Giorgia Meloni a Tolentino:
“Qui serve il cambiamento”

L'ex ministro non ha lesinato dure critiche al governo Monti

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da sinistra Francesco Acquaroli, Francesco Colosi, Giorgia Meloni e Carlo Ciccioli

di Roberto Scorcella

Tappa tolentinate del tour marchigiano per l’ex ministro Giorgia Meloni. Accompagnata dall’onorevole Carlo Ciccioli e dal consigliere regionale Francesco Acquaroli, la Meloni è stata ricevuta nella ex sede di Alleanza Nazionale. “Sono particolarmente contenta di essere qui a Tolentino” ha detto la Meloni “perchè questa è una sfida difficile e a noi le sfide difficili piacciono. Qui oggi siamo vicini a centrare un obiettivo importante. Un amico mi ha insegnato che la certezza della vittoria dipende dalla volontà di chi intende conseguirla. Non c’è mai una battaglia persa in partenza. Noi dobbiamo credere in questa sfida, innanzitutto perchè per questa terra è arrivato il momento di segnare una discontinuità. Abbiamo visto che hanno governato: hanno dovuto candidare una ‘bandiera’ perchè l’amministrazione uscente evidentemente non era nella condizione di ripresentarsi adeguatamente ai cittadini. Ci sono tutti gli ingredienti per raggiungere l’obiettivo e noi dobbiamo crederci. Questa non è una campagna elettorale facile: c’è l’antipolitica, non è facile convincere la gente ad andare a votare in un tempo come questo. Corriamo il rischio di confondere la classe politica, o i politici, o quella parte di politici che non sono all’altezza del compito, con lo strumento della politica. Buttare lo strumento della politica significa buttare nel cassonetto la nostra democrazia. La politica è l’unico strumento di cui ciascuno di noi dispone per dimostrare che ama la sua gente, la sua terra. È la cosa più bella che si possa fare”. L’ex ministro ha anche parlato della politica nazionale. “Io non crederò mai che saranno i tecnici a salvare il mondo. Io credo che sarà la politica a salvare il mondo. Il governo di una nazione non è un semplice consiglio di amministrazione. Ci sarà sempre un tecnico che ti spiegherà come fare meglio una cosa, ma la differenza è che chi fa politica è portatore di una visione del mondo, immagina come sarà l’Italia che vuole costruire e ci sarà un tecnico che lo aiuterà a farlo. E’ la politica che sta migliorando i provvedimenti del governo Monti. Io non ero fra i sostenitori del fatto che la classe dirigente di questa Nazione, quella eletta, dovesse fare un passo indietro e chiedere aiuto a quelli che oltretutto arrivano dritti dritti dallo stesso mondo che ha causato la crisi economica internazionale. Giusto i cretini possono dire che la crisi è colpa di Berlusconi: tutto il resto del mondo capisce che la crisi mondiale  è figlia di una speculazione economica internazionale. Quindi, gli stessi consulenti della grande finanza internazionale forse non erano esattamente quelli che avevano le soluzioni ovvero se avevano le soluzioni non s’è capito perchè non le avessero già apportate. Questo governo sul piano del rigore è fortissimo. Sul piano dell’equità un po’ meno! Puntiamo ora a che il popolo italiano possa scegliersi un governo nel minor tempo possibile e per quel tempo dobbiamo essere pronti. La politica si deve riformare perchè ha sbagliato tanto. Dobbiamo ripartire dalle nostre persone migliori che sono quelle sul territorio che ogni giorno costruiscono credibilità e risposte per la loro gente. Questa gente a Tolentino ce l’avete e dovete accompagnarla perchè domani siate la loro spalla e il loro grillo parlante”.



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