Addio a Jimmy Fontana,
musicista nel mondo
con Macerata nel cuore

Il cantante maceratese è morto a 79 anni nella sua casa a Roma. Lo ha annunciato il suo agente Pasquale Mammaro

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Il cantante Jimmy Fontana

 

di Alessandra Pierini

E’ morto a Roma Enrico Sbriccoli, universalmente noto con il nome di Jimmy Fontana, nato a Camerino 79 anni fa (il 13 novembre 1934) e malato da tempo. Lo ha annunciato il suo agente Pasquale Mammaro. Cantautore, contrabbassista e attore, conobbe il suo periodo di massimo successo negli anni ’60. Tra i suoi brani più noti «Che sarà» e «Il mondo». 
“Cantante, musicista, autore/compositore e attore, dalla passione per il jazz ai grandi successi di musica leggera, che hanno assunto la dimensione di vere e proprie pietre miliari del genere in ogni angolo del mondo, ha avuto Macerata nel cuore e ne è diventato personaggio rappresentativo. E intorno a lui girava il mondo come sempre” così era stato descritto nella pergamena che gli è stata donata dalla Camera di Commercio di Macerata che solo un anno fa lo aveva premiato come “Maceratese nel mondo”. Lo scorso marzo era stato premiato dal Cesma come “Marchigiano dell’anno” (leggi l’articolo). Nel 1993 compose l’Inno della provincia di Macerata, su incarico dell’allora presidente della provincia, Luigi Sileoni.

A Macerata, dove aveva trascorso la sua giovinezza (viveva in viale Carradori) era molto legato, come aveva dichiarato in un’intervista rilasciata a Matteo Zallocco, qualche anno fa : «Ho sempre sentito un legame fortissimo con Macerata. I mie quattro figli sono nati a Macerata e anche se viviamo a Roma da tanti anni sono sempre rimasto attaccato alla mia terra. E poi c’è la mia famiglia, i miei fratelli. Ricordo le mie origini in ogni spettacolo perchè il dialetto maceratese riesce a comunicare in un modo incredibile e diverte sempre gli spettatori. Ogni volta ricordo a tutti: “Oh, io so’ de Macerata”».

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Jimmy Fontana ha ricevuto lo scorso marzo il riconoscimento di “Marchigiano dell’anno”

UNA VITA DEDICATA ALLA MUSICA –  Appassionato di jazz, ha impara da autodidatta a suonare il contrabbasso e inizia a frequentare l’Hot Club di Macerata, dove si esibisce con complessi di alcuni amici. Conseguito il diploma in ragioneria, si trasferisce a Roma e si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio. Inizia a frequentare i jazzisti della capitale, collaborando con la Roman New Orleans Jazz Band, in breve abbandona l’Università e dedicarsi a tempo pieno alla musica, iniziando anche a cantare, scegliendo il nome d’arte Jimmy Fontana (Jimmy in omaggio al sassofonista Jimmy Giuffre, di cui è ammiratore, Fontana viene scelto a caso dall’elenco telefonico).Incide alcuni standard jazz per la Consorti; entra poi come cantante nella Flaminia Street Jazz Band  incidendo alcuni dischi per l’etichetta Astraphon.
Forma poi il gruppo Jimmy Fontana and His Trio con tre di loro, Raffaele Giusti al pianoforte, Sandro Santoni al contrabbasso, e Lionello Bionda alla batteria. In questo periodo conosce Leda, che diventerà sua moglie (nel corso degli anni avranno 4 figli: Luigi, musicista ed arrangiatore, Roberto, Andrea e Paola). Intrapresa la carriera solista, si avvicina alla musica leggera ed ottiene un nuovo contratto con la Hollywood (etichetta della Meazzi), ottenendo un buon successo con Diavolo, pubblicata anche in Spagna (tradotta in Diablo), che si classifica al terzo posto al Festival di Barcellona. Nel 1960 vince con Bevo il Burlamacco d’Oro, concorso musicale che si tiene a Viareggio.

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Il 29 settembre 2012 ad Abbadia di Fiastra quando ha ricevuto il Premio “Maceratese nel Mondo”

Nel 1961 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo in coppia con Miranda Martino con il brano “Lady luna”, scritto dal maestro Armando Trovajoli e da Dino Verde. Nel 1965 ottiene il suo più grande successo con “Il mondo”, con testo di Gianni Meccia, la musica scritta in collaborazione con Carlo Pes e l’arrangiamento curato da Ennio Morricone, canzone in gara a Un disco per l’estate 1965 che viene poi interpretata anche da molti artisti internazionali in diverse versioni (fra le altre si segnala quella, con il titolo de El Mundo, del gruppo musicale spagnolo specializzato in cover, Los Catinos e soprattutto quella interpretata dalla voce d’oro di Praga Karel Gott con il titolo “Jen v Maji”).  Nel 1970 ottiene un buon successo con “L’amore non è bello (se non è litigarello)” (sigla della trasmissione televisiva Signore e signora, con Delia Scala e Lando Buzzanca).Nel 1971 scrive la musica in collaborazione con Italo “Lilli” Greco e Carlo Pes e parte del testo insieme a Franco Migliacci della canzone Che sarà: l’obiettivo è di presentarla a Sanremo, e Fontana produce la registrazione a Los Angeles di Josè Feliciano che registra 3 versioni della sua canzone: in italiano, in spagnolo (dal titolo “Que Serà”) e in inglese (titolo “Shake a Hand”) prodotte da Rick Jarrard; rientrato in Italia, trova la strada sbarrata per la partecipazione al Festival insieme all’amico e collega portoricano. Autorizza, suo malgrado, i Ricchi e Poveri a presentarla al festival.
La canzone si classifica al secondo posto, ma è prima nelle vendite, tanto da rivelarsi ancora oggi una delle canzoni italiane più famose, riprodotte ed eseguite nel mondo.

Mario Volpini (vice presidente Camera di Commercio) ha consegnato il premio a nome della Camera di Commercio di Macerata

Mario Volpini (vice presidente Camera di Commercio) ha consegnato il premio a nome della Camera di Commercio di Macerata

Deluso dalla vicenda, Jimmy Fontana, pur continuando ancora ad incidere, non ottiene più il successo del decennio precedente, per cui per alcuni anni interrompe del tutto l’attività, trasferendosi a Macerata, città in cui apre un bar che gestisce per cinque anni. Ritorna nel 1979 con Identikit (sigla della serie televisiva Gli invincibili) che riscuote un discreto successo, confermato poi da “Beguine”,
Negli anni successivi forma il gruppo “I Superquattro” insieme ai colleghi Gianni Meccia, Nico Fidenco e Riccardo Del Turco, con i quali partecipa a molti programmi televisivi. Ha lavorato anche nel cinema, in film musicali quali Io bacio… tu baci o di commedia all’italiana come La voglia matta. Una sua canzone, Bambola bambina, è stata utilizzata come sigla italiana del telefilm La donna bionica. In occasione del Festival di Sanremo 1994 ha fatto parte del gruppo “Squadra Italia”, appositamente costituito per l’occasione, cantando il brano “Una vecchia canzone italiana”. E’ stato ambasciatore delle Marche nel mondo e al Festival di Sanremo 2012 è stato omaggiato nella serata dedicata ai cantautori italiani (leggi l’articolo).



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