di più l’opinione pubblica e quegli elettori che, magari, avevano sperato nell’annunciato cambiamento e che hanno tutto il diritto di valutare se decisioni come queste vanno o meno in quel senso. Tanto più se ogni mese si trovano a dover fare i conti con una vocina denominata “addizionale regionale” oppure sono colpiti dal taglio dei servizi operato nell’ottica di una razionalizzazione dei conti».
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jiò, scanneteve tra voatri!!!
Capisco che una bel gruzzoletto fa comodo a tutti, ma non credo abbia alcuna qualifica per potersi definire “Esperta di economia”, laddove oltre all’ITC i suoi “colleghi” superano brillantemente un percorso di studi con Lauree e Master. E’ lecito pensare che qualora non avesse avuto una militanza politica, con un diploma di ragioneria non sarebbe arrivata ad incarichi e retribuzioni simili.
Vien da chiedersi se sia tutto legale e se ciò non possa costituire reato nonchè danno alla collettività.
Si dimetta !
dimissioni no???
……cari signori……la “fadiga” é dura……….
Esperta.….…
Semplicemente vergognoso altro che populismo. Questo significa appropriarsi senza motivo di soldi pubblici… CIOÈ PAGATI DA NOI. Ma quelli del partito in questione hanno mai lavorato seriamente per mille euro al mese?
Secondo me avrebbe dovuto nominare come esperta di economia una qualsiasi casalinga che gestisce li stipendio del marito e deve anche mantenere due figli che studiano !!
Luciana stiamo facendo populismo attenzione!!!!
Bell’intervento quello dell’ottima Teresa Lambertucci, purtroppo qualche mese fa scalzata dal suo incarico di segretaria prov.le del PD dall’inciucio Sciapichetti-Comi, i quali, nel corso della battaglia per le elezioni regionali, trovarono modo di far fuori tutta la componente renziana della prima ora, che inizialmente li aveva accolti nonostante essi in prima battuta fossero stati ferocemente contrari a Renzi e al suo tentativo di rinnovare il partito.
Difficile non essere d’accordo con le critiche di Teresa sull’oscena ulteriore nomina della Sara Giannini, da parte del Presidente Ceriscioli, quale pseudo-esperta economica, a spese (e per quale importo!) della collettività. Difficile non considerare la Giannini come un personaggio politico ormai impresentabile, non solo per il suo pieno coinvolgimento nella vergognosa vicenda del biogas speculativo, ma anche per l’accanimento con il quale essa pretende di rimanere attaccata con le mani e con i piedi ai privilegi da casta che già l’hanno beneficiata per ben due mandati in consiglio regionale. La poverina, infatti, travagliata da una palese bulemia da casta, non si è accontentata di ciò, ma ha preteso ulteriori soldi dalla collettività marchigiana., ai danni di migliaia di giovani disoccupati e sottopagati.
Certo, a fronte di una nomina che getta un’onta di vergogna sull’intero PD regionale molti si aspetterebbero, oltre all’intervento di Teresa, che ormai non ha alcun incarico di partito, anche la voce di altri autorevoli esponenti del PD di casa nostra, ma, sarà per paura oppure per acquiescenza oppure ancora per omertà politica, nulla al riguardo si è ascoltato da parte, per esempio, del senatore Mario Morgoni, protagonista in passato di interventi forti per il rinnovamento del PD,, oppure da parte dell’onorevole Irene Manzi, che pure a vollte, sia pure timidamente, ha saputo pronunziare efficaci parole di analogo tenore.
Certo che questa vicenda è comunque un autogol enorme da parte del PD marchigiano e del Presidente Ceriscioli, aggravato, se vogliamo, dai penosi interventi difensivi del nuovo segretario prov.le del PD Settimio Novelli, messo in quel posto da Comi a fare chissà cosa, e di Renato Pasqualetti, a sua volta componente a tempo pieno della casta marchigiana del PD.
Ohibo’, ma qui si parla di un caso (rinnovo dell’incarico regionale provvisorio all’ex-assessora Giannini) di cui è assolutamente proibito parlare, a rischio di essere tacciati di populismo e anti-politica). Abbasso subito il telefono come la “figlia sora Cecioni”: scostumati !!!!!!!! Lambertucci? Scostumata !!!!!
“Il posto fisso…””
Il PD locale (provinciale e regionale) viene descritto da Teresa Lambertucci come un partito piegato su se stesso e incapace di dare in governo al territorio.Fossi in lei a questo punto restituirei la tessera, a scanso di equivoci e di chi pensa male.
Modestamente secondo me: Teresa Lambertucci, già segretaria provinciale PD, non ce l’ha, da quello che leggo qui, con il PD provinciale-regionale, ma contro certe manovre “politiche” (l’ultima quella del recente regalo natalizio all’ex-assessora regionale PD Giannini). Manovre che, oltre a far male al PD e ad ogni cittadino di buon senso, fanno visibilmente ridere anche i polli. Chiedere alla Sig.ra Lambertucci di “restituire la tessera” per questo, come nel post appena sopra, mi sembra cosa assai bizzarra.
Non ho bisogno di leggere ciò che l’ex segretaria scrive, ha attinto a piene mani nel repertorio del nazionalpopulismo espressione filosofica propedeutica al fascismo.
Credo, e ne, sono certo che i suoi mandanti agiscono nell’ombra poco importa loro se ciò sarà distruttivo per i prossimi anni in cui il PD dovrà rinnovare alcune amministrazione della provincia , tra cui Civitanova.Selei&loro credono che ciò favorirà il ricambio dei gruppi dirigent fuori gli assassini siamo alla frutta..La gravità di ciò che stanno facendo è speculare alla incoscienza che lei non si accorge che l’unica trombata è lei. Mi auguro che il buon senso prevalga e qualcuno si chieda a chi giova un PD dilaniatoe screditato.
Nel merito della questione non le rispondo dicendo se l’incarico fosse dato a lei la cosa sarebbe giusta
Chiudo dicendo se c’è un segretario provinciale batta un colpo
CERTO E’ CHE SE HANNO DIRITTO DI PARLARE CERTE PERSONE MEGLIO CAMBIAR ARIA……….NON C’E’ PIU’ RITEGNO E VERGOGNA DI NIENTE.
A me no. Ma infatti non faccio parte del PD. Del resto queste ” manovre” sono poste in essere da esponenti direttivi del partito che lo rappresentano. A meno che non si voglia fare come dice il famoso detto, come i “ladri di pesaro”, che di giorno litigavano e di notte facevano pace.
Ok, Sig.ra Santucci ! Che lei non “faccia parte del PD” è per me (me lo permetterà!) una grande consolazione. Sui “ladri di Pesaro” avrei da obiettare: capisco il suo zelo regionale-marchigiano, ma credo che Lei confonda con i “ladri Pisa”.
Sig. Pelagalli, facile sparare a salve. Potrebbe dire esplicitamente a chi si riferisce con “certe persone”? Gliene sarei molto grato.
Intanto vi siete spesi (regalando in barba ad ogni pudore) 55.000€… Il costo di un’ambulanza… Così, per dire…
A prescindere dai torti e dalle ragioni, una volta c’era il centralismo democratico. Un grande valore perduto miseramente in un politica che non c’è più. Eravamo un treno che faceva mille fermate prima di partire per ascoltare tutti. Poi, una volta partiti, non ci si fermava più. E chi tirava il freno d’emergenza veniva giustamente sbattuto fuori. Quella era La Politica. Oggi c’è solo un teatrino. Teresa e Sara sono due bravissime persone che vengono, in un modo o nell’altro, da quella cultura. Le invito amichevolmente a deporre l’ascia di guerra e a far riferimento al loro glorioso passato più che al misero presente e all’ancor più misero futuro della nostra politica.
Sempre al Sig. Pelagalli: Lei è uomo di centro-sinistra come me. Perché mai, allora, spara a salve contro “certe persone” di centro-sinistra e senza farne il nome? E’ questo il nuovo metodo di fare politica? Io ho “sparato” contro “certe manovre” recenti del Pd regionale e facendo nome e cognome. Lei, ripeto la domanda, contro chi “spara” ? Se me lo dice, non escluderei che potremmo essere anche d’accordo.
Eh, sì, il PCI: quello era un partito. Come lo era la DC. Certe porcherie alla luce del sole non si facevano. Ma esistono ancora gli schieramenti ideologici? Non c’è più Sinistra, non c’è più Destra. Esiste solo una qualcosa che sta in mezzo e che soddisfa tutti i ladroni, i parassiti e gli inetti. Salvo gli onesti e gli idealisti.
Allora, che fare?
Tirare qualche sana revolverata? Rischiando di fare rumore e di sbagliare bersaglio?
Meglio colpirli al cuore e al portafoglio. Meglio ancora andare a votare contro costoro, votando a Destra, alla Lega. Votare invece M5S è come fare a cappellate coi passeri. Sanno chiacchierare, fare le crociate moraliste. Però poi vanno dietro a LGBT per mettere il potere in mano a pederasti e lesbiche e ai loro ricatti, come avviene con Stati Uniti, una nazione che ha perso con George Bush junior e Obama ogni velleità di guida democratica del pianeta.
Che pensavate che siano tutti santi? Non vi preoccupate, domani! domani tutto ritornerà come era ieri. Ho avuto il piacere di conoscerli dal vecchio PCI,al PDS,DS, parliamo dal 1998, Teresa venne dopo, anche Paola. Nel congresso del gennaio del 1991, ricordo che ci fu un drappello di donne che raggiunse il 35%, graziose, belle, intelligenti, grintose nel dibattito, esisteva il gladiatore che tuttora e un leder, quando ci vediamo mi chiama IL PATRIOTA, Renato, Pietro, Valerio, Giulio, Mario ingraiano oggi Senatore, il grande Walter, Comi Senior ecc i filosofi, quando intervenivano nel federale eravamo tutti attenti ai loro interventi (come se dice da nuantri, “la chiacchiera è mezzo pà)” spesso era un piacere sentirli, Occhettiani, Ingraiani, Dalemiani, Bassoliniani, Miglioristi, Oggi si potrebbe chiamare (il cerchio magico), va di moda, passa gli anni e stanno tutti li. Sicuramente con il segno del poi quello di allora era un PARTITO, si faceva politica………………..oggi.
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Al Sig. A. Savi: le consiglierei di non appellarsi al “centralismo democratico” (per fortuna obsoleto e fuori tempo!) per risolvere questioni inerenti all’ attuale PD e dintorni. Lei, se ricordo bene, dovrebbe avere almeno 20/30 anni meno di me. Ognuno è libero di pensarla come vuole, s’intende. Posso però farmi beffe delle sue arcaiche nostalgie?
Scusatemi, ma che c’ azzeccano gli ultimi due nostalgissimi post con il “quo vado?” di Teresa Lambertucci?
Sfuggite ehhh….. Vi date alla fuga ehhh …. Fuìte…. fuìte …… jatevenne…!!!
Scusatemi, ma che c’ azzeccano gli ultimi due nostalgissimi post con il “quo vado?” di Teresa Lambertucci?
Sfuggite ehhh….. ?!!! Vi date alla fuga ehhh ….?!!! Fuìte…. fuìte …… jatevenne…!!!
fra parentisi a L. Minnozzi: chi è la “Paola” che, insieme a Teresa, è “venuta dopo” ? Curiosità di un dilettante di storia del Maceratese.
A me non sembra che il Sig. Pelagalli spari a salve, ma con un bel fucilotto caricato a pallettoni.
Il Sig. Minnozzi ricorda un ex partito di sinistra, perso irrimediabilmente, per non aver riconosciuto che i suoi nemici lavoravano all’interno per disinestrarlo ed affidarlo incautamente o meglio lasciato strappare a forza da Renzi che diceva di volerlo rinnovare per attirare le simpatie di quanti avevano le scatole piene di chi aveva distrutto l’anima del partito, che però non lo ha rinnovato, semmai gli ha dato la mazzata finale per consegnarlo direttamente al centro con direzione sconosciuta.
Il Sig. Savi lamenta un partito che non ha lasciato niente, che parlava di operai e che oggi è apprezzato dalla Confindustria, non parla con i sindacati e il suo Leader è convinto di contare qualcosa in Europa.
Mi vien da sorridere a sentir parlare, a proposito della Signora Giannini, di esperta in economia. Mi pare che gli economisti (che a volte sanno combinare solo guai) debbano avere ben altre qualità. Forse si voleva parlare di esperta in contabilità. Che è un’altra cosa. In ogni caso la vicenda dell’incarico resta di difficile comprensione da parte del cittadino comune.
@MAULO: me lo permetta, il detto esiste sia per Pisa che per Pesaro. La consolazione è , mi crede?, reciproca. Ma siccome tutta la discussione sul caso in parola è stata fatta pubblicamente, credevo che anche un comune elettore senza tessera ( che fino a prova contraria vota ), uno della ‘gente’ potesse dire la sua. Dai suoi commenti ho capito il contrario e me ne faccio una ragione!
La minuziosità dell’italico particolarismo sta facendo enormi progressi.
Sig. Maulo , ha ragione Marina Santucci ……dalle nostre parti si dice proprio ” ladri di Pesaro “
NON SPECIFICATAMENTE RIERITO AI FATTI IN QUESTIONE, MA E’ UN DISCORSO REGIONALE, PERCHE’ DI CASI SIMILI SONO PIENE LE PAGINE DEI GIORNALI (tra tutte le forze politiche, NESSUNA esclusa)
Da diverso tempo a livello stiamo assistendo ad una bruttissima produzione teatrale, fatta da pessimi attori e scarsissime comparse….
Con la abusata, patetica, ripetitiva, pietosa “scusa” del rinnovamento, del “basta con la vecchia politica”, , del “adesso ci pensiamo noi” (emmecojoni meco!!!) sono comparsi saltimbanchi, nani politici e ballerine di terza fila: molti dei quali senza arte ne parte, ma bravissimi a presentarsi con il cappelo in bocca a pietire elemosine politiche ed incarichi….
La peggio gioventù, entrata nella sala dei bottoni, ha ampiamente dimostrato perchè era meglio che fosse rimasta fuori.
Inchiodati alla poltrona, con le unghie e con i denti, difendono i loro piccoli privilegi e ci sommergono di superc@zzole per giustificare una politica che NOn è politica ma solo spartizione di incarichi (retribuiti) e potere.
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Nello specifico non intendo aggiungere una sola riga di commento a questa storia che, da qualsiasi parte la si guardi, fa rabbrividire.
Noto solo che, con coraggio, l’amica Teresa (e non da oggi) sta tentando di cambiare le cose.
In questa sua solitaria battaglia (i Parlametari non dicono nulla, i Sindaci non dicono nulla, gli Assessori Regionali/Comunali non dicono nulla) ha pienamente ragione
Nel commento 23 ho scritto: MA E’ UN DISCORSO REGIONALE.
Nella fretta mi sono ocnfuso: va CORRETTAMENTE letto: MA E’ UN DISCORSO <strong<NAZIONALE
se l’incaricata volesse il bene del PD, che sarebbe anche il suo partito, e anche il mio, come semplice elettore, potrebbe fare una cosa molto semplice: risolvere anticipatamente il rapporto di lavoro con preavviso di trenta giorni come previsto nel decreto del presidente della giunta regionale. Questo incarico non sta né in cielo né in terra. La normativa regionale cui fa riferimento il decreto presidenziale è quanto mai discrezionale (“notoriamente riconosciuta”) e il provvedimento di conferimento d’incarico è generico e non è corredato da nessuna motivazione atta a fornire elementi che motivino la scelta intuitu personae. Certamente un organo politico regionale ben può esercitare la propria discrezionalità ma nell’ambito dei criteri stabiliti dalle legge statale (d.lgs. 265/2001 articolo 7 comma 6) e da quella regionale, integrativi dei primi (criteri che la regione marche non si è data, a differenza di altre regioni, vedi ad esempio piemonte). Il decreto di conferimento d’incarico non rispetta questi criteri. Peraltro il rapporto fiduciario (eufemismo), unica vera motivazione sottesa all’incarico, non è idoneo a derogare a questi criteri, come chiarito dalla giurisprudenza costituzionale e contabile. Quindi chi vuole il bene del PD, non a chiacchiere, deve provvedere in autotutela, qualora l’incaricata non decidesse di risolvere anticipatamente il suo rapporto di lavoro. Se tutto ciò non dovesse avvenire chi vuole il bene del PD dovrebbe rivolgersi alla magistratura contabile.
l’unico che centra sempre il segno è il Signor Giorgio Rapanelli, il resto sono solo chiacchiere.
Facendo una sintesi dei commenti letti…: bla bla bla…
Il nulla cosmico come comune denominatore…
……continuate a dare il voto ai comunisti!!!
@Nardi
Ma sì…diamo il voto al M5S o FI che sicuramente porterà il ns Paese fuori dal guado….
Bah….
@ Florentino …….invece dando il voto ai comunisti ci salviamo eh??? Ma vi siete dimenticati chi ha eletto la sinistra come referenti politici? Prodi, Marrazzo, Cicciolina, Luxuria, Sircana, ecc. ecc.!!!
@Nardi
E chiudo la querelle da parte mia…
Inserire Prodi insieme agli altri nomi nn mi sembra proprio sinonimo di lungimiranza politica…..
X FI con il Berlusca abbiamo toccato il fondo, x M5S che nn hsnmo mai governato, il comico Grillo credo che basti…
Poi il proverbio “de gustibus” lascia giustamente capire che ognuno la pensa come vuole…
x Riccardo Nardi:
non sono comunisti,sono Pidioti
Per essere esperto in economia, avrà’ studiato. Si fino alle medie! Il PD si regge su queste porcate e su assunzioni di amici e parenti. Che partito serio!
Ringrazio il censore.
E i giovani democratici figli della Lupolda che dicono?
Ho letto qui sopra la sottilissima filosofica riflessione di Gian Berdini (dovrebbe avere circa la mia età ed essere iscritto come me, o almeno vicino, al PD). Il quale non esita a buttare nel ” repertorio del nazionalpopulismo espressione filosofica propedeutica al fascismo”, ogni ragionevole e democratica obiezione al secondo regalo del governatore Ceriscioli all’ex-assessora regionale Giannini. Non ho nulla da obiettare al gian-pensiero …. ahahahah!. Posso però chiudere subito il telefono come “la figlia della sora Augusta maritata a Cecioni” ? Non prima di aver alzato un po’ la voce come lei: SCOSTUMATO !!!!! E commentare a telefono chiuso come lei: ” …. ma guarda un po’ oggi che mondo ! “
@ Alfredo Maulo. Considerando che è sempre un piacere leggere le squisite disquisizioni del ” filosofo rosso “, mi sembra di capire che non lo conosci a fondo. Iscritto al partito da tempo immemorabile, silenziano convinto ( attualmente ) di cui è amico ed è l’unico a beneficiare del privilegio di sostituirlo nelle assemblee del Cosmari. Ha fatto molto discutere la successione degli eventi che dalla vittoria del Pd a Civitanova si è poi arrivati e non voglio dire di più per non toglierti il piacere di una sana ricostruzione dei fatti in questo link: http://www.civitanova5stelle.it/articoli/informazione/servizio-spazzamento-irregolarita-in-vista.html Come tutti sanno questa cooperativa, la Cleaning Service è della famiglia di Giancarlo Berdini un militante del PD.
Devo aggiungere, ad onor del vero, che la questione qui menzionata, forse, ha degli aspetti leggermente più gravosi del fardello contenenti gli esposti presentati. In ambienti più protetti, si potrebbe tranquillamente parlare di inciuci tra politica e malaffare, ma qui non possiamo dirlo. Però è innegabile che tra l’oggetto del articolo di CM e questa storiella paesana si riscontrano gli stessi elementi di amicizia e riconoscenza. Alla luce non solo di questi fatti, ma di un più ampio discorso, che alla fine gira e rigira sempre lì ci riporta , ti chiedo come fai ad essere ancora iscritto al Pd. Ma non perché iscriversi ad un altro partito sia l’optimum, purtroppo l’esperienza acquisita da decenni ci dimostra che non esiste un partito su cui al momento si può fare affidamento, o perché si conosce o perché già partito col piede sbagliato e con leader che sanno fare solo confusione e che hanno il Partito o Movimento sempre in fibrillazione.