di Paolo Del Bello
I Giovani Tolentino hanno chiuso la stagione nel campionato di Seconda categoria dopo un girone di ritorno non propriamente soddisfacente.
Presidente Maccari ormai avrà avuto tempo di analizzare la stagione conclusa, eravate partiti con ambizioni di vertice ed invece vi siete ritrovati fuori dai play-off. Dove sono mancati i Giovani Tolentino?
“Le mancanze sono state tante ed in ogni settore, in primis le mie e della dirigenza, con delle scelte azzardate prese nei momenti decisivi, poi risultate non adeguate. Nonostante la consapevolezza degli errori che stavamo commettendo abbiamo insistito su rotte sbagliate finendo la stagione nel peggiore dei modi, dimostrando inesperienza, precarietà e pochissima lucidità nel prendere decisioni importanti”.
Eppure fino a gennaio un grande campionato, (18 risultati utili consecutivi) poi qualcosa si è rotto e non siete più riusciti ad esprimervi al meglio…
“In realtà qualcosa si era rotto già tempo prima, sicuramente per alcuni componenti della squadra erano eccessivi gli obiettivi imposti dalla società ad inizio stagione. Può sembrare incredibile, ma nonostante fosse un campionato di seconda categoria per diversi componenti del team, dirigenti inclusi, è stata eccessiva la pressione”.
Il cambio del mister dall’esterno è sembrata una scelta azzardata…
“Dall’interno lo era ancora di più. Posso solo dire che nel momento del cambio c’era la consapevolezza di sbagliare e di peggiorare la classifica di qualche posizione in compenso speravamo di avere vantaggi in altre situazioni, chiaro è che nessuno poteva pensare di terminare la stagione senza giocare i playoff. Permettimi un ringraziamento speciale a chi è subentrato con l’entusiasmo di un debuttante ovvero Alverio Piloni un uomo di calcio che mai è mancato al suo dovere di mister. Peccato non siano arrivati i risultati…”.
Alcune voci vi danno in dismissione, altre in trattativa per una fusione, qual è la verità sul futuro dei Giovani Tolentino?
“Relativamente alla fusione non c’è nulla di concreto nell’immediato; tanto meno si parlerà di dismissioni, anzi in questo momento sono molto carico per ripartire con la stagione del riscatto. Non nego che negli ultimi difficilissimi mesi ci siano state serie possibilità che io lasciassi la società, questo si sarebbe tradotto in un totale rinnovamento dell’organigramma societario, ma dopo lunghe ed attente riflessioni ho ritenuto di non poter lasciare al termine di una stagione fallimentare. Il progetto va quindi avanti con la voglia e la determinazione che ci hanno sempre contraddistinto, facendo tesoro dei gravi errori commessi in passato. Nell’eventualità che qualcuno dovesse lasciare i Giovani Tolentino, in virtù delle delusioni raccolte, accettando offerte di maggior blasone o addirittura rifugiandosi in un anno sabbatico non vorrei che passasse il messaggio delle dismissioni. A chi ci lascerà vorrei comunque augurare le migliori fortune nelle avventure che andrà ad intraprendere”.
Il prossimo anno dovremmo aspettarci quindi dei cambiamenti importanti o ripartirete dal gruppo di giocatori-dirigenti sul quale avete basato tutte e 4 le stagioni trascorse?
“Come detto in precedenza questa appena terminata è stata una stagione con esito fallimentare, certe pressioni non sono ancora per questo gruppo, quindi ti rispondo dicendo che probabilmente qualcuno ci lascerà, ma i cambiamenti sostanziali non saranno tanto nei componenti della dirigenza quanto nella gestione delle decisioni che ci troveremo a prendere nei momenti decisivi. Nello specifico dei nomi ancora non voglio entrare nonostante c’è chi anticipandoci ha già provveduto in parte a dare l’ufficialità”.
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