Pistarelli: “In Provincia
il modello Casini-Vendola”

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Fabio Pistarelli lunedì scorso in Prefettura durante lo spoglio delle elezioni provinciali

Da Fabio Pistarelli, coordinatore Pdl Macerata, riceviamo:

Le notizie che giungono dal Palazzo della Provincia confermano quanto detto già dopo il primo turno elettorale e sono importanti ai fini di una corretta analisi del voto: Pettinari e l’UDC governeranno con la sinistra di Nichi Vendola, tanto è vero che SEL avrà molto probabilmente la Presidenza del Consiglio Provinciale o un assessore. Altro che “modello regione”!La sinistra di Nichi Vendola (abortista, antinuclearista ecc.) farà parte della coalizione che ha sostenuto e sosterrà il Presidente UDC. Con quale programma, in base a quali principi? Che dirà Pettinari su temi come la famiglia o il diritto alla vita? Che lo si dica e non si ingannino gli elettori, come peraltro è già accaduto! Infatti il partito di Vendola al secondo turno ha dato i voti e il sostegno a Pettinari ma non si è “apparentata” , cioè i suoi seggi non sono stati conteggiati nella maggioranza, ma sottraendo quelli destinati alla minoranza. Le regole sono state distorte, altro che legge uguale per tutti!!

Il dato politico è comunque chiaro: il Presidente Pettinari e l’UDC hanno fatto una scelta che ribalta una intera storia, con contraddizioni grandissime. In tal senso guardiamo con favore la nascita di una componente interna all’UDC che si chiama “dissenso responsabile” e seguiremo con attenzione le loro riflessioni.

Il centro destra ed il PDL hanno infatti un compito duplice: da un lato completare finalmente il percorso di formazione del partito e di classe dirigente a tutti i livelli, attraverso meccanismi elettivi e la valorizzazione delle tante energie e esperienze che hanno dimostrato di essere capaci di attrarre consenso e di fare squadra, e non personalismi. L’altro compito parallelo è quello di coniugare la propria linea politica di chiara alternativa alla sinistra con quella cultura di governo che non significa confuso trasversalismo ma capacità di aggregare in nome di valori condivisi e di una propria strategia definita le realtà più sane del nostro territorio, economiche, sociali e culturali, e le esperienze di buona amministrazione del centro destra del territorio.

Nei prossimi giorni riuniremo i direttivi provinciali e comunali che affronteranno questi temi per raccogliere e rilanciare le sfide future,  interpretando al meglio i valori e le istanze di quel ceto medio che non è stato più rappresentato a sufficienza nei suoi bisogni e nelle sue aspettative, e quelle dell’intero territorio maceratese che, a partire dal capoluogo, è stato e continua ad essere penalizzato dalle politiche di sinistra”.



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