La giunta incontra i cittadini
Carancini: “La Mattei-Pieve è impossibile”

Appuntamento della giunta itinerante con i residenti di Santa Lucia, Borgo Cairoli, La Pace, Rione Verdi e Rione Marche. Il sindaco: "Il patto di stabilità ci limita tantissimo". Allo studio un nuovo semaforo in via San Francesco

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Il sindaco di Macerata, Romano Carancini

 

di Filippo Ciccarelli

Serata partecipata e vivace quella che ha visto la Giunta Itinerante incontrare gli abitanti dei quartieri Santa Lucia, La Pace, Rione Marche, Rione Verdi e Borgo Cairoli. L’incontro si è aperto alla presenza del sindaco Carancini, degli assessori Curzi, Monteverde, Pantanetti, Blunno ed Urbani, con il primo cittadino che ha spiegato il perché della giunta itinerante.
“E’ un modo per sopperire all’assenza dei consigli di circoscrizione, aboliti per legge, e poi per far sì che la giunta possa rapportarsi più efficacemente con i cittadini fuori da schemi sovraordinati o semplicemente istituzionali”. L’assessore Curzi ha poi specificato che “le risposte alle domande e richieste dei cittadini verranno date in una seconda fase, quella delle proposte condivise, entro qualche mese.”. Prima di cominciare la Curzi ha voluto ricordare Fabrizio Giustozzi, “un presidente di circoscrizione che non c’è più: il nostro impegno è quello di essere in mezzo alla gente com’era lui”.

Si comincia con una residente del quartiere Santa Lucia: “Chiunque conosca il nostro rione sa che è attraversato da un’autostrada, e non da una via. Tutti i giorni subiamo inquinamento, tir che vanno a 100 all’ora, auto che passano col rosso, contromano… i residenti hanno documentato anche con un video che non c’è mai una pattglia. Abbiamo chiesto, visto che nell’immediato non è possibile chiedere una strada per mandare i tir altrove, di evitare che il traffico vada così veloce. Il semaforo pedonale, anche se diventa rosso quando chiamiamo l’attraversamento, è inutile perché la gente lo ignora. Inoltre, chiediamo di nuovo, anche se il sindaco ci ha detto di no, di installare una centralina per il controllo delle polveri sottil, è inutile averne una a Collevario dove non c’è lo stesso traffico che abbiamo a Santa Lucia”. Franco, un altro residente del quartiere, propone di “deviare i tir sulla Carrareccia per spostare il più possibile il traffico lontano dal rione: i camion farebbero 3 km in più di strada ma la situazione migliorerebbe moltissimo”. L’argomento viabilità è il più gettonato dagli abitanti del quartiere, ed infatti un terzo chiede di “ripristinare la vecchia circolazione, a doppio senso su via Santa Lucia e permettere l’attraversamento di via Santa Chiara. Ci vorrebbe un semaforo che diventa rosso sopra i 50 orari e provvisto di apparecchiature per fare la foto a chi passa col rosso”.

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L’assessore Ubaldo Urbani

E’ poi il turno di un residente del Rione Verdi, che denuncia come alcune famiglie del quartiere abbiano fatto una denuncia al Prefetto, al Sindaco, all’Asur e alla Polizia perché nella zona il degrado nell’ultimo anno è aumentato in modo preoccupante. “Finora i rapporti interpersonali tra chi gestisce i negozi multietnici è stato faticoso, ma nell’ultimo anno si sono verificati episodi molto gravi. Ci sono state intimidazioni, aggressioni, viviamo sotto intimidazioni continue, non ultima una di ieri sera che ha coinvolto una persona che non indico ma che è presente qui. Liberiamoci dal complesso che se si parla di extracomunitari si è razzisti. I problemi riguardano la vivibilità, l’igiene, la difficoltà ad uscire di casa per passare il marciapiede. Con l’illuminazione alla stazione e l’accordo con bar che chiude alle 21 ha ridotto moltissimo lo spaccio. Basterebbe chiudere anche il sottopasso che dalla stazione porta qui al Rione Marche per migliorare ancora di più la situazione.

Il problema del Rione Verdi sono i clienti dei negozi, che si radunano dal pomeriggio fino alla sera. Non è tanto il fatto che stanno per terra a bere birra, il problema sono le reazioni del dopo, reazioni diciamo abbastanza energiche. E succede un giorno sì e uno no. Siamo arrivati al punto che dicono “stai attento, che te la facciamo pagare”. Il problema quindi non è l’apertura del market, ma quello che avviene fuori. C’è in pratica un’occupazione del suolo pubblico e un consumo di alcolici negli spazi antistanti gli esercizi commerciali nonostante l’esistenza di un’ordinanza che lo vieterebbe.
Dentro le siepi del viale della stazione c’è di tutto e di più. Abbiamo sollecitato anche la Smea per pulire pure lì dentro.
Infine c’è la situazione dell’Ircer: Rom che arrivano alle 8.30/9.00, fanno i loro bisogni e poi vanno via. All’Ircer trovarono pure siringhe per terra. E’ un parco meraviglioso aperto a tutti, e non è bello trovare queste situazioni che ci si ritorcono contro. I controlli sollecitati dalla denuncia ci sono stati, ma non sono mirati alle ore di punta, ossia dalle 18 alle 22″.
Il sindaco Carancini ha risposto a tutte queste interpellanze, a partire dal problema di Santa Lucia.
“E’ una situazione infrastrutturale dove è impossibile intervenire. Un po’ di anni fa si parlò di un sottopasso da via Mattei: non ci sono le condizioni economiche per farlo, è inutile raccontare il contrario. Allora vogliamo affrontare la cosa attraverso piccoli interventi: le proposte mi paiono fattibili, come quella del semaforo che rileva la velocità e fotografa i trasgressori. Siamo anche a conoscenza del fatto che in quel tratto di strada il manto stradale sia disastrato, ce lo dicono gli autisti delle ambulanze. Nel tratto dell’intersezione tra via Mattei – via Cincinelli e San Francesco, come previsto dalla minitematica, si farà una rotatoria. Sono a conoscenza del fatto che ci sia un ricorso al tar, ma quel ricorso non ha chiesto la sospensiva per cui l’amministrazione deve rispettare la norma che il consiglio comunale ha approvato. La centralina delle polveri sottili non è che non si possa fare, ma è di competenza della provincia. Questione tir: la strada tra via Mattei e la Pieve è di difficile realizzazione. Su 14-15 milioni di costo non è possibile che il Comune debba metterne 9, e questi soldi non li abbiamo. Stiamo comunque studiando soluzioni con la Provincia e la Quadrilatero per vedere se si possa fare qualcosa in merito. Le fonti di finanziamento che erano previste ad oggi non si sono concretizzate. Il problema più grave che attanaglia tutti gli enti pubblici è poi il patto di stabilità. Il patto di stabilità è una norma che lo stato pone a tutti questi soggetti e che dice che tra le entrate e le spese ci dev’essere un dato che non può essere superato. Noi oggi dobbiamo migliorare di 23 volte la performance del 2010. I comuni per non sforare il patto sono costretti a ritardare, per esempio, il pagamento ai fornitori. Noi siamo in ritardo di 2-3 mesi. Ci sono enti che non pagano da 7-8 mesi. Nel quadro attuale l’opera Mattei-La Pieve è impossibile da fare.

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L’assessore Federica Curzi

Per quel che riguarda il rione Verdi, il problema lo conosciamo. L’amministrazione comunale non si può far carico dell’ordine pubblico. E’ giusto che la denuncia venga. E’ un problema che abbiamo rappresentato nel comitato per la sicurezza, ma non è di nostra competenza. Faremo un’ulteriore segnalazione al Prefetto. Non ero a conoscenza della situazione dei rom al parco dell’Ircer, ce ne occuperemo”.
In merito alla viabilità del rione Santa Lucia, è intervenuto l’ingegner Sandro Seri: “è dal 1985 che mi dedico all’urbanistica e alla viabilità in generale. Io sostengo che sia inutile fare la Mattei-Pieve, perché sarebbe una strada tutta su un ponte, su una zona che frana e che costerebbe 15 milioni di euro per meno di 3 km. Con la stessa cifra ci si può arrivare benissimo fino al Chienti. La proposta che faccio, e che ho sottoposto a tutti i sindaci da Cingolani in poi quando pensavo alla Mattei-Carrareccia, è di fare uno svincolo a Santa Lucia. Basterebbero 2 milioni di euro per risolvere la situazione del traffico”.
Il sindaco Carancini ha invitato l’ingegner Seri a portare il suo progetto a conoscenza dell’amminsitrazione comunale, prima di ascoltare le altre rimostranze dei cittadini. E’ stato il turno dei residenti del rione Marche, che hanno indicato come in via Urbino, nell’area di costruzione della Sofim e di fronte al sottopasso della stazione ci sia un’area comunale “in completo abbandono, è un centro di ritrovo di scambio di siringhe, con immondizia, gomme, escrementi di cani. Ci si sarebbe dovuto realizzare un parcheggio, ed invece la zona è degradata al massimo”. Anche in questo caso Carancini ha promesso di valutare al più presto la situazione e verificare di poter realizzare il parcheggio nell’area indicata.

Un residente ha sottolineato poi la pericolosità dell’incrocio tra via Pesaro e via Mattei, all’altezza del tribunale. Il sindaco ha detto che è prevista la realizzazione di una rotatoria sperimentale coi new jersey come avvenne per quella di via Pancalducci, al cimitero.
Maurizio Succimarra, dell’agenzia Tecnocasa, dice che “a Macerata ci sono più case che a Milano” e poi chiede se “l’amministrazione pensa di avere altre fonti di guadagno, a parte quella dell’edilizia”. Carancini risponde che il piano regolatore è sostanzialmente esaurito e si pensa non alla costruzione di altre case, ma alla riqualificazione di aree esistenti, oltre alla mappatura del patrimonio comunale e alla vendita di edifici e proprietà che non sono considerate strategiche. Si è parlato anche dei problemi del rione Pace, ed è stata segnalata la pericolosità dell’incrocio semaforico all’altezza dell’ex mulino Vignati. Il consigliere Deborah Pantana, presente come altri politici alla serata (l’assessore provinciale Massimiliano Sport Bianchini ed il consigliere Marco Guzzini), ha segnalato inoltre il problema dell’ordine pubblico in via Zorli, oltre alla viabilità problematica “nel nuovo quartiere che si è venuto a creare, tra le Fosse e la Pace”. Ultimo è stato Giacomo Berdini, presidente dell’associazione commercianti delle Casette, che ha protestato soprattutto perché, a suo dire, l’amminstrazione farebbe figli e figliastri tra i commercianti delle diverse zone del centro.

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L’assessore Stefania Monteverde

Vogliamo sapere perché ad ogni nostra richiesta, subito le labbra di chi ci risponde dall’altra parte si schiudono in un “no”, mentre altri sono trattati diversamente” dice Berdini “è impossibile che corso Cavour faccia notti bianche, blu, arancioni, viola e noi niente. Ci hanno rifiutato un mercatino per sabato 24 settembre, mentre nell’ultimo mese corso Cavour è stato chiuso 5 volte. Tra l’altro lì ci confluiscono auto da tre direzioni distinte, da noi solo quelli che vengono da Piediripa. Per San Giuliano, poi, sono state contattate tutte le altre associazioni, come la Pro Loco, il Centro storico, i commercianti di corso Cavour, tranne noi di Corso Cairoli”. Gli altri problemi segnalati da Berdini sono la sporcizia e l’accattonaggio lungo corso Cairoli, la zona di via Fratelli Pianesi scarsamente illuminata e poco fornita di cassonetti ed anche la zona delle Vergini priva di parcheggi.
Il sindaco ha risposto che alle Vergini si continua a costruire non perché il Comune dia i permessi, ma per via di lottizzazioni già esistenti, e che la scarsità di parcheggi è un problema che riguarda anche i mezzi della Smea e del trasporto pubblico locale che non riescono a fare le manovre. Carancini ha poi smentito la disparità di trattamento tra le diverse categorie di commercianti, ricordando che sotto Natale e per la Domenica delle Palme sono stati fatti i mercatini in corso Cairoli, e che comunque nessuno pensa di fare dispetti o creare problemi. Il prossimo appuntamento della giunta itinerante è per lunedì 19 settembre, alle ore 21 in via Costa 10, quando gli abitanti della zona di via Mameli, di via dei Velini, del Centro Storico e di corso Cavour esporranno i loro problemi e faranno le richieste all’amministrazione.



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