Il Festival esce dallo Sferisterio e coinvolge la città: invade i teatri, le strade, i cortili, le piazze. L’opera, terreno naturale di incontro e convergenza tra le arti, dialoga con la letteratura, la filosofia, l’arte, la musica contemporanea, la canzone. E lo fa rivolgendosi a tutti: dai bambini che saranno il pubblico di domani, ai giovani che possono identificarsi al meglio nelle storie estreme di Violetta, Mimì e Carmen, a tutti i cittadini e agli ospiti di Macerata, attraverso spettacoli, concerti incontri, mostre e conferenze che dal martedì alla domenica dimostreranno la vitalità e l’attualità della tradizione del melodramma.
“Abbiamo voluto portare la magia dello Sferisterio fuori dall’arena – ha affermato il direttore artistico Francesco Micheli, durante la presentazione di questa mattina nel foyer del teatro Lauro Rossi -. Con le associazioni culturali abbiamo intessuto un rapporto che vogliamo duri negli anni. Ogni giorno della settimana che precede le serate in arena sarà come un settimana santa laica che esploderà allo Sferisterio e che avrà una proposta per ogni palato. Un grazie al main sponsor che, come i mecenati di molti anni fa, ha deciso di sostenere un progetto culturale come il nostro”.
L’iniziativa, che prende forma per il primo anno a Macerata, infatti, è sostenuta quasi interamente dai privati. Main sponsor è F.lli Simonetti Spa. Gli altri sostenitori sono: Gabrielli spa, Clementoni spa, Unicredit Banca, Confartigianato di Macerata, Ordine dei Commercialisti della provincia di Macerata, Consulenti del lavoro della provincia di Macerata, Ordine dei Geometri e degli Avvocati della provincia di Macerata.
“Abbiamo risposto subito con interesse alla partnership che ci è stata proposta dall’Associazione Sferisterio – dichiara Alberto Simonetti, titolare dell’impresa che porta il suo nome – che con il Festival Off offre una opportunità importante alla cultura del territorio. Anche il privato soffre, ma dobbiamo ripartire. Ripartire proprio dalla cultura, dall’arte. Per questo ci crediamo, per questo la sosteniamo”. E un riconoscimento arriva anche dal presidente dell’Associazione Sferisterio Romano Carancini che sostiene come “il Festival Off sia la grande novità della stagione che può aprire scenari interessanti e varie progettualità”. Concorda l’assessore provinciale alla Cultura Massimiliano Bianchini che sottolinea l’importante collaborazione tra il pubblico ed il privato, “possibile solo laddove c’è un progetto forte e valido”.
Ecco la proposta culturale del Festival Off.
Il martedì è “Young”: la serata dei bambini, con il “Flauto magico tascabile”, i laboratori e giochi musicali, e il concerto del Coro Pueri Cantores di Macerata “A Night at the opera”. Per i giovani il ciclo “Opera Pop”: tre appuntamenti dedicati al rapporto tra la grande tradizione operistica e la canzone e la musica pop. I titoli spiegano tutto: Da Verdi a Mina; Da Puccini a Morricone e Da Bizet a Brel.
Il Mercoledì è “Mania”. Il Teatro Lauro Rossi ospita tre concerti: apre il 25 luglio la musica antica con “Nuvole Barocche”, un concerto diretto da Marco Mencoboni; il 1° agosto un omaggio a Stefano Scodanibbio, il geniale contrabbassista maceratese scomparso all’inizio dell’anno, a cura di Rassegna Nuova Musica; infine l’8 agosto Andrea Concetti festeggia con il recital “Vent’anni all’Opera” i suoi primi due decenni di carriera.
Il giovedì è “Extra” e prevede tre grandi momenti: lo spettacolo di Roberto Bolle, la serata di gala in omaggio a Mario Del Monaco e la Notte dell’Opera.
Nel corso del fine settimana anche gli “Aperitivi culturali” organizzati da Sferisterio Cultura (a mezzogiorno agli Antichi Forni) in cui artisti, giornalisti e filosofi indagano i temi della stagione lirica. Alle 19, invece, il centro storico si anima con i Reading con musica dal vivo di “Pomeridiana”, a cura di Adam – Accademia delle Arti Macerata.
Negli ultimi tre giorni del Macerata Opera Festival (10-11-12 agosto) nella proposta culturale si inseriscono anche i concerti “Voci d’organo”, alle 18 alla Basilica di S. Maria della Misericordia, in collaborazione con Marche Organi e Coro Lirico Marchigiano “Bellini” (progetto “Refresh!”, a cura del Consorzio Marche Spettacolo).
Il percorso del Festival Off è completato da due mostre: dal 14 luglio al 30 settembre i Musei civici di palazzo Buonaccorsi ospiteranno “Violetta, Carmen, Mimì – Percorsi al femminile dallo Sferisterio ai musei civici di Macerata”, mentre l’Accademia delle Belle Arti di Macerata propone “Anti-Accademica”, un programma di installazioni in centro storico dal 17 luglio al 12 agosto. La maggioranza delle manifestazioni è ad ingresso gratuito per consentire la massima partecipazione.
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Qualcuno spieghi al Micheli che la Settimana Santa è quella che contiene il processo e le torture e introduce alla morte in croce di Gesù. Laicamente intesa contiene torture per i già provati maceratesi e conduce al flop in Arena?
La Settimana Santa porta alla Resurrezione, non al tafazzismo.
Per quest’ultimo, che si abbia almeno l’intelligenza di aspettare lunedì 13 agosto, poi da queste colonne si salvi chi può.
Ho la netta sensazione che se tale
iniziativa il Sig. Micheli l ‘ avesse partorita per Covitanova – qualcuno se la sarebbe presa con qualcun altro
per essersi fatto scappare per l ‘ennesima volta una buona occasione utile per Macerata …
P.S. Netta Sensazione non flebile certezza .. 🙂
LA stagione OFF è nulla.
Si preannuncia inoltre la peggior stagione lirica in assoluto:
La Boheme dei figli dei fiori,
La Carmen ecosostenibile,
le abbiamo sentite tutte ormai noi poveri maceratesi…
Se uno va all’opera credendo che ci sia cultura è solo perchè ha visto amici di Maria di Filippi in vita sua, il resto si astengano pure…
Caro Failla, per giudicare bisogna andare e vedere…se ti presenti dicendo che “Io non vado allo Sferisterio” e poi già ti metti a giudicare (per lo meno le opere)…
…per lo meno aspetta, vai, vedi e poi apri pure il fuoco…
…se poi hai solo risentimenti, beh questa è un’altra questione…
Giudicare cosa?
Non hanno chiamato Scorsese e Ferretti alla regia e alle scene, hanno chiamato tali Micheli, Musacto e Sinigallia, venuti qui con suo entusiasmo e le loro tessere di partito chiamati da tal odiato sindaco Carancini.
Io i miei soldi non glieli regalo e penso sia un bene che l’opera venga sospesa piuttosto che andare incontro a tali atrocità.
Un consiglio per tutti: portatevi i fischietti all’opera, quest’anno ne sentiremo delle belle…
I puristi dell’opera avranno da dissentire, i giovani andranno lungomare a Civitanova invece…
AMEN
Be’ Sig . Travaglio –
Io personalmente quasi sempre molto critico
dopo – mi sento molto a disagio prima –
Ma Guantanamo pare abbia fatto
proseliti ….
A me sembra difendiate l’indifendibile.
Però chiedo in base a cosa giudicate la qualità?
Agli articoli di giornale che Carancini fa scrivere a regola d’arte ai suoi adepti Giannangeli e company?
Agli incassi? Allora basta incassare? Allora faccio bene io a dire “nn ci andate”.
Secondo me, e la chiudo qui, non bisogna andarci. Se vale se ne parlerà poi e la gente vedrete ci andrà, se non vale la gente resterà a casa cmq.
Perchè comprare a scatola chiusa???
Secondo me non vale la pensa andarci e finché non mi proporranno una stagione all’altezza con nomi e cognomi IO non ci andrò.
sono stato alle prove di regia della carmen ecosostenibile e posso dire che non è la classica carmen con nacchere e flamenco ,il maestro Micheli è molto euforico ma penso che per il pubblico maceratese è un pò esagerato,cori da stadio,immondizia sparsa sul palco.Secondo me l’hanno buttata in politica,su idee sinistroidi di lotta di classe.Auguro a Micheli un buon lavoro.
Scusi Travaglio – ma con quale parametro riusciamo a stabilire la qualità se mettiamo tutti al muro prima ancora che riescano a dimostrarla con atti concreti ??? Mi scusi ancora – ma sa quanti detrattori aveva avuto Benigni prima di ricevere l Oscar ? O ancora quante lotte ha dovuto affrontare Dante Ferretti per riuscire ad essere tale – una delle quali guarda caso proprio qui a Macerata- città pregna di acculturati – che fecero di tutto per toglierselo di torno – (poi si addussero motivazioni di tutt altro tipo ) Quindi non ammantiamoci sempre di coltri incommensurabili di sapienza – e di scienza occulta – che ci portano alle recensioni dei film prima ancora di averli visti – e con tanta supponenza da sconsigliarne la visione anche a chi aveva voglia di poterli invece recensire nella piena autonoma consapevolezza che solo l oggettività del proprio metodo di valutazione – giusto o sbagliato che fosse – determinava … Il maestro Micheli e’ giovane – si e’ caricato un fardello di notevole peso – sta cercando di fare del proprio meglio – si sta dando da fare e secondo me con merito – bocciarlo prima ancora che gli esami siano iniziati a me sembra profondamente ingiusto … Un ultima cosa CM oramai e’ diventato non ” Un quotidiano on line ” ma ” Il quotidiano on line ” di Macerata e in quanto tale chiunque digita Macerata notizie -da qualsiasi parte D Italia e anche oltre confine – se lo ritrova sempre davanti – in prima fila / Quindi anche se non fa comodo politicamente – nei momenti salienti della vita cittadina cerchiamo di non essere sempre i soliti mariti che se li tagliano per dispetto delle rispettive consorti –
Con tutto il rispetto di lorsignori colleghi commentatori, mi vedo costretto dai fatti ad aprire il fuoco prima della prima per almeno un paio di motivi:
1 – nei manifesti (anonimi che più anonimi non si può) gli autori delle opere vengono indicati molto male: il povero Puccini è indicato con l’iniziale del nome seguita dal cognome (quando mai si usa scrivere G. Puccini in un manifesto o in una brochure?); diverso il criterio usato per i librettisti, ma citati – sia pure con nome e cognome – in un corpo praticamente invisibile, in corsivo e non con la grafica principale (si saranno accorti dopo che mancavano i librettisti e li hanno aggiunti in fretta e furia per non fare una figuraccia?).
2 – s’era detto che sarebbero venuti a cantare i cantanti migliori in circolazione; infatti, sono così importanti e celebri che nei manifesti, di loro, non c’è la benché minima indicazione…
non mi piace questa carmen trasandata e un pò volgare,con i sacchetti di plastica in mano(neanche biodegradabili)ambientata in una periferia distrutta tipo favelas o una Scampia napoletana tra ubriachi,rom ecc.ieri sera sono stato alle prove d’orchestra e regia,ma sono sempre più convinto che un’opera deve essere allestita secondo tradizione,funziona per questo perchè c’è tradizione c’e un aristocrazia uno stile aggià nell’ambientazione originale, con la Spagna e i suoi stereotipi,perchè cambiare qualcosa che funziona.Poi sempre buttata in politica e in religione con un certo anticlericalismo buttato li con paragoni che alcune volte è meglio tacere(vedi settimana santa sopra citata).Comunque speriamo bene.
@Pippo71
Finalmente qualcuno che fa una critica su un qualcosa che ha visto!
@Davoli
Anche a me non piacciono molto i manifesti, però prendo atto che c’è stato un cambiamento e perciò, right or wrong this is my country.
Non vorrei, però, che se per assurdo Micheli avesse scelto Popsophia anziché lo Sferisterio, adesso si dicesse “Ah, hai visto che belle novità a Civitanova con il nuovo responsabile, che ovviamente a Macerata se lo sono lasciato sfuggire perchè Carancini dorme!”
A me di Carancini e della sinistra maceratese non me ne frega niente. Devono solo andare a casa per i fallimenti che stanno ottenendo politicamente.
Mi importa solo che lo Sferisterio venga criticato, e sonoramente se necessario, solo per i prodotti finali realizzati e i fallimenti sulla presenza di pubblico e di incassi, non per il tono di colore tenue del manifesto o per la mancanza di rispetto sull’iniziale dell’autore dell’opera. A casa mia questo si chiama chiacchiericcio, di cui questo territorio trabocca da secoli per il gusto di crocifiggere chi, venuto da fuori ma sempre con il beneplacito degli orazi o dei curiazi (dx o sx), è visto come l’estraneo da rimandare a casa il prima possibile. L’hanno fatto negli anni settanta, e me lo ricordo bene, quando il PCI era all’opposizione e impediva ai suoi militanti di andare a vedere opere “democristiane”, lo fa adesso la destra dapprima ai tempi di Maulo e ora con Carancini.
MA BASTA!
I cantanti? Sai bene che comandano le agenzie teatrali. Speriamo piuttosto che non succeda di avere per forza cantanti impreparati che però, su volontà del direttore artistico, devono cantare per forza leggendo lo spartito proiettato sul muro (La Forza del Destino docet, ai tempi del precedente direttore).