di Marco Ricci
Si supponeva da tempo che la Fondazione Carima stesse in qualche modo collaborando con la magistratura di Ancona in relazione all’indagine – aperta dalla procuratrice Elisabetta Mellotti – riguardante il dissesto Banca Marche. Già in passato, come ricordano le cronache, i magistrati avevano ascoltato il presidente Franco Gazzani il quale avrebbe messo a conoscenza gli inquirenti di diverse circostanze e di diverse informazioni in suo possesso. Fondazione Carima, in qualche modo, starebbe ricostruendo alla luce di quanto è emerso negli ultimi mesi alcuni accadimenti che hanno caratterizzato gli ultimi anni di Banca Marche.
Così il legale maceratese Gabriele Cofanelli, incaricato in passato da Fondazione Carima di seguire gli aspetti penali della vicenda Banca Marche – ha presentato un esposto alla Procura di Ancona, un esposto in qualche modo relativo al ramo d’indagine emerso in questi giorni e che ha visto a vario titolo indagate ventisette persone, con buona parte dei passati vertici amministrativi e dirigenziali indiziati per associazione a delinquere. “La lista di personaggi emersa dal filone d’indagine in relazione ad alcune operazioni di finanziamento sospette – ha dichiarato questa mattina l’avvocato Cofanelli – è a nostro avviso incompleta, almeno dalle notizie raccolte e dagli approfondimenti fatti in questi mesi dalla Fondazione. La Fondazione Carima sta approfondendo la situazione e supportando la magistratura nel suo lavoro di pulizia e di chiarimento di quello che è accaduto, questo attraverso gli elementi in suo possesso. Ci è sembrato dunque doveroso porre all’attenzione dei magistrati alcune circostanze e una figura che a nostro parere non sarebbe emersa dalle indagini”.
Continua dunque a tutto campo la battaglia legale di Fondazione Carima che – solo nei giorni – scorsi ha depositato attraverso lo studio Pozzi un atto di citazione al tribunale di Milano contro la PriceWaterhouseCoopers(leggi l’articolo) – la società di revisione che certificò i bilanci di Banca Marche e che avvallò i dati su cui venne aperto l’ultimo aumento di capitale e stilato il Prospetto Informativo inviato prima in Consob e poi messo a disposizione dei sottoscrittori. La Fondazione ha chiesto alla Pwc un risarcimento di 38 milioni di euro per la perdita di patrimonio e per i mancati ricavi, sentendosi indotta da quei dati – a suo parere non veritieri – ad acquistare nel 2012 azioni per 42 milioni di euro. L’ipotesi che le informazioni inviate agli azionisti non corrispondessero al vero e che i bilanci 2010 e 2011 di Banca Marche non rappresentassero la reale situazione dell’istituto di credito, ha spinto la procura di Ancona ad indagare per i reati connessi buona parte degli ex vertici di Banca Marche (leggi l’articolo).
Un filone, quello seguito dai magistrati dorici, che sembra essere il principio di un qualcosa di enormemente più vasto, pur se è facile immaginare – data la complessità del lavoro d’indagine e il moltissimo materiale da attenzionare – che i tempi per una conclusione del lavoro inquirente possano non essere brevi. Attualmente – coordinati dalla procuratrice Elisabetta Melotti – lavorano sul fascicolo Banca Marche i sostituti Laurino, Pucillo e Sottosanti i quali si avvalgono dell’opera investigativa del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Ancona guidato dal colonnello Gianluca Filippi, oltre alla collaborazione della Vigilanza di Banca d’Italia.
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Una domanda mi sorge spontanea, legittimo indagare sulla Società di revisione e, secondo me anche sui Sindaci, ma i Consiglieri di Amministrazione espressione delle Fondazioni che erano i promotori (attenzione, non solo controllori) delle politiche della banca, non hanno riferito nulla? Non è che si fa come sempre “tutti colpevoli, nessuno colpevole’?
@Furio e basta. Ben detto! Come si dice, mi hai levato la parola dalla bocca.
Cominciano i distinguo, le prese di distanza, l’eclissarsi…
La Fondazione Carima si sta, all’apparenza almeno, comportando egregiamente. Ora deve avere il coraggio di guardare al marciume schifoso che è al proprio interno (molto) e ripulirsi. di nubi ce ne sono parecchie, non ci si puó svegliare al mattino e accorgersi di essere stati dei coglionazzi per 10 anni… Oltre ad essere poco credibili si rischia davvero di rendere inefficace e grottesca tutta questa meritevole opera di collaborazione e pulizia messa in atto. Quindi coraggio, ripuliamo pure la Fondazione da quelli che l’hanno usata Indegnamente, altrimenti è inutile no?
BENE LA FONDAZIONE…..FINALMENTE FA SUL SERIO! Abbiamo bisogno che vengano scoperti tutti i colpevoli!!
@frontoni- La verità ha molte facce. Una visione ‘manichea’ non aiuta a comprendere che, dentro una fondazione come Carima, vi fossero più correnti e quella che ha dominato in quegli anni magari non era di Gazzani. Se fosse responsabile per quale motivo scoprire be i casini che lui stesso avrebbe favorito? Si guardi le altre fondazioni socie: silenzio assoluto, silenzio colpevole. Loro si hanno manovrato ed influenzato le politiche della banca per interessi anche personali… Per macerata, comunque, la responsabilità oggettiva resta.
Io infatti ritengo che Fondazione Carima sia ineccepibile nei comportamenti e nelle azioni che sta adottando. Come ritengo meritevole e di profonda stima il lavoro improbo che sta portando avanti il Presidente Gazzani. Il presidente Gazzani chiaramente non aveva, come chiunque al mondo è chiamato a svolgere il ruolo di presidente di fondazione bancaria, le competenze tecniche per verificare lo scempio dei conti. Ma i nominati nel CDA di Banca Marche si, compresi quelli espressione della fondazione. Quindi la strada a mio parere è giusta e va dato merito al presidente Gazzani e a Fondazione Carima di averla intrapresa ma stimolerei lo stesso coraggio a guardarsi in casa, a quei collaboratori che avallavano scelte scellerate e inducevano chi, in buona fede, non aveva le competenza tecniche sopraffine di quei farabutti, in errori madornali.
Tutto qui, spero di essere stato chiaro.
@RadioKabul Ps. Sono convinto che la corrente dominante non fosse quella del presidente Gazzani, lo sta dimostrando con i fatti. Allora quali correnti erano? Chi le capeggiava? Maga Magó? Gargamella? Sicuramente se è così come dice lei, e come credo anch’io, qualche farabutto in piena sintonia con i vertici… E allora vanno presi e sentiti questi farabutti insieme ai loro clienti…
sono d’accordo con radio Kabul e appezzo quello che sta facendo la Fondazione.Speriamo che non si fermi o,peggio,che venga costetta a farlo,sarebbe un disastro per tutti,soprattutto quelli che aspettano giustizia.
Bene quello che OGGi fondazione carima e Gazzani stanno facendo,bene anche la collaborazione con la magistratura se puo’ portare ad individuare altri responsabili del disastro.Sono pero’ i comportamenti di IERI,ovvero DEL PASSATO che sono criticabili e che non hanno avuto la stessa rilettura critica.Chi ha nominato i consiglieri espressioni delle fondazioni?Chi si e’ fidato,da incompetente( e ci puo’ stare) di altri incompetenti da lui nominati?( e’ questo e’ inconcepibile)CHI HA DECISO,INFLUENZATO,FORTEMENTE VOLUTO LA ORMAI MITICA INDIPENDENZA E AUTONOMIA DI BMARCHE?In questo caso persone COMPETENTI( le primarie soc.di consulenza) avevano fortemente ed all’unanimita’ consigliato a persone INCOMPETENTI( i presidenti delle fondazioni che giustamente si dice non hanno l’obbligo di essere competenti ) di VENDERE BMARCHE al miglior offerente.Cio’ non e’ come noto avvenuto per una precisa presa di posizione,rivendicata in tutti i modi ed ancora verificabile su youtube,queste sono le responsabilita’ che io continuo ad individuare in capo alle fondazioni( una e ben nota in particolare).Veramente senza polemica poiche’ sono mesi che urlo questa mia teoria su responsabilita’ e responsabili vorrei un commento anche critico da parte di chi continua a difendere l’operato delle fondazioni ad oltranza.Mi si spieghi dove sbaglio,mi si motivi perche’ e’ sbagliato pensare che nel 2007 vendendo bmarche a gente seria e competente questo disastro non sarebbe avvenuto,la banda sarebbe stata messa alla porta,gli imprenditori avrebbero avuto gli affidamenti proporzionati alle garanzie prestate,l’a.c. a 0,85 non ci sarebbe stato,le fondazioni non avrebbero perso centinaia di milioni di euro,che nel 2007 esistevano ancora ampi margini per evitare il disastro.Se qualcuno mi spiega quale e’ stata la funzione sociale delle fondazioni entrando nel capitale di una banca con quasi il loro patrimonio complessivo e perche’ oggi dovremmo pensare di vedere ( giustamente) alla porta o in galera consiglieri,amministratori e dirigenti,e non alla porta( non in galera perche’ la buona fede e l’onesta’ di certe persone e’ scontata,non pero’ la loro stupidita’ e presunzione) chi queste persone le ha volute,nominate,difese contribuendo con decisioni anacronistiche e sbagliate al disastro.Pertanto,a meno che non mi si convinca del contrario ma fino ad oggi nessuno mi ha mai risposto al riguardo,pongo un’altra domanda:una volta svolta l’opera meritoria di collaborare con la giustizia,tentare di recuperare il danno subito( se pur cercato con decisioni sbagliate lo ripeto) le fondazioni e i loro presidenti devono togliere il disturbo o e’ giusto che restino al loro posto?Qualcuno conosce esempi di banche con dentro le fondazioni che possano smentire l’influenza letale delle stesse?Attendo contributi grazie
troppo facile chiudere il cancello quando i buoi sono scappati, se pensate che serva a qualcosa, quando non c’e’ piu’ niente da fare…ripeto l’allarme doveva suonare quando e’ stato creato il fondo conero…..che pensava la fondazione quando e’ stato creato?? qui mi sembra piu’ un tentativo di salvarsi le chiappe…..e coprire grossi sbagli….ripeto dal 2007 sono bruciati piu’ di 3 miliardi e mezzo di valore….i fatti sono questi il resto e’ propaganda!!!
anzi se aggiungiamo il miliardo che stiamo sotto arriviamo a 4 miliardi e mezzo di euro, c’e’ ancora qualche genio che sia difendibile una cosa del genere?? se pensate di si non siete diversi da chi a portato bm in queste condizioni!!
Dichiarazione di Gazzani su youtube intervento Gazzani assemblea carima: se avessimo venduto,come caldamente consigliatoci da quattro advisor,tre dei quali pagati dalle fondazioni e come suggeritoci da banca d’italia(se pur velatamente) la fondazione carima avrebbe avuto UN PATRIMONIO DI UN MILIARDO DI EURO.Sempre parole sue: pensate quante cose nel territorio avremmo potuto fare.Ed ora che la fondazione non ha piu’ un euro la colpa di chi e’,dei famosi marziani scesi in bmarche come per miracolo?Gazzani conclude il suo intervento denunciando un’altra stortura,ovvero che le tre fondazioni insieme avevano piu’ del 50 per cento delle azioni,ovvero avevano il controllo di bmarche.Speriamo che questi particolari non interessino la procura della repubblica?Attendo sempre risposte alle mie domande
Nardino lo abbiamo capito che Gazzani ti sta sulle palle e qualunque cosa egli faccia x te è criticabile.Fatti una ragione o se vuoi criticalo ma, per tutti noi è l’unico, che puo’ tentare,con le sue iniziative, di scoprire quello che è successo.
qui il problema sono le fondazioni in generale che non possono gestire una banca perche facilmente infiltrabili dalla politica, amicizie, compagni, se pensiamo che fino a qualche mese fa c’era in consiglio della fondazione carima c’era il cognato di costa, be si capisce il perche poi le cose prendono una brutta piega, gazzani e’ solo al posto sbagliato al momento sbagliato, io personalmente lo vedo meglio dietro ad un bancone a servire colazioni!!! qui si parla della fondazione di macerata perche siamo a macerata, le altre fondazioni anno fatto anche peggio, ma tra non molto le fondazioni saranno storia, per il buon vivere di tutti!!!
@Regionemarche, GiulianoNardino, Persichetti: la polemica Gazzani si, Gazzani no, mi sembra stucchevole e fuori posto! Nessuno vuole accantonare il passato e le responsabilita’ di ognuno, pero va riconosciuto che e’ almeno dall’assemblea del 2013 che la Fondazione di Macerata contro le altre Fondazioni, e soprattutto contro una larga parte dell’opinione pubblica( Sindacati, Confindustria, molti dei nostri colleghi soprattutto dell’area pesarese, DENUNCIAVA la grave situazione della banca, la necessita’ dell’allontanamento di Bianconi e compagni di merende e l’avvio dell’azione di responsabilita’!!!
Persichetti,leggi il commento n.10 e lo capisci quello che e’ successo e quello che non doveva succedere e se ti va dammi il tuo parere ma sui fatti non sulle persone.E’ un po’ riduttivo e fuori tema buttarla sulla simpatia o antipatia personale non trovi?
Castellani, nessuno disconosce la validita’ delle iniziative prese da Gazzani nel 2013 ed oggi,il problema sono le iniziative dal 2007 al 2013 .Il problema non e’ Gazzani si o no,persona a cui ho riconosciuto onesta’ e l’assoluta estraneita’ a tutte le vicende di questi giorni, ma MAI PIU’ LE FONDAZIONI NELLE BANCHE,e proprio perche’ penso al futuro e sono anche relativamente ottimista ho il terrore di ritrovarmele di nuovo tra i piedi a far danni; a loro stesse ed agli altri.Senza polemica e con la stima ad entrambi di sempre( battute ed ironia a parte)