“No alla statua, esaltazione della massoneria”

I parrocci di Macerata e i responsabili delle principali aggregazioni laicali cattoliche intervengono sul monumento per il 150° dell'Unità d'Italia

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Il Vescovo Claudio Giuliodori

La statua per il 150° dell’Unità d’Italia proposta dall’associazione “Stringiamoci a coorte” all’amministrazione comunale di Macerata continua ad alimentare il dibattito in città. In occasione del Corpus Domini, i parroci e i responsabili delle principali aggregazioni laicali cattoliche presenti nel comune di Macerata hanno letto un testo condiviso e firmato che pubblichiamo di seguito:

“Molte persone – scrivono – ci hanno chiesto quale sia il punto di vista della comunità ecclesiale maceratese in relazione alla proposta inoltrata da un Comitato per realizzare nella nostra Città un monumento in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Ritenendo doveroso e importante rispondere ad una tale richiesta, in comunione con il nostro Vescovo e per amore della verità, ci sentiamo di esprimere alcune considerazioni che ci auguriamo possano essere utili per aiutare i fedeli, i cittadini e gli amministratori ad un attento discernimento.

La ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia è un evento che merita la più ampia valorizzazione e un monumento può essere un segno importante se davvero esprime l’insieme dei valori del Popolo italiano e la sensibilità di tutti i maceratesi. Non sembra avere queste caratteristiche la proposta del monumento avanzata dal Comitato “Stringiamoci a coorte” che per la sua origine, i suoi contenuti e le sue finalità sembra avere piuttosto una chiara e inequivocabile matrice massonica.

Ovviamente ciascuno è libero di avere il suo punto di vista, ma non è accettabile che si proponga come monumento all’Unità d’Italia una rappresentazione che in realtà appare come un’esaltazione della massoneria e dei suoi princìpi, a meno che non si voglia far passare l’idea che l’Unità d’Italia sia sotto l’egida della massoneria e che i maceratesi si identificano con questa visione delle cose. Di fronte ad una tale proposta, pertanto, sentiamo di dover esprimere il nostro disagio perché non potremo mai sentirci rappresentati come cattolici, cittadini italiani e maceratesi, da un monumento ispirato ai principi della massoneria.

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L'opera commissionata dal Comitato "Stringiamoci a coorte" allo scultore Ermenegildo Pannocchia

Pur nel rispetto di opinioni diverse, e aperti al confronto con tutti, va detto con chiarezza e libertà che la visione proposta dalla massoneria circa l’uomo e la società è inconciliabile con la visione cristiana della persona e della storia. Mentre nel pensiero propugnato dalla massoneria l’uomo fa di se stesso un assoluto avendo come obbiettivo il perseguimento degli interessi condivisi dagli affiliati; nella visione cristiana l’uomo è creatura di Dio ed è chiamato a vivere nell’amore vicendevole avendo come ideale il dono sincero di sé e il fare ogni cosa a maggior gloria di Dio.

Appare inoltre forzato e fuori luogo ogni raffronto con la vicenda del monumento a P. Matteo Ricci. In quel caso l’iniziativa apparteneva al programma ufficiale del Comitato per le Celebrazioni del IV Centenario ed era stata condivisa, almeno fino alle note vicende, da tutte le istituzioni che ne avevano affidato al Vescovo il coordinamento. Resta pertanto il rammarico che la Città non sia riuscita ancora ad onorare il suo più grande e illustre cittadino con un monumento di grande valore artistico e culturale”.

Le firme dei parroci delle parrocchie del Comune di Macerata:

(Mons. Enzo Bruschi, Don Egidio Tittarelli, Don Alberto Forconi, Don Franco Pranzetti, Don Gianluca Merlini, Don Giovanni Ilari, Don Adriano Dariozzi, Don Pietro Carnevali, Don Euro Giustozzi, Don Gennaro De Filippi, P. Aldo Marinelli, Don Franco Palmieri, Don Francesco Cocilova, Don Pietro Parisse, P. Arcangelo Colandrea, P. Dino Mascioni, Don Silvano Ilari);

E dei Responsabili delle aggregazioni laicali cattoliche:

Federico Canullo (Azione Cattolica); Ermanno Calzolaio (Comunione e Liberazione); Mauro Marconi (Cammino Neocatecumenale); Carla Domenella (Movimento dei Focolari); Luca Vitali (Rinnovamento nello Spirito); Renato Lapponi (Acli); Enrico Leli (Corsi Cristianità); Debhora Di Carlo (F.U.C.I.); Renato Sopranzetti (M.A.S.C.I.) Anna Maria Foresi (A.I.M.C.); Sergio Fattorillo (A.M.C.I.); Franco Moneta (Ass. Centro di Ascolto e Accoglienza); Maria Chiaramoni (Ass. Mariana Regina dell’Amore); Graziella Cardinali (Movimento per la Vita); Pierpaolo Campolungo (Centro di Aiuto alla Vita); Cristina Morbiducci (C.I.F.); Maurizio Montedoro (G.R.I.S.); Franco e M. Rosaria Berardi (Istituto Santa Famiglia).

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Un particolare della statua

I PRECEDENTI ARTICOLI E I COMMENTI DEI LETTORI:

–  Una statua per il 150° dell’Unità d’Italia, la proposta della Massoneria arriva in Consiglio comunale (leggi l’articolo)

–  Ma questa statua è bella o brutta? (leggi l’articolo)

–  Statua in piazza Mazzini, Comitato Menghi all’attacco: “Macerata non può ospitare simboli massonici (leggi l’articolo)

– Il “Michelangelo dormiente” di Ermenegildo Pannocchia dal Fontescodella al teatro di Messina (leggi l’articolo)



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