Mi è antipatico rispondere a chi commenta usando pseudonimi, non capisco di cosa ci si debba vergognare nell'esprimere il proprio parere, ma visto che un paio di questi mi hanno tirato in ballo per stavolta lo farò. So benissimo i doveri a cui devono adempire gli uomini in divisa visto che ne ho in famiglia, comunque io non sto difendendo nessuno se non il diritto di tutti ad essere accusati solamente al termine di un iter giudiziario. Non penso sia giusto ne tocchi a noi ed agli organi di stampa decidere oggi chi ha sbagliato e quanto, i soggetti in questione avranno tempi e modi per difendersi e se alla fine qualcuno riuscisse a spiegare e giustificare le proprie spese, e quindi dimostrare la propria innocenza?
Non voglio entrare nel merito delle accuse e dichiarazioni di innocenza dei singoli indagati, dico però che i circa 60 nomi hanno famiglie, amici ed una dignità personale che non meritano questa gogna mediatica ed un processo sommario e popolare. Aspetterei la fine delle indagini prima di accusare definitivamente e forse irrimediabilmente una persona perché troppe volte ed in molte circostanze qualcuno è stato sbattuto in prima pagina per poi risultare innocente, il caso Tortora insegna, poi chi dovrà pagare che paghi. Fanno un po paura questi processi popolari che hanno già deciso e condannato tutti, sanno tanto di medioevo.
Non penso che i problemi di Potenza Picena siano i 1900 euro mensili del neo Sindaco ed i 1000 dei nuovi assessori ma se posso in parte capire l'acredine di chi attualmente sta vivendo una sofferenza economica non riesco a capacitarmi della levata di scudi da parte di tutto il pd locale, tranne il capogruppo di monoranza Cavalieri. Non capisco perché non sono così indignati dei ben altri stipendi di amministratori regionali e senatori del loro partito. Non sono forse anche quelli soldi pubblici tolti ai cittadini in un momento di crisi?
Buonasera, con questa vorrei continuare il confronto con la gentilissima sig.ra Francesca Tozzi il 10 febbraio 2013 alle 17:57, le assicuro che nonostante abbia la mia idea politica non sono affatto prevenuto sul movimento in oggetto. Ecco, proprio per questo credo che un confronto sia sempre costruttivo, lei mi dice che non avete più nulla da dire ai politici di turno ed io in parte posso anche essere d'accordo, dico in parte perchè non mi piace dire sono tutti uguali visto che sono certo che c'è chi lo fa in maniera pulita e con passione. Perchè se vogliamo dire che sono tutti uguali diciamolo pure ma allora siete compresi anche voi visto che ormai siete un organo politico a tutti gli effetti. Poi il confronto che io mi auspico non deve essere per forza fatto fra politici ma magari anche con giornalisti che possono fare anche domande scomode. Vede questa è l'idea che io mi sono fatto guardandovi da fuori, quindi potrebbe essere per lei una critica costruttiva, sentire Grillo parlare per 2 ore di cose che posso anche condividere ma senza nessuna interruzione, obiezione o domanda lascia il tempo che trova perchè anche il peggiore dei politici farebbe bella figura in un monologo. Lei mi parla di internet come un mezzo libero, sicuramente scelgo il sito che voglio visitare ma poi la mia libertà finisce, leggo e valuto quello che il sito propone proprio come un qualsiasi canale televisivo. Poi si ci sono trasmissioni di parte e faziose ma non mi sento derubato della mia diginità, cambio semplicemente canale. Secondo me e lo dico con nessuna polemica, state peccando un pò di umiltà sentendovi come gli unici in grado di risollevare le sorti del nostro paese.
La mia è una domanda a cui spero qualcuno mi saprà dare una risposta, ma perchè i componenti di questo movimento non si prestano mai ad un confronto? Io vedo solo monologhi, perchè loro possono chiedere agli altri di tagliarsi lo stipendio, cosa giusta, ma gli altri non possono confrontarsi con loro? Il nostro paese è formato anche da anziani che magari non usano il web e fanno fatica ad uscire con il freddo, perchè non accettare la tv? Spero di sbagliarmi ma in tutto questo vedo un pò di supponenza.
Non capisco l'acredine di certi commenti forse dettati dal periodo critico in cui versa il nostro paese e di conseguenza di antipolitica dilagante. Mi sembra a dir poco superficiale accusare un consigliere provinciale, di qualsiasi parte politica esso sia, di attaccamento alla poltrona o di posto al sole. Magari fra questi c'è anche qualcuno che per questa passione impegna il proprio tempo libero, trascura affetti, fa le ore piccole e la mattina dopo va normalmente a lavorare. Di certo tutto questo non merita encomi o riconoscimenti particolari visto che nessuno obbliga nessuno ad impegnarsi in politica, ma trattare tutti quelli che lo fanno come il malandrino di turno mi sembra eccessivo. Non penso ci sia nulla di male nel lasciare un partito per un altro se si rimane nella stessa aerea poltica, perchè continuare a vivere in una casa che non si sente più propria per valori e soprattutto modi di fare? Per parlare poi del caso specifico, dove sarebbe la convenienza nel passare dal PdL a Fratelli d'Italia? A me sembra più un atto di coraggio politico.
Gianluca Margaritini
Utente dal
31/1/2013
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