È tornato a Parigi, il turista francese che si era innamorato di una ragazza rumena, l’aveva incontrata a Porto Potenza per poi essere da lei derubato (leggi l’articolo). L’uomo aveva denunciato i fatti ai Carabinieri di Porto Recanati e le indagini avevano consentito di rinvenire la refurtiva (il trolley, l’ipad, l’iphone i documenti e le carte di credito), nella casa di Sant’Elpidio a Mare ove si era rifugiata la giovane, denunciata per furto, che aveva conosciuto qualche giorno prima sugli Champs Elysee.
Appena arrivato in Francia ha mandato un sms : “je viens d’arriver a Paris, merci pour tout vous avez fait un excellent travail et ce fut un plaisir d’avoir rencontré quelqu’un d’aussi bon que vous”. Appena arrivato a Parigi ha voluto così ringraziare per l’eccellente lavoro svolto dal maresciallo capo Cesare Proietti e dai Carabinieri di Porto Recanati.
I Carabinieri che, alle 3 di notte, lo avevano accolto in Caserma, infreddolito dopo aver percorso a piedi sotto la neve diversi chilometri dell’Adriatica. Lo avevano ascoltato, col contributo del Maresciallo che parla e comprende bene il francese. Avevano esaminato il profilo Facebook di quella donna, conosciuta – con un nome dati personali di fantasia – a Parigi. Erano riusciti, incredibilmente e dai semplici dettagli di una foto pubblicata nella pagina del profilo della donna, a fiutare un indirizzo che i carabinieri di Porto Recanati e Civitanova avevano subito controllato.
Il giovane francese non riusciva a credere ai suoi occhi quando, già nel pomeriggio di domenica, è rientrato in possesso di tutti i suoi beni, recuperati dai Carabinieri nel corso della perquisizione nella casa di Sant’Elpidio a Mare dove si era rifugiata la donna. Aveva trascorso la notte in Caserma, senza soldi e senza dimora. Aveva pranzato insieme ai Carabinieri del Luogotenente Carbonari, apprezzando la loro accoglienza: un menù semplice, da Caserma, ma puntualmente annacquato da un calice di vino italiano. Ed ancora era stato assistito dall’Arma nel farlo ospitare da un hotel di Porto recanati, nell’attesa di formalizzare i biglietti per il rientro in patria. Ed il primo pensiero, appena giunto a Parigi è andato proprio a quei Carabinieri italiani. Ha promesso di voler tornare volentieri nel nostro paese che, dopo la disavventura del furto stava cominciando ad associare ad un incubo da cui uscirne al più presto. L’operato dei Carabinieri lo ha certo fatto ricredere, in quel “bientot je l’espère” si certifica la sua voglia di tornare “presto, spero”, in Italia; questa volta, magari, da turista.
(Redazione CM)
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Mai fidarsi delle donne !!!!!!!!
Ma come si fa ………Mah !!!!!!!!!!
è c’è venuto da parigi per pijasse ssa nculata!
Non avevo dubbi sulla capacità investigativa del maresciallo Proietti, ma credo che tutti gli uomini del Comandante Carbonari siano preparati , fra loro vi sono laureati che vestono la divisa , ormai e stato sfatato il vecchio pensare che i carabinieri provenissero da un ceto sociale basso , ora nell’arma vi sono moltissimi diplomati e molti laureati che non sono ufficiali ma carabinieri e sottufficiali che operano in qualsiasi emergenza e situazione,delle volte si trovano a fare anche i psicologi , quelli di Porto Recanati poi, a fronte della presenza dell’Hotel famoso sarebbero da considerare presidio di frontiera. Bravi ai nostri Carabinieri che ogni giorno si adoperano , nonostante le risorse economiche a loro destinate siano sempre meno , per garantire a noi tutti la sicurezza di cui oggi più che mai abbiamo bisogno.
Almeno per una volta abbiamo fatto bella figura! Complimenti all’Arma!