di Marco Petracci
(foto-servizio di Guido Picchio)
Partiranno entro breve tempo a Collevario i lavori per la costruzione di 32 appartamenti in via Pavese, in una zona nella quale la terra è in continuo movimento e le crepe fotografate da Cronache Maceratesi ne sono la testimonianza. I residenti di quattro condomini hanno inviato una lettera al sindaco e al Corpo Forestale segnalando “una situazione di enorme pericolo e che si verrà ad ingrandire una volta avviati i lavori”. Nel 2004 il Comune ha deliberato la variazione di destinazione d’uso di un lotto, da area verde ad edificabile. “Il committente Erap – si legge nella lettera – sta avviando la costruzione di palazzine in economia agevolata. Considerando che la zona di via Pavese è in parte transennata a causa di smottamento della sede stradale, con apertura di voragine e che la tratta del marciapiede di tale via, è impraticabile, ci domandiamo cosa avverrà una volta abbattuti gli alberi che sostengono il piazzale del Condominio ai civici 5-7 che è soprastante la zona di cantiere, nonchè il Condominio ai civici 37-39 che si trova di lato. Tali edifici presentano negli spazi comuni, ampie zone con crepe ed avvallamenti dovuti proprio allo spostamento a valle del terreno. Visto il già precario stato della zona e considerato che i sondaggi effettuati negli anni indicano abbondanza di falde acquifere nonchè terreno altamente instabile e considerate le frane avvenute negli ultimi giorni in tutta Italia, si riterrà responsabile il Comune di Macerata, viste le autorizzazioni rilasciate dal proprio Ufficio tecnico, di ogni situazione si verrà a creare”.
Ci siamo recati sul posto e abbiamo chiesto a diversi residenti di via Pavese cosa pensano dell’imminente avvio dei lavori. Lara Stortini dice che “è stata una spiacevole sorpresa sapere che tra poco lì verranno costruiti degli appartamenti, oltretutto in una zona verde secondo me da tutelare, dato che si parla sempre di proteggere tali aree ed invece ogni tanto spuntano palazzi qua e là. La cosa più grave è poi che tutti sanno che quella si muove spesso. Inoltre, ho sentito dire che le abitazioni in questione saranno circa 30, e le auto di tutti i futuri residenti dove le mettiamo? Dato che nelle ore centrali del giorno normalmente non si parcheggia la macchina in garage e qui la strada è stretta, l’idea di posteggiare le macchine lungo la strada non è praticabile, anche perché qui transitano gli autobus”.
Un’altra residente invece senza mezzi termini afferma che “Buttare giù gli alberi che si trovano in quella porzione di terra per costruire è una cosa folle, per due motivi: il primo è che lì c’è uno dei pochi spazi verdi rimasti dentro il quartiere, il secondo è che proprio in quest’area ci sono svariati alloggi di edilizia popolare vuoti da diverso tempo”
A Francesco Romagnoli dispiace che “per anni si è parlato di quella superficie come eventuale sede di giardini pubblici, mentre ora partiranno questi lavori. Peccato! Io sono dell’opinione che se l’esigenza è quella di edificare, lo si faccia pure ma con tutte le garanzie necessarie per gli abitanti di questa zona”
Uno dei più agguerriti è il signor Giuseppe Cipriani che sostiene con forza “Noi vogliamo essere sicuri che non ci accada nulla, soprattutto in questo momento dove è sotto gli occhi di tutti ciò che succede quando si costruisce dove non si deve, i fatti tragici di Genova ne sono la prova più eclatante. Io sono a Collevario da circa 30 anni, e mi ricordo come fosse ieri quando nel 1987 franò il tratto di strada proprio qui sotto creando un grave disagio, visto che questo pezzo di via restò chiuso per molto tempo. Pretendiamo che l’Erap (Ente Regionale Abitazione Pubblica) ci garantisca che innalzare uno stabile in questa superficie è sicuro ed inoltre al Comune chiedo: se si recinta un pezzo di marciapiede pieno di crepe e con una voragine a 20 metri dal cantiere, come si fa a pensare che edificare qui sia sicuro?”
Antonio Cicconi si domanda:”Ma se fino al 2004 Il Piano Regolatore classificava questo luogo come “area verde”, come ha fatto trasformarsi in “area edificabile”? E con quali presupposti?”
Stefano Carnevali vuole vederci chiaro in questa vicenda:”Poco tempo fa ho parlato con l’architetto del Comune e mi ha detto che era previsto un semplice muro di contenimento perimetrale a questo stabile, la zona qui è piena di falde acquifere e con gli spostamenti continui della terra spesso si rompono le tubature. Il cortile davanti casa mia è completamente sconnesso, segno che da quando è stato realizzato quest’edificio, la terra qui non ha mai smesso di muoversi. Come può bastare un semplice muro? Quando poi mi sono rivolto al responsabile della ditta che effettuerà i lavori, costui mi ha garantito che è previsto innanzitutto un grande lavoro di palificazione, con 74 pali e blindi, ma se è veramente così verrebbe meno il motivo principale per cui si costruisce: questi alloggi servono per le persone anziane, e allora perché si sosterrà una tale spesa? Un’opera di palificazione infatti avrà un costo elevatissimo”.
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RICORDO A TUTTI CHE ESISTE UNA RELAZIONE SU COLLEVARIO EFFETTUATA DALLO STUDIO LENZI DI FALCONARA CHE INDICA QUESTA ZONA PERICOLOSA COME LA ZONA DOVE E’ AVVEVUTA LA FRANA BALDUCCI DEL 72…………………..SENZA PAROLE!!!
Sono una residente di quella zona, vivo nella via sottostante Via Verga, e come altri cittadini sono esterrefatta ed indignata di questa scelta del Comune. Il marciapiede di via Pavese è transennato da mesi, per crepe, smottamento del terreno ed ora da pochi giorni si è aperta anche una voragine e si da il via ad un nuovo cantiere a meno di 100 mt come se niente fosse?
Basta con le scelte calate dall’alto sulla testa dei cittadini!
Le crepe alla nutella sono la mia passione!
Le crepe di Collevario dimostrano che i lavorinon sono stati fatti “a regola d’arte”, ossia non sono stati fatti bene.
esistono diverse perizie negative o che prevedevano accorgimenti particolari per la zona , con drenaggi fatti per monitorare la zona negli anni ,, cosa che sembra sia stata dimenticata;
Sta di fatto che anche i rilievi effettuati dagli addetti ai lavori “forse” non hanno preso in considerazione la visione d’insieme della zona, ma singolarmente a seconda degli interessi , per cui è vero che gli immobili possono essere ancorati con palizzate ecc, ma le infrastrutture no (strade , marciapiedi) per cui scendi oggi , scendi domani se le discese aumentano e si mettono insieme non è escluso che esista un pericolo reale anche per le case ….
(vogliamo parlare di Corneto? di quanto è costata la galleria via due Fonti ,per ” imprevisti”, dove è stata scoperta l’acqua sotto ..dopo..? O dei vincoli paesaggistici spariti per via Trento ?
SEMPRE CON QUESTE BARZELLETTE,,,…
NELLA TAVOLA RI 52 A DEL 2003 DELLA REGIONE MARCHE E’ EVIDENZIATA ZONA A RISCHIO MEDIO FRANA QUELLA DOVE IL 23 SETTEMBRE 2011 AVETE RILASCIATO IL PERMESSO A COSTRUIRE ALLA COOPERATIVA SELENE,,,(?) E HO TUTTE FOTO DI SMOTTAMENTI IN ZONA DETTA SICURA ,AHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHHAHAHAHAHAHHAHAAHAHAHHAHAHAHAAH
NON MI FIDO DELLE VOSTRE FIRME !! ABBATTERE POI GLI ONERI PER LA DITTA DI QUASI 150 MILA EURO PER DUE GIOCHETTI PER I BAMBINI E QUATTRO LUCI ,,MMMM,,,DI QUESTI TEMPI ,,,,MA’ !!!!
@pierre ,,,,per la cronaca , per la curva in via pavese hanno speso circa 110 milioni di lire per rifarla ed ecco la risposta della natura ,,,,LA TERRA A “COLLEVARIO” SI MUOVE NON SO SE VI E’ CHIARO!!
RINGRAZIO VIVAMENTE IL SIG. DI MATTIA,per il suo dettagliato e valido escursus su COLLEVARIO ,e naturalmente appoggio incondizionatamente quanto da lui scritto,anche e perche’ forte della mia esperienza ventennale come componente di diverse “” COMMISSIONI EDILIAIE “” in vari Comuni Maceratesi,conoscendone quindi perfettamente il loro modo e sistema di agire e fare,Commissioni quindi chenon sempre agiscono ad interesse del cittadino ,ma da interessi privati ,voluti dal Sindaco e da questi firmati,fregandosene della responsabilita,sua,””E chi se ne frega tanto in caso di un evento disastroso ,tra carte e scartoffie vacci a trovare il dritto!! quindi in una maniera o nell’altra io mi salvo !! Cose ben note avebdole lette,viste e sentite in grande quantita’ in questi ultimi anni in tutta italia .Nessun responsabile ne ha mai pgato il fio !!! ;a va anche detto che spesso LA COLPA ,ma piu’ spesso il dolo,non va sempre ascritto al Sindaco,ma anche al PRIVATO CITTADINO che spesso.anzi spessissimo richiede il giusto e minaccia il medesimo 😮 cosi’ o non ti voto !!!Quindi a mio avviso la colpa va’ divisa!! Non mi dilungo,troppo complicato !! Ma certamente la maggior colpa e qusi sempre ricade su amministratori,che oltre a fare gli interssi propri fanno quelli ovviamente degli IMPRENDITORI EDILI di una certa stazza economica veri usurpatori dei beni comuni e soprattutto ambientali ;pur da far soldi ,non guardano in faccia a niente e nessuno. çoro i veri distruttori fi tutto,i veri magnaccia ,divenuti i super ricchi,i dominatori di politica ed altro !! Milaqno Uno,expo…….ecc,ne sono un ecclatante es. Come e’ possibile che un modesto muratore o capomastro dinti nel giro di pochi anni un ricchissimo,onestamente?? Nomi ?? Basta guardarsi e setire in giro ad es, nota telefonata intercettata dopo terremoto dell’Aquila !!! Mi domando nel nostro piccolo,non sara’ cosi anche oer Macerata ?? Come mai possibile che nel giro di pochi anni una superfice dichiarata instabile per anni ed anni improvvisa mente diviene sicura?? Area prima dichiarata verde incostruibile diviene improvvisamente ,dichiatata abitabile ?? CHI MENTE ? I PRIMI O LA ATTUALE AMMINISTRAZIONE SINDACO IN TESTA ( NON MI FREGA MINIMAMENTE LA BANDIERA POLITICA ) PERCHE’ MENTE ,A QUALE SCOPO ? E’ INDUBBIO CHE QUALCHE COSA NON QUADRA !! NON MI SI VENGA A DIRE NECESSITA’,FALSO VI SONO TANTE ALTRE AREE,PIU’ SICURE NEI DINTORNI DELLA CITTA’,NON MI RISULTA ANCHE QUESTO ENORME AUMENTO DEI CITTADINI,TALE DA COSTRUIRE INDISCRIMINATAMENTE ANCHE IN ZONE DI PROBABILE PERICOLOSITA’ E’ MAI STATO DIMOSTRATO CHE TALE AREA SOTTOPOSTA A 200/ 300 MILIMITRI DI PIOGGIA METRO QUADRATO POSSA RESISTERE E NON METTERE IN PERICOLO CENTINAIA DI PERSONE E IL SUO PICCOLO AVERE!! FIN’ORA NON E’ STATO ED AUGURIAMOCI CHE NON SARA’ MAI ,MA METTERE AVANTI LE MANI PER NON BATTERE IL MUSO E? CHIARAMENTE PRUDENZIALE !! NELLA STESSA SITUAZIONE DI COLLEVARIO SI ERANO TROVATE LE CINQUE TERRE,GENOVA E TANTI ALTRI LUOGHI NEL MERIDIONE .EPPURE MALGRADO LE ASSICURAZIONI DI TECNICI QUALIFICATISSIMI????? L’IMPOSSIBILE E’ AVVEBUTO !! LE CONDIZIONI METEREOLOGICHE INDISCUTIBILMENTE SONO CAMBIATE : SINDACO DI MACERATA CHE HAI N TESTA ?? “” LO PNCOTTO E SENZA SALE E OLIO ?? “”””MA NON TI STA A CUORE LA SICUREZZA DEI CITTADINI ,NON E’ TUO PRIMO DOVERE ??? E CON QUESTO CHIEDO A TUTTI I CITTADINI MACERATESI LOTTIAMO INSIEME,MAGARI PER OTTENERE UN COMMISSARIAMENTO DEL COMUNE DI MACERATA !! QUEL CHE CAPITA A COLLEVARIO POTREBBE DOMANI CAPITARE A VOI !!! UN SINDACO SIA PUR DI SINISTRA ,MA CONTRARIO ALLA VOLONTA’ SIA PUR RIDOTTA DI UN QUARTIERE NON LO VOGLIAMO !!!!!
Martedì mattina il sindaco (presente il direttore dell’ERAP) ha promesso un incontro pubblico con i residenti e i tecnici del comune per chiarire le rispettive posizioni e verificare i problemi esistenti.
Stamattina (giovedì) le ruspe erano già all’opera.
Gli incontri si fanno PRIMA di cominciare i lavori, non dopo. Questo significa prendere in giro le persone.
Hanno iniziato i lavori che era ancora notte. Come i ladri.