E’ nota la storia di Enrico Mercuri, componente del quarto reggimento Alpini Paracadutisti Ranger, il cui mestiere l’ha portato a rischiare la vita in Afghanistan (leggi l’intervista). Un lavoro delicato quello del Maresciallo di Montecassiano, che è stato riconosciuto nella splendide cornice della zona turistica dell’Alpe di Siusi, in provincia di Bolzano. Si è svolta nei giorni scorsi una cerimonia militare in cui sono state concesse delle importanti onorificenze militari a componenti del quarto reggimento Alpini Paracadutisti Ranger, reparto appartenente al bacino delle Forze per Operazioni Speciali dell’Esercito che ha sede a Verona. Al Maresciallo ordinario Enrico Mercuri è stata consegnata una medaglia dal comandante delle Truppe Alpine, generale Alberto Primicerj, alla presenza di alcuni ex comandanti del reparto e di una numerosa schiera di appartenenti all’Associazione Nazionale Alpina e dell’associazione Alpini Paracadutisti in congedo. L’evento, che ha visto a premessa il lancio degli Alpini Paracadutisti in questa località che è la loro storica e più bella zona di lancio, è stato inserito all’interno della più ampia celebrazione per i 50 anni dalla creazione della prima Compagnia Alpini Paracadutisti, vera specialità nella specialità dell’Esercito italiano. Da allora tale reparto ha subito una veloce e costante crescita che lo ha portato negli ultimi 15 anni ad essere una delle più belle realtà dell’Esercito, realtà che ha visto un costante ed intenso impegno nelle missioni all’estero, specialmente in rischiosi teatri quali quello iracheno e quello afghano.
Proprio il difficile teatro afghano ha visto gli operatori del quarto reggimento, in questi anni coinvolti in più scontri a fuoco, e proprio in uno di il Maresciallo Mercuri rimase ferito in una delle più turbolenti zone a seguito di un’imboscata effettuata dagli esponenti dell’insorgenza locale. Dopo un lungo periodo di convalescenza passato a Montecassiano, rientrò in servizio nel 2009 e ha preso parte ad altre quattro missioni in Afghanistan sempre tra le fila del quarto reggimento Ranger.
Ed è proprio per gli eventi del 2008 che al Maresciallo Mercuri è stata concessa la Medaglia d’Argento al Valor Militare dell’Esercito con la seguente motivazione: “Comandante di sezione Ranger, in occasione di ripetuti atti ostili perpetrati contro la propria unità, coordinava con fredda determinazione la reazione e lo sganciamento dalla minaccia incombente. Successivamente, nel corso di uno scontro a fuoco, veniva colpito mentre tentava di raggiungere un collega isolato e, seppur ferito, persisteva nell’intento sostenendo con l’esempio il proprio personale e dimostrando straordinarie doti di lucidità e disciplina”. In questi ultimi anni è stato insignito di altri riconoscimenti minori per fatti d’arme in teatro estero, tra cui un encomio solenne.
Un’emozione per il montecassianese Mercuri e per i colleghi insigniti della medesima onorificenza, momento preceduto da un lancio sulle nevi della splendida località, quindi in un contesto un po’ meno formale e rigido rispetto a quello comunemente previsto per tali occasioni, ma in un addestramento al lancio che sottolinea la forte operatività degli operatori di questo reparto d’élite.
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Congratulazioni.
Fa piacere sapere che anche in un paese di codardi come il nostro ci sia qualcuno capace di gesti di altruismo e generosità come quello compiuto dal maresciallo Mercuri.
Onore ai nostri militari ……..
Onore a Mercuri …………
Grande Enrico complimenti ci siamo visti a Herat a Novembre ti aspetto a Macerata un abbraccio