Giro di prostituzione alla pineta di Porto Recanati, ragazze africane abbordano i turisti con proposte hard in pieno giorno.
Andare in spiaggia nel pomeriggio, per rinfrescarsi dalla calura estiva, e venire adescati con la proposta di sesso orale a pagamento. La cosa potrebbe essere all’ordine del giorno nelle periferie delle grandi città balneari ma se succede in pieno giorno, sotto gli occhi di decine di passanti a Porto Recanati è indice che i tempi sono cambiati. Eppure una volta la pineta era un luogo conosciuto e rinomato, tenuto in considerazione per il suo grande valore anche ambientale, uno dei pochi parchi con alberi autoctoni del litorale, ad esclusione delle aree protette. Oggi di quel parco restano solo cinque o sei pini marittimi spelacchiati e tanto degrado. La prostituzione pomeridiana è solo uno dei problemi dell’area. In poco meno di 30 minuti, oggi pomeriggio, si sono alternate all’incrocio tra via Salvo D’Acquisto e via della Repubblica quattro ragazze, tutte africane, vestite con abiti consunti. La frase che tutte ripetono è: «Andiamo bello? Facciamo sesso» e un’altra espressione meno educata per dire sesso orale.
Il sentiero all’interno della pineta, pieno di sporcizia
Le ragazze ruotano, non sono sempre le stesse sintomo che il mercato rende, che i clienti ci sono, anche di pomeriggio. Ma quello delle ragazze che vendono il loro corpo non è l’unico segno di degrado nella zona. Nella pineta il sentiero è pieno di escrementi, preservativi e spazzatura di ogni genere. Ed è lungo quello che si arriva alla spiaggia libera. Anche lì l’abbandono è evidente: vetri, pezzi di plastica, carta stracciata. Pochi coraggiosi decidono di recarsi ancora in questi luoghi che invece potrebbero rappresentare una splendida alternativa alle spiagge attrezzate e urbanizzate del centro cittadino.
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Il sesso scritto è meglio di quello orale: verba volant, scripta manent. Scherzi a parte: all’Hotel House c’è di tutto e di più.
Noooooooo!!! Davvero??? Mignotte a Porto Recanati??? Strano!!!Diciamo che tra tr… e beduini è davvero un Bell”ambiente!!!
Che pena!
Bell’articolo denigratorio su una cittadina splendida….
Siamo arrivati a questo punto?
Non verrò mai piu. Mare inquinato. Maiale di notte e di giorno . Territorio in mano ai clandestini. Spaccio di droga .
Per Scolastrici. Da mo’ che ci eravamo arrivati. Solo che ci è voluto l’arrivo del commissario per il Comune per farlo scrivere!
L’adescamento (come lo sfruttamento della prostituzione) è reato.
Premesso che lo sfruttamento di queste ragazze é uno dei reati più abietti e che andrebbe combattuto con ogni forza, non si può negare che la prostituzione è e resta un mercato e come tale risponde alla legge fondamentale del mercato: domanda ed offerta.
Se non c’è domanda, non c’è offerta che tenga.
Se siamo arrivati a quanto descritto nell’articolo, é perché c’è una domanda: se questa verrà a mancare verrà meno l’offerta, ma purtroppo non lo sfruttamento di queste ragazze.
Per sporcizia e degrado, va bene che spetta all’ente pubblico pulire, ma spetta a noi in primo luogo, come privati cittadini, non sporcare.
Nulla di nuovo…
Per De Maggi. Se si parla di ciò che non va forse ci si avvicina alla soluzione.
Per Virgili. Che pena per i clienti!
Per Pierini. Il territorio non è in mano ai clandestini, per fortuna. Il problema vero è l’acqua sporca del mare.
Adescati… sè… se mai il contrario
Salvini TOCCA A TE
Despues se hsbla de Cuba,aqui es peor