di Sara Santacchi
“Grazie di tutto”. Questo striscione alla fine della semifinale dei play off nazionali, domenica con la Correggese, ha ufficialmente chiuso la stagione del Matelica. Un “tutto” che include più di quanto si possa pensare, al di là dei risultati calcistici che hanno portato il Matelica al suo primo anno in assoluto in serie D a giocarsela con le grandi, a vincere dove nessuno avrebbe mai scommesso e a firmare della autentiche imprese che hanno scritto una pagina della storia. Il presidente Canil lo sa bene e il rammarico per la beffa subìta al 94’ a Correggio, quando la palla si è infilata alle spalle di Spitoni, è tanto, ma non quanto la soddisfazione di essere riusciti a compiere “qualcosa di straordinario” lo definisce il numero 1 biancorosso. “Sento qualcuno dire che in questa settimana ho perso due volte, cosa? Penso invece di aver vinto: dal punto di vista politico Mauro Canil è libero e sotto il punto di vista sportivo siamo riusciti a fare qualcosa di meraviglioso, ma non solo in questa stagione ma negli ultimi 4 anni. Unico e irripetibile e sfido chiunque a fare meglio. Sarei pronto a scommettere qualsiasi cosa. Ciò che ho fatto, però, non è stato apprezzato e sono pronto a lasciare a qualcuno più bravo di me”.
Quindi non ci sarà nel futuro del Matelica?
“Mah il Matelica esisterà anche senza Mauro Canil. In settimana mi riunirò con la società e deciderò cosa fare. Mi sarebbe bastato un segnale per continuare, così non è stato”.
Dunque, pensa di fare domanda di ripescaggio?
“Non credo. La serie C avrei voluta raggiungerla sul campo. L’avventura è terminata, ingiustamente, prima e per il momento non ho intenzione di muovermi in tal senso”.
Comunque il Matelica resta tra le prime quattro squadre d’Italia nei play off…
“Questo mi riempie di soddisfazione, ma anche dal punto di vista personale. Vedere tanti tifosi al seguito, avere lo stadio pieno in casa, arrivando al punto di non avere più spazio. Quando ho iniziato c’erano 20 spettatori, oggi facciamo il tutto esaurito, se non è una vittoria questa”.
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Caro Canil la gente si ricorda solo quando gli fà comodo, hai fatto molto x Matelica sia x lo sport che altro, il prossimo anno la popolazione invece di andare a vedere le partite del Matelica andranno a vedere le mostre d’arte.
Posso capire lo sconforto di Canil per il mancato segnale (alle elezioni comunali). Ma cosa c’entra la squadra di calcio con l’amministrazione comunale mi resta difficile da capire. Canil, da persona matura, deve fare due cose: 1) impegnarsi nel ruolo di minoranza consiliare in modo propositivo come hanno voluto gli elettori dandogli moltissime preferenze; 2) continuare il suo impegno alla guida della squadra di calcio che gli ha dato tante soddisfazioni e come vogliono i tifosi del Matelica.
parlavo con un amico di matelica e mi faceva notare come canil abbia ragione da vendere a mollare tutto e tutti. Le elezioni erano un referendum sulla sua persona. Se ha preso anche meno preferenze di una pediatra (persona validissima) , non vedo perché lui dovrebbe continuare a sacrificarsi per Matelica. Che i matelicesi vadano da altri a chiedere di sostenere la città …vista la riconoscenza.
Cari Matelicesi, con queste elezioni avete dimostrato di….capire ben poco!!!! Signor Canil, se fossi in lei non tirerei su neanche 2 centesimi per Matelica. Di sacrifici ne ha fatti tanti e di riconoscimenti ne ha avuti zero. Solo critiche…. Se le avanza qualche soldo meglio buttarlo nel secchio piuttosto che regalarlo a questa città’. E poi se fossi in lei , da adesso in poi, darei lavoro solo a gente che non sia di Matelica. Questi si meritano….niente, dato che il troppo non l’hanno saputo accettare.
Doveva dimettersi anche dopo il recupero contro il Sulmona… in Italia piace molto il vittimismo tipo ragazzini delle elementari.
Prima dimettiti e poi dai le motivazioni.
Prendersela a destra e manca invocando eventuali dimissioni in cerca di compassione è un gesto da … diciamo Prima Repubblica…
E stato fatto un gran lavoro con il Matelica e questo la deve rendere orgoglioso, senza tralasciare il fatto che sponsorizzare la squadra ha portato il marchio fidea in gran parte d’Italia, nessuno le ha detto di elargire stipendi così alti ai giocatori in questo frangente di spendig revue ove i salari di chi veramente lavora sono sempre piú bassi, che dire delle sue dichiarazioni al Corriere adriatico prima delle elezioni che al punto che le veniva chiesto se si sarebbe candidato come sindaco rispondeva che non era il caso in questo periodo di austerity forse un domani..
Certo a chi é abituato a vincere nella vita ciò che è complicato è meglio evitarlo, dia uno sobbalzo di orgoglio e sfidi la situazione faccia bene la sua opposizione al municipio per una volta ci faccia veramente credere che tiene a Matelica
Cioè quesso se dimette perchè ha perso le elezioni? Cioè s’è preso la squadra de calcio per fasse pubblicità? Cioè tutti a dargli pure ragione?
Errata corrige “spending review”
quando sento dire… PER MATELICA HA FATTO TANTO la mia domanda e’ sempre la stessa COSA??? IL CALCIO??? per i tifosi ottimo lavoro ma ci sono anche i non tifosi… fare il presidente di una squadra di calcio portata grazie a lui al massimo è una sua passione e soddisfazione credo e con la politica non ci dovrebbe entrare nulla…sono pienamente d’accordo con francesco74. lo sport è bello seguirlo e praticarlo ma a matelica siamo 10379 e non tutti vivono per il calcio mentre lui in questi 5 anni ha fatto solo per il calcio e poco più… il suo sbaglio più grande è stato credere che con i suoi soldi ci avesse comprato tutti invece per fortuna e grande orgoglio posso dire che i matelicesi non si sono fatti comprare e hanno votato con la testa… avevamo bisogno di cambiare e questo è successo… come ci sono tanti patiti di calcio dovete sapere che ci sono anche tanti patiti d’arte ecc….. matelica gira intorno a matelica non al presidenti della squadra di calcio
Sonia 78 non meriti risposta… Meglio che mi fermo a scrivere… Per sempre CANIL
Canil ma lasciali perdere sti matelicesi e vieni a sostenere la MACERATESE !!
siamo in un paese democratico e tutti siamo liberi di esprimere le proprie idee ma siamo arrivati al limite…ci stiamo rendendo ridicoli agli occhi di tutte le Marche!!! bastaaaa!!facciamo finita!
Da matelicese ritengo che Canil ha pagato lo scotto di politiche passate più o meno recenti che non hanno avuto la lungimiranza di puntare su risorse e valori del territorio, che hanno avallato un ponte che dal nulla porta al nulla, che sono state poco trasparenti in questioni di primaria importanza. Quando si arriva a Matelica le prime cose che si vedono sono delle enormi balle bianche di plastica, una costruzione orrenda dal punto di vista architettonico e inutile dal punto di vista recettivo e imprenditoriale, che non capisco con quale criterio sia stata avallata dall’ufficio tecnico (forse pensavano di fare un parco giochi), e proseguendo le cose migliorano di poco. Un mercatino estivo ridotto a 4 bancarelle e 4 date in croce, nessun evento di promozione del verdicchio, nessuna mostra artistica di rilievo da tempo (l’ultima quella sui piceni), nessun evento di musica, niente di niente, mi pare la resident evil, silent hill…
Io apprezzo molto Canil per quello che ha fatto, non comprendo la sua delusione, se questa deriva dalle urne, non potevo votare lui perché come tanti altri matelicesi vorrei qualcosa di più oltre al calcio, oltre a quello fatto fino ad ora, ho voluto dare ad altri la possibilità di realizzare nuovi progetti più ampi. Canil dovrebbe continuare il suo impegno sportivo se ne ha le risorse, se il motivo per cui lascia è la politica, allora devo dire che è un atteggiamento infantile, che devo ricredermi su quello che supponevo di lui, che fosse un uomo di responsabilità, appassionato nelle sue iniziative. Non si getta la spugna per questo… non si abbandona la nave e l’equipaggio per qualcosa di personale. Resta e lo dice una che del calcio se ne sbatte ma che crede nell’impegno, nello sport e nella passione.
Io vedo solo una soluzione fondiamo il Matelica con la Maceratese (vedi Montegranaro e Fermo) e chiediamo il ripescaggio. L’anno prossimo tutti a tifare la Maceratese in C!
Adesso vedremo questi salvatori della patria cosa faranno, quanta gente porteranno con l’arte.
Da bambini capitava che il compagnetto di giochi che aveva portato il pallone si arrabbiasse per qualcosa e se ne andasse insieme al pallone, lasciandoci con un palmo di naso….la delusione però durava poco: o trovavamo un altro pallone o cambiavamo gioco….
Egregio signor Canil mi spieghi cosa c’entra la politica con lo sport, è vero ha fatto tantissimo per la squadra di calcio e noi gli siamo grati, ma la politica è un’altra cosa, se ha qualcosa da recriminare lo chieda a Sparvoli, forse se ci ripensa qualcosa lo troverà di sicuro il vero motivo per cui i cittadini non lo hanno rivotato
Signori miei! Ma di costa stiamo parlando?!
Temo che i sostenitori di Canil confondano lo sport con l’amministrazione pubblica!
Lo sport, se Canil decide veramente di lasciare, non si è dimostrato altro che un mero strumento per il consenso..
La cosa ancora più assurda è che sono persino riusciti a strumentalizzarlo, additando l’opposizione come distruttori, ma pensate!
E’ spaventoso il fatto che credono di essere stati una buona amministrazione avendo una squadra in serie D..per non parlare della gestione delle rotatorie, come se risolvessero i problemi della città!
Finalmente la gente si è svegliata!
Il sig. Canil vuole lasciare il calcio? “Ce ne faremo una ragione” Una polisportiva a Matelica ce l’abbiamo sempre avuta ed anche i giovani che giocavano
eccone un altro,quando se tratta de caccià i soldi per il ripescaggio allora la serie c la vuole ottenere sul campo….soprattutto se poi nessuno lo vota.
Lu solito contadì con la cravatta.
Mi sembra che i tifosi abbiano dato “segnali” forti e chiari al presidente Canil, che adesso mette il broncio per la mancata elezione, mi sembra un insulto ai tanti matelicesi che hanno seguito la squadra tutto l’anno,dimostri a tutti che si sbagliano sul suo conto, tenga la squadra e faccia in comune un opposizione costruttiva, altrimenti i matelicesi hanno fatto bene a non votarla.