Matteo Renzi rilancia l’Italia da Treia
“Questo Paese ha un futuro meraviglioso”

Il sindaco di Firenze ha preso parte all'ultima giornata di Symbola portando messaggi di speranza: "Basta dire che faremo la fine della Grecia e mettiamoci a fare le cose che dobbiamo fare" (GUARDA IL VIDEO E LA GALLERIA FOTOGRAFICA)

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L'arrivo di Matteo Renzi a Treia (clicca sull'immagine per guardare il video)

L’arrivo di Matteo Renzi a Treia (clicca sull’immagine per guardare il video)

Sylmbola_Treia_2013 (2)di Erika Mariniello

(Foto-servizio di Guido Picchio e Lucrezia Benfatto)

Grande attesa per il sindaco di Firenze Matteo Renzi che, questa mattina, con un pò di ritardo, intorno alle 11.30, è stato accolto come una star a Treia dove era in corso l’ultima giornata dell’11esima edizione di Symbola. “L’Italia deve fare l’Italia”: questo il titolo del seminario estivo proposto nel teatro cittadino che ha portato al centro della discussione il problema della crisi economica e ha analizzato tutte le  ipotesi possibili per la rinascita del Paese. Un momento di discussione importante a cui hanno partecipato tra gli altri anche Enrico Giovannini, Ministro del lavoro, Vincenzo Boccia, Presidente Piccola Industria Confindustria, Aldo Bonomi, direttore Aaster e Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere  (non è riuscita ad  essere presente per un altro impegno la Presidente della Camera Laura Boldrini). 

 

Matteo_Renzi_Treia (2)Accolto con un lungo applauso, il sindaco di Firenze, nel suo discorso, intervallato qua e là da siparietti ironici che hanno fatto divertire la sala gremita, ha portato un messaggio di speranza per un’Italia che, nonostante questo difficile periodo per Renzi e per molti altri presenti, ce la può fare. “Il nostro Paese è fatto di tante aziende, di territori, di realtà che lavorano sull’innovazione tecnologica, sull’economia del verde, sugli investimenti culturali – ha commentato il Sindaco – Smettiamola di dire che l’Italia non ce la fa, che l’Italia è finita. Questo, invece, è un paese che ha un futuro meraviglioso se facciamo fin da ora le cose che dobbiamo fare”.

E di cose da fare ce ne sarebbero davvero tante a detta di Matteo Renzi. “Credo che Symbola sia servita anche per capire che vogliamo un Italia più semplice – ha detto il sindaco – recentemente ho fatto un sondaggio a Firenze per vedere come sta andando a livello amministrativo. Abbiamo chiesto ai cittadini di valutare tra una serie di attività fatte e, tra le cose più apprezzate dai fiorentini non sono le grandi innovazioni sulla smart city o sulla scommessa culturale e nemmeno sull’abbattimento delle liste di attesa degli asili nido, ma le prime tre cose sono le fontane pubbliche, i cassonetti interrati e prima fra tutti la possibilità di acquistare il biglietto dell’autobus con il telefonino”.

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Matteo Renzi con la deputata maceratese Irene Manzi e il sindaco di Macerata Romano Carancini

Tra gli argomenti trattati da Renzi non è mancato poi il tema della comunicazione come strumento importantissimo per trasmettere quello che sta facendo e che ha intenzione di fare il l’Italia. “La vera scommessa è riuscire a raccontare in modo credibile, proposte concrete. Invece, stiamo comunicando che possiamo fare la fine della Grecia” -ha continuato Renzi – La comunicazione è un tassello importante. Ieri, a Pesaro, ho parlato bene di Letta, ma poi sui giornali oggi ho letto che io sarei contro il Presidente del Consiglio”. Nel suo intervento il sindaco di Firenze ha sollecitato il Governo a “instaurare con la Germania un rapporto di collaborazione, di tandem vero”. “Non possiamo vedere nella Germania un cane che ci sta addosso, ad esempio sui conti. Noi le finanze le dobbiamo sistemare per la nostra credibilita’, non perche’ ce lo chiede la Merkel. Pero’ – ha aggiunto Matto Renzi – dobbiamo capire che, nei prossimi dieci anni, il problema dell’Europa sara’ la Francia e non l’Italia. Allora dobbiamo fare sponda con la Merkel perche’ io credo veramente che l’Italia può fare da guida all’Ue”.

Città più semplici, investimenti nella creazione di servizi che rispondano alle esigenze dei cittadini e per quanto riguarda le aziende innovazione, valorizzazione del capitale umano, attenzione alla qualità della manifattura dei prodotti e rinnovamento. Questi i principali passi da compiere verso un futuro migliore.

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L’intervento di Ermete Realacci

“Per uscire dalla crisi, serve un patto fra le migliori energie del paese. Della politica e dell’economia, della società e dei talenti – ha detto Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola – Un patto per far emergere quell’Italia in grado di parlare al mondo e di far valere le sue buone ragioni. Forte di un intreccio in cui innovazione, qualità, bellezza, cultura imprenditoriale e manifatturiera legate al territorio rappresentano la chiave di tanti settori dall’agricoltura alla meccatronica, dal Made in Italy tradizionale all’Hi-Tech. Un’Italia in cui coesione sociale e diritti, comunità, territorio, patrimonio storico culturale, non sono un peso ma rappresentano anzi un formidabile fattore produttivo. Si esce dalla crisi se non si lascia nessuno indietro, se mettiamo in rete i tanti talenti che abbiamo, si esce dalla crisi se l’Italia fa l’Italia”. 

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L’intervento del minsitro Giovannini

Parere positivo e segnali di speranza arrivano anche dal Ministro del Lavoro, Enrico Giovaninni, che nel suo intervento in mattinata ha analizzato l’eterogeneità del settore imprenditoriale italiano sottolineando la capacità di molte aziende di puntare sull’innovazione e sul cambiamento per riuscire ad affrontare e a superare questo momento difficile. “L’Italia non è fatta da una sola azienda, ma di molte realtà produttive. Quelle che non ce la fanno suscitano maggiore interesse e diventano notizie, mentre quelle che si rinnovano ed escono dalla crisi non sono prese in considerazione allo stesso modo – ha commentato il Ministro – Non si può e non si deve fare di tutta l’erba un fascio, bisogna seguire l’esempio delle aziende resilienti ovvero quelle che trasformandosi e guardando avanti riesco a superare le difficoltà. Tutto questo non deve essere un impegno solo della politica, ma degli imprenditori e dei lavoratori. C’è bisogno di uno sforzo collettivo”. 

Guardando avanti da qui alla prossima edizione di Symbola, momento di dibattito diventato uno tra i punti di riferimento nel mondo economico e imprenditoriale ci si aspetta una crescita e un cambiamento che si potrà ottenere solo mettendo in moto le migliori energie, come ha sottolineato al termine del convegno Ermete Realacci aggiungendo che “il futuro non c’è regalato, ma abbiamo tutte le condizioni per concorrere a renderlo migliore”.

(GUARDA IL VIDEO)

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La prima giornata del seminario con i ministri Lupi e Carrozza (leggi l’articolo).

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Renzi indossa il bracciale, simbolo di Treia

 

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Giuliano Bianchi, presidente della Camera di Commercio di Macerata con l’imprenditore treiese Fabio Giulianelli (Cucine Lube)

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Franco Capponi, già sindaco di Treia e presidente della Provincia di Macerata

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