di Laura Boccanera
Un abbraccio e una firma, non hanno valore legale, ma sono un simbolo. Dopo anni si sblocca la vicenda dell’occupazione da parte del collettivo Jolly Rogers dei locali di via Parini. Questa mattina i ragazzi del centro sociale, confluiti nel frattempo nell’associazione Rosa dei Venti, hanno riconsegnato le chiavi della struttura appartenuta alla curia a Don Vinicio Albanesi. Il passaggio alla presenza dell’assessore Cristiana Cecchetti e Francesco Micucci. Il Jolly Rogers nel frattempo ha terminato il trasloco, ma non si insedierà nella sede dell’ex scuola a Piane Chienti fino alla firma del contratto di comodato d’uso gratuito. Prima di Natale l’assessore Cecchetti conta di portare la questione in giunta e solo allora procedere alla firma. «La struttura di via Parini è stata importante per il collettivo – ha detto David Bastioli dei Jolly Rogers – nonostante gli screzi vogliamo ringraziare Don Vinicio per la disponibilità e la pazienza e per non averci sgomberato». L’ex asilo della Cecchetti era stato acquistato negli anni 80 dalla curia e ormai da anni era diventata la sede del Csoa che lo aveva occupato. Ora la curia, tornando in possesso dello spazio, ha intenzione di realizzare lì un centro di accoglienza della Caritas con mensa, posti letto e centro di ascolto. Tutto sarà finanziato dalla curia, mentre per la manutenzione e gestione è Don Vinicio stesso che rivolge un appello alla solidarietà nel ricordo di don Lino Ramini: «La sede sarà intitolata a lui – spiega – la città deve avere un posto fisso per i servizi di solidarietà e la struttura sarà presidiata giorno e notte, ci sarà una mensa, un mini market, la distribuzione alimenti, un dormitorio e una cappella, prevediamo di iniziare i lavori nel 2015». Questa mattina la firma di una sottoscrizione ufficiale con la quale i Jolly Rogers riconsegnano lo stabile. Presente anche il sindaco. «Con soddisfazione vediamo risolta un’altra controversia della città – ha detto Tommaso Corvatta – L’attività messa in campo ha dato i suoi frutti, è questo lo spirito giusto per una città diversa». Nel 2014, 1.200 persone si sono rivolte alla Caritas.
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Contento l’assessore Micucci, che da ex oppositore perorava la costruzione a spese del Comune della sede di un’associazione privata chiamata Caritas gestita da un culto religioso.
Contento l’ex occupatore abusivo cui ora verrà data una sede a spese del Comune.
Contento il sacerdote cattolico romano che ora potrà gestire qualche altro denaro cogli immigrati clandestini.
Meno contento il privato civitanovese assolto perché il fatto non sussiste ma condannato a pagare €2500 di spese visto che la curia di Fermo gli fece temerariamente causa per aver consegnato le chiavi agli occupanti abusivi, che ben si sono guardati dal voler compartecipare alle spese da loro causate.
Meno contenti i civitanovesi veri cittadini che pagano sempre.
Meraviglioso mondo al contrario.
Ma come?
Pieno di urlatori inutili, pieno di oppositori indignati e via discorrendo e nessun altro commento oltre al mio?