Prosegue il dibattito sul Cosmari che prendendo spunto dal resoconto di Cronache Maceratesi sull’ultima assemblea (leggi l’articolo) ha visto protagonisti, in questi giorni, diverse anime del Partito democratico, tra le quali il segretario del Pd Teresa Lambertucci e Mario Antinori. Sabato è stata la volta del vice sindaco di Civitanova Giulio Silenzi che ha chiesto nel corso di una conferenza stampa l’abbassamento del costo dei rifiuti per i cittadini e una nuova governance (leggi l’articolo). A lui risponde oggi il senatore del Pd Mario Morgoni:
La vicenda Cosmari – rappresenta ormai una costante fonte di ispirazione per Giulio Silenzi, ad indossare i panni del ” grillino ” – commenta Morgoni – Ma come si sa, l’ abito non fa il monaco , specie se il monaco ha calcato per quasi un cinquantennio da protagonista, le scene della politica e del potere. Io penso che quella vicenda meriti un approccio ben diverso, ed anche più rispettoso dei fatti. Poiché i proprietari del Cosmari sono i Comuni è evidente che dai Comuni debbano venire contributi, proposte ed idee per governare questa azienda che rappresenta un prezioso patrimonio pubblico. In particolare, dai Comuni detentori di maggiori quote – Civitanova è al primo posto – ci si attende un ruolo costruttivo ed un esercizio di responsabilità. Se, al contrario, proprio l’ azionista più importante della società si dedica ad un’opera di denigrazione e di contrasto sistematico all’ azione del Cosmari , qualcosa non torna e si fa fatica a capirne le ragioni.
Entrando nel merito delle questioni ritengo che in questi ultimi mesi, con l’ acquisizione di Smea, che ha consentito a Cosmari di diventare il gestore unico dei rifiuti in Provincia, e il conseguente affidamento del servizio per i prossimi 15 anni , si sia raggiunto un obiettivo di grande rilevanza. Lo stesso dicasi per la recente apertura della discarica di Cingoli. Silenzi parla di ritardi, ma da esperto amministratore qual è , sa bene che realizzare una discarica non è lo stesso che costruire una scuola. In Italia oggi aprire una discarica è una ” missione impossibile ” ed io credo che questo risultato debba essere apprezzato anche sotto il profilo del valore civile di una realizzazione necessaria per le esigenze di una moderna società . Ulteriore testimonianza di valore civile oltre che aziendale viene da una raccolta differenziata che oggi in Provincia di Macerata è oltre il 70%. E’ un dato che ci colloca su livelli di eccellenza nazionale e ci consente di controllare i costi sui quali bisogna diradare polveroni utili solo ad occultare la verità . In Provincia di Macerata il costo della gestione complessiva dei rifiuti è pari a circa 100 euro per abitante ( anno 2013 ) . Il costo per l’ Italia è, nello stesso anno pari a 157 euro per abitante e nelle Marche a 134 euro ( dati ISPRA ). Proprio sulla questione dei costi occorre astenersi dall’ alimentare facili illusioni su riduzioni e risparmi. La verità , come dimostrato in questi anni in tutto il mondo, è che dove si riesce ad organizzare modelli efficienti ed evoluti che vedono la partecipazione attiva dei cittadini, si può pensare di contenere i costi, ma dove non si è capaci di questo, i costi vanno fuori controllo poiché oggi la gestione dei rifiuti è molto più complessa, assoggettata a norme , procedure e controlli rigorosi a tutela dell’ ambiente e delle persone, ciò che richiede oneri rilevanti e crescenti.
Non mi dilungo sul’ importanza degli oltre 400 addetti ( tra diretti e indiretti ) dell’ azienda Cosmari, sui recenti investimenti nel fotovoltaico, nel nuovo impianto di selezione dei rifiuti da raccolta differenziata ed altri in corso di realizzazione o in cantiere. Certo , adesso occorre andare speditamente alla trasformazione societaria ma è evidente che le scelte strategiche siano state già tracciate e in quelle scelte strategiche ci sono tutte le condizioni per consolidare un’ esperienza positiva di un’ azienda pubblica che opera in un settore tra i più delicati e difficili. Nei prossimi passaggi che definiranno i nuovi assetti di governo del Cosmari misureremo la nostra capacità di tenere questa azienda al riparo dai vizi vecchi e nuovi di una politica opportunista, arrembante, vorace e dedita esclusivamente a coltivare il proprio piccolo orticello.
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Silenzi si aggancia su tutto ( mannaggia, qui bisogna inventarsi le parole per non essere denunciati), come dimostra l’incremento di denaro per il solito ” Gazzosa ” che mi pare di capire prenderà soldi in più facendo lavorare gli stessi e togliendo anche il bagno di P, Saint Martin immotivatamente tolto alla cooperativa che lo teneva in precedenza. Evidentemente il ” Gazzosa ” alle prese con le varie denunce per l’appalto scritto a quattro mani ( quelle rapaci e agganciatrici ) non pago va ancora cercando rogna avvalendosi della intima conoscenza del Silenzi che sbraita scioccamente e in pieno stravolgimento mentale di Cosmari, CdA, milioni che lui avrebbe voluto tenere forse per pagare le sue ridicole iniziative, discariche che lui avrebbe costruito in una notte grazie alla sua efficienza amministrativa e risolutiva dei problemi organizzativi. Silenzi non hai ancora capito che qui l’unico problema sei tu, anche per il tuo partito che mi pare cominci a vergognarsi di te. Ma perché dimentichi sempre di aver mandato ” Gazzosa in tua vece all’assemblea del Cosmari, con quale faccia poi e parli, parlie parli. Esci dignitosamente di scena invece di prendere insulti a destra e a manca, che diciamocelo chiaramente sono tutti meritati. Suvvia, prendi la strada dell’oblio.
Vai senza girarti indietro come un eroe western e forse meglio se di gran galoppo. Che tristezza che sei!!
Morgoni non mi sembra proprio un uomo dai lunghi silenzi. Parla spesso e ci coglie anche.
Chissà se Silenzi vuole le tirate d’ orecchi da parte di tutti i più alti
In grado del PD.
Di questo passo gli arriveranno tirate d’ orecchi pure da Renzi…..
Chissà dove avrà posto i paletti che limitano il ridicolo ….
Mistero Glorioso .
Nelle parole di Morgoni la differenza tra un politico serio che propone un’analisi obiettiva della realtà e punta a migliorare l’esistente e costruire il futuro ed un “cagnaccio” della politica politicante, che ritiene gli sia stato sottratto l’osso, e “ringhia” contro tutti, mirando a distruggere tutto, il buono e il cattivo. Non a caso il primo siede a Palazzo Madama, mentre l’altro si barcamena nelle beghe paesane. Ma nemmeno da queste egli riesce ad emergere, come si può costatare dai commenti – nella parte preponderante negativi nei suoi confronti – su questo giornale. Egli ce l’ha tra l’altro con il Cosmari che, in base ad un bilancio approvato, paga interessi passivi alle banche. Provi lui a non farlo come amministratore e vede cosa gli succede. La prima risposta al suo animoso agitarsi, egli l’avrà stasera all’hotel Grassetti di Corridonia dove si raduneranno alcuni reduci della fallimentare esperienza cuperliana. Allora avrà la coscienza di essere rimasto solo e questo, si spera, lo convincerà a smettere di blaterare. Bersani è uscito di scena fotografato dietro ad un buon bicchiere di birra, nelle dovute proporzioni il nostro – in considerazione dei pochi sostenitori rimastigli – si farà immortalare dietro ad un bicchiere di “gazzosa”.
Da un senatore, già sindaco “anche lui da 50 anni in politica”, mi sarei aspettato un intervento nel merito delle questioni da me poste nell’assemblea del Cosmari e non una mera difesa d’ufficio con tante banalità. Non può passare il principio che chi esprime dubbi o criticità sul Consmari lo vuole affossare. Al contrario io dico che, proprio perché il Consorzio é importante, esprimere punti di vista critici o chiedere chiarezza su alcuni passaggi lo salvaguarda e lo tutela. Come amministratore di una città che ha il 16,5% delle quote, pongo le questioni nella sede propria: l’assemblea dei soci e per questo vengo attaccato dalla Segretaria del Pd.
Come dirigente del Pd ho chiesto insieme ad altri alla Segretaria di convocare una direzione sui rifiuti e sul Cosmari dopo che in sei mesi non è mai stata organizzata senza che venisse spiegato il perché di tale omissione (se questo e’ il nuovo…!).
Le coincidenze su di un unico tema cominciano ad essere troppe e i vizi della politica opportunistica riemergono tutti.
L’assessore Silenzi non ha nulla di meglio da fare, intendo con l’altra metà del cielo, alle 2 di notte (però che coincidenza d’orari!), invece di scrivere commenti su un giornale? Ma ieri sera Silenzi era impegnato a Corridonia al ritrovo dei reduci cuperliani e l’incontro gli sarà andato per le lunghe. A proposito, Silenzi, erano in molti i presenti, ce la fa a dare la spallata alla governance del Cosmari? Ormai s’è capito cosa intende il vicesindaco per “entrare nel merito”, estendo la valutazione al senatore Morgoni, che gli si dia ragione, altrimenti si raccontano banalità e si è vigliacchi. Ma il senatore Morgoni, come molti commenti su questo giornale, replica alle questioni che Silenzi pone. Il nocciolo su cui egli da parecchio gira intorno è la questione dei costi. Sui costi della gestione dei rifiuti Morgoni è chiaro: in Italia 157 euro a persona, in provincia di Macerata 100 euro. Ha fatto bene il senatore a non entrare nel discorso della trasparenza, perchè Civitanova dovrebbe in primis guardarsi in casa, essendo suo uno dei tre membri del CdA dimissionari. Chiede Silenzi, con pochi altri, la convocazione urgente della direzione provinciale del Pd per discutere della “emergenza” Cosmari, che invece non esiste affatto. Dipende sempre dai motivi, strumentali o meno, per cui si chiedono le riunioni. Eppoi Silenzi che nelle Marche ha perso tutti i congressi, e quindi anche nell’organo provinciale è in minoranza, cosa avrebbe tirato fuori dalla riunione? Nulla, come gli accade alle assemblee dei sindaci del Cosmari a cui egli partecipa (Corvatta non le gradisce?) con il suo solito show. A proposito, avete notato che da quando Silenzi interviene col proprio nome e cognome (è un’eccezione non vi ci abituate, a differenza di quanto egli vuol far credere) i suoi tanti “simpatici” nickname tacciono? Sarà un caso, ma a proposito di vigliaccheria bisogna rilevarlo.
Silenzi, fai un atto di coraggio una buona volta. Dimettiti dalla politica e goditi, purtroppo per noi, la tua cospicua pensione! Ormai non incanti più nessuno.
Il Senatore Morgoni offre una riflessione seria e responsabile sulla gestione dei rifiuti, una materia delicata e al tempo stesso complessa. Sottolinea l’importanza di avere un consorzio pubblico che gestisce i rifiuti di tutta la provincia con costi sostenuti (tutto è migliorabile), che guarda anche all’innovazione, investendo risorse ( per questo si accendono i mutui ) e plaude lo sforzo educativo fatto sui cittadini ,che grazie a questo, hanno preso coscienza dell’importanza delle politiche ambientali e attuano la raccolta differenziata con ottimi risultati. Questo è senso di civiltà e motivo di orgoglio per tutti, amministratori e cittadini. Silenzi, con il suo intervento, mette in discussione tutto questo, ponendo in risalto sospetti ed ombre di malagestione. Assessore dovrebbe leggere il rapporto stilato da Cantone sui pericoli della corruzione, su come si innescano e come prevenire questo cancro italiano; legga pure e così scoprirà che nella gestione dei rifiuti del Cosmari non c’è nulla di poco trasparente o sospetto e che è ancora una sana realtà da difendere tutti insieme e a tutti i costi. Si ricordi Assessore ai rifiuti (bizzarra questa idea di Corvatta, unica in Italia, di dare la delega all’ambiente ad una certa signora scorporando i rifiuti, ancora di competenza del vicesindaco) che a Civitanova la raccolta differenziata è stata iniziata anna fa con lungimiranza da un governo di centro destra e che lei e i suoi compagni di partito hanno sempre criticato per il ritardo del pagamento al Cosmari, tant’è che lei dovette fare una transazione, come più volte sottolineato. Quindi Assessore ai rifiuti non mortifichi le intelligenze dei Civitanovesi, che hanno da anni dimostrato grande senso di civiltà per l’impegno del porta a porta, raccontando realtà distorte o deviate, e si adoperi invece a costruire una società 2.0
È un rammarico assistere a come una questione delicata come quella della gestione – e dei costi – dei rifiuti, con un così forte impatto sulle tasche di noi cittadini (già tanto provate…), evolva e si tramuti in una vicenda di cui diventano protagonisti i singoli.
Da un lato, i commenti sotto forma di attacchi personali sia dei semplici lettori, sia degli attori più o meno coinvolti. Dall’altro, l’incedere di un carteggio di partito che non dovrebbe occupare gli spazi della stampa, bensì contenersi negli luoghi appositamente riservati alla politica, soprattutto se interna a uno schieramento.
L’accanimento contro Silenzi poi, con un impeto tale da lasciar pur intendere che sarebbe avvenuto a prescindere dalle dichiarazioni di quest’ultimo, mal si concilia con la richiesta di restare concentrati sugli argomenti più tecnici e specifici legati, in questo caso, alla vicenda Cosmari. Lo si taccia di denigrazione (quando l’intento che traspare non è distruggere bensì rilevare per migliorare), lo si accusa di non voler mollare la scena politica dopo averla vissuta da protagonista per un cinquantennio (un vero enfant prodige!), gli si rimprovera un atteggiamento distruttivo di chi non apprezza i risultati (quando gli stessi avrebbero potuto essere raggiunti molto prima e con buon risparmio di noi contribuenti).
In ogni caso, al di là di tutto, ritengo che la discussione vada ri-orientata verso i cittadini, riportando al centro della questione un dibattito costruttivo sui nodi da sciogliere e meglio organizzare affinché la gestione del ciclo dei rifiuti (tema che tutti abbiamo a cuore) possa davvero mostrare la sua efficienza ed efficacia.
Perché, per quanto si possa ritenersi fortunati a pagare una tariffa inferiore alla media regionale e persino nazionale, molti di noi stentano comunque ad arrivare a fine mese…
Concordo pienamente con Barbara: la discussione va “ri-orientata verso i cittadini, riportando al centro della questione un dibattito costruttivo sui nodi da sciogliere e meglio organizzare affinché la gestione del ciclo dei rifiuti (tema che tutti abbiamo a cuore) possa davvero mostrare la sua efficienza ed efficacia”. Spostare l’attenzione dal vero problema (e cioè che noi cittadini sborsiamo soldi su soldi), serve solo a farci spolpare sempre di più.
Ma chiudelo che per 10 km puzza l’aria in modo insopportabile!!!!
Silenzi Can, se qualcuno ha ancora dei dubbi su quanto espone la Said che in un precedente post ti ha paragonato a ” buon amministratore ” vorrei postare anch’io come fa Manuela Manieri il ripetuto concetto, sai qui mi sembra che il corto circuito sia neurologicamente infettante. Copio e incollo tale e quale: “la discussione vada ri-orientata verso i cittadini, riportando al centro della questione un dibattito costruttivo sui nodi da sciogliere e meglio organizzare affinché la gestione del ciclo dei rifiuti (tema che tutti abbiamo a cuore) possa davvero mostrare la sua efficienza ed efficacia”.Se qualcuno non arriva a fine mese prenda esempio da Silenzi che lui oltre ad arrivarci gli da anche qualche chilometro di vantaggio prima di riacchiapparlo.. Questa volta non hai mandato solo rose ma anche orchidee e cioccolatini? Eh ma tu sei proprio un galantuomo d’altri tempi.
Conclusi gli interventi in prima persona di Silenzi, in attesa – non ne potrà fare a meno – di tornare ai nickname, la parola passa alle suffragette, anzi alla suffragetta. Poichè interviene due volte, con le stesse parole a distanza di pochi minuti, è chiaro che si tratta della stessa persona, che da ragione a se stessa. Naturale l’uso dei nickname, poichè chi va con lo zoppo Giulio impara a zoppicare. Silenzi ha anche la colpa di fuorviare politicamente giovani signore, che potrebbero fare un percorso politico migliore. Chi potrebbe essere, si chiederanno i lettori, che usa i nick di Barbara e Manuela? Basta fare capolino in consiglio comunale per comprenderlo facilmente. Da tempo non interviene più Mirella, perchè ha compreso che non le conviene prendere legnate per conto d’altri. Ma c’è un’altra signora dall’aspetto candido, che da qualche tempo si è fatta vera paladina di Silenzi, di cui appare infatuata politicamente (esistono maestri migliori, mi creda). Ha iniziato con note stampa su argomenti di cui non capisce nulla, ma soprattutto scatta come una molla in consiglio quando le si attacca il maestro Giulio. Se i lettori sono curiosi, vadano ad assistere alla prossima seduta del consiglio: lo capiranno subito.
il senatore Morgoni ..è EVIDENTEMENTE ridiventato un novellino della politica salendo sul carro giusto e ritrovandosi Senatore “grazie alle primarie”….!!!! ( NON RICORDO IN QUALE POSIZIONE) però, oltre a non ricordare da quanto tempo gestisce il potere politico, si agita in modo stranamente anomalo
( insieme al segretario PD provinciale Lambertucci ) al solo sentire il nome “Silenzi”….ma perchè ???
Perchè invece non si è mai aperta una discussione nel merito sul Consmari all’interno del partito PD provinciale..?
sono passati 8 mesi dalla sua elezione e il segretario provinciale sembra latitante sull’argomento rispetto ad un confronto politico aperto, decidendo invece di intervenire sui mezzi di comunicazione… Come giova questo alla discussione democratica..?
IL CONSMARI E’ PATRIMONIO PUBBLICO E DEVE SEMPLICEMENTE DARE UN SERVIZIO ALLA SOCIETA’,
GLI AMMINISTARTORI DEI COMUNI CHE SBORSANO MILIONI DI EURO ALL’ANNO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI HANNO IL DOVERE E NON SOLO IL DIRITTO DI INTERVENIRE IN TUTTI I MODI AFFINCHE CI SIA NEL CONSMARI LA MASSIMA TRASPARENZA, LA MASSIMA EFFICIENZA E IL CONTENIMENTO DEI COSTI..
QUAL’E’ IL PROBLEMA SE UN SINDACO ( O VICE) DI UN COMUNE CHE PAGA PUNTUALMENTE LA RATA CHIEDE TRASPARENZA LA MASSIMA RIDUZIONE DEI COSTI CHE GRAVANO SEMPRE SUI CITTADINI..?
IL COSMARI DEVE ESSERE AL PIU’ PRESTO RICONSEGNATO ALLA DISCUSSIONE E ALLA DEMOCRAZIA E DEVE ESSERE RAPPRESENTATO DAGLI AMMINISTRATORI DEGLI ENTI COMUNALI CHE SONO STATI ELETTI DAI CITTADINI.
la situazione economica deve far capire che se è vero che lo stato non può essere più assistenzialista (perchè i soldi son finiti) uguale deve essere una regione ,una provincia e un comune.
sono certo che di tagli a civitanova ne son stati fatti molti pochi.
quindi invece di allargare le braccia alla maniera di chi non ha nulla da dire e proporre
il silenzi cerchi di meritarsi il suo stipendio e trovare vere soluzioni economiche-patrimoniali per far quadrare i conti
Perdonate ma anche ad una lettrice attenta può capitare di non vedere qualche commento o qualche articolo di CM. Mi riferisco in particolare al commento che l’iscritta al circolo PD di Civitanova Marche, nonchè consigliere comunale Iezzi fa sul mancato confronto democratico all’interno del PD in merito alla questione Cosmari.
Un segretario ha sempre il dovere di rispondere alle domande che vengono dagli iscritti al proprio partito, così chiarisco a Lidia, e spero con lei anche ai tanti iscritti e simpatizzanti la questione.
Ritengo che la ormai famosa discussione sul Cosmari non possa che concentrarsi sulla trasformazione del Consorzio in società di capitali e sulla nuova forma societaria che verrà proposta e definita in seno al consiglio di amministrazione dell’attuale consorzio. Pertanto, ritengo che sia ormai urgente per il Cda procedere alla predisposizione dello statuto della nuova società, auspicando che esso sia un idoneo strumento per garantire la creazione di un asset industriale moderno, tecnologico ed efficiente, che valorizzi l’innovazione e dia alla nuova società un’organizzazione degna di quella che si avvia ad essere la terza realtà industriale della provincia. E’ importante mantenere il controllo pubblico su un settore che, per sua natura e per sua storia, ha più volte dimostrato di essere facilmente inquinabile da infiltrazioni di vario genere.
Quindi, non appena verrà licenziata dal CDA la proposta statutaria (e prima dei naturali passaggi nei diversi consigli comunali), sarà onere della sottoscritta convocare la direzione provinciale del PD, allargata ai sindaci che siedono nell’Assemblea del Cosmari, per definire un percorso programmatico e politico su una piattaforma che mi auspico comune: quella della salvaguardia degli aspetti di efficienza, economicità, sicurezza degli impianti, della legalità e della trasparenza (non solo formale, ma anche sostanziale, a partire dalle assunzioni e dalle modalità di reclutamento del personale).
Rassicuro infine Lidia Iezzi sul fatto che la pronuncia o l’ascolto del nome dell’amministratore e dirigente PD Giulio Silenzi, non provoca in me, e nel mio comportamento, nessun tipo di reazione.
E brava la Lambertucci che con una fava prende tre piccione, poichè rispondendo alla Iezzi, replica anche a Said e Manieri, che come si è dimostrato sono la stessa persona. Apprezzo la pacatezza e la costruttività dell’intervento della segretaria provinciale Pd, rispetto ad un attacco virulento a un patrimonio pubblico quale il Cosmari da parte di Silenzi. Il vicesindaco chiede al Cosmari trasparenza e farlo alla attuale gestione è un peccato grave e il contenimento dei costi, quando il sen. Morgoni gli dimostra che sono inferiori alla spesa regionale. Chi fa questi rilievi è lo stesso Silenzi che da assessore delegato presenta, come ha fatto ieri, un bilancio con aumenti di tasse e vendita del patrimonio comunale. Tutto questo perchè il Comune tiene immobilizzati milioni di euro a garanzia di un mutuo per la costruzione di un Palas, in utilizzo gratuito ad una squadra di Treia. Non certamente un buon esempio di efficienza amministrativa, la stessa che Silenzi rimprovera al Cosmari. Perchè il problema del Pd a Civitanova sta proprio qui: è in mano ad una mummia della prima repubblica e finchè sarà così il partito non crescerà. Il grave e che ci sono anche consigliere comunali infatuate – speriamo solo politicamente – di costui, imbevute di strumentale propaganda che fa loro perdere di vista la realtà dei fatti. Inoltre siede in giunta una iscritta al Pd non proposta dal partito (che però ha avuto assegnata la delega al bilancio), ma nominata dal sindaco quale tecnico, senza averne le caratteristiche. Su tali questioni la segretaria provinciale del Pd dovrebbe impegnarsi, invece di star dietro a polemiche strumentali sul Cosmari.
Cara Teresa,
prendo atto delle tue considerazioni, immagino, vedendo i tempi della discussione dello statuto, che la direzione su questo tema si terrà almeno tra sei mesi.
Credo che sia ormai inutile alimentare sterili polemiche che fanno bene solamente alle testate giornalistiche.Quello che si chiedeva e si chiede è solamente la possibilità di poter discutere all’ interno del partito,non tra posizioni precostituite o di fazione, ma con la volontà di capire i problemi e l’ onesta intellettuale di rivedere le proprie posizioni.
Si chiama democrazia interna, prendo atto che si preferisce trattare le nomine invece dei problemi.
Da oggi in poi, per quanto mi riguarda, niente più dibattiti sulla stampa, ma solamente il ricorso alle allo statuto del PD per far tornare il nostro partito ad essere un luogo di discussione e di decisione collettiva sulle strategie per lo sviluppo del territorio, al di là delle correnti e delle aree, ma per l’interesse dei cittadini, altrimenti non si capisce cosa stia a fare un partito.