di Federico Bettucci
Finito il girone di andata, è tempo di bilanci. C’era curiosità per vedere all’opera l’Aurora Treia, impegnata nel campionato di Promozione per la prima volta nella sua storia. Un torneo di un certo spessore, combattuto, equilibrato. Anche parecchio lungo vista la presenza di ben 19 squadre. La formazione allenata da Fermanelli, subentrato in corso a Paoloni, che aveva portato l’Aurora allo storico salto di categoria, ha mangiato il panettone con ben 22 punti messi al sicuro in cascina, con 6 successi di cui 2 esterni. Cinque le squadre alle spalle in graduatoria. Sarà dura la lotta per la sopravvivenza. Il difensore Andrea Verdicchio, uno dei punti fermi della matricola neopromossa, stila un bilancio dopo metà campionato e si proietta al girone di ritorno (il 7 gennaio arriva il Sirolo Numana), con umiltà e allo stesso tempo tanta fiducia.
Soddisfatto del girone di andata dell’Aurora Treia?
“Sì, siamo sicuramente soddisfatti. Considerando che veniamo dalla Prima categoria, 22 punti sono tanti. Rimane forse il rammarico per qualche occasione lasciata per strada: su tutte l’incredibile gara di Servigliano, dove all’88’ vincevamo 3-2 e alla fine abbiamo perso, o a Loreto, quando eravamo avanti per 2-1 e siamo usciti dal campo a mani vuote. Un po’ per sfortuna e un po’ per errori di inesperienza nel gestire certe partite in questa categoria. In generale siamo comunque andati oltre le aspettative, l’attuale posizione di classifica costituisce un buon risultato e, ripeto, siamo tutti contenti. D’altronde la nostra squadra rispetto all’anno scorso ha cambiato solamente un giocatore, Pandolfi, e gli under, che poi, tranne due, sono tutti del vivaio'”.
La scorsa stagione, conclusa con l’emozionante ascesa in Promozione, vi ha visto vincere ben 14 incontri sui 15 casalinghi stagionali. Anche quest’anno saranno le gare interne quelle che decideranno le vostre sorti?
“Da settembre non giochiamo più a Passo di Treia, bensì a Treia, e quindi i paragoni con un anno fa risultano difficoltosi. Fermo restando che comunque tutte le squadre in linea generale giocano meglio tra le mura amiche, l’anno scorso ricevevamo i nostri avversari di turno in un vero e proprio bunker: campo di dimensioni piccole, ambiente caldissimo, rovente, e tifosi a mezzo metro dalla linea. Ora è tutto diverso. Ne guadagna la qualità della partita, ma inevitabilmente riusciamo ad essere meno concreti e diventa così arduo rimanere imbattuti a lungo, per giunta in una categoria superiore. L’importanza di giocare in casa è comunque per noi fondamentale”.
Differenze tra Prima categoria e Promozione?
“A mio avviso la differenza principale risiede nel fatto che qui a livello atletico sono tutti preparati al meglio. Nessuno molla un centimetro. Dal punto di vista tecnico, invece, secondo me non cambia poi così tanto. In Promozione comunque ti capita di incontrare più di un giocatore che è veramente sopra la media e che potrebbe militare in qualche categoria superiore a questa, anche più di una; in Prima è più raro. Mi vengono in mente, tra quelli che ho incrociato, Dell’Aquila e Marcoaldi: due che potrebbero calcare tranquillamente palcoscenici più importanti. Noi dell’Aurora comunque, tolti i ko con Folgore Falerone e Montottone, sin qui ce la siamo giocata con tutti, anche con il Pagliare capolista. Tra i collettivi che mi hanno colpito in particolare dico Potenza Picena”.
Propositi per il girone di ritorno?
“Dal nuovo anno ci aspettiamo di fare ancora qualcosina di più. Ormai ci siamo calati pienamente in questa realtà e quindi deve svanire quel leggero timore che ci accompagnava all’inizio. L’obiettivo è quello di ripetere quanto fatto all’andata, magari migliorandosi un po’ grazie all’esperienza acquisita. Resta il fatto che l’obiettivo è sempre e solo uno: la salvezza diretta. Rimanere in categoria evitando perfino i playout sarebbe un sogno”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
A-N-DRE-A-VE-RDICCHIOO….LALALALAAAAA…ANDREA VERDICCHIO LALALALAAAA…..!!QUANTO SENTE QUESTA CANZONE NN LO FERMA PIU NESSUNO..!!
Complimenti alla matriccola Aurora Treia che sta facendo bene in questo 1° anno di campionato promozione . E assolutamente complimenti a Verdicchio per il suo encomiabile attaccamento alla maglia che lo ha visto crescere . Sono questi i calciatori che fanno la fortuna di una squadra perché questi sono i giocatori che rendono di più e costano pochissimo .
Avere n° 2 squadre militanti in Promozione per una città relativamente piccola come Treia è un motivo sicuramente di vanto . Ma è anche motivo di riflessione poiché mantenere 2 squadre a questi liveli costa parecchio . sia a livello di stipendio dei giocatori che a livello di costi sociali a carico della comunità intendendo non solo quelli meramente monetari .
nell’intervista al bravo Verdicchio si accenna al fatto che la squadra passotreiese da quest’ anno utilizza il campo del capoluogo in luogo del fatiscente ma più familiare terreno di passo di treia .
Ora il tema degli impianti sportivi di calcio è tornato di attualità proprio oggi che la ASD di chiesanuova ha pubblicato una articolo sul corriere adriatico in cui si lamentano delle affermazioni del sindaco che ha escluso nuovi impianti a fronte all’ eccessivo sovraccarico del campo della frazione . Una sonora sconfitta , un’ autentica tegola sulla testa di quegli amministratori che o sono stati eletti con i voti del feudo calcistico o che hanno fatto della realizzazione di un campo di calciotto/calcietto sintetico una bandiera elettorale .
A fronte di questa richiesta sicuramente farà seguito ( sulla stampa ) una analoga della società passotreiese , in nome della parità di trattamento .
Ammaliati dalle prospettive di impiego del tesoretto del fotovoltaico ogni esponente delle 2 società , che vantano o vantavano anche rappresentanti (dirigenti ) tra le file della maggioranza comunale visto l’elevatissima forza elettorale che hanno queste associazioni , si sente moralmente autorizzato a chiedere quanto di più sia possibile per la propria SQUADRA ( manco per la propria FRAZIONE perche tutti sappiamo che questi campi diventeranno offlimits a chi non gravita nelle attività delle ASD di calcio )
tra i due litiganti chi rimane senza difensori è proprio il capoluogo Treia destinato a rimanere senza un campo da calcetto . a ciò avrebbe potuto provvedere il vescovo giuliodori ma questa è tutta un’ altra storia ……..
In questo scenario sono solidale con il sindaco che è in mezzo al fuoco incrociato dei personalismi interni degli amministratori e degli amministratorini vari e di parte . Non è una bella posizione: in bocca al lupo !!
Inoltre porrei l’attenzione sull’ effettivo valore sociale e educativo che il gioco del calcio ha sulla crescita dei ragazzi .
E’ giusto incoraggiare un ambiente dove si fomenta la competizione esasperata , le rivalità e le volgarità (basta andare a vedere qualsiasi partita dai settori giovanili fino alle prime squadre )? L’episodio sanguinoso (perché mi è stato raccontato di sangue a fiumi ) di chiesanuova è l’ apice di questa cultura del calcio nostrana .
E’ proprio necessario investire ingenti somme per favorire le ASD che di fatto pagano ingenti stipendi ai giocatori non del luogo solo per primeggiare o per restare a galla in Promozione ? non ci sono altri sport da incentivare che hanno carenti impianti sportivi ?
se campi di calcetto o calciotto devono essere fatti che vengano fatti per TUTTA la popolazione e non per i soliti noti . (PS. chi è che dell’aurora è andato a vedere il derby – per raggiungere il parcheggio degli ospiti avrà sicuramente notato como è facile abbracciare con l’ auto gli alberi che risiedono dentro la carreggiata della variante della centrale elettrica : non sarà il caso di allargare la strada invece di menarsela con i campi da calcio e i percorsi pedonali ?????? )