di Alessandra Pierini
(foto di Lucrezia Benfatto)
Varcare la soglia della vetrina completamente in ferro, dal sapore di altri tempi per entrare nella concessionaria Primo Moretti di corso Cavour è un po’ come accedere ad un santuario. Primo e Giovanni Moretti da due foto in bianco e nero dietro il bancone, sembrano supervisionare il lavoro e in ogni angolo c’è traccia del loro passaggio e della loro storia. Tra moto, scaffali di inizio ‘900 e clienti dall’anima guzzista, l’attività prosegue come sempre ma c’è un’ombra che riveste il tutto di una velata tristezza. Non si parla che della raccomandata arrivata il 23 dicembre dalla direzione della Piaggio per comunicare la revoca della concessione del marchio Moto Guzzi alla concessionaria Primo Moretti che è paradossalmente la prima al mondo (leggi l’articolo).
Roberto Freddi, nipote di Giovanni Moretti e attuale titolare della concessionaria, è ancora sconcertato dalla comunicazione ricevuta ma annuncia qualche spiraglio di speranza. «Non ci hanno dato nessuna motivazione, abbiamo chiesto un incontro con la Piaggio per chiedere spiegazioni. Centinaia di Guzzisti da tutta Italia si stanno mobilitando per contrastare la cosa. Sono commosso, senza parole per quello che stanno facendo». Roberto è cauto e quasi sussurra nel dire che c’è ancora una speranza. Forse è merito dei guzzisti di tutta Italia che si sono opposti con forza alla chiusura. Basta fare un giro per siti e forum del settore quali animaguzzista.com, aquiledelconero.it e guzzisti.it per assaporare il comune sentire dei tanti appassionati tradotto in “La concessionaria Primo Moretti non si tocca”.
In questi giorni molti hanno anche intasato la casella di posta della Piaggio con i loro messaggi di solidarietà alla concessionaria di Macerata. Questa la risposta dell’azienda: «Siamo fieri di riscontrare tanto attaccamento nei confronti dei nostri concessionari storici, interpretandolo come un’ulteriore prova di fedeltà dei nostri clienti e della professionalità della nostra rete. Desideriamo informarla che a decorrere dal 1 gennaio 2014 è semplicemente cambiato il rapporto contrattuale tra la nostra azienda e la ditta Moretti, ci sentiamo quindi di rassicurarla sul fatto che la ditta Moretti continuerà ad essere un punto di riferimento per la vendita delle nostre moto, dei nostri ricambi e accessori, per l’assistenza in garanzia e la manutenzione».
Tra gli affezionati frequentatori della concessionaria c’è Paolo Pierini che spiega: «Prima di essere motociclista sono guzzista, anzi mi sono accorto di essere strettamente legato alla Primo Moretti. Questa concessionaria rappresenta la storia del Marchi Guzzi, non si può avere un trattamento così, ingiustificato e immorale, dopo oltre 90anni di attività. Non esiste. Ci vogliamo ribellare a questa cosa».
A febbraio la concessionaria maceratese compirà ben 92 anni e i tanti appassionati e clienti sono pronti a dar vita ad una bella festa per ricordare tanti anni di attività e successi.
Tra le bellissime moto e i pezzi di ricambio, spunta come un angelo del focolare Lidia Moretti, figlia di Primo, sorella di Giovanni. Entrambi hanno perso la vita in incidenti stradali, Giovanni mentre tornava da Mandello del Lago, proprio dalla sede di Moto Guzzi e Lidia non trattiene una certa commozione. La sua presenza costante, “E’ stata qui, ogni giorno, dal 1945” precisa Roberto Freddi, è quasi un totem della storia che la famiglia Moretti rappresenta per le due ruote italiane. Anche lei è piuttosto arrabbiata per quanto sta succedendo «Che vadano all’inferno – esplode senza mezze parole – questo che ha fatto la Piaggio non si fa ne ad un estraneo, ne ad un esperto come siamo noi. Sono molto delusa da quanto è accaduto».
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anche io dell’elica mi unisco allo sconcerto di Roberto.
non sono Guzzista,però solidarizzo…dopo 92 anni come si fà a fare certe cose!!!
Una domanda mi sorge spontanea. Chi sarà il nuovo concessionario?
Io sono una conservatrice,perciò sono molto contraria a questo fatto,anche se non mi interesso di moto,quel negozio è una istituzione,e,come tutte le istituzioni,non dovrebbero mai morire!
Si,cazzarola!certo che sono solidale,sono motociclista da sempre e quella è una delle vetrine dove mi piantavo da bambino mentre a passeggio per mano con la mamma già sognavo un bolide rombante!e poi come non sottolineare il sorriso della signora Lidia quando passo con le mie bimbe davanti le sue vetrine e lei,braccia conserte sull’uscio della “bottega”, regolarmente gli fa un complimento con quella educazione e gentilezza di “altri tempi”.PRIMA CONCESSIONARIA AL MONDO DI MOTO GUZZI….INTOCCABILE!
Non mi risulta che la Guzzi abbia tutta questa visibilità in giro, e a parte i ricordi nostalgici, come ci pensano a togliere una che senz’altro è tra le più storiche concessionarie in Italia, specialmente in un negozio come questo….capiranno di fatturati ma di immagine, buio totale alla Piaggio!
Non è una questione di Guzzi o altri marchi, è che oggi i rapporti stanno cedendo sempre più il posto ai numeri, e non è giusto. La storia ha un suo valore, e i valori hanno una loro storia! Se uno è PRIMO di nome e di fatto (primo nel mondo…) non può essere trattato come… l’ultimo. Questa concessionaria non è solo un pezzo di storia della Guzzi, ma anche di Macerata, perchè credo sia uno degli esercizi più antichi della città, un riferimento storico per i cittadini; e non si può calpestare tutto per ragioni economiche, tra l’altro oscure e inspiegate. Solidarizzo in tutto e per tutto con la Primo Moretti. e poi anch’io, come Turchetti, mi fermavo davanti la vetrina sin da piccolo a sognare… e se ora ho la passione delle moto credo che un po’ sia anche merito loro.
Moretti ha continuato orgogliosamente per quasi un secolo a sostenere fedelmente un marchio che progressivamente è andato deteriorandosi, proponendo prodotti sempre più obsoleti. Questo rende il gesto della Piaggio/Guzzi assolutamente disprezzabile sotto ogni profilo, anche quello economico, tenuto conto dei sacrifici che i Moretti hanno compiuto negli anni per tenere aperta un’attività che – non per colpa loro – non li avrà certo gratificati sotto il profilo delle vendite. Mi auguro che qualcuno ponga fine a questa pagina vergognosa e ci ripensi in fretta
Il management ( Piaggio) dimostra proprio di essere ignorante. Sarà bravo a fare i numeri ( ma ne dubito visto l’andazzo delle vendite dei marchi che controlla) ma è assolutamente inadatto a maneggiare marchi ( e storie) prestigiosi come Guzzi, Gilera e la stessa Paggio.
Questi dimostrano semplicemente di essere markettari delle stock options e confermano inesorabilmente il loro ruolo strategico nella rovina totale del settore manufatturiero: insomma dove arrivano loro ( i geni delle stock option) in poco tempo lasciano macerie e desolazione e se ne vanno con le tasche piene. Bastaaaa!!!
La Guzzi è in affanno e che si inventano ? Il ritiro della licenza alla concessionaria Primo Moretti ( un pezzo di storia della Guzzi esattamente come Mandello sul Lario). Cioè, vista la incapacità progettuale dimostrata in questi anni, la scarsa innovazione di prodotto, invece di puntare sul marchio, sul rafforzamento e la valorizzazione in una preciso mercato di nicchia ( richiamo del marchio, storia, luoghi, rituali celebrativi ecc.) che fanno ? Inducono alla chiusura quello che dovrebbe essere uno dei capisaldi su cui fondare una strategia commerciale che sopperisca alla impossibilità di competere con i numeri produttivi.
Mi domando: chi è quell’ignorante che ha immaginato questa brillante operazione di “marketing” ? Cosa ne ricava la Guzzi da questa geniale idea ?
EVIDENTEMENTE LA PIAGGIO NON SA COSA ALTRO FARE DI QUESTI TEMPI NON SI PUO’ MTOGLIERE UN PEZZO DI STORIA DELLA MOTO ALLA CITTA’ DI MACERATA E’ VERGOGNOSO.