di Andrea Busiello
Nonostante lo stop del campionato di serie D, sono giorni caldi in casa Maceratese. A tenere banco è ancora il cambio di direttore sportivo operato dalla società biancorossa (leggi l’articolo): Cappelletti al posto di Bacchi. Il giorno dopo l’avvicendamento ufficiale abbiamo ascoltato la voce del presidente Maria Francesca Tardella e quella dell’ex ds Michele Bacchi: “La Maceratese ha esonerato e liquidato il signor Michele Bacchi – spiega la Tardella – in quanto nell’arco di questo tempo da ds (3 mesi) non ha mai favorito l’ingresso in squadra di giocatori del settore giovanile . Bacchi si è permesso di chiudere fuori dallo spogliatoio a Fano alcuni dirigenti della società perchè doveva parlare alla squadra. Lui non ha mai tenuto conto degli interessi della società ma solo di quelli personali”. Il numero uno biancorosso non le manda a dire: “Cedere Romanski è stata una delusione enorme. Poi Bacchi andava alla ricerca di giocatori nuovi quando invece avevamo in rosa ragazzi di valore come Rocchi e Benfatto che potevano e possono dare un contributo importante alla squadra”.
Di tutt’altro avviso rispetto alla presidente Michele Bacchi: “Dopo la partita di Fano avevo deciso di farmi da parte e avevo rassegnato le mie dimissioni – dice l’ex direttore della Maceratese Bacchi – Poi abbiamo riparlato con la presidente e la cosa era rientrata. Ieri mattina ci siamo parlati a telefono e ho capito definitivamente che le nostre idee non combaciavano per cui ho deciso di chiudere qui l’esperienza alla Maceratese”. Quando chiediamo il motivo scatenante di questa diatriba, ecco la risposta: “Preferisco non entrare nei particolari. Lascio un gruppo di ottimi ragazzi, ho preso giocatori importanti dando un occhio anche al budget. Inoltre, sono stati utilizzati anche dei giocatori della Juniores, più di questo non potevo fare. Ringrazio il pubblico dell’Helvia Recina e la presidente Tardella per avermi dato questa chance ed un pensiero è rivolto alla squadra della mia città alla quale auguro le migliori fortune”. Per un ds che se ne va ce n’è un altro che arriva: si tratta di Giammario Cappelletti, da due anni responsabile del settore giovanile della Maceratese: “Sono onorato che la presidente abbia pensato a me per svolgere questo ruolo – dice Cappelletti – Ci tengo a precisare che non abbandono minimamente il settore giovanile e cercherò di svolgere al meglio le due mansioni (ds e responsabile del settore giovanile).
La mia figura sarà di unione tra la prima squadra e il settore giovanile”. Per quanto riguarda il mercato ha già idee chiare su chi portare a Macerata? “Di questo argomento ancora non ne abbiamo parlato con la presidente. Ne parleremo dalla prossima settimana, consapevole che la società è alla ricerca di una punta”.
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non c’che dire, la presidente non si lascia di certo crescere l’erba sotto i piedi. I soldi li mette lei e quindi…w la presidente!!
A quanto siamo arrivati quest’anno???? 2 3 4…..
di sicuro a fano e’ successo qualcosa che non sappiamo
Resto allibito nel leggere l articolo. I numeri purtroppo danno torto ai commenti. Mi sembra ci sia un accanimento verso questo ds , e non credo che non abbia fatto gli intereessi della maceratese . Guardiamo i fatti.
Troppi commenti inutili….in questo mondo canta solo chi ha la voce per poterlo fare..é fuori luogo opporsi alle scelte di chi comanda.Il calcio,lo sport in genere, oggi e questo.
se non erro da quando è arrivato il duo favo-bacchi abbiamo fatto 30 punti su 39 o giu di li, insomma una media ottima sono arrivati giocatori del calibro di ambrosini conti romano aquino che non sono di certo passati inosservati,sinceramente non capisco questo allontanamento,la cessione di romaski poi mi sembra più che logica visto che non aveva spazio o forse favo non ne era entusiasta,
E se fosse invece un chiaro monito per Favo!
Una squadra molto forte, forse inferiore sulla carta solo all’Ancona che dal canto suo ha una rosa ben costruita sin dall’inizio. Insomma, il gioco non entusiasma ed i risultati sono la conseguenza di una tattica fin troppo prevedibile in cui non emergono neppure le individualità.
Tra il ds ed il mister vi era probabilmente comunione di intenti, gli acquisti e cessioni non credo siano stati “imposti” dal ds. Il quarto o quinto posto non rientra nei piani della societa’ e questo e’ lodevole; se il potenziale tecnico della rosa e’ notevole, l’avvertimento al mister e’ quello di valorizzarla di più, non solo con i risultati.
Cicchi e Di Fabio hanno pagato insieme, ora la situazione imponeva una soluzione più cauta.
Forse e’ così, forse no! Si può, però, affermare che Michele Bacchi ha avuto un comportamento esemplare anche nella dichiarazione rilasciata; ha anteposto la società, il Presidente, il mister ed i calciatori a se stesso.
Mandato via Cicchi, tra le altre “motivazioni”, per la cessione di Marani al Carpi…
Cacciato (o messo nella condizione di dover andar via) dopo tre mesi di ottimo lavoro, Bacchi per la “delusione enorme” conseguente alla cessione di Romanski…
Scusate ma… normalmente e quindi figuriamoci nel caso specifico, chi dice l’ultima parola su acquisti e cessioni? Chi mette la firma finale su qualsiasi operazione della Società?
Oppure c’è qualcuno che ritiene i maceratesi dei perfetti idioti?
Premessa. Non conosciamo i fatti sottostanti alla decisione presa dalla dr.ssa Tardella.
Ma forma (comunicazione) e metodo stavolta proprio non li condivido.
Non è questa la strada per costruire una società organizzata, stabile nell’assetto, nei ruoli e, soprattutto, coordinata nell’agire.
Rivolgo poi alla Ns. amata presidentessa un domanda retorica.
Chi sceglie gli uomini (da ultimo Bacchi), chi prende le decisioni e a chi spetta l’ultima parola se non a Lei ?
Anche io ritengo che ” allibito / i ” sia la parola che meglio definisce lo stato d’animo di parecchi tifosi, quegli stessi ai quali Lei spesso si è benevolmente rivolta e, dai quali, è stata sempre ricambiata.
Aggiungo disorientamento.
Soprattutto pensando che Cicchi era stato mandato via (giustamente e con ritardo, come ampiamente scritto in altri post) sostanzialmente con motivazioni, almeno in parte, analoghe a quelle oggi sottese al defenestramento di Bacchi.
I maceratesi, come chi Le scrive, non brilleranno per acume ma certo non sono sprovveduti disposti a sciamare inconsapevoli dietro a queste suonate di piffero !
Con la stessa franchezza (e rispetto immutato) con la quale Lei oggi (ieri) ha parlato ai giornali locali.
P.S.
E con immutati gratitudine e riconoscimento di ciò che Lei ha fatto e sta facendo (da sola) per il Calcio maceratese e per la città in senso più ampio.
E il doveroso riconoscimento a Bacchi (almeno allo stato dell’arte odierno) di essere uscito dalla scena con stile e misura.
In bocca al lupo per il suo futuro.
E grazie per quanto di buono fin qui fatto.
Questa volta mi trovo nella situazione di non comprendere e soprattutto di non condividere nulla di quanto fatto ed affermato dalla Presidentessa.
La cessione di Romanski è stata una delusione? Non vedo le responsabilità del ds se il giocatore non trova spazio; semmai, andrebbero chieste spiegazioni al mister, e comunque il problema è legato alla scellerata campagna acquisti iniziale, dove è stato preso il portiere classe ’93.
Poi si afferma che Bacchi ha cercato giocatori altrove, quando in rosa c’erano sono i vari Rocchi e Benfatto; anche qui, non vedo che colpe abbia il ds, quando Benfatto è in pianta stabile nella rosa della prima squadra, mentre Rocchi, pur essendosi rivelato una piacevole sorpresa, è pur sempre un giovanissimo con scarsa esperienza. Non dimentichiamo le circostanze in cui ha esordito Marani lo scorso anno, e cioè, quasi “per sbaglio”.
Per quanto riguarda quello che sarebbe successo a Fano, non posso dire nulla, perchè solo chi c’era sa cosa è successo; ad alcuni di noi sono arrivate notizie di ben altro tenore.
Un plauso a Michele per l’estrema eleganza e signorilità con cui ha lasciato il suo ruolo, non polemizzando inutilmente, ma ringraziando pubblico e presidentessa.
Come ho già detto in altro contesto, la società sta perdendo significativamente colpi dal punto di vista della trasparenza e della comunicazione; alias, quello che diceva la presidentessa in occasione della presentazione della squadra (la Rata è dei tifosi), sta prendendo sempre di più una piega diversa; giusto, ma fino ad un certo punto, che chi ci mette i soldi, si accolli anche le responsabilità delle decisioni ma, come ripeto, vedo scarsa trasparenza.
Detto questo, auguro buon anno a tutti i tifosi della Rata, sperando che il 2014 ci dia belle soddisfazioni come il 2012 ed il 2013.
Concordo appieno con biasi, casoni etc etc
ci dispiace davvero per questo allontanamento e per il modo in cui è’ stato fatto
inoltre sappiamo tutti le decisioni finali chi le prende . Come già scritto non siamo stupidi
o qui comanda solo chi paga? Ma la rata non è’ dei tifosi ? Questo mi affligge
mi sembra di aver visto con bacchi un bel gruppo affiatato . Spero che la squadra non ne risenta
purtroppo per chi non lo avesse ancora capito questa è l’ennesima dimostrazione che la ss maceratese,cosi come le altre società calcistiche maceratesi sono gestite da personaggi che stanno nel mondo sportivo per interessi privati o semplici ambizioni personali.non devono trarre d’inganno i risultati della prima squadra della città per vedere se il movimento funziona ma quanti ragazzi dei vari settori giovanili riescano a trovare una collocazione decente nel panorama calcistico professionistico e soprattutto quanti debbano smettere dopo la juniores perchè non gli è stato insegnato niente.caro Michele tanti auguri per un futuro migliore.
Confermando quanto detto nel precedente post, devo però dissentire sul post di Alberto Poloni, nel senso che:
1) Se si perseguono interessi personali, è un conto; ma l’allontamento di Bacchi ora, e quelli di Cicchi e Di Fabio a settembre, sono comunque attinenti alla Maceratese; poi si può discutere se giusti o meno, ma non direi che questi avvenimenti possano essere la spia del perseguimento di interessi personali da parte della proprietà. Dico anche che, vorrei che qualcuno mi citasse il nome di un presidente che discerne completamente la gestione di una società di calcio, da più o meno velati interessi personali.
2) Il settore giovanile non si costruisce nè in cinque anni, nè tanto meno in due, ma è il risultato di un progetto molto articolato e che richiede investimenti piuttosto impegnativi e dai rientri incerti e lunghi; io direi anzi che vedere in due campionati esordire due portieri con risultati buoni, sia già un bel segnale. Uno dei due, in più, è stato acquistato da una società professionistica; non mi sembra poco. Tieni anche conto del fatto che nell’orbita calcio gira di tutto, e a volte conta di più essere ben “reclamizzati”, che essere buoni giocatori. Inoltre, con le varie riforme dei campionati professionistici, gli spazi a disposizione per farsi luce, si restringono sempre di più.
Detto questo, confermo che le motivazioni addotte per giustificare l’allontanamento di Bacchi, semplicemente non mi convincono.
per quanto riguarda la prima squadra e la sua gestione chi mette i soldini la gestisce a suo modo e su questo siamo tutti convinti che debba essere cosi’.per i settori giovanili giustamente non bastano 4 o 5 anni per fare un buon lavoro ed io infatti mi riferivo agli ultimi 30 anni e a quelle 4 o 5 persone che hanno rovinato molti calciatori in erba e che sono passati attraverso tutte le società lasciando solo macerie alle loro spalle.se per far giocare i giovani in prima squadra ci si è dovuti inventare il fuoriquota un motivo ci deve essere.finchè c’è l’obbligatorietà giocano poi vengono scaraventati nelle categorie inferiori perchè non hanno nessun futuro calcistico.se solo un ragazzo,come quel portiere di cui lei parla,trova una collocazione decente mentre più del 90%non è adatta a giocare nemmeno in seconda categoria vuol dire che stiamo parlando di un movimento malato fin dalla radice.