Francesco Adornato, direttore del Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali dell’Università di Macerata propone di candidare Macerata come capitale europea della cultura per il 2019 e il sindaco Romano Carancini non si tira indietro: “Condivido in pieno la proposta di Adornato – si legge in una nota – lo ringrazio perché tale idea rafforza la dimensione internazionale della nostra città e la pone ancora più sotto la luce dei riflettori”. Il sindaco Romano Carancini sposa il progetto e invita enti, istituzioni, il mondo imprenditoriale e le associazioni ad appoggiarlo ribadendo che “Macerata, insieme al suo territorio provinciale, è una città che in campo culturale si è sempre distinta per la ricchezza dei beni: il Palazzo Buonaccorsi, la rete museale provinciale, lo Sferisterio, un sistema di biblioteche con un patrimonio ricchissimo, la collezione di arte moderna conservata a Palazzo Ricci. E anche nello spettacolo dal vivo abbiamo dimostrato una grande capacità creativa con Macerata Opera Festival, Musicultura, MacerataRacconta, la Fiera dell’editoria marchigiana, Civitanova Danza e tante altre realtà animate da una rete associativa che vivifica tutta la cultura maceratese. La presenza sul territorio delle due Università e dell’Accademia delle Belle Arti è un segno dell’alto livello culturale, segno di qualità della vita e di benessere sociale. La candidatura di Macerata a capitale europea della cultura – conclude il sindaco Carancini – è auspicabile. Tutto il territorio provinciale e regionale può beneficiare di questa opportunità per far conoscere la bellezza e la ricchezza che siamo capaci di conservare e produrre. Insieme, le amministrazioni, i grandi enti e le grandi istituzioni della città possiamo senz’altro concorrere a rendere possibile il progetto, attraverso un lavoro sinergico e collaborativo. Lavoriamo con entusiasmo per fare in modo che la nostra città rientri nella rosa delle città italiane aspiranti a divenire regine della cultura”.
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e delle bestemmie !
Il Sindaco continua a confondere la cultura con lo spettacolo ed ha dimenticato di annoverare tra gli “venti” quell’artemigrante uscita recentemente dall’alcova…mentale di qualche assessore.
ahhahahaha
La città dove le mostre vengono fatte tute da Seri e dal centrosociale, dove non c’è un concerto UNO valido, un cinema decente, una stagione teatrale penosa, dove lo Sferisterio è lo spettro di quello che fu 20 anni fa…
O Carancini non sa giudicare o non capisce niente di cultura… un po’ di dignità sindaco!!!
Presumibilmente il Sindaco, chiamato dentro la proposta di Adornato, rilascia una dichiarazione senza comprendere bene di cosa si stia parlando….
Anzi, senza comprendere per nulla di cosa cavolo si stia parlando…
Quando una città, in Europa, viene scelta come Capitale europea della cultura sotto i riflettori ci finisce la città, non il territorio, ne tantomeno la Regione….
Quindi casomai Macerata (speriamo, ma ci sono altre candidature italiane, visto che il 2019 tocca all’Italia) venisse scelta i riflettori si accenderebbero solo su Macerata
Quindi chiamare in causa il territorio provinciale/regionale è completamente sbagliato e fuorviante.
Bastava cliccare su wikipedia e leggere solo la prima mezza riga per capire di cosa cavolo si stesse parlando:
La Capitale europea della cultura è una città designata dall’Unione Europea, che per il periodo di un anno ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale.
comprate un microfono!
Una piccola rettifica (per Marco Travaglio): fra le mostre maceratesi di quest’anno mi permetto di ricordare la personale di Bruno Ceccobelli, uno degli artisti più interessanti del secondo Novecento, a Palazzo Buonaccorsi lo scorso maggio. Questa volta ad organizzare era la nostra associazione culturale, Rrose Sélavy, in collaborazione con Macerata racconta (né ADAM, né centri sociali).
Ci sono candidature che riscuotono timide reazioni (quella di Giorgio Meschini alla primarie del PD) ed altre che devono indiscutibilmente inorgoglire.
La proposta del Direttore e l’adesione del Sindaco sono meritevoli di grande attenzione. Candidarsi significa prima di tutto unire enti pubblici e risorse private nella preparazione di un “progetto” perché il presupposto e’ proprio questo e non solo quello di avere “n” monumenti, teatri, mostre, ecc.
Quand’anche non dovesse arrivare la vittoria (epilogo quasi certo) il progetto potrebbe essere comunque sviluppato, magari con risorse minori, ma sempre con un ritorno d’immagine notevole.
Al massimo capitale europea del ciauscolo e po’ e po’… ce sta sempre Visso!