Camera di Commercio, al via i giochi
Bianchi punta al quarto mandato

MACERATA - Il 5 febbraio si chiude la consegna delle liste per la suddivisione dei 25 posti in consiglio. Artigianato, commercio e industria i settori più rappresentati. Secondo il Ministero dello sviluppo "non hanno rilievo i mandati svolti anteriormente l'applicazione della nuova legge del 2010". Così l'attuale presidente potrebbe candidarsi al vertice ancora una volta

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L'attuale presidente della Camera di Commercio, Giuliano Bianchi

L’attuale presidente della Camera di Commercio, Giuliano Bianchi

di Marco Ricci

Al via il grande gioco intorno ai 25 posti nel consiglio della Camera di Commercio di Macerata, i cui organismi dovranno essere rinnovati entro il 24 giugno. Nuovo consiglio, nuova giunta camerale, forse  vecchio presidente se Giuliano Bianchi – dopo aver già espletato tre mandati – come sembra, è  intenzionato a proporsi al vertice della Camera di Commercio anche per i prossimi cinque anni. E lo farebbe avvalendosi di un’interpretazione del Ministero dello sviluppo economico sul limite massimo di due mandati prescritto dalla vecchia e di tre della nuova legge. Una circolare del 2012 del ministero azzera infatti il conteggio dei mandati ricoperti prima del 2011, momento da cui – sempre secondo l’interpretazione del ministero – si ricomincerebbe a contare da zero.

La lunga procedura di rinnovo degli organismi e del presidente della Camera di Commercio di Macerata è stato illustrato oggi nella sede di via Lauri ai rappresentanti delle associazioni. La prima fase si concluderà il 5 febbraio, data entro cui le diverse organizzazioni imprenditoriali comunicheranno le liste con le aziende da loro rappresentate. Anche i sindacati e le associazioni dei consumatori – che hanno complessivamente tre posti all’interno del consiglio – dovranno far pervenire il numero degli iscritti da loro rappresentati. Sarà alla fine il peso di ogni organizzazione, all’interno di ciascuno dei nove diversi settori di attività, a determinare il numero di consiglieri espressi e dunque gli equilibri nel nuovo consiglio.

I posti – calcolati in base al numero delle imprese presenti in ogni settore, all’indice di occupazione, al valore aggiunto prodotto e infine all’ammontare del diritto annuale versato – sono così suddivisi: tre all’agricoltura, quattro all’industria, sei all’artigianato, cinque alla Confcommercio, tre ai servizi alle imprese e uno rispettivamente per i settori cooperazione, turismo, trasporti , Credito e Assicurazioni.

Camera di Commercio di Macerata, la presentazione della giornata dell'economia

Camera di Commercio di Macerata, la presentazione della giornata dell’economia

Sarà quindi dagli equilibri espressi nal prossimo consiglio, con scadenza nel 2019, che uscirà il futuro presidente della Camera di Commercio di Macerata e la Giunta camerale, composta dal presidente e da altri nove consiglieri. Solo a questo punto, dopo la prima fase “tecnica”, si sveleranno i giochi che contano.

Sarà allora l’aritmetica delle alleanze a decidere, sommando e scomponendo i posti riservati ad ogni organizzazione imprenditoriale, anche attraverso accordi che sicuramente si ripercuoteranno non solo in Camera di Commercio ma in molti altri luoghi che contano. E’ noto ad esempio come la Camera di Commercio e le stesse organizzazioni e associazioni di categoria determinino in parte la composizione degli organismi di Fondazione Carima e di conseguenza i consiglieri espressi dall’istituzione maceratese in Banca Marche. Ci vorrebbe forse un’idea politica forte per superare la fase dell’aritmetica, idea che al momento nessuno sembra proporre ad alta voce, sebbene l’ipotesi complessiva di un rinnovamento cominci a farsi strada tra i silenzi di circostanza.

E se alcune categorie non vogliono ancora esporsi sul possibile quarto mandato del presidente Bianchi, più propensa a rinnovargli l’incarico sembra essere l’unione agricoltori, probabilmente Confcommercio e quasi certamente Confartigianato. Le voci di cautela e di attesa danno però l’impressione che per il presidente  questa volta possa non essere così facile come in passato, in primo luogo anche per un’esigenza di complessivo rinnovamento delle figure di vertice dell’economia maceratese. Non è neppure escluso che Confindustria possa, dopo molti anni, bussare alla porta e rivendicare una sua presidenza che non ricopre da lungo tempo.

camera-di-commercio-macerataComunque per Bianchi, come detto, il problema del numero consecutivo di mandati sembrerebbe superato dalla circolare del ministero dello sviluppo economico emanata nel marzo 2012, sebbene la materia sia complessa e passibile di così diverse interpretazioni. La legge precedente al 2010, infatti, poneva per i presidenti il vincolo dei due mandati, mentre nella nuova normativa e nei suoi decreti attuativi del 2011 il limite è di due rielezioni. Modificata però la prima legge per effetto della seconda, la circolare del ministero indica come “le incompatibilità, i vincoli, le limitazioni ed i requisiti previsti […] decorrono dal primo rinnovo degli organi” successivi all’emanazione dei nuovi regolamenti, andando inoltre a specificare come non abbiano rilievo i mandati svolti anteriormente alla riforma del 2011. Una tale interpretazioni sembra essere stata assunta anche da altre Camere di Commercio.

Insomma secondo il ministero si ricomincia a contare, nonostante entrambe le leggi volessero esplicitamente limitare il numero di mandati dei presidenti. Ma al di là della legge, quello che conterà nelle prossime settimane saranno gli equilibri tra le diverse categorie e la volontà o meno di perseguire un complessivo ricambio dei vertici della Camera di Commercio e più in generale della governance maceratese.



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