di Alessandro Trevisani
La spiaggia c’è. Le ruspe di Salvini sono molto di là da venire, ma intanto quelle comunali hanno sistemato il litorale della città: dal Lido delle Nazioni a Scossicci zona Brigantino, confine nord di Porto Recanati, sassi e rena disegnano un dignitoso litorale che va dai 30 metri dello chalet Mauro alla settantina delle spiagge più abbondanti in centro storico. Anche la pulizia delle sterpaglie è stata completata, e approfittando della bella giornata di sole ieri si notavano diversi gruppi di ragazzi e famiglie stese in spiaggia a pranzare o a prendere la tintarella. L’afflusso di gente da fuori, sul lungomare, in centro e nei locali, non sarà stato fenomenale – anche data la temperatura appena sopra i 20 gradi – ma diversi chalet hanno fatto registrare il pienone per il pranzo, in particolare quelli che si erano attrezzati per tempo.
Oggi al Lido delle Nazioni inaugurava la stagione lo chalet La Rotonda, che ha disposto diversi lettini in spiaggia, mentre il titolare del Masaya crollato lo scorso capodanno, Cristian Gambelli, è passato a gestire il ristorante il Brigante, all’interno dell’hotel Brigantino che oggi registra il tutto esaurito per le sue 44 camere e per l’estate ha ricevuto parecchie prenotazioni “di lunga durata, almeno 10-15 giorni”, fanno sapere dalla reception. La stagione si preannuncia dunque simile a quella passata: turisti in cerca di risparmio e relax, con vacanze concentrate in un posto solo per abbassare le spese.
Ma Porto Recanati, dopo gli sfortunati episodi della Fiumarella e delle acque contaminate, a fine stagione, dai colibatteri, riuscirà a farsi preferire da altre mete? “Io sono fiducioso – dice proprio Gambelli – tanto che riaprirò presto il mio Masaya”.
È soddisfatto anche Giovanni Gasparini del balneare Maria e Wanda, in centro: “La spiaggia va bene, la sola cosa che impensierisce sono gli scogli che stanno andando giù. Già l’anno scorso la gru è dovuta venire diverse volte a risistemarli”.
Ne conviene Giuliano Paccamiccio, consigliere comunale con delega al Demanio: “Purtroppo non è mai stata fatta una vera manutenzione – dice – da quando gli scogli in centro sono stati posizionati alcuni decenni fa: trattandosi di una competenza della Regione, dopo le elezioni del 31 maggio porteremo il problema sul tavolo del nuovo assessore. Anche perché è probabile che il problema dell’erosione, nei prossimi anni, toccherà il centro storico”.
Non può sfuggire a Paccamiccio lo stato della spiaggia tra il lungomare Palestro e il Kiro Kiro: le forti mareggiate hanno provocato crolli del marciapiede e tutto intorno ai sottoservizi. “In maggioranza – dice il consigliere – abbiamo in testa una rivisitazione del piano di spiaggia per il futuro, perché la zona è indecorosa. Non vogliamo fare un lavoro tampone, ma certamente metteremo la spiaggia in sicurezza insieme al concessionario, che ha comunque la responsabilità della manutenzione”.
Tornando a nord Scossicci sta riassumendo la sua fisionomia di spiaggia, anche se rimane in piedi il problema dei massi intorno al Palm Beach crollato un anno fa – non sono stati ancora sistemati – ma almeno la battigia tra Acropoli e Bebo’s è tornata bianca e invitante, dopo l’episodio di “marea nera” di circa tre mesi fa, mentre sempre a Scossicci Andrea Marcelli del Barracuda ha riaperto da un po’ e già serve i primi clienti del pranzo: “Non è un’affluenza da lavorare col cardiopalmo – dice – ma la speranza, dopo i lavori per i pennelli che partiranno il 15 maggio, è di fare una stagione normale e contentare in pieno i nostri clienti”.
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Conosco bene la zona vicino il kiro kiro, quel marciapiede è transennato con rete rossa da cantiere da Due Anni.Queste mareggiate hanno aggravato la situazione che era già tragica