Una nuova scossa di terremoto è stata registrata dall’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) nel mare Adriatico, al largo del monte Conero. L’evento si è verificato alle 21.13, ed ha avuto magnitudo 2.9 gradi della scala Richter. E’ stato preceduto da una scossa di 2.2 gradi alle 21.12. Ieri sera, quasi alla stessa ora, un terremoto del terzo grado (leggi l’articolo) aveva messo in allarme la popolazione. Le due scosse che si sono verificate in serata nel distretto sismico dell’Adriatico centro-settentrionale sono le uniche avvenute oggi, ad eccezione di una rilevata solo dagli strumenti, di magnitudo 2.1. Prosegue dunque lo sciame sismico nella zona del Monte Conero.
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e vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Oh ma quando finisce che palle ufffff la notte nn si dorme più. ..
Allora, siamo in luna piena e la stessa al punto più vicino alla Terra. La luna sorge dopo le 21! Sarà un caso ma le micro scosse avvengono sempre dopo le 21, negli ultimi giorni. Coincidenza?
Da un commento all’articolo (Pantos) apprendo che “le coordinate geografiche dell’ipocentro del sisma del 21.07.2013 (evincibili dal sito INGV: latitudine 43.5-longitudine 13.67) non solo ricadono in piena area Concessione di Coltivazione B.C 13.AS di estrazione GAS dell’ENI ma COINCIDONO ESATTAMENTE con quelle della piattaforma marina CLARA NORD. Cioè, L’IPOCENTRO è stato proprio, esattamente, SOTTO la piattaforma!!!
quando si dice il caso. Che il fracking (tecnica di fratturazione idraulica dei giacimenti per l’estrazione di GAS) induca terremoti è ormai quasi scientificamente assodato. Ma l’ENI non ne ha mai ammesso ufficialmente l’uso. I dati sono a disposizione di chiunque sul sito dell’INGV e del Ministero dello Sviluppo Economico. e resto a disposizione di chiunque per fornire gli atti.”
Mi sembrava degno di pubblicazione.
Poi è vero anche che la zona è sede di una faglia chiamata “Conero offshore”… certo che se mettiamo insieme le due cose la situazione diviene pericolosa…
che coincidenza, la famiglia del Premier (Enrico Letta), in vacanza nel Monte Conero, è partita poco prima del terremoto. (???!!!)
http://www.corriereadriatico.it/marche/lo_spot_di_enrico_letta_per_le_marche_la_mia_famiglia_in_vacanza_sul_conero/notizie/308215.shtml)
basta digitare “fracking” su google, o andare sul blog della prof. rita d’orsogna (http://dorsogna.blogspot.it/) o leggersi gli articoli del prof. franco ortolani, ordinario di geologia dell’università di napoli (mica un complottista comunista ubriacone, insomma), uno per tutti: http://www.meteoweb.eu/2012/12/attivita-petrolifere-in-aree-interessate-da-faglie-attive-sismogenetiche-e-sicurezza-ambientale/170100/, per rendersi conto delle preoccupanti correlazioni tra fracking e terremoti.
il sisma di modena è stato probabilmente conseguenza (c’è un’inchiesta della procura in corso) di tali tecniche usate invasivamente da una compagnia petrolifera (Erg Rivara).