Confcommercio e Ascom,
debiti milionari
Segnali positivi sul fronte Coturfidi

Il buco complessivo dell'associazione e della srl di servizi sarebbe di quattro milioni di euro, a cui si aggiungono gli ulteriori due della cooperativa di garanzia. Quest'ultima ha però firmato un accordo con la Ascomfidi di Ancona che ne garantirà futuro ed operatività. Il direttore regionale Massimiliano Polacco sta intanto completando la sua relazione sulla situazione maceratese da inviare a Roma

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confcommercio(1)di Marco Ricci

Numeri difficili quelli che stanno emergendo dal dissesto della Confcommercio e della sua società di servizi, la Ascom, man mano che prosegue l’analisi dei bilanci da parte del nuovo presidente facente funzione, Gianni Morresi, e dagli incaricati dalla Confcommercio nazionale,  tra cui il direttore regionale Massimiliano Polacco. I debiti di Confcommercio e Ascom oscillerebbero infatti complessivamente intorno ai 4 milioni di euro, cifra a cui si aggiungono i circa due milioni di buco emersi recentemente nella cooperativa di garanzia dei commercianti, la Coturfidi (leggi l’articolo), cooperativa sulle cui vicende è stata aperta un’indagine da parte della magistratura maceratese (leggi l’articolo).

Per quanto riguarda la Coturfidi ci sono però buone notizie. La cooperativa di garanzia ha infatti siglato un accordo con la consorella anconetana, la Ascomfidi, la quale non si limiterà a  far fronte ad eventuali problemi finanziari della cooperativa di credito maceratese, ma offrirà a Coturfidi l’appoggio tecnico dei propri servizi e del proprio personale.  L’accordo tra le due cooperative – oltre a rappresentare una boccata di ossigeno per Coturfidi che di fatto nonostante il buco milionario continuerà la propria operatività – appare il preludio di un progetto più ampio sul sistema del credito garantito ai commercianti,  progetto che con il tempo potrebbe assumere una dimensione regionale. Solo due mesi fa infatti la stessa Ascomfidi di Ancona ha siglato un accordo con la Confcommercio di Fermo per permettere agli associati del fermano di accedere ai finanziamenti garantiti dalla cooperativa anconetana. Uno sbocco della vicenda quindi che a tendere potrebbe portare ad un’aggregazione o una forte integrazione tra i vari soggetti.

L'ex presidente di Confcommercio, Mario Volpini

L’ex presidente di Confcommercio, Mario Volpini

Se sul lato del credito sembrano scongiurati i rischi di operatività, con un progetto che voci ben informate definiscono in “stato molto avanzato”, più complessa è invece la situazione per Confcommercio Macerata e per le altre quattro società collegate all’associazione di categoria, tra cui Ascom Servizi, la srl che offre assistenza nell’ambito fiscale e nella contabilità. La Ascom avrebbe infatti debiti per circa 3 milioni di euro, mentre per l’associazione dei commercianti il buco sarebbe superiore al milione di euro e in gran parte dovuto a debiti proprio verso la Ascom. Una situazione pesante che è venuta a lentamente a galla negli ultimi mesi e su cui non ci sarebbe ancora totale chiarezza.

Nonostante il tentativo in Confcommercio di ripartire con l’operatività, lo scenario futuro si va inevitabilmente a scontrare con i debiti milionari e con il dissesto dei conti ed è palpabile  la tensione  dei più di 50 lavoratori interessati, tra cui una trentina della sola Ascom, lavoratori preoccupati di come l’associazione e le società possano superare il momento difficile. Da parte dei consiglieri di amministrazione di Confcommercio c’è invece il vivo auspicio di un intervento di Confcommercio nazionale, intervento di cui al momento non c’è però alcuna conferma. E’ più che probabile che i vertici nazionali siano in attesa della relazione del direttore regionale, anche se i numeri non giocano dalla parte di Macerata. E’ quindi difficile che da questa situazione se ne possa uscire in modo completamente indolore.

Se la passata situazione contabile di Confcommercio e Ascom veniva descritta in qualche modo come fuori controllo, a rischiare da questo dissesto non è solo l’ex presidente di Confcommercio e di Ascom, Mario Volpini, ma anche in consiglieri di amministrazione di Confcommercio che potrebbero rispondere in solido degli eventuali debiti verso la società di servizi. Mario Volpini, lo ricordiamo,  solo qualche mese fa, prima delle sue dimissioni, è stato di fatto sfiduciato dai consiglieri di Confcommercio (leggi l’articolo).



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