condivido l'ultima parte di Fred Mello chiunque esso sia, ma non è una giustificazione quella che lì ci abitassero gli sfollati della seconda guerra mondiale e che il pollaio risalirebbe all'epoca. La struttura pollaio forse è di allora, ma i polli, se ci sono realmente, sono di oggi e questo non è accettabile. Nemmeno che un cittadino abbia a proprie spese aggiustato un'opera d'arte è giusto e credo neanche legale. Per recuperare un'opera d'arte è necessario, penso, il parere delle belle arti? Non si può farlo in casa, alla "volemece vè' ". Ribadisco che "un pollaio dentro un monumento storico dico che è una vergogna, uno sfregio alla città e ai cittadini tutti, una violazione di proprietà : un fatto gravissimo che il Sindaco non può far cadere nel dimenticatoio senza prendere provvedimenti e senza rendere partecipe di questi la cittadinanza tutta. Confido nel buonsenso che credo debba contraddistinguere una buona amministrazione e attendo una risposta-atto pubblico che possa renderci orgogliosi di essere corridoniani perchè è inutile fare petizioni al FAI per salvare il nostro patrimonio culturale se poi siamo "complici" di tali atti "dissacratori" della nostra cultura". Comunque, da quello che dice lei (Fred Mello) il pollaio esiste veramente, non è un fotomontaggio!?!?!?
gent.mo sig. Panoramix, tralasciamo il fatto che anche quei quattro contadini che abitano sotto gli Zoccolanti hanno gli stessi suoi diritti che magari abiterà a Cerqueto, ma il fatto è che non prendiamo meglio, anzi ci sono alcune, per non dire molte difficoltà.
Alessia Rossini
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3/4/2013
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