Confcommercio, chiesto
un consiglio d’urgenza
Debito pesante con Ascom

MACERATA - Alcuni consiglieri vogliono chiarezza sulla situazione dell'associazione di categoria. Critiche al presidente Volpini per l'eccessivo silenzio. Intanto Massimiliano Polacco ha relazionato ai vertici nazionali: Roma potrebbe intervenire direttamente per risanare i conti

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confcommercio(1)di Marco Ricci

Acque molto agitate all’interno della Confcommercio di Macerata. Dopo la relazione presentata dal direttore regionale Massimo Polacco ai vertici nazionali sullo stato della sede maceratese, circa otto consiglieri di amministrazione hanno richiesto una convocazione d’urgenza del consiglio provinciale per chiedere chiarificazioni al presidente Mario Volpini sulla situazione economica dell’associazione di categoria.

I conti della Confcommercio evidenzierebbero diverse problematicità,  anche per i debiti che l’associazione avrebbe contratto nei confronti della Ascom – la società che eroga servizi ai commercianti – e che ammonterebbero intorno alla non piccola cifra di un milione di euro. Se sui conti può indubbiamente avere influito anche la crisi economica che – colpendo i commercianti si ripercuote sulla Confcommercio e sulla Ascom – i consiglieri lamentano il silenzio del presidente Volpini davanti a una situazione molto seria che va ad intrecciarsi con i problemi della cooperativa di garanzia, la Coturfidi (leggi l’articolo).

E mentre la magistratura indaga sul buco milionario della stessa cooperativa (leggi l’articolo), all’interno di Confcommercio c’è malumore anche per le voci secondo cui alcuni immobili sono stati intestati alla Coturfidi, in particolare alcune sedi dell’associazione di categoria. Questo con il rischio che gli istituti di credito – qualora chiedessero il rientro di posizioni affidate  in difficoltà e trovassero il fondo di garanzia non in grado di coprire quanto dovuto – potrebbero rivalersi sugli immobili stessi. Immobii che – oltretutto – sembrano essere stati messi sul mercato.

La vicenda Coturfidi, oltrettutto, ha già provocato forti reazioni da diversi consiglieri di Confcommercio i quali – pur se si parla di due società differenti con bilanci differenti – si sono in qualche modo sentiti tirati in causa nella vicenda del buco – per lo meno a livello di immagine – senza che ne fossero a conoscenza. Anche tra i dipendenti della Confcommercio il malumore e la tensione sono palpabili, per l’evidente preoccupazione che la complessità della situazione crea nei lavoratori.

Il presidente di Confcommercio, Mario Volpini

Il presidente di Confcommercio, Mario Volpini

In Confcommercio si chiede dunque chiarezza, sia sullo stato dei conti che sugli interventi in campo per risolvere la situazione – augurandosi allo stesso tempo che anche gli amministratori di Coturfidi si muovano nella stessa direzione. Suscita infatti perplessità che – di fronte anche all’indagine della magistratura – su tutto incomba un evidente silenzio. Il punto vero sarebbe infatti la difficoltà di comprendere effettivamente la situazione economica sia della Confcommercio provinciale che della cooperativa di garanzia. Neppure Roma sarebbe al momento in grado di definire esattamente lo stato dei conti, anche se i vertici nazionali si sarebbero detti disposti a intervenire a patto però di un ricambio dei vertici. Sempre che la situazione non sia più complessa di quanto appare al momento.

La riunione d’urgenza del consiglio sarà probabilmente convocata per giovedì e  rischia di portare a una vera e propria sfiducia al presidente Mario Volpini. Già in passato (leggi l’articolo) alcuni consiglieri hanno polemizzato per non essere stati messi a conoscenza dei bilanci – prima della loro approvazione – con un anticipo sufficiente ad un esame approfondito. Come si contestò il doppio ruolo che in sostanza ricoprirebbe il presidente Volpini, quello di presidente e di direttore “facente funzione” dell’associazione che – da lungo tempo – è senza un direttore effettivo. Una delega eccessiva che da una consigliera – sempre nella stessa riunione di fine dicembre – è stato considerato un errore.

camera-di-commercio-macerataUn quadro – quello di Confcommercio – molto complesso e che va oltretutto a mescolarsi con il prossimo rinnovo dei vertici della Camera di Commercio, attualmente presieduta da Giuliano Bianchi. Bianchi sarebbe disponibile ad un quarto mandato ma per far questo avrebbe necessità dell’appoggio della stessa Confcommercio che – entro maggio – dovrà indicare i suoi rappresentanti in seno agli organismi camerali. Un risiko complesso – dando per scontato a Bianchi il sostegno degli agricoltori, della Confcommercio e della Confartigianato – dove le associazioni di categoria storicamente vicine alla sinistra potrebbero essere l’ago della bilancia per la rielezione dell’attuale presidente. Questo nel caso che Confindustria si orientasse per un ricambio complessivo dei vertici camerali. E’ indubbio che sul rinnovo degli organismi della Camera di Commercio pesi anche il caso Banca Marche dove – al di là dell’operato dei singoli consiglieri – non si può certo dire che la governance marchigiana abbia dato nel suo complesso una prova particolarmente brillante di sé.



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