Per la vicenda del buco nella Coturfidi (leggi l’articolo), la procura di Macerata ha aperto un’indagine per appropriazione indebita aggravata. L’ammanco si aggirerebbe sul milione di euro. Nel registro degli indagati sono state iscritte le due ex dipendenti, sospettate di aver avuto responsabilità nel buco nella coop della Confcommercio, che è stata creata per agevolare l’accesso al credito per i commercianti.
Il procuratore di Macerata Giovanni Giorgio ha aperto d’ufficio un fascicolo per la vicenda dell’ammanco di un milione di euro in Coturfidi. Indagate sono due ex dipendenti della coop. Entrambe avevano chiuso il loro rapporto di lavoro in Coturfidi dopo che i vertici, nel 2009, avevano contestato loro la responsabilità dell’ammanco. Che si sarebbe generato nei 4-5 anni precedenti. Ora la procura di Macerata vuole fare chiarezza sulla vicenda e ha aperto una indagine che coinvolge, appunto, le due ex dipendenti della cooperativa. I vertici della Coturfidi avrebbero riferito di non aver fatto denuncia per la cosa. Quando nel 2009 vennero sentite, le due dipendenti, che avevano mansioni nell’amministrazione e avevano rapporti stretti con le imprese, respinsero le accuse. I loro legali, inoltre, sollecitarono i vertici della coop a fare denuncia se ritenevano che avessero responsabilità sull’ammanco. Che oltre alle presunte responsabilità delle due ex dipendenti, sarebbe legato alla difficile situazione economica attraversata dal settore commercio. La Coturfidi ha lo scopo di garantire i soci nelle operazioni di finanziamento, per farlo c’è un fondo costituito dai versamenti dei soci.
(Gian. Gin.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ma perchè all’epoca i vertici non denunciarono alle autorità l’ammanco? Forse non potevano farlo per qualche motivo inconfessabile? Erano ricattabili? Forza procuratore, cerca di fare pulizia in questa città sempre più sporca, altro che smea-cosmari.
Ad essere indagati dovrebbero essere non solo le due dipendenti, ma chi, pur sapendo di quanto avveniva non ha preso gli opportuni provvedimenti di segnalazione alla magistratura. Non basta le dimissioni del personale coinvolto, chi risarcirà i danni dell’ammanco al fondo, soldi che poi sono dei spci Coturfidi?
Le responsabilità sono diffuse: il cda, i revisori dei conti. Ma tutti questi soldi che mancano da dove provengono? Saranno anche degli azionisti della BdM? Se si, come mai tanta esposizione nei confronti di un “cliente” di piccole dimensioni? Conflitto di interessi?