di Alessandra Pierini e Marina Verdenelli
Il segretario del Pd incita la procura a far presto per chiarire le responsabilità dei 66 indagati tra consiglieri e referenti dei gruppi consiliari. Consiglieri e capigruppo maceratesi (14 quelli coinvolti in provincia) continuano invece a fornire motivazioni sulle cifre a loro contestate. Spese pazze in Regione atto secondo (leggi l’articolo). Dopo le prime dichiarazioni di Franco Capponi, Angelo Sciapichetti, Ottavio Brini, Enzo Marangoni, Leonardo Lippi, Paola Giorgi e Francesco Acquaroli (leggi l’articolo), rispondono alle accuse anche Francesco Comi, Fabio Pistarelli, Erminio Marinelli, Francesco Massi e Pietro Enrico Parrucci. Massi è pronto a presentarsi con un diario sottolineando «Annoto tutto e posso giustificare», Marinelli è intenzionato ad andare al dibattimento senza presentare le memorie difensive perché sostiene «Non ho fatto nulla, va solo di moda sparare sui consiglieri» e Parrucci si dice sereno perché aggiunge «Di certo non ho acquistato yogurt, occhiali e mutande». Pistarelli vuole essere ricevuto subito dal procuratore.
COMI. «Chiedo solo una cosa: ora la procura faccia presto». Così Francesco Comi, segretario regionale del Pd, dopo la chiusura delle indagini. «L’istituzione, prima ancora dei singoli consiglieri, non può restare per troppo con questa macchia generalizzata – dice Comi – che riguarda tutti, proprio tutti. Le istituzioni debbono funzionare a pieno ritmo e con la massima trasparenza. Chiedo celerità, velocità e prontezza nel valutare tutte le prove che i singoli eletti metteranno a disposizione dell’ufficio della procura allo scopo di fare chiarezza sulla vicenda. Si parla di 200/300 euro al mese per ciascun consigliere, non credo che ci vorrà un’eternità». L’indagine in questione ha visto sotto accusa anche 14 maceratesi, per i reati che vanno dal concorso in peculato alla truffa, relativa alle spese del consiglio regionale delle Marche tra il 2008 e il 2012.
MARINELLI. «Non ho fatto nessuna spesa anomala o incongrua – spiega Erminio Marinelli, consigliere, presidente del gruppo Per le Marche – con la normativa in vigore allora, non ho mai festeggiato l’onomastico di mia moglie e non sono mai andato al night». A lui vengono contestati oltre 30mila euro di cui un 80% per i pasti. Spicca tra le altre la ricevuta di 170 euro emessa da Azzarita Gipsy & c. che, secondo la procura è un’attività connessa a sale da ballo, discoteche e night. «E’ la ricevuta di una conferenza fatta al Lido di Civitanova – continua Marinelli – per quanto riguarda il sito internet che pure è finito tra le accuse, mi sembra normale che un candidato presidente ne abbia uno». C’è poi anche la stampa del giornaletto di fine anno sul resoconto dell’attività: «Sono 4 facciatine che ho fatto pubblicare ogni anno, mi sembra giusto nei confronti degli elettori. Il problema – conclude – è che va di moda sparare sui consiglieri regionali. Comunque andrò al dibattimento, senza presentare memorie difensive, perché non ho fatto nulla se non qualche errore come i 25 euro dati in beneficenza alla Pars e i 20 euro all’associazione donatori di midollo osseo che ho già restituito».
MASSI. Si dice sereno Francesco Massi, consigliere di Ncd, in passato presidente di gruppo consiliare, che deve rispondere di oltre 60mila euro di spese, di cui circa 37mila personali. «Posso giustificare tutto – chiarisce – da quando ero sindaco di Tolentino tengo un diario di bordo in cui registro tutto, quindi so dire per ogni giorno dov’ero e con chi. Ho fatto solo ciò che era consentito dal regolamento e tra l’altro da me non risultano spese davvero pazze». Per quanto riguarda le ricevute di pranzi consumati a Pasqua e Pasquetta 2009, Massi puntualizza: «Per tradizione, durante le feste non esco mai di casa. In particolare quell’anno mio figlio era a casa malato perciò sono certo di non aver mangiato fuori». Ci sono poi i soldi spesi in concorso con altri consiglieri: «Ho concesso i rimborsi che mi sono stati chiesti, da capogruppo non mi spettava controllare la veridicità dei documenti che mi venivano consegnati».
PARRUCCI. Pietro Enrico Parrucci, ex sindaco di San Ginesio, è stato consigliere di Forza Italia per pochi mesi. In concorso con Ottavio Brini gli vengono contestate spese per poco più di 1.200 euro. «Non ho ancora ricevuto nessuna notifica – dice – e non ho mai chiesto fondi in Regione. L’unico episodio che ricordo è legato all’organizzazione di un convegno sul turismo di San Ginesio per il quale ho ricevuto un rimborso personale dal capogruppo. Se ho fatto qualcosa, pensavo comunque di essere nel lecito e nella trasparenza. Di certo non ho acquistato yogurt, occhiali e mutande».
PISTARELLI. «Chiederò al Procuratore di Ancona di essere immediatamente ascoltato – dice Fabio Pistarelli, ex consigliere Forza Italia e consigliere comunale di Macerata – sono meravigliato del fatto che si siano concluse indagini senza essere mai stato né avvisato né convocato prima. Avrei fornito, come fornirò, tutti i riscontri utili su dati e documenti se ci fosse stato un minimo di approfondimento istruttorio. Infatti tutte le spese, che recano la mia firma in quanto capogruppo, sono relative al gruppo An-Pdl che ho rappresentato dal 2008 al 2010 e sono l’attività istituzionale svolta per ogni anno di riferimento dall’intero gruppo consiliare regionale (20.883 euro nel 2008 , 35.670 euro nel 2009 ed 10.987 euro nel 2010). La quota che si dice essere ” a titolo personale” (in tre anni 6.250 euro) è in riferimento alle attività svolta quale singolo consigliere a nome del gruppo consiliare».
«Tutte le attività – continua Pistarelli – e le relative spese sono state effettuate nell’assoluto rispetto della legge e solo ed esclusivamente a fini istituzionali. Non vi è centesimo che non sia tracciato e dettagliato, tanto è vero che è lo stesso avviso di conclusione indagini che dice che le somme erano state erogate “ a titolo di rimborso per spese per servizi televisivi, manifesti, impaginazione ed elaborazioni grafiche”. Se si fosse ritenuto che mancasse un qualche elemento di ulteriore dettaglio sarebbe bastato chiederlo e sarebbe stato puntualmente fornito, come lo sarà non appena il procuratore accoglierà la mia richiesta di essere ascoltato. Invece si sono chiuse sommariamente indagini che poco hanno indagato e molto hanno fatto indignare giustamente sia coloro che leggono di “spese pazze” e di “tutti ladri” ma anche coloro che sono accusati ingiustamente, peraltro senza essere stati mai neppure ascoltati ».
Liquida la questione con un no comment l’ex assessore regionale Udc Luca Marconi.
L’unico maceratese escluso dall’indagine è Pietro Marcolini, candidato alle primarie del Pd per la Regione e assessore regionale.
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Siamo alle solite dichiarazioni, tutti santarelli! Ma fateci il piacere di andare a casa, nessuna giustificazione da chi prende una marea di euro e lucra su tutto. NON VI BASTA MAI! ANDATE A L RISTORANTE, PAGATEVELI. VOLETE FARE REGALI, PAGATEVELI, DOVETE SPOSTARVI CON LA MACCHINA, PAGATEVELA. MA UNA PERSONA COMUNE PER ANDARE A LAVORARE NN SI PAGA DA SOLA LA BENZINA?? PERCHÉ A VOI VE LA DOBBIAMO PAGARE NOI?? AVETE STUFATO!! IL LARDO DI COLONNATA TE LO PAGHI, CHIARO?
Ex consigliere regionale Pistarelli, dopo 2 giorni di pensieri fitti avrebbe potuto fare una dichiarazione meno allineata alle centinaia che abbiamo gia’ sentito negli ultimi anni. Secondo me se avesse continuato a star zitto avrebbe fatto figura migliore.
LUCA MARCONI…..QUALCUNO POCO TEMPO FA HA SCRITTO CHE E’ UNA BRAVA PERSONA…..FATE IN TEMPO A CAMBIARE VERSIONE!!
COMI, NON TI ESPORRE TROPPO CHE NE HAI COMBINATE IN GRAN QUANTITA’ E VA A FINIRE CHE RIMANI L’UNICO INDAGATO!!! TACI FINCHE SEI IN TEMPO!
Leggere questi articoli, ti fa ve nire sempre più voglia di alzarsi alla mattina per andare a lavorare!! Spero solo non sia vero
Poverini !!!!!! i stipendi sono talmente miseri che quasi quasi mi fanno tenerezza !!! siamo un popolo di pecoroni e tutto questo ci calza proprio a pennello … altrimenti questa gente se fosse per me si trovavano a ripulire i fiumi con una pala sulle mani !!!
Marconi assessore alla famiglia : la sua !!! Ma una volta nella vita vuoi lavorare ? Sarebbe una grande esperienza cristiana ! Prova con i servizi sociali !
Non voglio entrare nel merito delle accuse e dichiarazioni di innocenza dei singoli indagati, dico però che i circa 60 nomi hanno famiglie, amici ed una dignità personale che non meritano questa gogna mediatica ed un processo sommario e popolare. Aspetterei la fine delle indagini prima di accusare definitivamente e forse irrimediabilmente una persona perché troppe volte ed in molte circostanze qualcuno è stato sbattuto in prima pagina per poi risultare innocente, il caso Tortora insegna, poi chi dovrà pagare che paghi. Fanno un po paura questi processi popolari che hanno già deciso e condannato tutti, sanno tanto di medioevo.
Alle prossime regionali questa gentaglia si RI-candiderà e la gente la RI-voterà. È questo il vero problema.
L’inchiesta è sui fondi ai gruppi del consiglio regionale, Marcolini non è consigliere (lo è stato dal 1980 al 1990), quindi non è coinvolto per forza. E’ uno degli assessori esterni di Spacca (figura che doveva sparire dallo statuto regionale per far risparmiare i marchigiani, ma che è stata resuscitata per accrescere il numero delle poltrone che entrano nella trattativa delle alleanze tra partiti).
La mia sensazione è che la Procura di Ancona, con la tempistica scelta e per il fatto di non aver guardato tanto per il sottile, abbia voluto far fuori quasi del tutto la nomenclatura politica della Regione, sia di maggioranza che di opposizione.
Evidentemente la Procura non ha un’idea positiva di questa classe politica (ed ha sicuramente buoni motivi per non averla) e pertanto, non preoccupandosi del prosieguo dell’inchiesta (che inevitabilmente distinguerà tra chi ha commesso peccati mortali e chi ha commeso peccati veniali), ha colpito nel mucchio e quasi a 360 gradi, nel palese intento di compromettere o azzerare del tutto molte velleità di ricandidatura.
Insomma, un intervento giudiziario dalla forte matrice politica, dettato da finalità etiche.
Mi chiedo però per quale motivo, oltre ad interessarsi giustamente delle spese più o meno pazze ed assurde dei vari consiglieri regionali (ed anche degli assessori, ma nella loro veste di consiglieri regionali), la Procura non si interessi anche delle spese ancora più pazze ed anomale della Giunta Regionale in quanto tale e del quasi ex governatore Spacca (in quanto Presidente di Giunta e non in quanto consigliere regionale), che in un solo anno sono pari a 5 volte quanto contestato a tutti i consiglieri regionali per 4 o 5 anni.
Anche io non voglio entrare nel merito delle accuse e dichiarazioni degli indagati, in quanto ho già un mio pensiero sulla politica italiana.
Pertanto io personalmente mi son tenuto questa lista di nomi che risultano indagati, e le loro pendenze politiche, che tirerò fuori al momento del voto, così tanto per ricordarmi chi non votare.
…se lo dice Comi….siamo a cavallo…
Una domanda al Sig. Sindaco CAPPONI: non le è mai balenata l’idea di fare i regali ai suoi collaboratori utilizzando la sua lautissima indennità senza utilizzare i nostri soldi? Non si è vergognato neanche un secondo? Una domanda anche per la signora Giorgi: vivendo effettivamente ad Ancona e non a Matelica, quando chiedeva il rimborso dei km non si è vergognata neanche un secondo?
La cosa peggiore e la più fastidiosa, è l’accorato appello “fate presto”, e no caro Comi, aspetti in fila come tutti gli altri cittadini, che magari in attesa di giustizia stanno anche 10 anni con il cappio al collo, la legge e le sue procedure sono uguali per tutti, OPPURE NO???
Margaritini non è necessario entrare nel merito delle accuse, basta guardarsi intorno e fare un attimo mente locale su come CI HANNO ridotti; a meno chè lei non venga da San Marino, allora avrebbe ragione, altrimenti scenda dall’astronave dei benpensanti e garantisti perché ci hanno già rovinato abbastanza. Al punto in cui siamo, andare tanto per il sottile, significa solo continuare a farci male da soli. Che ne pensa dell’ISIS? scommetto che è del parere che bisognerebbe dargli giù di brutto!? ecco appunto, fatti i dovuti distinguo ovviamente.
Qualcuno esperto (a Macerata si abbonda di avvocati) potrebbe spiegare, con parole semplice a noi comuni mortali, la differenza ta
“Chiusura indagini”
“Meorie difensive”
“Avviso di garanzia”
“Rinvio a giudizio”
Perchè da quel poco che capisco, al momento, sono state contestate delle spese, ma nessuno mi pare che sia stato rinviato a giudizio.
Qualche giurista, senza scendere in troppi tecnicismi, potrebbe dipanare la matassa??
CREDO CHE SOLO UNA COSA POTREBBERO FARE TUTTI QUESTI SIGNORI CONSIGLIERI AL NETTO DELLE EVENTUALI DECISIONI DELLA PROCURA, DOVREBBERO SEMPLICEMENTE CHIEDERE SCUSA AI CITTADINI SENZA ACCAMPARE SCUSE DI TUTTI I TIPI CHE SERVONO SOLO A PEGGIORARE LA LORO PRECARIA E SBIADITISSIMA IMMAGINE!
Bommarito
la procura fa le indagini-tu fai le indagini – tutti facciamo le indagini-
ora mi si dovrebbe spiegare perché solo quelle che fa la procura sono ad orologeria e con reconditi fini politici…
Condivido l’intervento di Bommarito
Aggiungo che ho la vaga sensazione che trattasi di abbondante foraggiamento per la “moda antikasta” così tanto “popolare” e anche per le numerose e redditizie “letture” della notiziona ( ovviamente non mi riferisco solo a CM ma tutta l’informazione).
Trovo che non sia un caso che l’intervento di Bommarito (di solito i suoi commenti sono sempre pieni zeppi di pollicioni verdi), questa volta ha perfino ricevuto alcuni pollicioni rossi e per di più in maggioranza sui verdoni: evidentemente non è considerato troppo “allineato” all’aria che tira.
Credo che stiamo guardando la situazione da un’angolatura sbagliata.
Non si tratta di soggetti assunti da una ditta o da un’amministrazione dopo un regolare concorso con uno stipendio concordato in contratti collettivi, ma di soggetti indicati da partiti sulla base di raccomandazioni e di amicizie importanti che percepiscono, considerato che possono proseguire comunque la loro attivita’ lavorativa esterna tra l’altro agevolata dal ruolo rivestito, di somme assurde.
Soggetti che utilizzando danaro pubblico dovrebbero perseguire il bene comune.
Il solo sospetto che abbiano abusato della loro posizione, tra l’altro avvalorato da indagini svolte da una procura, dovrebbe nei soggetti in questione, comunque, a prescindere da tutto il resto e fino a quando non sia stato dimostrato il contrario, far scattare il dovere di dimettersi.
In difetto sarebe compito dei partiti di appartenenza chiedere le immediate dimissione e non permettere che il soggetto inquisito si ricandidi in occasione di nuove elezioni.
Cosi’ accade in tutte le democrazie degne di questo nome.
Non centra nulla Tortora, essere garantisti o meno, l’unica priorita’ da considerare e’ la necessita’ di evitare che ci sia anche solo la possibilita’ che un disonesto, qualsiasi sia il suo credo politico, amministri la cosa pubblica.
Per una volta non sono daccordo con Bommarito. Non credo che la Procura di Ancona abbia agito in funzione delle prossime elezioni. Nel caso in questione non si può distinguere tra peccati mortali e peccati veniali perchè sono soldi pubblici sottratti ad altri capitoli di spesa. Purtroppo i partiti, senza vergogna, ricandideranno tutti gli indagati. Si accettano scommesse sul punto. Vedremo se i marchigiani sapranno mandare a casa la vecchia nomenclatura o dismostreranno di essere ancora masochisti Per MARGHERITINI, quando sei un personaggio pubblico ed hai a che fare con denaro pubblico non solo devi essere di specchiata moralità ma dovresti evitare tutto ciò che potrebbe suscitare anche l’ombra di uno scandalo. Se ne ha voglia e tempo vada a leggersi il regolamento di servizio della Polizia di Stato, rimarrà allibito circa i doveri e comportamenti a cui devomo adeguarsi gli uomini in divisa.
Mi è antipatico rispondere a chi commenta usando pseudonimi, non capisco di cosa ci si debba vergognare nell’esprimere il proprio parere, ma visto che un paio di questi mi hanno tirato in ballo per stavolta lo farò. So benissimo i doveri a cui devono adempire gli uomini in divisa visto che ne ho in famiglia, comunque io non sto difendendo nessuno se non il diritto di tutti ad essere accusati solamente al termine di un iter giudiziario. Non penso sia giusto ne tocchi a noi ed agli organi di stampa decidere oggi chi ha sbagliato e quanto, i soggetti in questione avranno tempi e modi per difendersi e se alla fine qualcuno riuscisse a spiegare e giustificare le proprie spese, e quindi dimostrare la propria innocenza?
Il presidente della Repubblica Mattarella oggi si è recato a Palermo e per farlo ha utilizzato un volo di Linea ALITALIA facendo regolarmente la fila al checkin …
CAPITO INDAGATI ???????????
E’ ovvio che anche i peccati veniali sono da censurare, trattandosi comunque di un uso distorto di soldi pubblici, per di più da parte di soggetti che già guadagnano una cifra spropositata.
Voglio dire però che la Procura di Ancona, se non avesse voluto indirettamente (e pesantemente) interferire nelle prossime elezioni regionali colpendo a 360 gradi, ben avrebbe potuto chiudere prima le indagini preliminari, e non arrivare a due mesi dalle elezioni prossime venture, rendendo problematica, se non proibitiva, la ricandidatura di gran parte degli attuali consiglieri regionali (e ciò a prescindere dalle loro effettive responsabilità, che in qualche caso potrebbero alla fine nemmeno essere sussistenti).
Detto ciò, da cittadino ovviamente appoggio, nel suo complesso, l’intervento moralizzatrice della Procura ed anzi, proprio per lo stesso motivo, auspico che estenda le sue indagine alle spese pazze, molto, ma molto più consistenti di quelle di tutti i consiglieri regionali messi insieme.
Chiedo scusa, ma nella parte finale mi sono saltate le parole “della Giunta Regionale”.
Volevo dire che la Procura bene farebbe a dare un’occhiata da vicino anche alle spese pazze ed enormi di Spacca & Company, molto, ma veramente molto, più consistenti di quelle imputabili a tutti i circa 60 consiglieri regionali.
@ Bommarito
Per la tua competenza legale, e per la chiarezza espositiva che conosciamo, perchè non ci delucidi con uno dei tuoi articoli su quegli aspetti di legge a cui fanno riferimento i consiglieri che hanno rilasciato le loro dichiarazioni, quando parlano di un prima e un dopo la legge 43 del dicembre 2012?
Questo servirebbe a far chiarezza in tutti noi, su come funzionava e funziona invece oggi il finanziamento ai gruppi regionali, quali erano, e quali sono oggi , le spese che rientrano nel carattere istituzionale, come viene concesso il finanziamento ai gruppi , su quali basi, e se, qualora i singoli gruppi non spendessero per quel fine istituzionale l’intero ammontare, questo va in accantonamento per il mese successivo, si deve restituire, oppure che fine fa?
E ancora. Perchè da maggio dello scorso anno dalla Giunta Marche è stato sospeso il finanziamento mensile ai gruppi? Infine, perchè la Dott. Elisabetta Melotti a capo dell’inchiesta, venne rimossa dal suo posto alla Procura di Ancona, per poi esservi stata rimessa a metà dello scorso anno ?
Io me ne guardo bene dal condividere questa lapidazione di massa per un avviso di chiusura indagini che vede al momento tutti indagati per delle contestazioni verso cui ognuno ha il diritto a difendersi , e lo farà, entro 20 giorni . Sembra essere tornati in pieno clima di Mani Pulite, con tutti gli annessi e connessi.Quanti saranno fra i 66 indagati, quelli che alla fine del procedimento risulteranno effettivamente rei di abusi , è di là da sapere. Per il momento, vengono tutti considerati colpevoli, e questa non è civiltà in genere, non è civiltà giuridica.
L’unico dato certo che emerge ad ora, è che, da questa come da tutte le altre inchieste sui fondi alle regioni, se c’è qualcuno da criminalizzare ,questo è l’intero sistema politico-statale , che per far svolgere i suoi doveri istituzionali ad un ente locale come la Regione, la finanzia con la sua mammella grassa, per cui, vengono considerate spese legittime, anche pranzi, cene, e colazioni , intese proprio come floride “magnate”, quelle che si fanno proprio a tavola senza arrivare a chi approfitta del suo ruolo pubblico, quelle proprio giustificate come ” compito istituzionale”. Il tutto, alla faccia dei sempre più tanti comuni cittadini che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena.
E questo fa indignare tutti, chiaramente.
Già qualche anno fa un nano malefico, che ha avvelenato le menti della maggior parte degli italiani, ha tirato in ballo Enzo Tortora accostandolo al suo caso (che ci diceva come il cazzo con il pater noster) e ci ha pensato la Figlia di Tortora a mandarlo (metaforicamente) a fare in ……
Smettetela di rimescolare l’acqua sporca.
Effettivamente,signor Margaritini,
come è stato rilevato più volte,ė fastidioso e imbarazzante “dialogare”con chi esprime il proprio parere dietro lo scudo di uno pseudonimo,e ritengo che si darebbe maggiore valenza a quanto si vuole esprimere ” mettendoci la faccia ”
Mi permetto di suggerire a Cronache maceratesi di pubblicare solo i commenti postati dai lettori che non hanno remore a presentarsi con nome e cognome,peraltro verificabili dai dati richiesti al momento della registrazione.
Per Giuseppe Bommarito.
Condivido quello che lei ha scritto nel suo post delle 9,18 di ieri, 14 febbraio. Già in un mio commento al precedente articolo di Cronache, avevo scritto che questa iniziativa fa pensare che la Procura locale abbia voluto giocare alla “caccia al consigliere regionale”, dopo che era stata suonata la trombetta della partenza del gioco, con lo scandalo di pochi anni fa dei rimborsi ai consiglieri del Lazio (la faccenda di “Er Batman” e degli altri). Come i bambini che vogliono fare a tutti i costi il giretto sulla giostra, dopo che hanno visto i loro amichetti salirci sopra.
Lei, in un post successivo, ha scritto che anche i “peccati veniali” sono comunque dei peccati.
Io non credo che queste cosiddette “spese pazze” siano censurabili da un punto di vista legale. La legge regionale 10 agosto 1988, n. 34 “Finanziamento dell’attività dei gruppi consiliari” era diversa da quella del 2012, vigente attualmente, e condivido quanto ha detto Tamara Moroni sull’opportunità che qualcuno, qualificato a farlo, puntualizzi bene le differenze fra i due testi.
E, legge a parte, dal punto di vista sostanziale ritiene che l’acquisto di pasti nei ristoranti, o la concessione di un contributo per la pubblicazione di un libro, siano utilizzi del denaro pubblico non pertinenti con lo svolgimento di un’attività politica? Io non lo ritengo affatto.
Quanto è costata questa indagine? Alla fine si spulcia il pelo,si toglie risorse x la sicurezza x indagini politiche che ci costano di +,allo stesso tempo in tutta la regione la criminalità scorazza e si radica sempre di++++…Furti, Rapine, Prostituzione Droga a fiumi, Scippi.nei maggiori centri delle Marche si sono creati bande di criminali che hanno capito come funziona …..Cioè rubano o rapinano poi se vengono catturati qualche giorno al caldo (siamo in inverno).Poi la Magistra li rilascia …lavati, puliti,visitati e curati……Ma quando si indaga su queste spese ????
E’ molto facile colpire i politici,è + difficile dare Sicurezza al Popolo….Continute ….intanto si toglie risorse a chi sta in prima linea si chiudono caserme due agenti di pattuglia notturna per tutta la Provincia….Ma di che parliamo??????? Purtroppo in Italia e nelle procure mi sembra che si sia creato un detto:bisogna colpire chi ha da perdere e chi + ha +si indaga tanto qualcosa si trova sempre non importa se spendo di+ per le indagini è importante colpire……Oggi Domenica quanti tornando a casa stasera troveranno la casa svalgiata???????
Ai cittadini spetta il giudizio politico, ai giudici quello penale.
Pacini ha riassunto con quattro parole quella che dovrebbe essere la sostanza del problema. Potrebbe dare qualche ripetizione al GiandoPetrarca?
Con il clima di antipolitica che si respira oggi è facile sparare, a casaccio, verso i politici.
Quando si comincierà, invece, a mirare al malaffare, alla criminalità organizzata, alla grande evasione, alle varie mafie ambientali, ai grossi pesci che navigano nel mare dello spaccio di stupefacenti???
Giandorico Bonfranceschi
Se la sua domanda è rivolta a me, le rispondo: dipende. Se parliamo di rimborso pasti per un primo o secondo più contorno e caffè in trattoria , come avviene per tutti quelli che si spostano per lavoro, tutto normale; se vai ogni giorno a caviale, ostriche e champagne, altro discorso; lo stesso vale per la pubblicazione di un libro, dipende oltre dai contenuti anche quando lo pubblichi, se si è in campagna elettorale o meno, perchè allora può diventare uso personale di soldi pubblici. Per andare alla sostanza , quindi, se per fare attività istituzionale , o meglio dire fare politica, mi riferisco alla continua azione promozionale dei partiti con i vari intrattenimenti goderecci, ( le famose merende e cene elettorali per riscuotere consensi le abbiamo tutti presenti) tutto si basa su uno sperpero di denaro pubblico nei ristoranti, tanto valeva mantenere un sovrano con la sua reggia che ci costava di meno, e forse avremmo anche avuto di più, per grazia sovrana. Ha presente i tagli ai costi della politica? Si cominci da qui a stringere la cinghia con l’eliminare il superfluo, vista la situazione economica generale che non consente certi lussi e nel rispetto di tutti gli italiani che arrancano.
Ma nello specifico di questa indagine, ripeto, occorre prima sapere bene cosa prevedeva la legge dell’88 su cui ricade buona parte dell’inchiesta, e quella venuta dopo, nel 2012, o finiamo, non a giudicare in base a criteri di legalità, ma del bene e del male, che è un’altra categoria.
Più in generale, quanto all’azione moralizzatrice della magistratura, non mi trovo per niente d’accordo, ma per niente, sia in via di principio che di fatto. Se a me cittadino, tra liste bloccate dal governo con la legge elettorale, e liste nere stilate dalla magistratura con l’approssimarsi come in questo caso delle elezioni locali, o con azioni mirate delle procure in tandem con il sistema di potere partitico per l’eliminazione dell’avversario di turno, non mi resta che recarmi al seggio , non per andare ad esercitare la mia volontà , ma per stare al gioco delle parti, chi sa dirmi dov’è finita la democrazia e la separazione dei poteri, primo principio dello Stato post rivoluzione francese?
Di fatto, perchè tutti quei magistrati che sono intervenuti in azioni moralizzatrici della politica, hanno finito per inglobarsi al sistema politico con vero spirito di adattamento darwiniano : dal partito fondato da Di Pietro, all’ultimo per ordine, Antonio Ingroia, che dopo la débacle elettorale del 2013 è stato piazzato da Crocetta in una società pubblica ” Sicilia e servizi” col dare questo bell’esempio nel 2014:
– ha ottenuto compensi per 201 mila 892 euro , con un trattamento di estremo favore personale, dal momento che la spending review Regione Sicilia prevede il tetto massimo di 50 mila euro come compenso massimo compresi i benefit
– non bastasse, gli è stata aggiunta un’indennità di risultato per altri 110 mila euro
– dai documenti contabili della società partecipata guidata da Ingroia, risutano spese per viaggi, alberghi e ristoranti pari a 52 mila euro
– l’ex pm ha autorizzato consulenze legali per 515 mila 737 euro, di cui, tra consulenze dirette e incarichi 386 mila euro li ha intascati l’avvocato Elio Costanza, che risulta essere il tesoriere di Azione Civile, il Partito Fondato da Ingroia.
E vogliamo ancora tirare fuori ogni volta la necessaria azione moralizzatrice della magistratura??
Non bastano i danni che ha già fatto finora?
Per Tamara Moroni.
Sono in effetti d’accordo con lei, sia nel ritenere che i rimborsi ai consiglieri dovrebbero essere dati per spese non illogiche (è giusto l’esempio che lei fa distinguendo fra un pasto normale e un pasto di lusso), sia nella notazione che lei fa che non spetta ai magistrati rifare le liste elettorali, vuoi delle Regioni, come nel caso di questa inchiesta, vuoi del legislativo nazionale. Altro che “azione moralizzatrice”. E, per restare ai pasti, per esempio, sarebbe interessante capire in cosa sono esattamente consistiti i circa 6.000 Euro di conti di ristorante contestati a Capponi, e se vero, come questi dice, che li ha spesi il gruppo consiliare di Forza Italia, circa otto componenti con i loro circa venti collaboratori, nell’arco di un anno.
Mi piace infine anche il riferimento che lei fa in chiusura ai tristi casi di quel pupazzetto di Ingroia. Che dire? Speriamo, ma ne sono pressoché certo non foss’altro perché l’esempio di Ingroia è stata ottima scuola di ridicolo, che nessuno dei suoi ex colleghi locali, animatori di questa inchiesta sulle “spese pazze” della Regione Marche, stia preparando per sé una carriera politica che ricalchi le sue ormette.
Per Pacini e Orfeo Negro (?).
Il giudizio politico non andrebbe proprio dato, basandosi su dati come quelli letti nell’articolo, che elencano spese, a mio giudizio, non assolutamente illogiche né per genere né, forse soprattutto, per quantità, altrimenti più che giudizi sarebbero aria che fischia in teste, dove trova molto spazio vuoto per girare. Gli omaggi natalizi ai collaboratori del gruppo sono una cosa che qualcuno potrà giudicare stravagante, ma certo non inusuale, né qui né altrove, sia in altre regioni sia in altri ambiti pubblici. Qui occorrerrebbe un disciplinare specifico, su cosa si può fare e cosa no. Per altro esempio, i 45 Euro donati da Marinelli alla PARS e all’Associazione del Midollo Osseo sono, io credo, una cosa che, non so se sia definibile propria o impropria, ma certamente tanto insignificante da essere stravagante come base per imbastirci sopra un’inchiesta. E, anche qui, la faccenda richiederebbe che ci si potesse rifare a un regolamento un disciplinare specifico.
Sono curioso di vedere come andrà a finire questo ennesimo caso di malapolitica…ce la faremo a vedere qualche condanna?!
Ci risiamo! potrebbe averlo fatto però…si dovrebbe vedere….si potrebbe considerare…. L’uomo pubblico, che ha un incarico pubblico qualunque esso sia, dovrebbe preoccuparsi innanzitutto di non dare adito a dubbi di sorta con il suo comportamento, tantomeno di ingenerere sospetti di alcun genere. visto che la carica pubblica èn senza paura di smentita un servizio alla cittadinanza, particolare quest’ultimo purtroppo ormai dimenticato nei fatti da moltii i politici.. In america un candidato alle presidenziali viene costretto a desistere dall’intento per una relazione extraconiugale…
Per quanto riguarda lo pseudonimo, mi perdonino i sigg.ri Corridoni e Margaritini, ognuno è libero di rispondere o dare valenza o meno ai pensieri che fino ad ora ho sostenuto e soprattutto non mi pare che le argomentazioni da me sostenute siano state offensive nei loro confronti o altre persone. Metterci la faccia, espressione tanto in voga, non significa essere depositari della verità. Se e quando CM riterrà di pubblicare solo i commenti firmati, se del caso, mi adeguerò. Saluti
Per Giandorico Bonfranceschi
Io non sono entrato nel merito delle singole spese imputate ai consiglieri regionali indahgati. Sarà la magistratura a farlo, sulla base della specifica documentazione che al momento io non conosco affatto.
Certo è che dovranno essere punite anche spese da due o tre euro, se non rispondessero ai criteri previsti dalla legge regionale del 1988 (che credo sia quella vigente iin relazione ai fatti contestati).
Il problema che io ho posto era però un altro, e cioè che la Procura di Ancona, questa volta senza fare differenza tra sinistra, destra e centro, a mio avviso ha voluto dare un colpo pesantissimo a tutta la classe politica regionale, evidentemente ritenuta dal Palazzo di Giustizia abbastanza squalificata nel complesso (e su tale valutazione, da cittadini che leggono i giornali e vedono quello che succede, è difficile avere un’opinione diversa, soprattutto in un momento in cui l’antipolitica galoppa a mille)..
Ciò risulta evidente in base alla tempistica utilizzata (proprio a ridosso delle prossime elezioni regionali e proprio nel bel mezzo della battaglia interna a ciascun partito per le eventuali ricandidature degli attuali consiglieri) ed in base al fatto che per il momento sono state chiuse le indagini senza distinguere in alcun modo, almeno così sembra, il grano dal loglio
In definitiva, a me sembra che la Procura in questa vicenda si sia mossa sulla base di motivazioni “etiche” e moralizzatrici, che non dovrebbero pesare nell’operato di un magistrato (visto che tale approccio non è di competenza dei magistrati che indagano o che giudicano e che spesso, quando è stato utilizzato, ha prodotto risultati non buoni), ma che a volte, più o meno consapevolmente, lasciano traccia nei provvedimenti giurisdizionali.
Toro Seduto.non avrei comunque potuto sentirmi offeso da parole che non erano a me dirette ed anzi Le dirò che concordo sostanzialmente con la Sua visione di quello che dovrebbe essere l’uomo pubblico e il suo impegno verso la collettività
Ho solo preso spunto dallo scritto di Margheritini per esprimere genericamente la mia opinione,che confermo in toto,sull’uso di uno pseudonimo del quale non vedo la ragione, specie nelle civili ,garbate ,amichevoli espressioni dei nostri personali pensieri ,giudizi,osservazioni e proposte che tanto opportunamente Cronache Maceratesi ci consente.Comunque,se non Le piace l’abusato”metterci la faccia” mi permetta ancora di suggerirle bonariamente di “metterci nome e cognome”
Riceva cordiali saluti.