di Gianluca Ginella
Bivacchi negli spazi incustoditi della Nuova via Trento, a Macerata, i residenti chiamano i carabinieri. Paura lunedì, poco dopo le 19, per alcuni condomini che vivono nelle nuove palazzine, che hanno trovato tre giovani, a detta dei residenti forse intenti a consumare stupefacenti, nei locali dove si trovano i contatori di gas e di luce. <In uno dei tre vani in questione era presente uno dei ragazzi accovacciato a terra sopra ad una serie di stracci avvolti a mo’ di cuscino, nel bel mezzo di evidenti segni di utilizzo ripetuto del locale – dice uno dei condomini, che chiede di rimanere anonimo –. Crediamo che da tempo bivaccassero in quei locali, che sono senza porte perché i lavori non sono stati ultimati. Si tratta di locali che sono al centro dei palazzi, in prossimità della rampa di accesso da via Due Fonti>. Sul posto lunedì sera sono intervenuti i carabinieri, ma nel frattempo i tre giovani si erano già allontanati. <Altri condomini riferiscono che vedono spesso un via vai di persone estranee al condominio che passano soprattutto nel piano interrato, il livello meno tre, che rimane aperto. Non c’è cancello, né porta, né videosorveglianza – prosegue il residente –. Chiediamo che i lavori vengano ultimati e che vengano messi in sicurezza i locali del condomino, magari mettendo impianti di videosorveglianza, questo immagino che sia a carico anche dei condomini se non era previsto nei lavori della Nuova via Trento. Sicuramente la Nuova via Trento deve finire i lavori mettendo anche i cancelli nel piano meno tre> dice il residente. Che poi aggiunge: <quello che era stato preannunciato un complesso residenziale di pregio e di grande vivibilità si sia trasformato in un luogo degradato, mal frequentato e dalla sicurezza pressoché nulla. Faccio notare infatti che i residui del bivacco sono ancora abbandonati sul posto ed alla portata anche dei bambini che malauguratamente possano venirne in contatto>.
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Chissà se qualcuno dei fautori della Nuova via Trento, guardando questo, di senta responsabile. E chissà se provi un po’ di vergogna.
@ Santucci
Per provare vergogna si dovrebbe avere un minimo di pudore.
L’unica cosa che qualcuno ha sono dei peli sullo stomaco, spessi quanto i rami di una quercia….
Cara Marina, ti ricordo che il 99,99% dei politici non ha coscienza e non prova nessuna vergogna di nessun tipo… per cui immagino che anche in questo caso la cosa sia la stessa.
Il problema, anche giuridico in quanto fonte di possibili richieste risarcitorie, è che gli acquirenti sono stati indotti all’acquisto proprio dal “pacchetto” proposto dalla società mista pubblico-privata, che prevedeva la riqualificazione dell’intera via Trento. Anche i prezzi praticati erano conseguenti a tale progetto di riqualificazione: immobili di pregio in una zona interamente riqualificata.
In altri termini, i nostri grandi scienziati dell’urbanistica e dell’amministrazione maceratese hanno fregato non solo la collettività, ma anche gli stessi singoli acquirenti.
Un’altra opera incompiuta? Ma ai potenti cementificatori maceratesi interessa molto di piu’ la costruzione di nuovi supermercati, in quanto fonte di maggior guadagno!
scusate l ignoranza nn è un problema da far presente all appaltatore ?
e pensare che io e la mai famiglia abitiamo lì vicino e non ci siamo accorti di niente comunque dovrebbero stare più attenti pure questi del cantiere.