Guido Garufi
SULLA SOGLIA
Non ascolto più il tuo campanello
settimanale e la tua voce per le
scale al mio richiamo che dice chi è
e tu rispondi sono io.
Chi sei tu ti sei mai chiesta
nella salita delle scale
ed io in cima a queste
sulla soglia della porta
che ti aspetto.
Sulla soglia.
Guido Garufi, da Conversazione presunta (Tracce, 1986)
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Li ggiochi
«Famo a bbuscetta?» «No». «Sssedia papale?
Sartalaquajja?» «No». «Ppiseppisello?»
Gattasceca? Er dottore a lo spedale?
A la bberlina?» «No». «A nnisconnarello?
Potemo fà li sbirri e ’r bariscello,
la ggiostra, li sordati e ’r caporale,
a scaricabbarili, a acchiapparello,
a llippa, a bbattimuro, a zzompà scale.
Ggiucamo a bboccia, ar piccolo, a ppiastrella,
a mmorè, a mmora, a ppalla, a mmarroncino,
a ccavascescio, a ttuzzi, a gghiringhella,
a attaccaferro, a ffilo, a ccastelletto,
a curre, a pparesseparo…». «No, Nnino,
dàmo du’ bbottarelle a zzecchinetto».