Un grande successo di pubblico ha registrato anche ieri il Festival dell’arte di strada e circo contemporaneo “Artemigrante” che si avvia al termine con la giornata dedicata ai bambini. Domani, domenica 8 settembre, gli spettacoli avranno infatti inizio dal pomeriggio con esibizioni e recital a misura di bambino. La sera l’appuntamento è in piazza Vittorio Veneto per il Gran Galà finale con tutti gli artisti di Artemigrante 2013, presentato da Piero Massimo Macchini, “Dolly Bomba”. Da ricordare che anche nella serata di domani, giornata festiva, fino alle 2 dopo la mezzanotte rimarrà aperto il parcheggio Autosilos di via Armaroli, che integra la sosta gratuita nei parcheggi Garibaldi e Sferisterio. Per questo non sarà consentito alle auto l’accesso al centro storico. In merito al disagio segnalato ieri sera per gli spettacoli che dopo la mezzanotte si sono trasferiti dal centro storico alla Terrazza dei popoli questo l’intervento dell’assessore alla Cultura Stefania Monteverde: “Il circo in piazza ci piace: i bambini sono liberi di correre tra le vie del centro. Le famiglie passeggiano con piacere si apprezzano gli artisti che mettono in scena il meglio dell’arte circense” afferma l’assessore “Un grazie all’associazione I Benandanti e alla passione con cui regala alla città Artemigrante, quattro serate ricche di eventi per tutti. La festa anche ieri è proseguita ai Giardini Diaz con tanti giovani. Se qualche disagio si è creato per l’intensità della musica troppo alta, per la festa di questa sera insieme agli organizzatori assicuriamo che provvederemo ad abbassare il volume. Nello scusarci con chi ha subìto il fastidio ci auguriamo che la città sappia lasciare spazi anche ai giovani e godere del piacere di avere tante occasione di festa insieme”.
(Foto Cronache Maceratesi – Vietata la riproduzione)
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Perchè ci si deve lamentare? Per una volta tanto che il centro di Macerata si è rimpito di gente?
Ma volete il Centro silenzioso come un cimitero?
Strano a dirsi ma stavolta sono completamente d’accordo con l’Assessore.
I disagi a volte si debbono sopportare con benevolenza verso i giovani e le loro esigenze e non con l’astio di chi propone una città a misura di un istituto come l?INRCA