di Filippo Ciccarelli
L’hanno vista aggirarsi per i vicoli tra piazza della Libertà e piazza Mazzini la notte scorsa, mentre aspettava un cliente. Gli agenti in borghese del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Macerata l’hanno fermata e perquisita: dalla sua cinta sono spuntati fuori 40 grammi di eroina di tipo Brown Sugar, stupefacente tra i più letali in circolazione.
La ragazza arrestata è F.C., di 20 anni, nullafacente e già nota alle forze dell’ordine: tra i suoi clienti soprattutto eroinomani maceratesi, conosciuti per assumere la sostanza sia endovena che associata a tabacco e marijuana. La spacciatrice è conosciuta nel mondo degli studenti Erasmus e italiani,e gravita attorno alla movida ed ai locali del maceratese; dalla perquisizione del suo appartamento nel centro storico di Macerata sono stati rinvenuti e sequestrati un bilancino e materiale per confezionamento dosi.
F.C. è stata arrestata in flagranza di reato per detenzioni ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, ed ora è agli arresti nel carcere di Camerino. Gli investigatori stanno ricostruendo la rete di fornitori e clienti, ma sembra che il suo bacino d’utenza fosse localizzato prevalentemente nel centro cittadino. Da inizio anno sono stati arrestati 15 pusher dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Macerata, ed altre 16 persone sono state denunciate in stato di libertà per detenzione di stupefacenti o per guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope, in città come nei paesi circostanti. Sequestrati e distrutti circa 200 grammi di droghe disparate.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Vergognati
Finalmente, un grazie alle forze dell’ordine, per questa gente non bisogna avere pietà!!!!
Buttate la chiave……..
NOME COGNOME , MA ANCHE LA FOTO
Magari si faccia in modo che non esca tra 2 giorni…
sono d’accordo.
Pene superiori a quelle attuali e comunque adeguate alla pericolosità (con possibili esiti anche mortali) dell’attività di spaccio, con facoltà degli spacciatori, se a loro volta tossicodipendenti (ma non sempre è così), di scontare la pena in una comunità terapeutica per disintossicarsi fisicamente e psicologicamente e avere così la possibilità di un recupero reale. Con il sistema attuale (pene blande, arresto in flagranza e immediata scarcerazione) chi spaccia seguiterà ancora più baldanzoso a fare quello che faceva prima dell’arresto, cioè distribuire la morte.
Ha vent’anni e va giudicata serenamente a prescindere dal colore della pelle e dalla nazionalità. A quell’età si è spesso più vittime che carnefici. Tra i suoi clienti, oltre qualche disgraziato della sua età ci potrebbe essere qualche professionista o commerciante del posto. O no? Quelli sono buoni? Quelli non si conoscono? Sono migliori solo perché hanno la grana e non sono costretti a spacciare per acquistare quella merda?
Che brutta sensazione ho provato nel leggere tra le righe dell’articolo ” eroinomani maceratesi ” !!!!….E mi chiedo:ma la vita, quella propria e quella degli altri non ha più nessun valore? Non posso e non voglio crederci,ma fin quando non si attueranno misure certe ed adeguate al caso,penso non ci resti altro che prendere tristemente atto di situazioni che solo con molta,molta fatica si possono accettare.
Rosella Ederli
Bravo Sig . Sbarbati concordo pienamente con il suo
intervento –
Spesso nei nostri interventi ci
si dimentica di chi ora siamo e di chi prima
eravamo —
tutti giustizieri ormai a macerata. “butta la chiave” “nome e cognome”…
sintomi di civiltà indubbiamente.
Certo e’ piu comodo buttare le chiavi
delle favelas e non quelle delle ville –/
Sig . Serrani la pensavo persona moderata-
Il suo intervento e ahime’ anche un altro mi hanno
Enormemente ………..
No, non buttate la chiave. E non mettete la foto. Però non rimettetela in libertà tra 48 ore: mandatela in una comunità di recupero lontano da qui, disintossicatele il cervello, ridatele l’innocenza dei 20 anni. E andate a cercare clienti e fornitori: che di sicuro hanno un po’ più di 20 anni.
Lo spacciatore c’è perchè è sostenuto dal consumatore, pertanto, punire lo spacciatore ma anche l’acquirente, nello stesso tempo aiutandolo ed educandolo a non drogarsi.
Vi pongo il classico esempio che faccio sempre: se le sigarette fanno male, non bisogna punire i tabaccai perche le vendono, ma bisogna educare la gente a non fumare.
sandro corsetti
@ Claudio Sellone: non vedo cosa c’entrino ville e/o favelas con spacciatori di morte…..
Non si tratta di essere moderati o meno, ovviamente nella boutade della chiave c’e’ il malessere di chi sa che dopo pochi giorni se non ore, la tizia tornera’ a in circolazione, vendendo in giro a degli sciagurati la loro dose di veleno…..
Buttare la chiave e’ ovviamente una provocazione, vuol dire che e’ ora di prendere davvero in esame un modo di combattere un problema che semina morte, mica chiacchiere !!!!
Le parole dell’avvocato Bommarito, sempre sagge e misurate, vorrebbero che questi personaggi potessero scontare le loro colpe in una comunita’…. onde poter essere recuperati e comprendere che a qualunque età la vita e’ da vivere e non da sprecarla per arrivare piu’ velocemente ad una morte tragica come quella di chi fa uso di droghe.
Le quoto e le appoggio, ma vivaddio caro Claudio, non facciamone un discorso di favelas, moderazione, ripicche o buoni sentimenti………..
Anche “Zio Lippo” nel suo post suggerisce e convalida l’uso di un metodo di recupero, di tornare alla fresca innocenza dei 20 anni, ben comprendendo che “buttare la chiave” non e’ che una provocazione dialettica !
@ Corvo: Non nascondiamoci dietro ad un dito: droga e’ sinonimo di morte. Punto e a capo.
@ Serrani–
Provochi dialetticamente in altro modo—per esempio quando dialetticamente
suggerisce di buttare la chiave–pensi se dialetticamente quel ragazzo o ragazza di 20 anni fosse stato/a suo figlio—
e sempre dialetticamente pensi se avrebbe fatto lo stesso intervento …
Bommarito ha suggertito ma non di buttare via chiavi….
Le parole sono sassi – rammenti ….e non me ne voglia—-se in queste persone disgraziate più di quanto non ci sia dato di capire —io cerco sempre di scovare quell’umanità che forse noi tutti abbiamo contribuito a negargli-prima creando una clausura mentale fra loro e noi e dopo buttando via le chiavi..dialetticamente si intende .
Smettiamola di essere buonisti e di ciurlare nel manico!
Il lavoro che fanno Giuseppe Bommarito e Gaetano Angeletti, fondatore de “La Rondinella” di Corridonia, è encomiabile, ma INUTILE. Uno se salvano dalla droga, 100 ne entrano. Dei SERT non ne parlo, poiché col Metadone non hanno mai tirato fuori alcuno dalla droga…
Trenta anni fa io tirai fuori dalla “piazza” una tossico da 5 dosi di eroina giornaliere. Fu recuparata in un Narconon in soli tre mesi e non si è più drogata. Ma ho visto morire altre ragazze che erano uscite e poi sono rientrate nella droga…
Facciamo pure discorsi psicoterapeuti con tette le motivazioni del caso. Ma ormai abbiamo oltrepassato il limite di guardia e la china per la nostra società è inarrestabile. Non occorrono più mezze misure. Si dice: i genitori dovrebbero controllare, parlare con i propri figli… Io sento che i genitori non ne possono più. I figli non hanno speranze e avvenire davanti. Chi dovrebbe essere eticamente avanti a tutti, ossia la casta politica, che indirizza le istituzioni, non solo è ferma, ma è invisciata nel crimine e nella incapacità di trovare soluzioni.
Tutti ormai sanno che nelle discoteche si spaccia alla luce dei faretti. Quando ordini una bibita ti chiedono se ci vuoi la “pasta”, ossia la pasticca.
I giovani preferiscono abbrutirsi con la droga e l’alcol invece di muoversi e di sistemare le cose, magari con una rivolta pacifica prima e armata poi. Forse li voglio drogati e ubriachi, poiché in quelle condizioni “non danno fastidio ai manovratori”.
Le Forze dell’Ordine non sanno che nelle discoteche si spaccia? Forse non in tutte. Ma in quelle in cui avviene, perchè non si controlla e poi si chiudono quei luoghi di spaccio? Non si vuole “danneggiare” l’economia?
Io ho perso ogni fiducia nella “democrazia”. Ormai, LA DEMOCRAZIA HA UCCISO LA DEMOCRAZIA. Non ci resta che un Governo etico, forte, dedicato e preciso. Ma chi può costituirlo? Il professor Monti? Il Movimento 5 Stelle? Di Pietro? Suvvia, non scherziamo.
In questo momento c’è solo vuoto e disperazione. Sistemate le cose prima che ci pensi il Popolo nei modi che la storia ci ricorda: con i Comitati di Salute Pubblica…