di Claudio Ricci
«Una città in lutto». Così Enzo Salvucci, capogruppo della lista civica Corridonia definisce la città dopo l’installazione della maxiantenna telefonica di 36 metri nell’area del monastero Zoccolanti (leggi l’articolo). E annuncia una raccolta firme per la rimozione del palo. La vicenda ha portato a galla anche un pollaio abusivo dentro l’edificio religioso. «È l’espressione migliore dell’arroganza di questa amministrazione Calvigioni – continua poi il consigliere comunale – La gente di Corridonia non si spiega perché proprio lì, così in vista, così alta, così invasiva che quando guardi da quella parte il monastero quasi scompare ».
Istanze di cui Salvucci si è fatto portavoce nel consiglio comunale del 28 novembre avanzando all’amministrazione la richiesta di chiarimento sul rischio idrogelogico che investe l’area sottostante.
Proprio qui qualche tempo fa un recente movimento franoso ha coinvolto anche alcune strutture attigue al parcheggio ex Lidl (foto 1). Tra i punti inerenti la richiesta anche un cortile recintato e attualmente accudito da ignoti con animali di bassa corte proprio all’interno del monastero. «Il sindaco non ha chiarito nessuna delle mie richieste – spiega Salvucci – Avevo domandato all’amministrazione la possibilità di stanziare un fondo per il ripristino dell’accettabilità e del decoro dell’area. Ma il sindaco Calvigioni ha risposto solo in merito all’antenna.
La giunta Calvigioni si difende dietro la foglia di fico del rispetto del piano antenne e di tutte le autorizzazioni possibili, ma la conclusione è che con questa decisione ha creato un danno irreversibile alla città. E la maggioranza dei cittadini oggi è arrabbiata per tanta prepotenza». Un malcontento palese quello dei corridoniani che il consigliere di opposizione ha rilevato personalmente. «Basta fare un giro nelle piazze e nei locali pubblici per percepire la rabbia di tutti. Anche di quelli che fino a prima dell’installazione si erano dimostrati tolleranti».
Altra questione oscura questa, dato che il piano approvato dal consiglio nel 2008 prevedeva alternative rispetto alla posizione adottata vicino al monastero. Secondo la Soprintendenza l’antenna non doveva superare i 22-24 metri di altezza “Per non creare una alterazione allo skyline vegetativo presente nell’area”, ma l’amministrazione Calvigioni alla fine ha trovato il modo di autorizzare un’antenna alta 36 metri. Perché? Sempre secondo la Soprintendenza gli impianti tecnici posti alla base dovevano essere interrati almeno per metà. Perché sono tutti fuori terreno? Purtroppo l’amministrazione ha preso per buono il piano Telecom senza valutare attentamente le altre possibilità che non avrebbero compromesso così gravemente il paesaggio cittadino».
Ma la lista di minoranza non ci sta e annuncia movimenti di protesta per i prossimi giorni. «Tanti cittadini si sono domandati il perché di tanto accanimento – continua Salvucci – di questa amministrazione contro l’immagine di un monumento considerato il simbolo della città. In qualità di lista civica stiamo predisponendo una raccolta firme per bloccare l’attivazione del ripetitore e la sua rimozione. Considerato lo stato delle cose è l’unica arma che ci rimane».
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Se non ricordo male la Soprintendenza aveva prima dato parere sfavorevole, poi ci ha ripensato. Non motivano queste due decisioni opposte? Mica potranno scrivere quello che pare a loro senza doverne rispondere ai cittadini? o no?
caro salvucci,mi pare che l altra sera al consiglio non abbia esposto tutti i punti sopra citati, e adesso vieni a fare il fenomeno su cm….il pollaio con tutti gli annessi è presente prima che tu nascessi,cioè dalla 2 guerra mondiale quando ospitava gli sfollati di guerra…fino a qualche anno fa era ancora abitato con tutte le utenze in regola…puoi fare il finto tonto,ma a Corridonia tutti sanno chi ci ha abitato e chi accudisce gli animali,le stesse persone che hanno impedito anche a propie spese che anche la parte posteriore andasse in malora…mi auguro che gli zoccolanti vengano recuperati,ma se ciò avverrà non sarà di sicuro x merito suo,caro salvucci.
Caro Enzo, lascia perdere. I corridoniani sanno solo lamentarsi dopo i fatti compiuti. Si sapeva dell’antenna ancora prima delle ultime elezioni. Hanno votato per Nelia alla grande agli Zoccolanti, a Santa Maria, a Cerqueto… Orrore estetico a parte, ma delle radiazioni nessuno ne parla? Se ci saranno, le radiazioni colpiranno parte delle case di Santa Maria, San Giuseppe, la parte finale dl rione Zoccolanti e le case di Cerqueto. Non è che adesso ad ogni morto di tumore si incolperà l’antenna? Ma se qualcuno della zona morirà di tumore penseranno che è colpa dell’antenna. Perché non vedere in positivo il regalo di commiato del sindaco Calvigioni e del vicensindaco Cartechini?
A mio parere il vero colpevole sarebbe la Soprintendenza. Non sapeva del valore storio monumentale del convento degli Zoccolanti? Allora perché ha dato il permesso di metterci quell’albero della cuccagna per qualcuno, ma non per i cittadini? Non poteva essere spostato un po’ più in basso e defilato?
Siamo con la cacca fino a gli occhia e la chiamano democrazia…
benissimo fateci sapere quando e dove che veniamo a firmare
Veramente la colpa all’antenna per le morti di tumore e’ gia’ stata data in passato da gente dalla caratura morale pari a quella di un serpente. Questa gente non ha vergogna di niente e non ha rispetto nemmeno della morte .
condivido l’ultima parte di Fred Mello chiunque esso sia, ma non è una giustificazione quella che lì ci abitassero gli sfollati della seconda guerra mondiale e che il pollaio risalirebbe all’epoca. La struttura pollaio forse è di allora, ma i polli, se ci sono realmente, sono di oggi e questo non è accettabile. Nemmeno che un cittadino abbia a proprie spese aggiustato un’opera d’arte è giusto e credo neanche legale. Per recuperare un’opera d’arte è necessario, penso, il parere delle belle arti? Non si può farlo in casa, alla “volemece vè’ “. Ribadisco che “un pollaio dentro un monumento storico dico che è una vergogna, uno sfregio alla città e ai cittadini tutti, una violazione di proprietà : un fatto gravissimo che il Sindaco non può far cadere nel dimenticatoio senza prendere provvedimenti e senza rendere partecipe di questi la cittadinanza tutta. Confido nel buonsenso che credo debba contraddistinguere una buona amministrazione e attendo una risposta-atto pubblico che possa renderci orgogliosi di essere corridoniani perchè è inutile fare petizioni al FAI per salvare il nostro patrimonio culturale se poi siamo “complici” di tali atti “dissacratori” della nostra cultura”. Comunque, da quello che dice lei (Fred Mello) il pollaio esiste veramente, non è un fotomontaggio!?!?!?
Buon giorno
Non sono di Corridonia ma la frequento da anni, questa è la prima volta che sento parlare cosi animatamente del convento degli Zoccolanti.
Anni fa mi accorsi che sotto al convento era nata un edificazione, che ha cambiato completamente il paesaggio e nessuno è intervenuto cosi animatamente. Quell’edificio a mio modesto parere ha compromesso il paesaggio quasi come l’antenna, ma penso che sia in regola con i pareri della Soprintendenza, quindi non mi meraviglio che l’antenna sia stata autorizzata senza problemi, perché penso che essa venga considerata come una opera rimovibile.
Le leggi da anni hanno equiparato questo strutture ad opere di urbanizzazione primaria, purtroppo il progresso molto spesso ci presenta i conti, capisco che l’antenna sia brutta da vedere, ma quando abbiamo fatto tutti la corsa a staccare il telefono fisso nelle case, nessuno ha pensato che in qualche modo avremmo dovuto comunicare ??? Le compagnie Telefoniche sono delle multinazionali che hanno sfruttato la nostra dipendenza da smartphone e reti wifi per fare i comodi loro, adesso penso ci sia poco da fare.
Il Signor Salvucci definisce il Piano Antenne una foglia di fico, bel coraggio che ha !!! a me non sembra che siamo tanti i comuni ad averne uno e mi sembra che a Colbuccaro dove abitano alcuni miei familiari ci sia stata una delocalizzazione importante proprio grazie a questo piano antenne, a questo punto vorrei sapere da lui se i cittadini di Colbuccaro sono di serie B e non meritavano la delocalizzazione.
Spero che la cittadinanza sia cosi intelligente da non correre dietro a questa strumentalizzazione veramente di cattivo gusto, se le antenne erano pericolose a Colbuccaro lo saranno state anche negli altri luoghi dove è stata predisposta la delocalizzazione.
Invito il signor Salvucci a smetterla di prenderci in giro per la seconda volta, mi sembra che non siamo passati tanti anni da quando andava in giro a raccogliere firme per lo svincolo della superstrada dicendo che non serviva.