di Filippo Ciccarelli
La stazione ferroviaria di Macerata è stata aperta nel 1886; da allora, poco è cambiato. La linea è ancora quella caratteristica dei bei tempi andati, un mono-binario non elettrificato, che conduce a due snodi fondamentali per il traffico nazionale: quello lungo l’Adriatico (Civitanova) e quello appenninico che da Fabriano porta a Roma. Sono scomparsi carbone e vapore (ma le testimonianze di quel passato sono visibili lungo la linea, come alla stazione di Corridonia) e, nel periodo estivo, spariscono pure i treni. Dal 30 luglio al 2 settembre le corse della “litturina” – questo il nome dialettale del vagone che copre i 95 km della linea – vengono rimpiazzate dall’andirivieni degli autobus, che effettuano un servizio sostitutivo. Alcuni cittadini ci hanno segnalato dei disagi, specialmente nei giorni e negli orari di punta della stagione estiva: le foto a sinistra sono state scattate da una nostra giovane lettrice di sabato, nel bus diretto da Civitanova a Macerata, evidentemente sovraffollato dopo una giornata di mare. “Questa è una foto che dimostra la situazione delle corriere che partono da Civitanova per
ritornare a Macerata delle ore 18.30. Se tolgono il servizio ferroviario almeno potrebbero mettere due corriere in modo tale da non rischiare di essere tutti appiccicati come delle sardine” scrive l’autrice degli scatti.
Effettivamente, oltre al problema del confort, c’è sicuramente una questione sicurezza da considerare, vista la quantità di gente stipata nel pochissimo spazio a disposizione sul bus. Tuttavia ci sono anche viaggiatori – seduti più comodamente rispetto a quelli ritratti nelle foto a sinistra – che apprezzano il servizio sostitutivo: “In bus si viaggia meglio, e gli orari sono rispettati” è la frase che va per la maggiore.
Il titolare dell’edicola della stazione, invece, ha qualche preoccupazione per il futuro: “inizialmente c’è stato un po’ di sbandamento per l’orario e perché alcuni aspettavano il treno al binario, poi piano piano gli utenti si stanno adattando. Riguardo al futuro del treno a
Macerata penso che non ci sia un buon servizio, diversi clienti non passano più perché non sono soddisfatti. Un servizio migliore porterebbe vantaggi alla linea ferroviaria”. E proprio sul futuro della linea ferroviaria pesano grandi incognite. Non è un mistero che la tratta Civitanova-Fabriano, classificata “complementare” rispetto alla “fondamentale” linea Adriatica dalla stessa Rete Ferroviaria Italiana che la gestisce, possa chiudere i battenti lasciando spazio, un domani, al solo trasporto su gomma. Una scelta che lascerebbe alla città un altro pezzo da museo, dopo il restyling della stazione maceratese, effettuato nel 2010 e che ha fatto guadagnare la categoria “silver” allo scalo del capoluogo, gestito da Centostazioni.
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Il treno avrà 1000 problemi,sarà antiquato ma..il bus ci mette più tempo,spesso è insufficiente per il numero di passeggeri in attesa e la minor frequenza impone una attesa lunga,soprattutto se si devono prendere coincidenze sulla linea adriatica o a Fabriano.Magari i nostri politici dovrebbero più preoccuparsi di cose concrete come questa e meno di poltrone provinciali.
Possiamo alzare un polverone, solo che come dice il Sig. Josh qua si pensa solo a mantenere poltrone…
Se solo potenziassero i servizi, come quello ferroviario e bus, la qualità della vita migliorerebbe ulteriormente, meno macchine che circolano, meno inquinamento, più gente che passeggia per il centro senza respirare lo schifo che esce dagli scarichi delle auto, che poi a 40 gradi è piacevolissimo, rientri a casa ed hai bisogno della lavatrice invece della doccia…..le zone limitrofe potrebbero beneficiare anche loro di visite turistiche, praticamente più euri che entrerebbero nelle casse maceratesi. E’ vero anche il discorso che la gente non usa questi mezzi di trasporto, oggi si va in macchina anche nel bagno di casa, ma è pur vero che se non diamo un servizio efficente e spiccio, nessuno potrà iniziare.
Se c’è un bus un’ora si e l’altra no, è normale che la gente a lungo andare manda tutto a quel paese, se per arrivare a civitanova devo partire 2-3 ore prima da casa, prendo la macchina e faccio prima e il bus a disposizione è zeppo di gente…
Parole che vanno al vento…Complimenti Sig. Sindaco a te e chi ti ha preceduto insieme a tutti gli amici del palazzo….vergognatevi, fate veramente schifo….ed io mi lamentavo del mio piccolo paesino campano….è oro.
Si ma non serve che fai la stazione bella se poi i treni sono quelli cheogni volta alazano quel fumaccio nero e sono gli stessi che prendevamo negli anni ’60!!! Servirebbero mezzi nuovi, possibilmente molto meno inquinanti (illusione, visto che è una linea ferroviaria vecchissima e ancora non elettrificata… nel 2012!!). La condizione delle strade è pietosa, bene il bus ma se poi passa sulle mulattiere strette il vomito non ve lo leva nessuno (da tolentino a s. severino e c.raimondo è un pianto…)
Si dice sempre che i soldi sono finiti. O perchè c’è crisi, o perchè “se li so’ pappati li politici”, sta di fatto che il ritornello è sempre quello.
Ora io mi chiedo se ciò sia vero, perchè spesso le risorse pubbliche (I NOSTRI SUDORI) vengono BUTTATI VIA per cose di facciata, ridicole e assurde. Detto ciò, venendo alla Civitanova – Fabriano, non ho nulla in contrario a tenerla in funzione. Ma qualcosa VA CAMBIATO. So che si farà il sottopasso nella zona commerciale Aurora, poichè sorgerà l’Ente Fiera. Ma sul tratto di Statale 16?? Continueremo a lasciare il passaggio a livello IN ETERNO? Con file di auto ancor più infinite?? Sia esso un sottopasso, un cavalcavia, una metropolitana di superficie (assai improbabile secondo me), o vattelappesca cosa, comunque allo stato attuale non si può continuare. Cari politici a quando un’opera SERIA E FATTIBILE? O dovremo aspettare le prossime elezioni (fra 5 anni), prima che se ne riparli, SENZA CHE POI, PUNTUALMENTE, NON SI TROVI UNA SOLUZIONE??
UN CIVITANOVESE INDIGNATO.
La sostituzone dei treni con i bus, se puó fare gola alla Contram (che da mesi c specula sopra, in pien accordo con Trenitalia che non fa mistero di voler dismettere la linea), in realtà non interessa un fico secco e non piace affatto ai pendolari che continuano a preferire e volere il treno, e giustamente: se devo infognarmi sulle strade, allora prenod la mia macchina, no?
La mancanza di una ferrovia efficiente è uno dei tanti scandali di cui dobbiamo ringraziare la classe politica indigena, e che valgono a confermare la marginalità di un paesotto come Macerata ed il suo territorio, e la pessima qualità della vita di questa landa dimenticata da Dio …….