Buco di quasi un milione di euro in Coturfidi
Confcommercio Macerata sorvegliata speciale

CREDITO - L'ammanco sarebbe dovuto in parte ad una dipendente della Coop. I vertici nazionali hanno messo "sotto tutela" gli organi provinciali dell'associazione di categoria perchè manca un direttore

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Mario Volpini, presidente di Confcommercio Macerata

Mario Volpini, presidente di Confcommercio Macerata

di Marco Ricci

Un buco di circa un milione di euro all’interno della Coturfidi, la società cooperativa fondata dalla Confcommercio provinciale per facilitare l’accesso al credito ai commercianti. L’ammanco sarebbe avvenuto a causa di una dipendente della Coop, nel frattempo allontanata, che si sarebbe appropriata di parte del denaro, ma anche alla difficile situazione del commercio. Non solo, le difficoltà in Coturfidi sarebbero dovute anche al progressivo rivalersi delle banche sulle garanzie offerte in favore dei soci dalla stessa cooperativa per l’accesso al credito. Nel frattempo la Confcommercio nazionale ha delegato il direttore generale delle Marche, Massimo Polacco, a sorvegliare la situazione perché nella sede maceratese manca un direttore.

confcommercio(1)La Coturfidi è una cooperativa di garanzia in qualche modo emanazione della Confcommercio di Macerata, il cui principale scopo sociale è quello di prestare garanzie a favore dei soci nelle operazioni di finanziamento con istituti bancari o di qualsiasi altro tipo. Questo attraverso finanziamenti richiesti attraverso la cooperativa stessa a banche convenzionate. Le garanzie offerte agli istituti di credito provengono in parte da un fondo costituito principalmente da versamenti da parte dei soci che attingono ai crediti. Le banche convenzionate, oltre a Banca Marche, sono la banca della provincia di Macerata, Unicredit, Bcc, Carifermo, Carilo, Credito Coopertivo e la Banca Popolare di Ancona del gruppo Ubi. Sembra che sia quest’ultima ad aver chiesto con più forza il rientro da posizioni creditizie finite in default, andando così ad attingere al fondo di garanzia della Coturfidi che però si è ritrovato meno pingue di quanto si immaginava. Pare inferiore al milione. Nel caso Coturfidi avrebbe pesato in parte proprio l’ammanco di quasi un milione di euro. Legato sia alla dipendente allontanata che da quanto emerge non sarebbe stata denunciata, e dallo scenario difficile dell’economia provinciale e di tutto il settore del commercio. Una situazione delicata vissuta da tutte le cooperative di garanzia, anche da quelle artigiane. Sia a causa della crisi economica che del diminuire di nuove operazioni in grado di rimpinguare i fondi stessi, oltre – come detto – dal diverso atteggiamento degli istituti bancari. Che in passato avevano sempre avuto un occhio di riguardo nei confronti di tutti i confidi delle associazioni di categoria. Dunque la crisi economica, le posizioni in default, il possibile ammanco e il diverso atteggiamento delle banche hanno dato vita a una miscela esplosiva, creando all’interno della Coturfidi una situazione piuttosto problematica.

Confcommercio_presentazione_sapori_di_provincia_6(3)Il fondo Coturfidi, che normalmente copre grosso modo il 30% delle garanzie richieste dagli istituti di credito, è alimentato dagli stessi associati quando accedono ai prestiti. I quali versano nel fondo circa un 5% di quanto ottenuto dalle banche. Prestiti di solito non ingenti,  spesso dell’ordine delle decine di migliaia di euro. Il meccanismo funziona ma rischia di esplodere, così come avviene per le banche, se una serie di soci che hanno avuto accesso a questi confidi vanno contemporaneamente in default. E’ ovvio che una buona gestione e una politica attenta da parte delle banche e dei cosiddetti confidi nell’erogazione del credito dovrebbe evitare l’emergere di situazioni simili.

I vertici di Coturfidi si intrecciano con quelli di Confcommercio Macerata. Gli organismi maceratesi di Confcommercio, in qualche modo posti “sotto commissario”,  sono infatti guidati dal presidente Mario Volpini. Il quale, tra gli altri incarichi, ha seduto per svariato tempo all’interno del Cda di Banca Marche, trovandosi oggi sottoposto alle procedure sanzionatorie di Banca d’Italia. Ad affiancarlo, all’interno della giunta di Confcommercio, il vicepresidene Gianni Morresi, Maria Antonietta Rossi, Luigi Marconi, Claudio Pini e Novella Pippa. In Coturfidi il presidente è invece Gianni Morresi – vice presidente di Confcommercio – mentre il vice presidente è Giuseppe Pietroni, la cui moglie siede in un organo della Confcommercio. Anche Volpini – presidente di Confcommercio – è presente negli organi della Coturfidi. Per questo dunque che le vicende della cooperativa di garanzia non possono non intrecciarsi con quelle di Confcommercio Macerata.



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