Associazione Sibilla Appenninica, Altura, Federazione Nazionale Pro Natura, WWF Marche, Mountain Wilderness, Italia Nostra onlus, Umbria Nostra onlus Sezione di Spoleto e Comitato Difesa Monte Mezzano denunciano una “grave ingerenza politica sulla Centrale eolica di Camerino”, il cui progetto è stato presentato ieri in Provincia (leggi l’articolo):
“Abbiamo appreso con stupore” scrivono “che il Consiglio dei Ministri avrebbe deciso di autorizzare la Regione Marche alla realizzazione della grande centrale eolica della Comunità montana di Camerino. Una notizia che, se confermata, significherebbe l’installazione, in una delle aree più integre e suggestive dell’Appennino umbro-marchigiano, di 17 gigantesche torri eoliche alte, comprese le pale, circa 120 metri, cioè come grattacieli di 40 piani, a cui si aggiungerebbero le opere riguardanti le strade e le linee elettriche. L’area è paesaggisticamente vincolata ed è situata, tra 1000 e oltre 1300 metri di quota, tra la Riserva Naturale di Torricchio e il Parco Regionale di Colfiorito. Gli impianti risulterebbero quindi ben visibili dai rilievi circostanti dell’Umbria e delle Marche, nonché dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Proprio per tali ragioni, nel 2008 il progetto era stato doverosamente bocciato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio delle Marche, in fase di valutazione di impatto ambientale. Molte associazioni ambientaliste e comitati, tra i quali il CAI, Mountain Wilderness, Italia Nostra e la LIPU, avevano inoltre nello stesso anno manifestato contro questo devastante progetto, difendendo l’operato della Soprintendenza, duramente e ingiustamente contestato da alcuni rappresentati della Regione Marche e della Comunità Montana di Camerino. Ora, e dopo alcune azioni legali tentate dalla Regione, si apprende addirittura che il via libera del Consiglio dei Ministri sarebbe arrivato grazie alle azioni politiche intraprese dal consigliere regionale Angelo Sciapichetti e dall’on. Mario Cavallaro, il quale si sarebbe fatto portavoce in Parlamento e a livello governativo con i ministri competenti per una “positiva soluzione della vicenda”. Manifestiamo quindi tutta la nostra indignazione per questi fatti, che consideriamo un grave atto di ingerenza politica tesa ad interferire con il normale corso della procedura di valutazione di impatto ambientale, che dovrebbe invece attenersi ad argomenti strettamente tecnici. Una ennesima dimostrazione di arroganza da parte di una classe di amministratori abituata ad utilizzare il potere politico per il raggiungimento dei loro scopi, anche a costo di passare sopra i disposti normativi.
Nella convinzione che gli obiettivi di riduzione di “gas serra” possano essere raggiunti principalmente mediante una seria politica di risparmio e di autoproduzione e senza dover sacrificare gli angoli ancora incontaminati dell’Appennino, ci appelliamo alla Regione Marche affinché ponga immediato rimedio agli altissimi rischi ambientali dell’eolico selvaggio, innanzitutto attraverso il leale riconoscimento e il rispetto del ruolo di altre autorevoli istituzioni, come le Soprintendenze, preposte alla tutela di fondamentali beni comuni, come il paesaggio e l’ambiente”.
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La soprindendenza con la scusa di tutelare non ha fatto altro che ostacolare incessantemente e senza prescindere l’eolico in tutte le Marche, questo è il risultato della mancanza di obiettività della stessa con conseguente calo della credibilità: un parco eolico in una zona stupenda che verrà irrimediabilmente compromessa creato da chi sempre senza prescindere lo avrebbe costruito anche in vetta al Monte Bianco se ne avesse avuto l’ opportunità.
Ironico…vietato pressoché ovunque…ma non in posti stupendi.Mah.
Modello Marche dei post metal/mezzadri!
Non sono un tecnico e forse dirò qualche fesseria ma esprimo anche io i miei dubbi circa la complessità del progetto.
a) 17 grattacieli di 40 piani, in una zona quasi incontaminata e paesaggisticamente parlando molto suggestiva, è obiettivamente una follia;
b) l’efficienza degli impianti eolici è modesta rispetto ad altri fonti di energia rinnovabile;
c) gli impianti, quando sono in funzione (anche a bassa velocità delle pale), sono molto rumorosi… mi pare di ricordare che in altri posti dove sono stati installati si sente il loro mulinare anche a distanza di kilometri (soprattutto di notte)…e chi li vicino abitasse e volesse dormire in santa pace come dovrebbe fare?
d) spesso la selvaggina e i volatili, stanziali e migratori, finiscono per abbandonare quei siti e questo non farebbe altro che impattare molto negativamente sull’ecosistema di questi luoghi.
E’ ovvio che l’energia serve ed è indispensabile ma dobbiamo fare questa considerazione: la popolazione italiana sta lentamente crescendo e anche l’esigenza di energia man mano aumenta di conseguenza ma, attenzione, dobbiamo tutti cercare di non sprecarla dotandoci di apparecchi sia domestici che di utilizzo industiale più ecologici (le cosiddette Green Machines) e tentare, anno per anno, di abbassare l’uso pro-capite di kw.
Molto è stato fatto in questi ultimi anni, dalla lampade a basso consumo (a led) a motori elettrici più piccoli e più efficienti;da elettrodomestici con meno assorbimento (si pensi ai prodotti di Classe A…) fino ai pannelli fotovoltaici; spero che gli studi e le scoperte dei tecnici in questo settore siano sempre di più e troveremo una strada diversa per ottenere lo stesso risultato.
cui prodest? In questo periodo, per fortuna le inchieste hanno portato alla luce tutto il marcio che si nascondeva sotto gli appalti megagalattici, l’eolico dato in mano alla “mafia del vento” in Sicilia, in Puglia, in Calabria, scoprendo che è il nuovo affare delle cosche, non è politica di energie rinnovabili, anche un’ignorante come me, guardando le proprie bollette cosa scopre, il costo più alto è il riscaldamento, poi il trasporto e cioè il caro benzina, poi l’energia elettrica, poi le telecomunicazioni ed infine l’acqua. Una politica seria volta al miglioramento sociale ed economico ed ecologicamente corretto, che non sia fatta di intrecci fra cosche, uomini politici, bancari e imprenditori, cosa può programmare in primis:
– adeguamento termico di tutti gli edifici pubblici e privati;
– incentivi e/o obbligo per i nuovi e vecchi centri commerciali, industre, artigianato, impatto ambientale zero, tramite pannelli fotovoltaici, riciclo delle acque, autonomia termica;
– infrastruture per la fruizione più vasta ed economica possibile di banda ultra larga mobile, che potrebbero rendere possibili numerose applicazioni come la telemedicina, la tv on demand ad altissima risoluzione, la telepresenza e il telelavoro
Tanti investimenti veri e possibili che potrebbero apportare un vera evoluzione nonchè uscita dalla recessione.
Ma finchè ci faremo governare da gente poco lungimirante ma molto interessata ai propri privilegi, dovremo fare barricate per difendere la nostra terra e perdere a piccoli pezzi ogni nostro diritto di un futuro migliore.