di Laura Barbato
A pochi giorni dall’importante match della Civitanovese contro l’Ancona, il numero uno rossoblu, il presidente Umberto Antonelli, annuncia di voler lasciare la presidenza a fine stagione, dopo aver portato a termine gli impegni assunti. Una decisione presa dopo aver valutato le circostanze e le varie situazioni che ruotano intorno al mondo del calcio; una scelta che è il frutto di una disgregazione di intenti tra le varie componenti che formano oggi il mondo del calcio.
Presidente Antonelli, come mai è arrivato a questa decisione?
“A causa delle interferenze che ci sono nel mondo del calcio, che sono tante e tali da far cessare qualsiasi tipo di passione”.
Si riferisce a qualche episodio in particolare?
“Al giorno d’oggi per fare calcio non è più sufficiente la componente calciatori ma ci sono tanti interessi che se non girano tutti nella stessa direzione poi portano ad esasperare la situazione. Occorre un sistema compatto che navighi nella stessa direzione e oggi questo non c’è più”.
Cosa intende quando parla di sistema?
“Mi riferisco non solo a un sistema societario ma di tutto quello che ruota intorno alla semplice partita, che se non trova unità di intenti poi non porta neanche dei risultati. Un sistema formato da diverse componenti come società, tifosi, comunicazione, amministrazione ed altro, che se sono d’accordo portano i risultati altrimenti il campo non da esiti positivi”.
Si riferisce all’astio che qualcuno ha nei suoi confronti?
“Dipende cosa si intende per astio, perché se per astio ci si riferisce ad alcune prese di posizione di parte che non hanno alcun riscontro oggettivo, questo chiaramente da fastidio”.
Dopo l’esperienza come Presidente della Civitanovese rimarrà ancora nel mondo del calcio?
“ In questi anni ho dato tanto, più di quello che potevo e di certo dopo questa esperienza ho chiuso con il mondo del pallone”.
Ha idea di chi potrà essere il suo successore?
“ Si dice che ci sia molta gente pronta a prendere le redini della presidenza, che addirittura ci sia la fila, se così è tutti sono i benvenuti, le porte sono sempre aperte”.
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Antonelli ha fatto il suo tempo commettendo parecchi errori soprattutto dopo l’incredibile esonero di Jaconi: oggi paga per quell’atto con una disaffezione palese che si riverbera nelle sparute presenze dei tifosi allo stadio oltre la cronica mancanza di risultati e una programmazione seria.
Non si può chiedere ai noi tifosi di accettare qualunque cosa passi il convento: l’aver smantellato sistematicamente la squadra a fine stagione vorrà pur significare qualcosa, no?
Ma da un personaggio del genere pieno di sè che non sbaglia mai e che getta sempre le colpe sugli altri cosa vogliamo pretendere, risposte? Lasciamo perdere…
ERA ORA
Ci mancherà tanto…. ahahahahahahha
speriamo che la nostra amata civitanovese, torni saldamente in mano ad imprenditori locali con il cuore rossoblu, e non a personaggi in cerca d’autore!!!!!!!!
forza citano’
Carissimo Umberto,
carissimo perchè sei costato tanto ai nostri portafogli, dato che abbiamo dovuto spendere tanti soldini per comprarci quest’anno calmanti e pasticche anti vomito, per il gioco espresso dai giocatori che hai voluto (2 o 3 esclusi da questo scempio). Il resto è frutto di una politica di mercenari, giocatori scelti in base agli scarti che facevano le altre squadre. Se un presidente vuol fare una squadra competitiva (e non dico per vincere il campionato, ma almeno per far divertire il pubblico), allora non manda via la persona che ha fatto salire in D la Civitanovese (ricordiamolo che oltre al gioco siamo saliti per tanti fattori che il buon Osvaldo ti ha messo nel’orecchio); no smembra ogni anni 9-10/11 dei titolari dell’anno precedente (e quello fatto all’inizio di quest’anno è stato scandaloso, anche per il rispetto della persona di Cornacchini). Nel titolo si dice che hai rispettato gli impegni presi: allora ti ricordo che, quando siamo saliti in D, sei stato proprio tu che hai proclamato di salire in C2 in 2 anni; ne sono passati di più e non sono qui a rimproverartelo, ma chi fa proclami al solo scopo di attirare denaro da fuori è solo un pirla, perchè poi si sa ne paga le conseguenze a livello mediatico. Era meglio dire che più di questo non si poteva fare, allora forse avresti capito che il calcio, che l’attirare la gente allo stadio, che il calore dei tifosi, si conquista con i ragazzi del posto, non con i tanti quacquaracqua che ti sei portato dietro con Cabrini. Qui a Civitanova non vogliamo la C a tutti i costi, però vogliamo venire allo stadio per dicertirci, per vincere e perdere, ma con dignità. Ricorda che sei il Presidente della squadra che a Macerata ha fatto il primo tiro in porta al 93esimo e non è neanche andato negli spogliatoi per prenderli a calci nel culo. Non ci sono tanti matti come me che seguirebbero la squadra anche in Terza categoria. Hai avuto la possibilità del 90° anniversario: un’occasione per ridestare tanti amori ed invece tutto è passato in sordina. Un presidente civitanovese non lo avrebbe fatto.
E’ vero, sei il presidente che ci ha tolto dall’Eccellenza, ma non sei il solo meritevole per pretendere di prenderti la scena. Ricordalo