“Ho incontrato Carla, è disposta a tutto”

MUCCIA - Parla l'investigatore Renato Carolla, unico ad incontrare la Torquati dopo il suo allontanamento da Muccia. "Mi ha chiesto sempre del figlio, sono due anni ormai che vivono in un incubo"

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TorquatiCarladi Filippo Ciccarelli 

“Ho incontrato Carla. Sta bene, ma la situazione è molto difficile. Lei è stata chiarissima, vuole un contatto con la redazione di Chi l’ha visto per esporre in tv quello che le è successo, altrimenti non tornerà a casa. Sono 40 anni che siamo amici, so quanto sia irremovibile in questa faccenda, è disposta a tutto”. Renato Carolla, l’amico della famiglia Torquati a cui Carla aveva inviato un fax di 14 pagine prima di allontanarsi da Muccia, è titolare dell’agenzia investigativa Morgan di Civitanova, ed al momento è l’unica persona che ci è entrato in contatto dopo la sua scomparsa. O meglio, dopo il suo allontanamento volontario, visto che la Torquati ha chiarito espressamente di voler rimanere da sola e di non essere cercata da nessuno, finché non riesca nel suo intento. In questi giorni, comunque, la donna ha tenuto contatti con il marito Mario ed il figlio Camillo, ed è stata chiamata anche dal procuratore di Camerino, oltre che dal comandante della stazione dei carabinieri della città camerte (leggi l’articolo).

Carolla, come è riuscito a trovarla?
“Lei si fida di me, sa che non la tradirei mai. Sto cercando di aiutarla, ho trovato un contatto con la trasmissione televisiva della Rai, speriamo in sviluppi positivi”.

Qual è la stata la prima cosa che vi siete detti?
“Mi ha chiesto costantemente del figlio Camillo. Come sta, cosa fa, quanto tempo fa l’avevo visto. Sta facendo tutto questo per lui, e per la condizione che si è creata”.

Cosa vuole la signora Torquati?
“Parlare con la redazione di Chi l’ha visto per vedere se è possibile avere uno spazio televisivo e portare l’attenzione sulla vicenda che la vede coinvolta con la sua famiglia”.

Cioè l’esproprio del maneggio del figlio, sul cui terreno dovrà passare la superstrada per Foligno?
“Esattamente.  Sono ormai 2 anni che va avanti questa storia. A parte il terreno sotto esproprio, lì c’è tutta un’attività che era avviata. C’era il maneggio, 30 cavalli, le stalle pronte, un bar. In questi due anni, passati tra sequestri e dissequestri, quasi tutti i clienti che aveva l’azienda se ne sono andati. E sa quanto le hanno offerto in cambio? Solo 31.000 euro, praticamente niente rispetto a quello che c’è lì. Ed ovviamente tutto questo ha causato fortissimi problemi economici alla famiglia”.

Per come la conosce, pensa che sia possibile un suo ritorno a casa?
“Non se non avrà ottenuto quello che chiede. Se non ci riuscisse mi ha detto che probabilmente compirebbe quel gesto estremo che voleva fare quando era partita. Dice che, arrivata a 70 anni, è disposta a tutto pur di tutelare suo figlio. Carla è una che non si fa intimorire, se dice una cosa la fa. Per questo non scherzerei troppo su questa situazione, l’ho vista assolutamente determinata”.



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