Andiamo per ordine:
- le campane del vetro a Collevario sono state tolte da almeno più di un mese - A febbraio, di norma, certi tipi di rettili sono ancora in letargo, tuttavia i cambiamenti climatici ne hanno di gran lunga anticipato i tempi del risveglio, ma a 8 gradi centigradi un simile esemplare, che trova energia dal calore del sole, difficilmente si rotolerebbe melliflua.
- la vegetazione circostante, verdeggiante (da notare gli alberi verdi con chioma) mostrano chiaramente che la stagione in cui è stata immortalata non è la seguente.
Che sia Civitanova, San Benedetto, Ancona..poco conta, sempre lo stesso copione e gli stessi personaggi scritturati, seppur con nomi diversi a seconda della fantasia dell'autore: Petocchi, Tormenti, Di Stefano, Soldini...ecc...ecc... Stesse dinamiche della sceneggiatura: visite dal Papa, ampie rassicurazioni di solidità economica, volti più o meno sconosciuti e soprattutto non locali. Ricordate l'Ancona da Papa Ratzinger??? Il pallone fatto firmare al Papa tedesco e le magliette regalate e fatte benedire??? Un dèjà vu direbbero i cugini d'oltralpe. Si perché queste storie, in regione, le abbiamo già viste, sentite, respirate e, purtroppo per gli sportivi, dovute digerire. Il calcio senza programmazione e danari sicuri (anche pochi, ma sicuri!!!) non si può fare, non è questione di stabilire a quale livello (basso, alto, medio...ecc) non si può proprio fare!!!! Ora chi ha sostituito Tavecchio (mamma mia che Dio ce salvi e liberi al solo pensiero che sia divenuto il numeber one della Federazione!!!), tal dott. Belloli, se ha a cuore veramente lo sport sano (con la "S" maiuscola) e vuole dimostrare di essere un vero rivoluzionario e non uno dei tanti restauratori, un bel organismo tipo COVISOC e COAVISOC lo vogliamo mettere per i dilettanti? Oppure fa comodo il tragicomico Status quo? Ai fessi l'ardua sentenza.
Bene, sono sempre più convinto che serva tornare al porco nel proprio recinto di casa...come si sta diffondendo ormai da qualche tempo il maiale diviso tra famiglie(acquisto ed allevamento collettivo)... affidandosi per la norcineria a qualche anziano esperto, le nostre campagne ne sono piene... poi se qualcuno avrà qualcosa da dire, a quel punto, bisogerà solo comportarsi come quel castagnaro che tovando ogniqualvota i landruncoli della domenica nella propria proprietà, mostrò ad essi la doppietta!!! A tutto c'è un limite!
La partita è stata bella, la Maceratese ha fatto il possibile, il passivo è esagerato...ma l'Ancona è fortissima. Lo si sapeva... gente come Mallus, Pazzi, Fabi cannella erano in tribuna, un talento come Sivilla in panchina, il che la dice lunga...questa serie D quest'anno aveva poco da raccontare. Riguardo alla sportività faccio una chiosa. Sugli spalti è stata la giornata dello sport e della correttezza, anconetani e maceratesi ormai da circa dieci anni si rispettano evitando cori contro, si ignorano e basta...è stato sempre così dal 2000 in poi, qualche singolo vaffa... e nulla più. A creare macello sono stati i giocatori in campo (dorici), con un atteggiamento tutt'altro che sportivo. Per chiudere, squadre come l'Ancona non dovrebbero stare in serie D, hanno poco di dilettantistico sia nei nomi che nei budget a disposizione per costruire le squadre punto e basta. Ultima chiosa, i nostri che stavano in gradinata, vicino al settore ospiti: urlare i vaffa.... ai pa' cu l'oijo ci sta tutto ma fare coretti pro Ascoli del tipo " canterò per te...forza picchio olè" é tutto fuorchè mentalità ultrà, è da rivalsa da campetto di periferia, da far ridere insomma. Onore alla curva invece, splendida come al solito.
Fare l'analisi di questa serie D, a questo punto risulta essere estremamente facile. Lo scorso anno, la Lega aveva provato a mettere dentro l'alveo del girone F le laziali e tutte le marchigiane, sperando nello spettacolo e nei numeri di presenze negli stadi oltre che nella vittoria finale di qualche tirrenica... Il risultato fu desolante: 1) vinse la Sambenedettese, società in franchising, gestita da due che forse volevano "provarci" con quel marchio a tirar fuori qualcosa di buono, ma l'unico dettaglio era che i soldi non c'erano e i vari Napolano, Pazzi Shiba chi più ne ha più ne metta non vennero pagati per le loro prestazioni e per la 'nulla' promozione in Lega pro. A farne le spese di quella orribile, sportivamente parlando, vicenda fu proprio la Maceratese che avrebbe meritato nettamente il passaggio alla serie superiore. 2) Gli stadi o presunti tali, nelle gare che contavano, in molti casi vennero chiusi, anche perchè nel girone le uniche ad avere uno stadio vero erano (e sono) le marchigiane, messe tutte assieme... quindi anche gli spettatori tanto agognati dalla lega e dalla politica, o presunta tale della Lega, dovette fare i conti con le norme ed i questori delle varie città, ma soprattutto con i campetti di periferia che alcune società utilizzano per le gare di campionato. E anche qui niente di fatto e scelta a posteriori, ma prevedibilmente, scellerata. 3) Quest'anno, visto che le laziali proprio non riuscivano contro le marchigiane, hanno ridotto il bacino, solo marchigiane, abruzzesi e molisane. Laziali tutte nel girone G. Non fa una piega. Ma il dubbio, ora, sorge e diventa un bubbone pronto ad esplodere: se con la riforma dei campionati, ormai prossimo a venire, la D assumerà il delicato ruolo di anticamera del professionismo e la vecchia serie C diventerà unica, come non si può non pensare a far funzionare un ente come la covisoc e la coavisoc anche per i dilettanti che controlli lo stato di salute finanziaria del club e nella capacità dello stesso di coprire annualmente il budget degli ingaggi??? Domandina lecita visto quanto sta accadendo, perchè qui non è una o due società che sono in difficoltà, ma la quasi totalità del girone, condita da imbarazzanti immagini che rimarranno impresse nella storia della categoria, con una squadra che spende come vuole (ma attenzione, per legge ha tutto il diritto di farlo!) che è l'Ancona, che per onestà intellettuale bisogna riconoscere che con questi campionati centri come i cavoli a merenda.Ma qui il discorso assume una tonalità più sportiva, nel senso che ognuno merita di stare dove, con le proprie mani, è finito. Quindi bisogna giocare anche contro chi diciotto anni prima ha disputato la finale per la Coppa Italia. Ma va bene, ci può stare. Il problema che il caso Ancona, se le notizie che girano saranno confermate, sarà seguito da un quasi certo caso Ascoli, poiché il glorioso Picchio da lunedì, salvo miracoli dell'ultima ora sarà in liquidazione. Quindi il prossimo anno vai col valzer dei falsari!!!!!!!!!!!!!!!! Allora, qualcuno che ci metta un freno e adotti criteri più aderenti all'equità, ma sopratutto vigili su chi può permettersi di giocarlo un campionato di D lo vogliamo mettere, oppure tutti gli anni concludiamo con una carnevalata??? Tavecchio please...
Sul fatto che la Maceratese sia in corsa per la vittoria finale del campionato è un dato di fatto, dimostrato anche oggi. Comunque da cultore del calcio, non ho nulla contro Busiello sia chiaro, ma di spettacolo e dominio nella gara di oggi, sportivamente, c'è ne stato poco, niente direi. Una partita così brutta in un derby non la ricordo dai tempi che furono, forse l'Eccelenza di quattro anni or sono. Un'apatia, una noia da far annichilire. 93' due tiri in porta: Ambrosini per la Maceratese; Biso per l'Ancona Stop. In mezzo uno sterile possesso palla della rata, qualche folata inutile dell'11 "pelato" dell'Ancona, poi mare magnum. Questo, senza ombra di dubbio, è il campionato con meno valori tecnici della D degli ultimi anni, con tanto di squadre farsa che non si presentano o vanno in campo con i ragazzini. Capitolo Ancona: non è una squadra, o meglio ha giocatori che potrebbero fare la lega pro ad occhi chiusi, ma nel complesso non ha nè capo nè coda, lenta in ogni reparto, senza una punta centrale ed un centrocampo in costante affanno -oggi lì la rata è stata superiore a mio avviso Busiello- dove il giocatore più veloce ha il passo di una tartaruga o l'inconcludenza sontuosa dell'inutile ricamo. Detto ciò bisogna approfittarne, ma per oggi, al di là del tifo, mamma mia che noia e quanti sbadigli!
Dico da anni, ripeto da anni, da operatore del sociale nel campo dei minori che, in base all'evoluzione della nostra società, il diritto penale minorile debba subire una radicale riforma ed aggiornato ai nostri tempi e ai fenomeni peculiari annessi. L'imputabilità, su tutte, va abbassata dai 14 ai 12 anni di età, le messe alla prova, in comunità, con le relative bonifiche delle fedine penali andrebbero ridotte solo ad alcune specifiche configurazioni e non attuate ad ogni tipo di reato, senza distinzione, commesso dai minorenni. La nostra legislazione, prima ancora della nostra società civile sta allevando generazioni di futuri uomini e donne convinti, al di la di ragionevole dubbio o effetto cagionato, che tutto possa risolversi con una pacca sulle spalle. Commettendo di giorno in giorno fatti sempre più incresciosi!
Questa storia è una straordinaria testimonianza di inno alla vita. Isolate per un attimo il messaggio intrinseco dal fatto di cronaca: scorgereste una strepitosa esaltazione della vita in ogni forma e sostanza...per il resto c'è poco da dire, tutti noi difficilmente commentiamo il contenuto del nostro w.c. quando tiriamo lo sciacquone.
Stessa sorte toccò alla partita dei rossoblù contro L'Ancona. Contro la Jesina. Ora contro di noi. Non mi sento un visionario se prevedo che anche il ritorno di Ancona-Samb sarà caratterizzata dalla stessa storia... Qualora ai play off ci fossero tre marchigiane, come la mettiamo? Niente pubblico? La verità è che il girone F della serie D è falsato. Lo sanno tutti ed è sotto gli occhi di tutti, anche i muri se potessero parlare lo direbbero. Le marchigiane ammassate tutte assieme, niente trasferte ogni due gare fuori casa, divieti assurdi contro formazioni che non hanno pubblico, sanzioni alla minima sciocchezzuola, quando in seria A tirano bomboni su bomboni dalle curve ed al massimo le società prendono un'ammenda di qualche migliaia d'euro. La strategia romana dei Tavecchio & conpany era chiara già in estate, come mi faceva notare un mio caro amico con trascorsi nel calcio professionistico marchigiano di cui ,per rispetto, non faccio il nome: "vedrai che alle marchigiane le metteranno tutte assieme perchè altrimenti c'è il rischio che vincano tutte quante nei rispettivi gironi, e faranno di tutto per rendere loro la vita difficile in modo da rendere il campionato più avvincente...." parole sante in tempi non sospetti!!!
Complimenti solo complimenti e tanto onore ai maceratesi scesi oggi al Del conero. Mi luccicano ancora gli occhi per l'emozione di tanto, tanto amore, tifo, speranza che a Macerata non vivevamo più con tale intensità emozionale da tempo... bè, allora chapeau a tutti i maceratesi. Questo è il dato e la notizia della giornata per questo ritrovato pubblico, e per il desiderio di rappresentare una città a spalle dritte, guardando negli occhi anche gli avversari più blasonati. Premetto che oggi, di ritorno dalle ferie, sono uscito direttamente ad ancona sud e non avendo il biglietto ospiti, ho assistito alla partita dalla tribuna centrale e per quanto riguarda il dato tecnico non c'è nulla da dire o rimpiangere: l'Ancona oggi sembrava fosse tornata in serie B di colpo e affrontasse per allenamento un'ottima compagine di serie D... superiore in ogni reparto, veloce negli scambi, giocate di una bellezza che di raro capita a vedersi in queste categorie. Niente da aggiungere. I soldi e un ottimo mister Favo hanno di questi effetti. Comunque noi siamo grandi e abbiamo il dovere di crederci fino alla fine!!!!!!!!!!! Forza dottoressa Tardella! Non si abbatta! La città è con lei!!!!!!!!!!!!!!!!!! La sua sublime intelligenza ed eleganza nei costumi, la sua viscerale passione per questi colori avranno la meglio su tutto!
@Saben, sposo appieno la sua valutazione in merito alla querelle e al giudizio sul giornale on line. Sono nettamente con lei e mi ritrovo nelle sue parole. Io, ironicamente, ho riportato la canzone di Gaber, con tutta la sua graffiante allegoria, proprio per esprimere il dissenso verso un tentativo, neanche troppo velato, di calmierare il dibattito con un veloce piccolo trattato di "sociologia" che usa il futuro mancato come effetto, e come conditio sine qua non: l'antifascismo ed il razzismo messe sopra lo stesso piatto della bilancia...
La miglior risposta ve la dà il compianto Giorgio:
Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostraè evidente che la gente è poco seriaquando parla di sinistra o destra.Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...Fare il bagno nella vasca è di destrafar la doccia invece è di sinistraun pacchetto di Marlboro è di destradi contrabbando è di sinistra.Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...Una bella minestrina è di destrail minestrone è sempre di sinistratutti i films che fanno oggi son di destrase annoiano son di sinistra.Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...Le scarpette da ginnastica o da tennishanno ancora un gusto un po' di destrama portarle tutte sporche e un po' slacciateè da scemi più che di sinistra.Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...I blue-jeans che sono un segno di sinistracon la giacca vanno verso destrail concerto nello stadio è di sinistrai prezzi sono un po' di destra.Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...I collant son quasi sempre di sinistrail reggicalze è più che mai di destrala pisciata in compagnia è di sinistrail cesso è sempre in fondo a destra.Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...La piscina bella azzurra e trasparenteè evidente che sia un po' di destramentre i fiumi, tutti i laghi e anche il maresono di merda più che sinistra.Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...L'ideologia, l'ideologiamalgrado tutto credo ancora che ci siaè la passione, l'ossessionedella tua diversitàche al momento dove è andata non si sadove non si sa, dove non si sa.Io direi che il culatello è di destrala mortadella è di sinistrase la cioccolata svizzera è di destrala Nutella è ancora di sinistra.Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...Il pensiero liberale è di destraora è buono anche per la sinistranon si sa se la fortuna sia di destrala sfiga è sempre di sinistra.Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...Il saluto vigoroso a pugno chiusoè un antico gesto di sinistraquello un po' degli anni '20, un po' romanoè da stronzi oltre che di destra.Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...L'ideologia, l'ideologiamalgrado tutto credo ancora che ci siaè il continuare ad affermareun pensiero e il suo perchécon la scusa di un contrasto che non c'èse c'è chissà dov'è, se c'é chissà dov'é.Tutto il vecchio moralismo è di sinistrala mancanza di morale è a destraanche il Papa ultimamenteè un po' a sinistraè il demonio che ora è andato a destra.Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...La risposta delle masse è di sinistracon un lieve cedimento a destrason sicuro che il bastardo è di sinistrail figlio di puttana è a destra.Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...Una donna emancipata è di sinistrariservata è già un po' più di destrama un figone resta sempre un'attrazioneche va bene per sinistra e destra.Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...Tutti noi ce la prendiamo con la storiama io dico che la colpa è nostraè evidente che la gente è poco seriaquando parla di sinistra o destra.Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...Destra-sinistraDestra-sinistraDestra-sinistraDestra-sinistraDestra-sinistraBasta!
I voli pindarici portano talvolta ad evocare fantasmi che non ci sono...commento ristretto come un caffè con un goccio di mistrà: Ancona e Sambenedettese a Macerata hanno vinto meritatamente e senza aiuti arbitrali. Punto e a capo.
Detto questo mi soffermo ancora una volta sul pubblico a cui, senza ombra di dubbio, va un 10++++++++ (quattromila spettatori una comune partita di B, ad eccezione dell'Hellas Verona, se li sogna). Un solo aggettivo: favolosi! Gli applausi poi alla fine... quasi da lacrimuccia stile british .
Ultima chiosa l'assetto tattico della squadra e la geografia del campionato: la Maceratese, pur difettando nella zona nevralgica del campo, ha un bel collettivo e non mi sbaglio di tanto se dico che fino alla fine del campionato dirà la sua lottando alla pari su ogni campo, ma... Ancona e Sambenedettese sono di un altro passo. La Samb ha l'organico migliore ed è la squadra più completa, ma occhio all'Ancona (non tanto per i rigori..) quest'anno da quelle parti non si fanno proclami e la squadra ogni domenica lotta su ogni campo con il sangue agli occhi, non gioca il miglior calcio ma crea nell'ordine dieci occasioni da gol a partita... Detto ciò forza Rata, daje pistacoppi!!!
Evitando ogni tipo di polemica, strumentale e fin troppo scontata, guardo il bicchiere mezzo pieno: Macerata e la sua provincia sta riscoprendo la passione per il calcio di provincia, al di là dei risultati. Questa è la notizia della giornata che tutti gli organi di stampa locali, e non solo, dovrebbero dare! Stupendo il colpo d'occhio, oggi, con 4500 persone! Ieri al Del duca, autentica cattedrale del calcio professionistico marchigiano, c'erano 2375 spettatori per una partita quasi di cartello ( lo Spezia lotta dichiaratamente per la A) Questo quanto basta per zittire i violenti e, soprattutto, i "mattinali" da Tribunale, forse i più pericolosi!!!!
Non c'è niente da fare, il calcio ogni giorno viene ucciso dai violenti e, come in un ideale traslazione di "Arancia Meccanica", da chi la violenza la combatte con altre forme di violenza (vedi le limitazioni ed il muro di Gaza, emmm Helvia Recina, pardon.)
Il posto di lavoro è stato salvato...la faccia no. Lo sgarro, in fondo, è stato risolto con i retaggi culturali che appartengo alla nostra splendida terra maceratese: pa' e porchetta, na' stretta de ma' e amici come prima... Peccato però che la Lube (per nostra fortuna ed orgoglio) calchi palcoscenici internazionali esportando e dando visibilità a questa meravigliosa terra (le Marche), un po' come fu il "grande Ascoli" dell'idimenticato Costantino Rozzi (nel pallone)... Però a questi livelli devi essere professionale fino in fondo se vuoi dare lustro ai risultati sportivi e rappresentare un intero territorio con le tue gesta, hai una grande responsabilità che non è solo quella di indovinare un acquisto o vincere più trofei possibili(che comunque resta il compito principale di una società sportiva) ma dare un'immagine di te che inorgoglisca lo sportivo e il non sportivo e che faccia sentire, soprattutto quest'ultimo, fiero di appartenere, con senso comune, ad una comunità vincente, quella maceratese! Dopo questa storia, pur essendolo fino al midollo, mi sento un po' meno orgoglioso di essere maceratese... Senza retorica voglio chiudere con una splendida frase proprio di Rozzi che esprime a pieno il senso di responsabilità che dovrebbe avere chi rappresenta un territorio. -"Amore.. famiglia.. lavoro.. lealtà.. determinazione... queste sono le cose che danno fuoco agli ascolani. Io come Presidente e voi come giocatori dovremo accendere questo fuoco in loro, impiegando queste qualità nella vostra professione, la quale per loro e per me invece è molto di più: è emozione e vita".
Vivo a Montefano da ormai diversi anni e come logico conosco molte persone delle 125, tante sono, che da lunedì 2 novembre si trovano senza lavoro (ricordo che all'interno della Best lavoravano interi nuclei famigliari, la cui economia quindi, per intero, dipendeva dagli stipendi percepiti alla Best).Oggi gli umori della piazza, fatta da tanta gente umile, con tanta voglia di lavorare e poca di apparire o di parlare (tipica del marchigiano in generale, e ancora più accentuata da queste parti, terra di confino fra la marca anconetana e quella maceratese, nell'esatta mediana regionale, lontani il giusto dalle luci dei capoluoghi) è di sconcerto e desolazione, perchè se il lavoro è fonte di vita, quella economica, il lavoro è anche e soprattutto dignità dell'essere umano e fonte d'orgoglio per gente che ha sempre vantato di ospitare, nel proprio territorio, un'azienda tanto importante, capace di dare lavoro a tante persone e non solo locali. La gente di queste terre, a vocazione agricola da sempre, si perchè Montefano è anche e soprattutto città del vino, non è sfuggito il particolare (vile) con cui la proprietà ha deciso di chiudere bottega e così la domenica, dopo la messa delle dieci, in piazza Bracaccini, là dove va in onda il momento principale della socialità cittadina, qualche vecchio saggio ha sentenziato in mia presenza: - " HANNO FATTO TUTTO DI NOTTE...COME I Ladr.. E LE PU..." -
Nella presentazione della squadra, fatta un anno fa in Piazza Bracaccini, i dirigenti della locale viola parlavano di valori della cultura sportiva, di etica e rispetto verso l'altro... Complimentoni per la coerenza!
Non è la prima, e non credo sarà l'ultima, castroneria geografico- territoriale in riferimento alla regione Marche... ricordo ai lettori di cronache maceratesi che famosi quotidiani nazionali, senza far nomi, più e più volte hanno annoverato Civitanova Marche e Porto Recanati in provincia di AN, ma c'è chi è riuscito nella ben più temeraria impresa di di porre, accanto al nome della città di San Benedetto del tronto, la stessa sigla (AN) in riferimento ad una tragedia del mare consumatasi qualche anno fa nella città rivierasca del piceno (la fonte in questione era un articolo del televideo...) Come non ricordare i servizi di una nota rubrica televisiva di viaggi che, illustrando le meraviglie del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ha più volte tacciato per umbri la cima del monte Vettore e gli specchi d'acqua dei laghi di Pilato??? In tema di indicazione geografica della gastronomia poi...... la geografia lì, diventa pura opinione più che scienza esatta, e allora con altrettanto stupore scopri, tanto per cambiare, che noti chef super prezzolati della Tv affermino come Il Ciauscolo o Ciabuscolo (che dir si voglia) sia un salume tipicamente umbro piùttosto che marchigiano o che il salame a lardelli sia più abruzzese che di tipo Fabriano... ma.....
Da Fiorello nei primi anni duemila all'Helvia Recina, passando per la Ricciarelli a metà dececennio allo Sferisterio, fino ad arrivare alla più insignificante Amoroso poche settimane fa ed ora il redivivo Martino in quel di Modena: Tutti accomunati dalla stessa denigratoria dialettica: Macerata fa cagare...Tutti allo stesso modo, però, hanno imboccato la superstrada direzione mare per guadagnare il casello della A 14 con in tasca un sacco di soldi maceratesi... e allora dico io: Macerata granne svejate, nà bella zampatella la lù culu a sa jente non jè farria male!!!
Per "Alberto 77". Ciao Alberto, senza evocare o meglio scomodare amicizie di Ascoli e dintorni ti dico subito che io sono di Ascoli Piceno! Porta Tufilla per la precisione!!!! Capimme bè, non ce arregnemmè! A parte gli scherzi, devo smentirti circa la costruzione dell'Ascoli calcio tragata 2000-2001, vedi Alberto quella squdra FU TUTTA FARINA E RIPETO TUTTA, dell'allora duo Ubaldi-Traini!!!!!!!!!!!!!!! Enrico Nicolini c'era ai tempi di mister Ferrari!!!! Cicchi recitò il ruolo di collante in uno spogliatoi che aveva conosciuto la bruciante sconfitta nella finale del Renato Curi di Perugia contro l'Ancona (11 giugno 2000) e riuscì nel breve a ricompattare un ambiente andato in pezzi dopo il gol del misconosciuto Mirko Ventura al 118 dei tempi supplementari. Grazie anche al lavoro di Cicchi quella squadra l'anno successivo stravinse il campionato di seie c1 girone sud e ancora oggi, con orgoglio, quel gruppo porta il nome di "DIABOLICI". Quando elencavo i vari Fontana e Teantoni ecc... e domandavo ti dice niente Claudio? Era giustappunto per ricordare che di quella impresa fece parte anche Cicchi e che dolci ricordi portano per noi quei momenti. Nicolini, non centra nulla con quella squadra. Nessuna notizia errata, errata corige al contrario
Quando quaranta giorni fa, circa, dissi su queste pagine che Claudio Cicchi è un grande uomo di calcio non mi sbagliavo... Non capisco ancora come fece Benigni, anni fa, a privarsi delle sue prestazioni. Da amante dei numeri e dei nomi dello sport marchigiano non posso non citare: Barzagli, La vista, Bonfiglio, Passiatore, Tentoni, Monticciolo, Bruno, Fontana, Lauro... Claudio ti dicono nulla? Arusta furia!!!!!!!!!!!!!!!!! Speremme bè. In bocca al lupo Rata!!!!!!!!!!!!!!!!
Spero che, lo dico di cuore, le parole ed il gesto del Sindaco di Loro Piceno vengano fatte conoscere in giro per l'Italia e, perchè no, per la piccola Europa fatta di tante piccole patrie e piccoli interessi provinciali. Altresì, mi auguro, con altrettanta forza, che le polemiche e la stizza di certi primi cittadini (vedi le dichirazioni dei giorni scorsi) "non accoglienti per natura", vengano fatte conoscere al di fuori dei confini territoriali, così da far rendere conto le persone (o meglio i turisti) se l'accoglienza sia solo artificiosa apparenza o elemento inglobato nel Dna della gente di queste terre, che vanno visitate non solo per la bellezza dei propri paesaggi o per la bontà dei suoi cibi, ma anche per il calore umano dei suoi abitanti, per i loro colori ed i loro costumi. Guardatevi bene dal fare certe sparate perchè, ragioniamo in termi di industria turistica, la località piccola dall'eccellente qualità di vita attira, il più delle volte, un turismo di nicchia ricercato e colto, attento e sensibile a 360 gradi verso l'essenza del territorio che lo va ad ospitare. Detto questo, buona stagione turistica! P.s: Lampedusa ed i lampedusani (vere vittime del flusso ammorbante di migranti...), l'alra notte hanno rischiato la loro stessa vita pur di non far morire nel mare in tempesta 500 fra bambini, madri e mariti venuti da chissà dove e alla fine di tutto questo, hanno passato la notte con questa gente per tranquillizzarli e fornire loro un pasto caldo, stringendosi gli uni agli altri hanno anche pianto per il richio reciprecamente corso... Bè quanto mi sono sentito felice di essere italiano in quel momento!!!!
Cicchi e, qualora dovesse dire sì, Gaetano "jimmy" Fontana, non solo sono due ottime scelte e due soggetti che, seppur in ruoli diversi, sono elementi navigati e competenti, ma rappresenterebbero, il condizionale è d'obbligo, un autentico lusso per le eventuali categorie (Eccellenza e, facciamo gli scongiuri, promozione)in cui andrebbe a collocarsi la Rata. Oltretutto sarebbe un bel, che dico bel, uno straordinario salto di qualità per l'attuale società che, finalmente metterebbe le basi per un futuro autentico, affidandosi a veri esperti del settore e non a soluzioni raffazzonate e dettate da logiche ben poco comprensibili. Al di là di queste che restano interessanti voci futuribili, rimane certo l'amaro in bocca per la tempistica, a dir poco tragicomica, con cui si consumano questi progetti: una stagione ancora in corso che vede la beneamata lottare per non finire ancora più in basso, per non toccare l'ennesimo fondo che sembra non essere quello vero, l'ultimo stadio, ma lascia intendere che ne esistano di altri più in basso... Allora da tifoso, ma più in generale da sportivo che vive lo sport a 360 gradi e ha a cuore le sorti di tutte le compagini più rappresentative della provincia, in ogni disciplina, mi chiedo questo: la libertà di vivere e sperare ovvero la libertà di non coltivare più alcuna speranza lasciandosi morire del tutto, restano volontà che ai miei occhi risultano entrambe lecite (ripeto ai miei occhi)... ma se qualcuno vuole provare piacere e godere in grande stile non può certo darsi una martellata sulle palle prima che il tutto si compia...perchè è questo lo scenario che appare oggi, purtroppo, all'occhio del tifoso che vuole godere e vivere antichi fasti!
La candidatura di Marangoni sotto Il nome di LEGA per le MARCHE, dopo la sue espulsione dalla Lega Nord, con lo slogan " io ci metto la faccia" , è sicuramente uno dei casi più emblematici di questa disputa elettorale per le provinciali, seconda solo solo per grado di importanza a quella di Pettinari per il centrosssssss...centro e basta. In tutto questo i politologi di fama nazionale potranno, cautamente, commentare che quello maceratese non è di certo uno dei laboratori più innovativi per le candidature di chi corre all'amministrazione della res publica locale. Se non altro, però, il valzer di cambio vestito a seconda della festa e d'innovazioni di movimenti fatti a su misura per uomini rimasti in mutande, è la stessa che caratterizza il panorama politico nazionale. Daltronde, come sosteneva un mio caro amico, passando per Colfiorito ci saranno pure tante curve, ma Roma dista solo "un par de cento" km...
Oltre alla Proposta di "marco p" aggiungerei il sequestro del mezzo e l'obbligo, per un mese, di lavorare gratuitamente presso la casa del Parco. L'incoscenza di pochi non può, e non deve, ricadere sempre sulle spalle di un'intera collettività.
Si emette un'allerta meteo per una perturbazione che sulla carta dei maggiori istituti di previsione meteorologici non dovrebbe neanche essere, per intensità e per durata, 1/3 di quella di dicembre.Il tutto per sembrare maggiormente preparati rispetto alla debaclè del mese scorso.
A volte i romanzi, ed i loro fantastici personaggi, trovano sublimazione nella realtà, dove qualche soggetto non avendo di che vivere di suo prova a ricalcare o ad interpretare un copione. Il caso di Mattia e le motivazioni che hanno animato le sue scelte sono sue ed è giusto che rimangano tali, dunque pare inopportuno ed insindacabile il diritto a criticare una scelta tanto importante, quanto inconsueta, e forse quanto bizzarra. Comunque ritornando al tema del romanzo, per chia ama la lettura dei romanzi contemporanei, non sarà sfuggito che la storia del ragazzo è un copia incolla delle vicende del personaggio, narratore della storia, Mario nel romanzo "Due di Due" di Andrea De Carlo. Nulla di nuovo e di originale alla luce di questo sole, se non la notizia che qualcuno ha veramente messo in atto un'idea letteraria...
La Tv crea a proprio uso e consumo casi umani. Stefano, che di talento ne ha e non ha di certo bisogno di simili campagne mediatiche, è inconsapevolmente vittima di questo ciclone manipolatore, a causa di questa sua peculiarità, si peculiarità, no menomazione. La tv fra tutti gli esercizi circensi aveva bisogno di uno spazio di pietà - ricordate il Pippo Kennedy show degli anni novanta quando, un inimitabile Corrado Guzzanti nelle vesti di sadico quanto realistico conduttore, creava spazi di pietà umana per arricchire il suo carrozzone? Ad esempio: "Per i bambini che muoiono di fame possiamo tutti fare qualcosa, dobbiamo fare qualcosa... un minuto di silenzio! Io vado a pisciare, ci vediamo dopo la pubblicità!" - Bè, ora quello spazio di cinque minuti è passato, si è consumato e Stefano non serve più al circo, il suo numero l'ha eseguito. Basta! Lui è ingombrante per il circolo mediatico, non importa se sappia o non sappia cantare, non importa se la gente gradisca o meno, per la tv non è più utile, servono personaggi patinati e con il ciuffo sempre in ordine. Si basta! lo spazio per la pietà è finito.
Dando per scontato il fatto che, nè Monsignor Giuliodori, nè Padre Alberto, hanno bisogno di difensori d'ufficio o di improvvisati, quanto dubbi, tribunali della Santa inquisizione, mi chiedo se chi commenta o giudica l'operato dei frati ha mai fatto una capatina al centro studi bibiblici "G. Vannucci". Con estrema serenità ed onestà mi domando se ha mai ascoltato un intervanto di Padre Alberto o Padre Ricardo Perez. Chiedo alla mia coscienza e senza presunzione non a quella di altri, se sia giusto vestire i panni da ultras di curva anche per affari spirituali senza tuttavia, come spesso capita nella nostra cultura, avere bene in mente ciò che si incita o ciò che si combatte, essere innocentisti o colpevolisti di non si sa bene cosa e perchè. La sensazione che si ha, per chi conosce l'operato del Centro studi biblici "G. Vannucci", frequentandolo assiduamente, è forse proprio questa: molta gente, e molti organi di stampa, hanno riempito i salotti, i caffè, i rotocalchi, con parole che non sempre sono state condite dallo specchio fedele della realtà proprio perchè mancanti della conoscenza diretta, stretta, dell'operato del centro "G. Vannucci". In considerazione di ciò, faccio "socratica" sollecitazione a chi ancora non conosce il centro, ma nonostante ciò ha emesso già sentenza, a venire a Montefano e partecipare ad uno degli incontri presso il Convento dei Servi di Maria. Ognuno poi liberamente, nel segno della demòs, potrà farsi un'idea più precisa e contestare oppure condividere l'operato. Convinto che l'invito verrà accolto, a presto...
Giusta precisazione, comunque da parte mia non vi era nessun intento polemico verso chi ha scritto l'articolo. Mi scuso per l'incomprensione e per gli errori di sintassi.
Chi scrive l’aricolo,nonostante le buene intenzioni, riporta alcune inesattezze nel merito e nel metodo adottato dai frati(non mi risulta affatto che da parte di Padre Alberto o Padre Ricardo ci sia mai stata un’induzione all’offerta)e forse non sa che, il duello fra parrocchie, prima dell’intervento del Monsignor Giuiliodori non c’era mai stato, ma che in realtà era una mera invenzione madiatica fomentata da qualche “fedain” della parrocchia di S. Donato, che ha trovato libero sfogo nelle righe scritte da un giornalista di cronaca locale ( cronaca cartacea), attento alla firma e alla faziosità, molto meno alla correttezza e all’imparzialità nel riportare una notizia. Tanto da farne una questione personale e fondare, previo Facebook, un gruppo contro il Convento. Il magro bottino dell’operazione “contro” ad oggi conta una decina di iscritti nel forum ad esso riservato, a fronte dei 1200 del forum del Convento dei Servi di Maria (parlando unicamente del forum principale, poichè ne esistono altri non ufficiali che contano altri centinaia di iscritti).
La Curia di Macerata si è ritrovata, oggi, per le mani, una patata bollente che scotta così tanto che non sa più dove posizionarla, infatti il richiamo uffiale del Monsignor Giuliodori ha scatenato fra i fedeli di ogni estrazione culturale, anagrafica e sociale un autentico coro di sdegno, manifestatosi (e quì gli organi di stampa locali hanno lasciato un autentico vulnus, senza mai informarsi riportando la notizia, ma evidentemente non faceva comodo a nessuno) per mezzo di lettere e mail di protesta che hanno letteralmente tempestato la Curia, tutte firmate con nome e cognome, un autentico “j’accuse” che ha trasformato la vicenda, nel classico boomerang che torna fra le braccia di chi lo ha improvvidamente lanciato.
Grazie a questa storia, e quì che la vicenda assume secondo me le connotazioni migliori rispetto a quelle della solita polemica, molti giovani, molte famiglie, digiuni alla parola della Bibbia, hanno trovato le motivazioni e l’iteresse per avvicinarsi alla stessa, frequentando sempre con maggiore entusiasmo e in numero sempre più consistente, gli incontri di Padre Alberto, dando vita ha una nuova primavera culturale, nonchè spirutuale e letteraria… Ma si sa di questi tempi chi apre un nuovo varco deve fare i conti con il passato e la forza rezionaria di chi vuol mantenere lo status quo ad ogni costo, questa sfumatura antropologica e ancor prima squisitamente culturale, è nel Dna della nostra penisola e dei suoi uomini: parte da qui la spiegazione di un paese vecchio, ancorato al passato, dove le innovazioni devono migrare per trovare il giusto compimento e il diritto al sostegno dello stesso. La piccola storia di provincia acciuffata dal grande quotidiano nazionale è una storia comune a molte altre. Però, care lettrici e cari lettori l’impronta della news non può e non deve essere inficiata dalla sfumatura della macchietta, della storia stile commedia di Giovannino Guareschi, “Don Camilo e l’onorevole Peppone” tanto per intenderci, quì non siamo e non dobbiamo credere di essere di fronte a una comica rissa che vede contrapposti I “Preti” vs “Frati”. Dietro questa vicenda cari amici c’è molto di più, molto probabilmente un vizio “antico” che condiziona il malessere dei nostri giorni e dei nostri miseri costumi…
Chi scrive l'aricolo,nonostante le buene intenzioni, riporta alcune inesattezze nel merito e nel metodo adottato dai frati(non mi risulta affatto che da parte di Padre Alberto o Padre Ricardo ci sia mai stata un'induzione all'offerta)e forse non sa che, il duello fra parrocchie, prima dell'intervento del Monsignor Giuiliodori non c'era mai stato, ma che in realtà era una mera invenzione madiatica fomentata da qualche "fedain" della parrocchia di S. Donato, che ha trovato libero sfogo nelle righe scritte da un giornalista di cronaca locale ( cronaca cartacea), attento alla firma e alla faziosità, molto meno alla correttezza e all'imparzialità nel riportare una notizia. Tanto da farne una questione personale e fondare, previo Facebook, un gruppo contro il Convento. Il magro bottino dell'operazione "contro" ad oggi conta una decina di iscritti nel forum ad esso riservato, a fronte dei 1200 del forum del Convento dei Servi di Maria (parlando unicamente del forum principale, poichè ne esistono altri non ufficiali che contano altri centinaia di iscritti.
La Curia di Macerata si è ritrovata, oggi, per le mani, una patata bollente che scotta così tanto che non sa più dove posizionarla, infatti il richiamo uffiale del Monsignor Giuliodori ha scatenato fra i fedeli di ogni estrazione culturale, anagrafica e sociale un autentico coro di sdegno, manifestatosi (e quì gli organi di stampa locali hanno lasciato un autentico vulnus, senza mai informarsi riportando la notizia, ma evidentemente non faceva comodo a nessuno) per mezzo di lettere e mail di protesta che hanno letteralmente tempestato la Curia, tutte firmate con nome e cognome, un autentico "j'accuse" che ha trasformato la vicenda, nel classico boomerang che torna fra le braccia di chi lo ha improvvidamente lanciato.
Grazie a questa storia, e quì che la vicenda assume secondo me le connotazioni migliori rispetto a quelle della solita polemica, molti giovani, molte famiglie, digiuni alla parola della Bibbia, hanno trovato le motivazioni e l'iteresse per avvicinarsi alla stessa, frequentando sempre con maggiore entusiasmo e in numero sempre più consistente, gli incontri di Padre Alberto, dando vita ha una nuova primavera culturale, nonchè spirutuale e letteraria... Ma si sa di questi tempi chi apre un nuovo varco deve fare i conti con il passato e la forza rezionaria di chi vuol mantenere lo status quo ad ogni costo, questa sfumatura antropologica e ancor prima squisitamente culturale, è nel Dna della nostra penisola e dei suoi uomini: parte da qui la spiegazione di un paese vecchio, ancorato al passato, dove le innovazioni devono migrare per trovare il giusto compimento e il diritto al sostegno dello stesso. La piccola storia di provincia acciuffata dal grande quotidiano nazionale è una storia comune a molte altre. Però, care lettrici e cari lettori l'impronta della news non può e non deve essere inficiata dalla sfumatura della macchietta, della storia stile commedia di Giovannino Guareschi, "Don Camilo e l'onorevole Peppone" tanto per intenderci, quì non siamo e non dobbiamo credere di essere di fronte ha una comica rissa che vede contrapposti I "Preti" vs "Frati". Dietro questa vicenda cari amici c'è molto di più, molto probabilmente un vizio "antico" che condiziona il malessere dei nostri giorni e dei nostri miseri costumi...
Il duello fra parrocchie, prima dell’intervento del Monsignor Giuiliodori non c’era mai stato, in realtà era una mera invenzione madiatica fomentata da qualche “fedain” della parrocchia di S. Donato, che ha trovato libero sfogo nelle righe scritte da un giornalista di cronaca locale ( cronaca cartacea), attento alla firma e alla faziosità, molto meno alla correttezza e all’imparzialità nel riportare una notizia. Tanto da farne una questione personale e fondare, previo Facebook, un gruppo contro il Convento. Il magro bottino dell’operazione “contro” ad oggi conta una decina di iscritti nel forum ad esso riservato, a fronte dei 1200 del forum del Convento dei Servi di Maria (parlando unicamente del forum principale, poichè ne esistono altri non ufficiali che contano altri centinaia di iscritti).
La Curia di Macerata si è ritrovata, oggi, per le mani, una patata bollente che scotta così tanto che non sa più dove posizionarla, infatti il richiamo uffiale del Monsignor Giuliodori ha scatenato fra i fedeli di ogni estrazione culturale, anagrafica e sociale un autentico coro di sdegno, manifestatosi (e quì gli organi di stampa locali hanno lasciato un autentico vulnus, senza mai informarsi riportando la notizia, ma evidentemente non faceva comodo a nessuno) per mezzo di lettere e mail di protesta che hanno letteralmente tempestato la Curia, tutte firmate con nome e cognome, un autentico “j’accuse” che ha trasformato la vicenda, nel classico boomerang che torna fra le braccia di chi lo ha improvvidamente lanciato.
Grazie a questa storia, e quì che la vicenda assume secondo me le connotazioni migliori rispetto a quelle della solita polemica, molti giovani, molte famiglie, digiuni alla parola della Bibbia, hanno trovato le motivazioni e l’interesse per avvicinarsi alla stessa, frequentando sempre con maggiore entusiasmo e in numero sempre più consistente, gli incontri di Padre Alberto, dando vita ha una nuova primavera culturale, nonchè spirutuale e letteraria… Ma si sa di questi tempi chi apre un nuovo varco deve fare i conti con il passato e la forza rezionaria di chi vuol mantenere lo status quo ad ogni costo, questa sfumatura antropologica e ancor prima squisitamente culturale, è nel Dna della nostra penisola e dei suoi uomini: parte da qui la spiegazione di un paese vecchio, ancorato al passato, dove le innovazioni devono migrare per trovare il giusto compimento e il diritto al sostegno dello stesso. La piccola storia di provincia acciuffata dal grande quotidiano nazionale è una storia comune a molte altre. Però, care lettrici e cari lettori l’impronta della news non può e non deve essere inficiata dalla sfumatura della macchietta, della storia stile commedia di Giovannino Guareschi, “Don Camilo e l’onorevole Peppone” tanto per intenderci, quì non siamo e non dobbiamo credere di essere di fronte a una comica rissa che vede contrapposti I “Preti” vs “Frati”. Dietro questa vicenda cari amici c’è molto di più, molto probabilmente un vizio “antico” che condiziona il malessere dei nostri giorni e dei nostri miseri costumi…
Mamma mia che finaccia che hanno fatto questi, Montefano fino a qualche anno fa rappresenta una delle avanguardie proviciali in tema di iniziative e strutture atte a ad accoglierle, ed ora il mare magnum? ma che cos'è successo in così poco tempo??? Ricordo la UBU, la prima mediateca aperta in provincia, Gli spettacoli nel teatrino, patrocinati dall'esteuropaovest, le iniziative culturali legate al mercatino??? Ao, svegliatevi!!!
Non sono un veggente, ma in un post di alcuni giorni fa più o meno dicevo questo:
"...direi che l’attesa sia la cosa più saggia, poichè chi mastica politica e chi la mastica meno, sa bene che, in questo mondo, una poltrona e magari anche qualche “cucina” , potrebbe far cambiare idea al Masaniello di turno nonostante una sentenza a proprio favore che imponga il ritorno alle urne. Del resto, lo si è capito dalle abbondanti ipotesi enucleate dalla stampa locale, basterebbe la rinuncia di Gentilucci a correre ad una eventuale corsa elettorale ex novo, che lo status quo rimarebbe tale e niente e nessuno, a quel punto, potrebbe variarlo. Il grande Indro Montanelli una volta, parlando del rapporto fra Giulio Andreotti e Alcide De gasperi, disse: Quando Alcide e Giulio andavano insieme in chiesa, il primo parlava a Dio, il secondo con il prete… " Questa è la realtà, cari elettori maceratesi di entrambi gli schieramenti, la vita in quanto terrena spesso, se non sempre, porta gli uomini a soprassedere alle logiche dell'equilibrio e del senso della collettività , dell'oggettiva responsabilità e senso del dovere... basta poco: questi politici, un po' di aglio, sale e pepe quanto basta, una rametta di finocchio selvatico, et voilà. La porchetta alla maceratese è servita!!!
Io direi che l'attesa sia la cosa più saggia, poichè chi mastica politica e chi la mastica meno, sa bene che, in questo mondo, una poltrona e magari anche qualche "cucina" , potrebbe far cambiare idea al Masaniello di turno nonostante una sentenza a proprio favore che imponga il ritorno alle urne. Del resto, lo si è capito dalle abbondanti ipotesi enucleate dalla stampa locale, basterebbe la rinuncia di Gentilucci a correre ad una eventuale corsa elettorale ex novo, che lo status quo rimarebbe tale e niente e nessuno a quel punto potrebbe variarlo. Il grande Indro Montanelli una volta, parlando del rapporto fra Giulio Andreotti e Alcide De gasperi, disse: Quando Alcide e Giulio andavano insieme in chiesa, il primo parlava a Dio, il secondo con il prete...
Senza polemica alcuna vorrei ricodare, per dovere di cronaca, che il povero Maurizio Montalbini è deceduto lo scorso anno a Pievetorina a causa di un infarto fulminante. Difficile, quindi, pensare di incontrarlo mentre è in libera uscita da una delle pareti del Monte Bove, a meno che qualcuno non abbia facoltà di interazione con l'aldilà...
Paul wilkins
Utente dal
31/5/2010
Totale commenti
40