Quando la geografia è un optional
Dopo Civitanova cambia provincia anche Muccia

A "La prova del Cuoco", Antonella Clerici riferendosi ad una cuoca muccese, ha collocato il comune "in provincia di Foligno". Intanto Giorgio Pollastrelli (Fli) contesta la decisione del Comune di ospitare in piazza XX Settembre una tappa di Miss Padania, nel cui sito Civitanova è stata collocata in provincia di Ancona

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Maria Guerrini, cuoca di Muccia

di Sara Santacchi

«La geografia questa sconosciuta» alle volte verrebbe da dire. O almeno è quanto, probabilmente, in molti hanno pensato oggi durante la puntata della nota trasmissione “La prova del Cuoco”. Infatti, intorno alle 12.30, tra le cuoche-maestre pronte a insegnare nuove ricette a suon di mestoli e cucchiai c’era oggi Maria Gueerini  simpatica signora di Muccia. Come tutti, o quasi, sanno Muccia è un grazioso paesino dell’entroterra maceratese, ma la conduttrice della trasmissione, Antonella Clerici, si è ostinata ad affermare più volte, nonostante le correzioni, che fosse in provincia di Foligno (che tra l’altro non è una provincia). Il silenzio nello studio, qualche secondo di esitazione e non si è fatta attendere la risposta della Signora Maria: «No, t’ho detto che sta in provincia di Macerata!». E grazie al suo intervento si è tornati sulla giusta “via”.

E’ la seconda volta, nel giro di pochi giorni, che la provincia di Macerata viene confusa con altre e che i comuni che ne fanno parte vengono spostati altrove. Non poche polemiche, infatti, ha creato l’errore fatto sul sito www.padanianet.com che ha posizionato Civitanova Marche, dove si terrà una tappa di Miss Padania, in provincia di Ancona. L’evento che andrà in scena sabato sera al Lido Cafè, oltre ad essere stato posizionato geograficamente nella provincia sbagliata, ha fatto discutere perché non particolarmente gradito da molti residenti che nella ideologia della Lega Nord non si ritrovano (leggi l’articolo).
In merito alla questione interviene anche Giorgio Pollastrelli, consigliere comunale Fli a Civitanova:
“Si terrà  in piazza XX Settembre (il 20 settembre 1870 i bersaglieri entrarono a Roma infrangendo Porta Pia e sancirono così la presa della capitale d’Italia) la selezione di Miss Padania. La piazza è stata per settimane colorata con il Tricolore nazionale in occasione di Vita Vita e del raduno dei bersaglieri proprio per il 150° dell’Unità d’Italia.
Per sabato sera invece si autorizza un partito come la Lega Nord, che solo domenica con il suo leader ha richiamato alla secessione ed alla divisione della nostra nazione, ad organizzare nella stessa piazza la selezione di Miss Padania.
Come ricordato dal presidente Napolitano “Bossi è fuori dalla storia” e dal presidente della Camera “la Padania non è mai esistita” anche il Comune di Civitanova Marche avrebbe potuto invitare il partito della Lega ad evitare di oltraggiare la piazza con una manifestazione antinazionale e folklorostica di partito.
MissPadania_misselette_3-300x224Spero che il Pdl non abbia dovuto rispondere positivamente a questa richiesta solo per accontentare un partito alleato a Roma, quella stessa Roma che spesso viene offesa e umiliata per poi però essere ambita da tutti i politici per sedere sulle comode poltrone del potere.
Ricordo alla Lega Nord che il Comune di Civitanova Marche con questo Sindaco e con una maggioranza Pdl-Fli-Udc ha votato per l’elezione del consigliere comunale straniero aggiunto, per il consigliere di quartiere straniero aggiunto, la commissione toponomastica ha poi deciso di intitolare una piazza alla nostra cara Italia.
Il Fli inoltre proprio sabato ha cominciato a raccogliere le firme per l’iniziativa di legge popolare per rilasciare la cittadinanza italiana ai figli di stranieri che vivono regolarmente in Italia da 5 anni al compimento del loro 18° consapevoli che l’Italia, una ed indivisibile, vive una nuova stagione dove i Nuovi italiani spesso volte amano e apprezzano molto più di noi questa nostra Patria.
Essere italiani vuol dire riconoscersi nei valori di questa terra. Essere italiani vuol dire parlare la lingua di Dante, di Manzoni, di Boccaccio, essere italiani vuol dire emozionarsi nel sentire l’inno d’Italia, essere italiani vuol dire con orgoglio tirare fuori la bandiera il tricolore ed esporlo il 17 marzo, essere italiani vuol dire sentirsi da Trieste a Palermo parte integrante di un grande popolo, di una grande nazione, di una grande storia. Eessere italiani significa riconoscere in Paolo Borsellino e Giovanni Falcone eroi indimenticati che con il loro sacrificio hanno lasciato un segno di cosa vuol dire credere in quel principio fondamentale di ogni democrazia chiamato legalità, essere italiano vuol dire difendere la propria patria anche sacrificandosi, essere italiani significa lottare e impegnarsi nella crescita culturale, economica e sociale di questa nazione,una!”



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