Attivavano sim card intestandole a persone ignare o inesistenti. Le utenze sono state poi trovate in possesso di spacciatori arrestati nel corso delle ultime operazioni contro lo spaccio di sostanze stupefacenti condotte dalla Squadra Mobile lungo la fascia costiera della provincia.
A parziale conclusione di un’articolata attività investigativa, questa Squadra Mobile ha denunciato in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica otto persone:
M.S. pakistana di 29 anni, C.S. 50 anni, G.H.M.J. sud-americana di 37 anni , S.H. cingalese di 34 anni , T. C.di 34 anni, M.C. di 53 anni, C.N. di 50 anni e P.N.di 40 anni, tutti ritenuti responsabili del reato di trattamento illecito di dati personali e sostituzione di persona. I fatti incriminati sono accaduti nel territorio dei comuni di Porto Recanati, Ancona, Civitanova e Montecassiano, durante il periodo che va da dicembre 2010 ad oggi.
Nello stesso contesto investigativo sono stati, inoltre, denunciati in stato di libertà sei cittadini tunisini tutti ritenuti responsabili del reato di ricettazione per fatti avvenuti in Porto Recanati nel decorso mese di Aprile, in quanto risultano intestatari di sim card che si è accertato essere provento di delitto, schede tutte risultate attivate nei punti vendita gestiti dagli indagati.
In particolare proprio questi ultimi, nella loro qualità di titolari di dealer di telefonia mobile tutti siti nelle province di Macerata e Ancona, avrebbero, in maniera fraudolenta, attivato le sim card intestandole a persone ignare di ciò o addirittura inesistenti. Numerose utenze erano in uso a spacciatori.
Le perquisizioni eseguite nella giornata di ieri dagli uomini della Squadra Mobile con la collaborazione di personale della Squadra Mobile di Ancona e del Commissariato di Civitanova Marche in esecuzione di decreti emessi dalla Procura della Repubblica di Macerata nei confronti dei titolari dei negozi di telefonia sopra indicati, ad eccezione del C.S., all’interno dei rispettivi negozi hanno permesso di rinvenire e sequestrare materiale cartaceo utile per il prosieguo delle indagini in corso (computer, schede telefoniche WIND) ed oltre 110 documenti di identità costituiti da carte di identità patenti di guida, codici fiscali, passaporti e tessere sanitarie intestati ad altrettanti cittadini italiani. Sul conto dei documenti sono in corso specifici accertamenti finalizzati a comprenderne e giustificarne la loro presenza nei luoghi dell’attività svolta.
(redazione CM)
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