Bianchini: “Basta brindisi per le primarie
Affrontiamo i veri problemi”

MACERATA - Il leader di Pensare Macerata è fortemente critico nei confronti del Pd e richiama all'ordine gli alleati in Comune. Intanto Garufi e Savi se ne vanno dall'Idv per aderire al Centro Democratico di Donadi e Tabacci, ma continuano a chiedere il taglio di due assessori

- caricamento letture
Massimiliano Bianchini

Massimiliano Bianchini

di Alessandra Pierini

La campagna elettorale per le elezioni politiche si intensifica di giorno in giorno. Le continue trasformazioni che interessano il panorama politico nazionale che di giorno in giorno in giorno si avvia ad una sempre più pesante frammentazione non risparmiano Macerata  e non mancano neanche le polemiche, nate soprattutto dopo le primarie del Pd per la scelta dei candidati parlamentari che hanno visto primeggiare il vice sindaco di Macerata Irene Manzi (leggi l’articolo). Il primo ad attaccare è Massimiliano Bianchini, leader della civica Pensare Macerata.

«Tutti questi brindisi per le primarie sono fuori posto, sia per il momento storico, sia perchè la propaganda elettorale che legittimamente  un partito può fare ma non può essere fatta a  discapito della città». Bianchini insiste soprattutto sulla vittoria di Irene Manzi e sul fatto che questo non inciderà sulla verifica in corso e ormai nuovamente arenata. «Questo turno delle primarie ha riguardato pochissime persone,  a Macerata hanno votato poco più di 600 aventi diritto, solo il 30 % di quelli che hanno votato a novembre per Bersani-Renzi e ancora meno rispetto ai 3600 che votarono alle primarie per il candidato sindaco. Se fossi nei panni del Pd, mi preoccuperei di questi numeri deludenti e non dei poco più di 300 che hanno votato per Irene Manzi. Mi congratulo con lei ma non si può mischiare il suo successo interno al partito con la verifica, queste primarie sono state una resa dei conti all’interno del partito perciò non possono diventare una scusante per non parlare della situazione della città di Macerata e delle pratiche amministrative rimaste sospese. Se ritengono soddisfacente che 600 persone si siano recate alle urne, allora faccio tanti auguri ai componenti del Pd  ma li avviso che queste più o meno finte verifiche non basteranno, noi non scherziamo e se ne accorgeranno. Intanto aspettiamo di sapere quando si riparlerà di politica».

Guido Garufi (Idv)

Guido Garufi (Idv)

Cambiamenti  imminenti anche tra i banchi dell’Idv. Guido Garufi e Alessandro Savi hanno infatti deciso di staccarsi dal partito per aderire al Centro Democratico di Massimo Donadi e Bruno Tabacci, seguendo così David Favia e Paola Giorgi (leggi l’articolo). 
«Avevo previsto da dieci mesi che l’atteggiamento estremamente eccessivo ed irritante di Antonio Di Pietro nei confronti del Pd sarebbe poi degenerato – spiega Garufi – . La mia tesi che proposi a Di Pietro stesso era attivare quel processo teatrale che si è svolto intorno a Monti per cui molti onorevoli lo votavano al Parlamento e ne parlavano male nelle piazze dei loro collegi. Di Pietro doveva essere un attore ma purtroppo non ne ha la qualità».
Per quanto riguarda la posizione del nuovo gruppo in maggioranza, Garufi è deciso: «Siamo convintissimi di restare in maggioranza ma sempre espletando l’azione amministrativa  in modo costruttivo e allo stesso tempo critico. Inoltre  riconosciamo al Consiglio le prerogative del Consiglio e alla Giunta quelle della Giunta». E per quanto riguarda la verifica? «Vogliamo andare avanti e ribadiamo che in Giunta devono esserci due assessori in meno per risparmiare perchè il 2013 sarà peggiore del 2012. Abbiamo chiesto che gli assessori rimettano il loro mandato ai partiti  anche se per legge sono scelti dal Sindaco. I partiti confrontandosi con loro confermeranno o meno gli stessi assessori. Questo non è  in contrasto con la norma e in questo modo non viene leso il diritto del sindaco».

 

 

 



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X