“Ho incontrato Carla. Sta bene, ma la situazione è molto difficile. Lei è stata chiarissima, vuole un contatto con la redazione di Chi l’ha visto per esporre in tv quello che le è successo, altrimenti non tornerà a casa. Sono 40 anni che siamo amici, so quanto sia irremovibile in questa faccenda, è disposta a tutto”. Renato Carolla, l’amico della famiglia Torquati a cui Carla aveva inviato un fax di 14 pagine prima di allontanarsi da Muccia, è titolare dell’agenzia investigativa Morgan di Civitanova, ed al momento è l’unica persona che ci è entrato in contatto dopo la sua scomparsa. O meglio, dopo il suo allontanamento volontario, visto che la Torquati ha chiarito espressamente di voler rimanere da sola e di non essere cercata da nessuno, finché non riesca nel suo intento. In questi giorni, comunque, la donna ha tenuto contatti con il marito Mario ed il figlio Camillo, ed è stata chiamata anche dal procuratore di Camerino, oltre che dal comandante della stazione dei carabinieri della città camerte (leggi l’articolo).
Carolla, come è riuscito a trovarla?
“Lei si fida di me, sa che non la tradirei mai. Sto cercando di aiutarla, ho trovato un contatto con la trasmissione televisiva della Rai, speriamo in sviluppi positivi”.
Qual è la stata la prima cosa che vi siete detti?
“Mi ha chiesto costantemente del figlio Camillo. Come sta, cosa fa, quanto tempo fa l’avevo visto. Sta facendo tutto questo per lui, e per la condizione che si è creata”.
Cosa vuole la signora Torquati?
“Parlare con la redazione di Chi l’ha visto per vedere se è possibile avere uno spazio televisivo e portare l’attenzione sulla vicenda che la vede coinvolta con la sua famiglia”.
Cioè l’esproprio del maneggio del figlio, sul cui terreno dovrà passare la superstrada per Foligno?
“Esattamente. Sono ormai 2 anni che va avanti questa storia. A parte il terreno sotto esproprio, lì c’è tutta un’attività che era avviata. C’era il maneggio, 30 cavalli, le stalle pronte, un bar. In questi due anni, passati tra sequestri e dissequestri, quasi tutti i clienti che aveva l’azienda se ne sono andati. E sa quanto le hanno offerto in cambio? Solo 31.000 euro, praticamente niente rispetto a quello che c’è lì. Ed ovviamente tutto questo ha causato fortissimi problemi economici alla famiglia”.
Per come la conosce, pensa che sia possibile un suo ritorno a casa?
“Non se non avrà ottenuto quello che chiede. Se non ci riuscisse mi ha detto che probabilmente compirebbe quel gesto estremo che voleva fare quando era partita. Dice che, arrivata a 70 anni, è disposta a tutto pur di tutelare suo figlio. Carla è una che non si fa intimorire, se dice una cosa la fa. Per questo non scherzerei troppo su questa situazione, l’ho vista assolutamente determinata”.
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Speriamo che la giustizia faccia bene il suo corso.
Le dovrebbe far pagare tutte le spese che la comunità ha speso per cercarla!
… i figli sò piezzo e ‘core… l’azienda è del figlio ma è la madre che si oppone all’esproprio!! fin qui un pò anomalo ma comunque giusto il concetto di difendere una attività o lavoro, molto meno, anzi profondamente ingiusto è il metodo. Perchè così facendo insulta e danneggia coloro i quali realmente soffrono e si disperano per un parente/conoscente scomparso, sbeffeggia e svilisce le forze dell’ordine tutte, la RAI (con il programma di pubblica utilità Chi la visto), i volontari che si cimentano nel ritrovamento delle persone scomparse.
L’allontanamento VOLONTARIO della signora è SOLO uno squallido modo di creare intorno alla sua figura attenzione e quindi risolvere il suo problema di soldi, alla stregua di Fabrizio Corona.
la signora carla che fino a qualche ora fà sembrava dispersa nel nulla adesso si fà viva tramite un suo portavoce che il suo allontanamento è stato volontario per tutelare i terreni di sua proprietà che dovranno essere espropriati dal comune e dalla provincia x pochissimi euro per farci passare la super strada x foligno. la signora praticamente chiede alle istituzioni tramite la tralmissione chi l’ha visto che non vengano espropriate le sue terre perchè hanno un attività che stà seriamente rischiando il fallimento e i pochi euro sono una miseria in confronto al valore reale e finqui ha tutte le sue ragioni ma il gesto e il modo in cui si esposta non la condivido affatto comunque alla signora gli auguro tutta la mia fortuta che presto torni a riabbracciare i suoi cari che hanno bisogno di lei buona fortuna
Una volta era considerato procurato allarme. Oggi ????
Gli attori e gli amici degli attori di questa vicenda mi sembrano tutti un po’ amanti di protagonismo e di pubblicità.
La sensazione è di assistere ad una farsa . Se non fosse per le preoccupazioni di tutti….meglio certamente la farsa che il rischio di una tragedia.