di Marco Ricci
Dopo la riunione di giovedì sera (leggi l’articolo) durante la quale otto consiglieri di Confcommercio hanno di fatto sfiduciato il presidente Maria Volpini chiedendo di porre nell’ordine del giorno del prossimo Cda non solo le dimissioni del presidente ma anche l’azzeramento del consiglio di cui essi stessi fanno parte, all’interno dell’associazione di categoria si rincorre la voce che Volpini stia per lasciare. Se non per la giornata di domani, come alcuni lasciano intendere, le dimissioni dovrebbero arrivare nei prossimi giorni anche se al momento non c’è conferma da parte dello stesso presidente Volpini. C’è dunque fibrillazione all’interno dell’associazione di categoria che ha visto l’emergere di diverse criticità economiche, uno stato dei conti che ha allarmato gli otto consiglieri che vogliono in qualche modo scoperchiare la pentola. Far emergere le criticità, azzerare il consiglio e dunque ripartire da zero in forte discontinuità con la gestione passata. Questo, secondo quanto hanno affermato al termine del Cda di giovedì scorso, per salvaguardare in primo luogo i dipendenti e l’operatività dell’associazione di categoria la quale – secondo quanto dichiarò il rappresentante di Civitanova, Claudio Pini – avrebbe notevoli punti di forze e possibilità di rilanciarsi.
E’ difficile non pensare che le dimissione di Volpini non possano riaprire i giochi per il rinnovo degli organismi nella Camera di Commercio dove è attualmente presidente il maceratese Giuliano Bianchi (con Volpini vicepresidente) che ha dato la propria disponibilità ad un quarto mandato. Se giovedì sera Volpini ha di fatto presentato l’apparentamento con la Cna, la Confartigianato e i coltivatori diretti – suscitando oltretutto qualche mal di pancia tra i consiglieri Confcommercio visto che il termine di presentazione è per dopo domani e si sono sentiti edotti delle decisioni a tempo scaduto – venerdì sera c’è stata un’altra riunione per discutere – oltre che dell’apparentamento – di quella che ironicamente potremmo definire la futura ripartizione dei pani e dei pesci in Camera di Commercio. All’incontro erano presenti, oltre a Giuliano Bianchi, Renzo Leonori per Confartigianto, Ulderico Orazi per Confesercenti, Silvano Gattari per la Cna, Mario Volpini per Confcommerio, Francesco Fucili e Assuero Zampini della coldiretti. L’accordo tra le associazioni di categoria prevederebbe in linea di massima che la presidenza della Camera di Commercio vada alla Confartigianato – e dunque presumibilmente a Giuliano Bianchi – la vice presidenza all’Unione dei coltivatori diretti, mentre la presidenza della Ex.it (la società che si occupa di ‘export) alla Cna. Sempre da valutare – in questo contesto – quale sarà la posizione di Confindustria.
Così oggi si è svolto un altro incontro a cui erano presenti tra gli altri presenti Leonori, Gattari, Fucini e un rappresentante di Confindustria al quale sarebbe stato proposto di unirsi all’apparentamento deciso venerdì. Da quanto traspare Confindustria avrebbe però preso tempo. Sia per discutere al proprio interno della questione sia per arrivare ad una valutazione complessiva riguardante il futuro. Sebbene l’associazione degli industriali non abbia criticato il lavoro svolto dal presidente Bianchi, Confindustria sembrerebbe voler compiere un ragionamento più complessivo, in particolare sul rinnovamento della governance provinciale. Sebbene le associazioni di categoria affermano di star valutando unicamente gli apparentamenti è piuttosto scontato che il fronte attuale che va da Confcommercio a Cna abbia come candidato alla presidenza della Camera di Commercio proprio Giuliano Bianchi. Il quale però, nei prossimi mesi, rischia di veder vacillare proprio l’appoggio della Confcommercio. Nella notte dei lunghi coltelli di giovedì, infatti, la proposta di apparentamento con le altre associazioni presentata da Volpini non è passata con voto unanime. E da quanto traspare alcuni consiglieri lasciano intendere che dopo le dimissioni del presidente gli accordi eventualmente presi andrebbero ridiscussi. E se non ci sarà più tempo per fare nuovi apparentamenti, c’è però tempo fino a maggio per scegliere i nomi di chi siederà nei prossimi organismi camerali.
“E’ un momento difficile per l’economia e le imprese – ci ha dichiarato il direttore della Cna Silvano Gattari – e se da una parte diamo un giudizio positivo sull’operato della Camera di Commercio che in questo momento è una delle poche strutture in grado di dar servizi e appoggi alle imprese, dall’altra riconosciamo la necessità della massima unità tra le associazioni, un’ipotesi su cui stiamo lavorando anche attraverso un confronto programmatico per arrivare a un documento di programma condiviso”. Per quanto riguarda le indicazioni su chi ricoprirà cosa, Gattari ha fatto presente come al momento non si parli di nomi ma di quali associazioni dovranno, attraverso i loro rappresentanti, sedere ai vertici di Camera di Commercio e Ex.it. “E’ ovvio – ci ha spiegato – che per la società che si occupa di export la guida debba andare o agli artigiani o agli industriali”. Nel caso Confindustria si aggregasse alle altre associazioni, la presidenza di Ex.it pare possa andare proprio all’associazione degli industriali. I quali, però, in qualche modo nicchiano anche perché pare non abbiano gradito la sorta di prendere o lasciare che si sono trovati davanti.
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E’ IL GIOCO DEI SOLITI NOTI, ANZICHE’ SCAVARE UNA BUCA PROFONDA E NASCONDERSI PER LA VERGOGNA CONTINUANO A PROPORSI COME FIGURE DI SPICCO E “COMPETENTI” PER OCCUPARE I CENTRI DI POTERE. NON SERVONO ULTERIORI COMMENTI. E’ UNO SCHIFO!!!
Ma dai…. E’ uno scherzo… O no?!?!
MA TUTTI COLORO CHE SOSTENGONO QUESTI SOGGETTI METTENDO A LORO DISPOSIZIONE ONORABILITA’ E DIGNITA’, CHE DOVREBBERO ESSERE TESORO GELOSO DI OGNI UOMO, NON AVRANNO MAI UN RIGURGITO DI VERGOGNA CHE PONGA AL FINE TERMINE A QUESTO MASSACRO DEL BENE COMUNE?
Anche qui i soliti “QUATTRO AMICI AL BAR”!
Bianchi ha dato la sua disponibilità per un quarto mandato? che eroe!!! questi sono uomini. Caso mai non venisse rieletto vogliamo organizzare una colletta in suo favore? La caccia come il fulo.
Ripongo ancora una volta la solita domanda: ma a cosa serve la Camera di Commercio?
Visti i tempi e l’aria che tira, non sarebbe il caso che su queste nomine aprissero bocca anche il Sindaco e il Presidente della Provincia?! Far sapere se ritengono opportuni candidati con problematiche di vario genere in corso? O fanno i pesci in barile?!
Spiace infinitamente che questioni di vile danaro arrechino turbamento alle armonie di funzionamento di quest’altra componente essenziale del meraviglioso congegno di sfere celesti che tutti ci illuminano indirizzandoci al bene, ma davvero non si può fare niente per rimediare, organizzare per l’appunto una colletta tappabuchi, o imporre un’una tantum o un’addizionale IRPEF provinciale?
E’ arrivata l’ora di smettere di giocare!!
E’ arrivata l’ora di cambiare radicalmente la VECCHIA classe dirigente che ha fallito clamorosamente su tutti i fronti ( Banca Marche, Confocommercio ecc..).
La CNA non ritiene che sia giunta l’ora di abbandonare la VECCHIA logica degli accordi di spartizione di poltrone e guardare ad un ricambio generazionale dei vertici della Camera di Commercio, in grado di affrontare la grave crisi che affligge le piccole e medie imprese della ns. provincia ??
Il rinnovamento voluto da Renzi, si è fermato a Firenze ??