Bizzarra telefonata del primo maggio alla polizia municipale, con i vigili costretti a “verificare” la strana richiesta che arriva da un appartamento nel quartiere Villa Pini di Civitanova. Spesso chi vive in condominio, si sa, è soggetto, suo malgrado, ad ascoltare rumori molesti, decibel elevati di vita domestica e spesso anche particolari hot della vita intima dei coinquilini. Stavolta però la richiesta di controlli al vicino “fracassone” supera davvero i limiti dell’immaginazione. Una donna infatti ieri ha contattato il centralino della caserma dei vigili urbani per lamentare le “rumorose flatulenze”, così le avrebbe definite, del vicino d’appartamento. Lì per lì i vigili pensavano ad uno scherzo, ma hanno poi capito che invece, l’esasperata vicina stava dicendo sul serio perché a causa di quei rumori molesti, piuttosto frequenti a detta della donna, veniva disturbata la quiete dei vicini. La donna ai vigili ha chiesto un controllo sulla soglia della rumorosità dovuta ai gas intestinali del vicino.
(l. b.)
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Ahahahah
Ah ma non è Lercio
Vi piace proprio finire su “ah ma non è lercio”….
Meglio una “male creanza”… che un dolore de panza…!!!
Voglio sapere il nome per conoscere la signora…………..
Se fosse stato il rumore del “fiotto” sarebbe stato più eccitante. A Corridonia vendiamo un Pane “nero” (l Nero va di moda) a base di carbone vegetale (ma di sapore normale) che servirebbe per eliminare flatulenze rumorose, perché le “loffie” non si odono, ma si sentono.
… E lo costringeranno a montare un silenziatore!
E comunque è stato riportato anche da “Ah ma non è Lercio”
allora anche la tosse dovrebbe essere un reato…
Qua oltre alla rumorosità volgare potrebbe esserci un problema di eccessiva produzione di gas serra e quindi di allargamento del buco nell’ozono, non vorrei che si sforassero i limiti imposti dal Protocollo di Kyoto.
http://viaggi.libero.it/news/48767595/la-fine-del-mondo-colpa-di-un-peto