di Alessandra Pierini
Tornano in provincia di Macerata Pierferdinando Casini e Massimo D’Alema per la chiusura della campagna elettorale di Antonio Pettinari. Entrambi sono attesi per venerdì prima a Civitanova (comizio in piazza XX Settembre alle 19) e poi a Macerata per la festa di chiusura (ore 21 in piazza Mazzini) insieme a Pettinari e al Governatore della Marche Gian Mario Spacca, che anche oggi ha affiancato il candidato presidente del centro sinistra in un incontro con la stampa e poi nel comizio in piazza Battisti.
Antonio Pettinari , che questa mattina, in piazza della Libertà a Macerata, durante il mercato settimanale, ha avuto un confronto verbale, questa volta diretto, col candidato di centro destra Franco Capponi, il quale si lamentava del fatto che i volantini dell’avversario venivano distribuiti insieme a quelli relativi ai referendum, creando secondo lui confusione nell’elettore, ha ribadito più volte la sua posizione proprio in merito alle scelte che verranno proposte il 12 e il 13 giugno con la tornata referendaria: «Nonostante ci sia chi continua a darci addosso, noi abbiamo detto no al nucleare lo scorso anno e io ho sottoscritto un documento in merito come segretario regionale dell’Udc. la nostra campagna referendaria di coalizione continuerà fino al 12 di giugno per dire no al nucleare, no allo sfruttamento del territorio, no alle leggi per i singoli ».
Pettinari ha sottolineato ancora una volta l’importanza di una continuità e sinergia di intenti tra Regione e Provincia scagliandosi invece contro il Governo: «Le istanze dei cittadini non possono essere accolte o meno in base al colore politico dell’amministrazione come ha fatto Berlusconi con i nostri alluvionati, noi saremo aperti a tutti gli enti che vorranno collaborare».
Gian Mario Spacca ha invece chiarito gli obiettivi primari dell’amministrazione regionale, utilizzando come testimonial Padre Matteo Ricci: «Sono emozionato a parlare davanti a quella che è stata riconosciuta come la casa dell’illustre gesuita che ci ha aperto le strade verso la Cina – ha detto, per poi passare ai problemi da risolvere – presteremo grande attenzione al sistema manifatturiero maceratese, spina dorsale di quello regionale, guarderemo con grande attenzione alla piccola e media impresa perchè continui a crescere, produrre reddito e soprattutto lavoro».
Spacca non ha trascurato neanche la sanità: «In Italia ci sono solo 2 sistemi sanitari che funzionano e uno è quello marchigiano. Questo ci permette di investire che non significa tagliare ospedali ma vuol dire riorganizzare il sistema qualificandolo. L’ospedale di Macerata è un esempio mirabile e nessuno di noi pensa di accentrare i servizi all’ospedale regionale di Ancona, piuttosto ci proponiamo di qualificare i presidi territoriali per sollevare Ancona da tutte quelle prestazioni che appesantiscono». Conclude con un riferimento al laboratorio Marche: «E’ un progetto non politico ma concreto e la risposta positiva su Pettinari testimonia che la strada intrapresa è quella giusta».
In piazza, nell’incontro dedicato ai giovani, Roberto Tesei dell’organizzazione regionale dei Giovani Democratici ha invitato i ragazzi al voto, come aveva fatto in conferenza anche Irene Manzi, vice sindaco di Macerata: «Accendiamo il futuro alle nuove generazioni – ha detto Tesei – ma non accendiamolo con le centrali nucleari, facciamolo con il lavoro. Andiamo a votare perchè la Provincia pone le basi per il futuro dei giovani». Il sindaco di Macerata ha invece fatto un appello a tutte le forze della coalizione di centro sinistra: «Non facciamoci del male attaccando gli avversari ma continuiamo questa campagna come è stata condotta da Tonino, senza rispondere alle provocazioni ma dialogando con la gente e con tutte le altre forze».
Domani sera alle 21, Paola Turci sarà in concerto a Tolentino in Piazza della Libertà per un concerto organizzato dal Pd a sostegno di Antonio Pettinari.
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Luigi Gentilucci replica ad Enzo Marangoni che ha criticato la scelta della Lam di appoggiare Pettinari: “Ognuno di noi ha una sensibilità politica che lo anima e noi della Lega Autonomie Municipali (L.A.M.) abbiamo deciso programmaticamente che la migliore opportunità per l’intero territorio, tra i due candidati presidenti rimasti in corsa, fosse Antonio Pettinari. E’ con questo spirito che la Lega Autonomie Municipali ha preso posizione e lo ha fatto in maniera trasparente, alla luce del sole, secondo quella coerenza che contraddistingue il nostro movimento. Non ci venga a dare lezioni di morale Marangoni che, incoerentemente con ciò che predica, è stato eletto in Regione con i voti della Lega Nord (partitocrazia), non si è dimesso quando ha cambiato bandiera (opportunista) e non si dimette, in nome di quella poltrona che lo fa stare comodo, neanche ora che dopo essersi contato, non ha più i numeri per sedere in quell’assise”.
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Alessandro Savi, consigliere comunale di Macerata ed ex assessore provinciale della Giunta Silenzi interviene a sostegno di Pettinari e contro la decisione presa dal suo partito (Comunisti Italiani):
La scelta della FdS di non appoggiare il candidato Pettinari è profondamente sbagliata. Pur condividendo le critiche agli ex alleati, non posso avallare una “linea” che potrebbe favorire il ritorno di Capponi alla guida della provincia. Ho criticato l’esperimento del “laboratorio Marche” in quanto modello che esclude ideologicamente forze politiche necessarie per battere le destre, che sposta irrimediabilmente al centro l’equilibrio politico, che persegue la cancellazione scientifica dei comunisti. Allo stesso tempo ho criticato la scelta di candidare Pettinari , serio e preparato amministratore ma troppo legato ad un’amministrazione incapace – quella di Capponi – che si è distinta soltanto per aver cestinato le iniziative dell’amministrazione precedente. Tuttavia mi chiedo: a chi giova questa scelta? Ai Comunisti? No, di certo. Se Pettinari vincesse, il PD e i suoi alleati rafforzerebbero la convinzione di poter continuare a fare a meno della sinistra. E se perdesse? Gli stessi Comunisti sarebbero additati come coloro che hanno favorito le destre. L’equidistanza, in questa fase, non serve a nulla, anzi, favorirebbe proprio Berlusconi che sta per ricevere un colpo decisivo e che invece andrebbe contrastato rinunciando alle rivendicazioni particolari e operando per ricreare spazi di agibilità democratica in un Paese martoriato dalle destre; in una parola: “cari ex alleati, ci avete estromessi, penalizzati e umiliati ma la nostra storia, il nostro antifascismo, il nostro totale antagonismo alle destre ci portano a dare indicazione di voto per voi con una responsabilità tale da superare il vostro settarismo”. Sarebbe stata una occasione formidabile per dimostrare, ancora una volta, la lealtà dei Comunisti. E’stata fatta un’altra scelta. Peccato. Domenica prossima andrò a votare per Pettinari, contro la destra che si richiama al MSI, contro la Lega di Bossi e contro Capponi che incarna il più becero berlusconismo. Mi rendo conto che tale scelta mi pone fuori da quel partito al quale ho dedicato la vita: lo faccio con la morte nel cuore ma con la coscienza pulita”.
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A sostegno di Pettinari arriva un appello al voto firmato da 70 operatori della conoscenza, della ricerca, dello studio e dei beni culturali:
“Il rispetto degli altri e dell’ambiente, la mite e paziente laboriosità, il sentimento cattolico e laico dell’accoglienza, il rifiuto di ogni forma di violenza, la solidarietà, la coesione sociale. Sono questi i valori che fanno della nostra terra e del nostro popolo una realtà altamente civile. Ed è soprattutto su questi valori che adesso si gioca il confronto finale tra i due schieramenti che puntano al governo dell’amministrazione provinciale. Da una parte c’è una coalizione, quella di Capponi, in cui, smentendo l’apparente moderatismo del quale si fa vanto, convivono, e sono determinanti, le forze dell’estremismo di destra e del radicalismo xenofobo. Dall’altra parte c’è una coalizione, quella di Pettinari, che, inflessibile nella difesa dei principi costituzionali oggi insidiati, contestati e vilipesi dal fronte opposto, ha in quei valori le sue fondamenta ideali e la sua visione del futuro. E’ questa la vera posta in palio, ben prima e ben al di là delle persone, dei programmi e delle dispute sulle questioni strettamente locali. Una posta che riguarda non soltanto noi, ma che, per la forte valenza politica nazionale data a queste elezioni dal presidente del consiglio, può e deve tradursi in un segnale di equilibrio, saggezza, sobrietà nei costumi pubblici e schietta sostanza democratica anche al di fuori dei nostri confini. Ecco dunque le ragioni – non di politica spicciola e contingente, ma di consapevolezza delle nostre radici culturali e morali – che ci spingono a rivolgere un appello ai cittadini affinché vadano alle urne e votino, con Antonio Pettinari, ciò che viene rappresentato da lui e dalle forze che lo sostengono.
Firmato: Adornato Francesco; Angelucci Giulio; Argalia Sauro; Arrigoni Paola; Ballesi Paola; Battistini Mario ; Binci Mauro; Boarelli Primo; Cameli Rosella; Capodaglio Luciana; Caporaletti Aldo; Caracciolo Allì; Cegna Annalisa; Censi Cesare; Contigiani Ninfa; Cossiri Angela; Craia Rodolfo; Cristini Luca; De Rosa Giuseppe; Del Bianco Egidio; Dezi Diego; Fanelli Nedo; Felicetti Giorgio; Garufi Guido; Gentili Gianluca; Giovanola Benedetta; Giuliano Luigi; Gobbi Novella; Liuti Giancarlo; Lucarini Didia; Manzi Irene; Marangoni Giorgio; Marchetti Giovanna; Marcolini Pietro ; Maria Grazia Talocchi; Martellini Rosetta; Maulo Gianmario; Mazzalupi Claudio; Mencoboni Marco; Messi Luciano; Migliori Maurizio; Monteverde Stefania; Nabissi Fulvia; Pantanetti Annita; Pasqualetti Renato; Pavolini Emanuele; Pennesi Cinzia; Pennesi Laura; Perna Roberto; Perri Stefano; Ragoni Pepe; Recchioni Antonio; Rinaldelli Maurizio; Romagnoli Quinto; Saracco Ivana; Sargolini Massimo; Sarti Eleonora ; Scodanibbio Stefano; Serafini Maurizio; Severini Marco; Sposetti Giorgio; Tancredi Lucia; Tiberi Fabio; Trubbiani Valeriano; Uoldelul Chelati Dirar; Vallesi Pina; Verducci Anna; Verducci Francesco; Zammit Anna Bianca.
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FANTASIA AL POTERE: ARRIVA OBAMA!
Peccato che tra i nomi degli “operatori culturali” sottoscrittori del solito manifesto antiberlusconiano ci sia anche l’Assessore alla cultura che ha svenduto un bene della Provincia: VILLA LAURI.
Oggetto: Alienazione Villa Lauri (30 Nov. 2001 Prot. N. 16445 / Atto N. 72);
Oggetto: Alienazione all’Università di Macerata del parco incluso nel complesso immobiliare “Villa Lauri” ad integrazione e modifica di quanto deliberato con atto del C.P. n. 72 del 30.11.2001 (5 Lug. 2002 Prot. N. 12156 / Atto N. 53).
Il 26 Marzo 1861 nella sala, detta anticamente della Ragione, del palazzo, sede dell’autorità governativa, in piazza Vittorio Emanuele II (già piazza Maggiore, ora della libertà), alle ore 11 antimeridiane si radunava il primo Consiglio della Provincia di Macerata.
Procedutosi alla votazione per la nomina della Presidenza effettiva riuscì eletto Presidente il Conte Tommaso Lauri, a Vice Presidente il Sig. Edoardo Giachesi, a Segretario il Conte Avv. Tarquino Gentili di Rovellone e a Vice Segretario il Dott. Filippo Castelli.
Gli intellettuali dovrebbero firmare anche per tutte le amministrazioni che faranno cadere.
Queste elezioni sono state una presa per i fondelli fin dall’inizio. Anche al ballottaggio a me continua a sembrare un’assurdità votare per il candidato di centro sinistra ex presidente di centro destra.
@ Simone Cicconi
Una onorificenza “Giordano Bruno” e un piatto di polenta non si negano a nessuno.
Errata corrige: ex VICE presidente di centro destra.
con il cuore auguro al candidato presidente Pettinari di vincere perchè conoscendo la realtà maceratese e alcuni di coloro che hanno sottoscritto il manifesto sono certo della riuscita di un rilancio dal punto di vista culturale e turistico del territorio della Provincia di Macerata.
Il sostegno e l’aggregazione delle forze economiche e sociali dalla Regione alla Provincia, dai Comuni alle associazioni di categoria permetteranno un salto di qualità in termini di offerta di servizi alla counità amministrata.
Solo il buon governo del centro sinistra può superare le criticità delle scelte fattte dal governo centrale di tagliare fondi senza accorgersi che poi le risorse spetterà agli enti locali recuperarle per mantenere inalterati i servizi a disposizione della comunità, questo perchè è costantemente a contatto con i cittadini e ne conosce bene le necessità.
Ciò a dire che è al contratrio è facile tagliare per il centro destra a livello centrale senza tenere presente di ciò che abbisognano i cittadini a livello locale.
Andioamo a votare domenice e lunedi e votiamo Pettinari, ne rimarremo sicuramente soddisfatti.
Ci tapperemo il naso, le bocca e tutte le prese d’aria per votare, purtroppo, Pettinari, ma non serve fare grandi dichiarazioni sull’abbandono del Partito come fa Savi per votare Pettinari, tutti hanno diritto di fare una scelta personale, a meno che non si cerchi l’occasione di abbandonare il partito (cosa legittima) per una collocazione più comoda con la scusa del voto a Pettinari.
IO HO VOTATO SEL E SICCOME FINO A PROVA CONTRARIA SONO COERENTE, NON CI PENSO MINIMAMENTE DI VOTARE PETTINARI E TUTTI I SUOI AMICI DELLA COMBRICCOLA DEL CENTRO,COMPRESI GLI APPECORATI DEL PD CHE DI SINISTRA NON HA QUASI PIU’ NIENTE!!
E NON STATE LI’ A DIRE COME AL SOLITO CHE SOLO I CRETINI NON CAMBIANO MAI IDEA PERCHE’ QUESTA E’ UNA FRASE CHE VA DI MODA IN QUESTI ULTIMI ANNI DA QUANDO IL MAFIONANO NE FA USO TUTTI I GIORNI!!
A SOLFORICO MA PERCHE’ DEVI SOFFRIRE COSI’ TANTO PER VOTARE COME DICI TU “PURTROPPO” PETTINARI, VAI AL MARE QUEL GIORNO O FATTI UNA GITA FUORI PORTA COSI LE TUE PRESE D’ARIA GODERANNO!!!!!
@falchino
Molto simpatica la tua battuta e ogni volta che ci penso ti do sempre più ragione, ma vengo da esperienze politiche che mi portano a distinguere tra il nemico e l’avversario. Ti prometto che ci penserò fino all’ultimo, ma ti prometto anche che voterò SI a tutti i referendum. In bocca al lupo Compagno!
Si legge nell’articolo:
“A sostegno di Pettinari arriva un appello al voto firmato da 70 operatori della conoscenza, della ricerca, dello studio e dei beni culturali”.
Se Pettinari è sostenuto da tali categorie sociali, da quelli cioè che lavorano “con la mente”, mi chiedo chi dovrebbero votare oggi quelli che una volta erano i veri sostenitori della sinistra, gli operai, i lavoratori delle fabbriche, i ceti più deboli.
Ma forse per gli intellettuali non esistono più queste classi sociali, e la sinistra oramai è appannaggio dei loro salotti “culturali”, mentre è risaputo che gli operai e le classi meno abbienti oramai, perlomeno al nord, votano massicciamente per la Lega.
E non è un caso allora se i leghisti (“rozzi e cafoni”, secondo gli intellettuali sdegnati) si stanno estendendo sempre di più anche dalle nostre parti, come già nelle regioni del centro storicamente rosse.
Sono stupido, lo ha detto nonno Silvio
Ma non ho mai pagato per avere un rapporto sessuale con una donna…
Non ho mai avuto uno stalliere legato alla mafia…
Non ho offerto ministeri dietro in contraccambio di lavoretti orali…
Da maggiorenne non sono andato mai a letto con minorenni…
Non ho amici condannati in appello a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e non ho patteggiato una pena di due anni e tre mesi per frode fiscale….
Non ho cambiato le leggi in parlamento per non finire in carcere…
Non ho mai pagato alcuno per dire falsa testimonianza…
Non ho amici che hanno corrotto giudici per agevolare dei lodi…
Ero perplesso, molto perplesso nel dover al ballottaggio votare Pettinari.
Ma ora grazie a nonno Silvio tutto è molto più semplice, più facile, più realizzabile: io voterò per Pettinari, in quanto sono stupido e sono di sinistra.
La cosa più ridicola è il documento firmato dai così detti “personaggi”
A leggerli, chi li conosce, si sbellica dalle risate.
Assessore regionale del PD (Marcolini)
Dirigenti e annessi al mondo parassita dello sferisterio e pseudo cultura (Messi, Craia, Serafini, Scodanibbio, ) che temono di perdere gli stipendi che si fregano facendo nulla o quasi.
Nipote di Ciaffi (verducci)
Assessori comunali quasi ex (Monteverde e MAnzi)
Ex assessori (Pasqualetti) che a luci spente vomita su Pettinari.
E tutti gli altri….
Ammazza che saggi disinteressati.
E che dire della Ballesi che è stata messa in consiglio dello Sferisterio da Capponi e adesso ci vuole rimanere anche con l’altro????
Savi dice che è meglio Pettinari di qualsiasi Capponi di centro destra?? Contento lui… Poi non si lamenti in comune se Carancini non gli concede un altro assessore. O se la prossima volta anche in comune gli danno il ben servito.
Non andate a votare nessuno. Affluenza sotto il 30%. Allora sì che andiamo sulle cronache nazionali e magari (ma non ne sono sicuro) capiscono che ci siamo un po’ rotti di essere portati per il c..
E basta a dare la colpa al tempo o a chissà cosa!!!!!
“70 operatori della conoscenza della ricerca, dello studio..”. A Macerata ci si conosce tutti ed è meglio non esagerare.
Mettiamo in crisi il comune di macerata, cosi ci restera più facile collocarci essendo i posti in provincia diminuiti per legge, e con il mercato delle vacche prima e dopo il primo turno non c’è spazio per tutti, e c’è il pericolo di rimanere disuccupati per chi a scelto la politica come professione. Che delusione almeno non vi date una copertura ideologica o programmatica. Che poi Savi esca dal partito Comunista per votare Pettinari il più anticumunista e antisinistra di tutti gli ex dc ,e alleato con la dx fino a due mesi fa, è una motivazione di comodo.
Voterò Pettinari dando al mio voto un significato più politico che amministrativo (sono per l’abolizione delle provincie), tuttavia non si può che rimanere perplessi dal c.d. appello dei 70. Per carità, il gesto potrà anche rappresentare un atto di civile partecipazione democratica, ma scorrendo quei nomi mi viene un pensiero peccaminoso, ma non credo lontano dalla realtà. “In sedicesimo” l’esperimento contiene il peccato originale da cui sono derivate tante sconfitte di una certa sinistra nel nostro paese. Per dirla con una immagine un po’ grossolana: “dall’attico la strada appare lontana”. Non voglio generalizzare, ma molti “Maestri di Pensiero” contenuti in quella lista sono ed appaiono lontanti alla maggior parte delle persone si battono nell’arena del mercato per guadagnarsi da vivere. Questi ultimi, che sono la maggioranza, quando devono votare si rivolgono altrove finanche al “pifferaio di Arcore” pur di non appoggiare una certa intellinghenzia che si rappresenta come appartenente ad una antropologia diversa e superiore rispetto al popolo bue.
Quest’appello non lo vedrà nessuno – se non Pettinari – e credo, e spero, che non faccia perdere troppi voti a quest’ultimo.
I savi anziani di Macerata provano a risalire sul carro del vincitore con la solita strampalata crociata autoreferenziale.
Non ho sentito nessuno di questi “operatori culturali” intervenire su un piccolo problema come la pavimentazione del Palazzo degli studi o sull’intestazione del vecchio gabinetto di chimica fatta benedire da Pettinari.
LA PROVINCIA NON SERVE QUINDI NON LA VOTO!
In troppi fanno affidamento sul senso di responsabilità di noi uomini di sinistra (estrema), mentre prima facevano a gara per far finta di non conoscerci. Speriamo di fare la cosa giusta.
Comunque a me non piacciono gli Scilipoti ovunque risiedono.
@ Savi
“Tuttavia mi chiedo: a chi giova questa scelta? Ai Comunisti? No, di certo. Se Pettinari vincesse, il PD e i suoi alleati rafforzerebbero la convinzione di poter continuare a fare a meno della sinistra. E se perdesse? Gli stessi Comunisti sarebbero additati come coloro che hanno favorito le destre.
– ALESSANDRO SCUSA, PERCHE’ CHI E’ IL CANDIDATO E LA COALIZIONE DI SINISTRA PER QUESTA PROVINCIA?
“Mi rendo conto che tale scelta mi pone fuori da quel partito al quale ho dedicato la vita: lo faccio con la morte nel cuore ma con la coscienza pulita”.”
– Che vorresti dire con questo, che tutti gli altri del tuo partito sono degli irresponsabili con la coscienza non a posto se non voteranno Pettinari? Fino a poco fa, ci chiamavano anime belle, noi che non ci prestiamo al gioco delle parti, adesso scopro, che le anime belle sono quelle come te che s’immolano per la causa ( quale?) a costo di non farsi guardare più in faccia dal partito.
Io resto dell’idea, che non devo vincere per forza, ma con la forza. E penso, che se questa manca alla sinistra , è proprio per colpa di una mancata visione unitaria e lungimirante.
Ha detto bene Roberto D’Agostino in un’intervista su La7 : Oggi la sinistra si alleerebbe pure con ” baffetto ( Hitler) per battere il nanetto. Per questo è perdente, perchè non fa squadra”.
Se non fosse tragico, sarebbe patetico che tutto a un tratto, il centro(sinistra) maceratese si sia messo in testa di vincere ad ogni costo, ma non sarebbe la sinistra d’altronde , se non accompagnasse questa buona volontà con un’ ennesima sconfitta sul lungo periodo, se non lo avesse deciso nel momento meno opportuno e nel modo più sbagliato.
Anche a costo di perdere quota nel proprio partito per qualcuno.
Anche a costo di perdere le prossime comunali per una improvvisa visione politica olistica, per cui la farfalla che ha battuto le ali in Corso della Repubblica, provoca un terremoto in Piazza della Libertà.
Tu parli, come io d’altronde e tanti altri, di destra e di sinistra, ma credo che tu sia abbastanza smaliziato ormai – io per me, ne sono cosciente – per capire che il vero contenzioso è un altro. E’ quanto ha promesso di fare l’uno e quanto l’altro, per un lotto di terra a Tizio, l’appalto a Caio, l’incarico a Sempronio, dove passerà una strada piuttosto che un’altra, a chi daranno finanziamenti a chi non arriveranno , a chi un posto a sedere in provincia o in qualche ente, partecipata, consorzio …e così via dicendo.
@Bonifazi
Rimettere a posto la pavimentazione del Palazzo degli Studi non dovrebbe essere molto complicato.
Per “recuperare” le parti del mosaico che mancano (visto che dicono che non si possono sostituire perchè nessuno le fa) si potrebbe, come hai detto, togliere quele che rimangono dalla parte del Cinema Italia (sosituendole con materiale adeguato e di qualità) e con i “pezzi” di mosaico recuperati mettere a posto il resto.
Ma siccome tale operazione è troppo intelligente ecco perchè non è stata fatta…
@ Cerasi
Sarà sicuramente di sinistra e non sarà stupido come dice Berlusconi, ma si ricordi che andrà a votare chi un anno fà appoggiava il berlusconiano Capponi.
Casini -D’Alema.
Ma fatevi un bel vertice a Chamonix! dove potrete sfidarvi a sfoggiare i vostri golfini di cachemire e le scarpe firmate e …portateci anche le vostre centrali nucleari. Dico vostre, perchè riguarda entrambi; anche l’antinuclearista aggiunto Bersani, sissignore. Basta sapere:
Wikileaks rivela la vergogna Bersani sul nucleare
Mercoledì 06 Aprile 2011 07:50
Non solo Berlusconi e compagnia al governo giocano con la pelle degli italiani,il Pd e legambiente non sono da meno. L’ennesimo cable di Wikileaks riguarda il testo di un accordo bilaterale,’Partnership Globale sull’Energia Nucleare-GNEP’, firmato nel dicembre del 2007 dall’allora Ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani e dal Segretario dell’Energia degli Stati Uniti d’America Bodman, nel quale si programma e si mette nero su bianco la cooperazione nucleare tra Italia e Usa.
Nel cable (firmato dall’ex Ambasciatore Usa a Roma Ronald Spogli) si riporta come l’attuale Segretario del PD Bersani si impegni, e impegni il nostro paese, a riprendere la strada del nucleare, e arrivi a minimizzare il risultato del Referendum sul nucleare del 1987, sostenendo che “Il risultato del Referendum non esclude l’Italia dalla generazione di energia nucleare, l’ha solo sospesa”.
Infine, come riporta il cable, Bersani al momento della firma dell’agreement sostiene che l’accordo GNEP “può giocare un ruolo importante nel modificare gli atteggiamenti italiani nei confronti dell’energia nucleare”
Leggi il documento
http://informarexresistere.fr/2011/05/02/accordo-tra-bersani-e-bodman-13-11-2007-su-nucleare/
e non è che uno dei tanti link che riportano l’accordo sul nucleare dell’allora Ministro Bersani. E questa non è una sparata alla Giorgi. E’ pura realtà, nero su bianco. Certo, oggi può aver cambiato idea il segretario Bersani, ma sai, si può sempre ri- cambiare idea, specie se ti allei con qualcuno che quella idea non l’ha mai rinnegata, neanche di fronte al disastro di Fukushima , come l’On. Casini e che , vuoi o non vuoi, ha interessi di famiglia sul tema.
Ma che ti aspetti da entrambi? Il Partito Democratico sta percorrendo pari pari, le orme della vecchia Democrazia Cristiana divisa in tante correnti, dove ce n’era per tutti e di più, anche in sottocorrenti e sotto ancora: i dorotei, i morotei La Base, la Primavera, La Corrente del Golfo ….e quindi da quelli più verso sinistra, gli ex dossettiani, i fanfaniani….. a quelli più verso destra , gli andreottiani, ai centristi forlaniani, i degasperiani……..
e qui abbiamo invece: i dalemiani, i bersaniani quelli di Franceschini, di Marino, di Bindi, i rottamatori, gli asceti alla Cacciari…
Nulla di nuovo sotto il sole; Solo come ho già detto e ridetto, ora sta in sella il PD, che però da solo non va da nessuna parte ,come non ci andava da sola la DC e quindi cerca alleati al centro, perchè lì si somiglia.
” Inter pares” – come diceva Cicerone – si stabilisce l’amicizia perfetta.
Quindi, superata questa del ballottaggio, io mi concentrei più sul referendum abrogativo del 12 -13 giugno, per bloccare ogni intento sul nucleare, da qualsiasi parte provenga.
E non solo per il nucleare.
Bene, grazie a Tamara introduciamo quest’argomento : Il Nucleare ed il referendum su questa questione.
1) Io ancora non ho capito se c’è o no questo referendum. (Sarà a causa della mia ignoranza e dei soliti imbrogli politici???)
2) Ma se c’è sto referendum, che ci andiamo a fare a votare se poi tra qualche anno comunque fanno come vogliono???
3) A parte aborto e divorzio mi sembra che tutti gli altri referendum fatti non sono serviti a niente perché tanto hanno fatto sempre come volevano (vedi finanziamento pubblico ai partiti)
4) Io non sono contrario al nucleare perché pericoloso o motivi simili (tanto se scoppia in Francia arriva qui da noi prima che a Parigi). IO SONO CONTRARIO SEMPLICEMENTE PERCHE’ MI SEMBRA UNA CRETINATA AFFRANCARSI DA UN MATERIALE ESAURIBILE (PETROLIO) PER UN ALTRO ANCORA PIU’ RARO (URANIO). Ma perché nessuno lo dice?
Per quanto riguarda l’acqua pubblica tempo fa vidi su internet che lo stesso decreto fatto dal centro destra era stato preparato da Bersani, Di Pietro e Prodi durante l’allora governo di centro sinistra ma mai convertito in legge perché il governo cadde.
Mi si dice altresì che tale decreto raccoglie una direttiva europea.
Io che sono ignorante vorrei che qualcuno mi spiegasse bene la questione senza ideologia partitica perché questa dell’acqua è una questione seria che riguarderà i nostri figli più che noi e quindi per una volta cerchiamo di ragionare in modo serio.
Io personalmente sono per l’acqua GRATUITA ( pubblica) perché trovo anche poco serio che i comuni si facciano pagare un bene così importante ed assolutamente irrinunciabile. Però non vorrei che tutta la questione referendaria si riducesse all’ennesimo scontro politico per poi trovarmi con l’acqua che costa più del petrolio.
@ Gian
Evidentemente devo essere molto più stupido di quanto dice nonno Silvio… 🙂
Pettinari non era, non è e non sarà il mio candidato ideale.
Nonno Silvio, per tutta la campagna elettorale, non ha fatto altro che presentare queste elezioni (amministrative, cioè locali) come una sorta di indice di gradimento sulla sua anziana geriatrica persona.
Dopo aver preso una tavola da surf sui denti (a Milano, ma non solo) si è rimangiato tutto, come da 14 anni fa, sostenendo che queste elezioni non erano nulla d’altro che elezioni locali, che la sua anziana geriatrica persona nulla c’entrava, che il governo da lui presieduto (che si è speso tantissimo per tutta l’italia) era ancora più saldo di prima della batosta….
…. Insomma come ci ha abituato, da anni, nonno Silvio il giorno successivo dice l’esatto contrario di quanto aveva affermato il giorno prima.
E fino a qui ci può anche stare, è il gioco dei quattro cantoni della politica e nonno Silvio non fa altro che dimostrarsi inaffidabile (non è il primo e non sarà l’ultimo).
Però il suo maldestro tentativo di raccattare voti, dando stavolta dello stupido a chi vota a sinistra (in precedenza aveva detto di peggio), è solo la dimostrazione di quanto possa essere suonato.
Quindi nonno Silvio queste amministrative le ha volute trasformare in politiche, nemmeno sui programmi ma proprio sulla sua persona, e quindi non si vota più per un Presidente di Provincia o un Sindaco ma si vota stile referedum: lo mandiamo a casa oppure no???
Quindi se queste elezioni possono servire per mandare al geriatrico Nonno Silvio, si vota chiunque non faccia parte del suo schieramento, quindi NON si vota Capponi.
@ Cerasi
Da un politologo raffinato qual èi, o vuol far credere di essere, mi sarei aspettato motivazioni più articolate a sostegno dello Scillipoti nostrano. Invece Lei scivola su un banale antiberlusconismo, proprio come gli “intellettuali” maceratesi.
Tuttavia mi auguro che al ballottaggio gli elettori scendano sotto il 50% perché la Provincia non serve e pertanto non va votata.
Sarebbe da scriverci un trattato sul politologo Cerasi da Macerata, che all’inizio era partito criticando sdegnato tutto e tutti di questa campagna elettorale.
Io glielo avevo scritto che tanto alla fine avrebbe votato Pettinari, ma lui giù a smentire ripetutamente. Purtroppo le sue preferenze, che allora ci teneva nascoste, trasparivano dallo sbilanciamento delle sue critiche verso quelli del centro destra, tanto da non accorgersi che Spacca faceva per Pettinari le stesse identiche cose su cui lui pontificava sdegnato quando venivano i ministri del PDL.
Poi invece adesso, con la scusa di combattere Berlusconi, un po’ poco, come giustamente dice Gabor, tenta di convinvìcerci che la sua scelta è obbligata. Suvvia, chi vuole pretendere di convincere.
Lo vedo bene alla testa dei 70 intellettuali: sicuramente alla fine avrà lavorato per l’elezione di Pettinari molto più della maggior parte di loro, compreso quello (clamoroso, è uno dei 70 …!!!!) che gli ha scritto il programma con la Fano-Grosseto, copiandolo dalle regionali.
Tutta quella sequenza logica di Gianfranco, porta a una sola conclusione per la SUA sinistra: un cambio di padrone, nulla più. Come quando su tutt’altro piano, ci siamo liberati dal nazifascismo e siamo finiti sotto gli americani col piano di rinascita, la concessione delle basi militari che ancora ci trascinano in guerra volenti o nolenti e hanno influenzato i nostri governi e la nostra economla . Americani, che non sempre hanno avuto un Obama al comando, ma anche Nixon, Bush.
Io, anche in queste modeste provinciali a confronto, preferisco la mia libertà di decidere e preferisco riconoscerlo il mio avversario per combatterlo, piuttosto che uno, che mi si presenta mimetizzato.
Comunque, quello che mi rattrista più di tutto, è che dovremo rinunciare agli attacchi al veleno di Gianfranco verso l’amministrazione della provincia: uno su tutti…….. per la cerimoniera!!
Ma li recupereremo bene sul versante del Comune. Resto fiduciosa.
@ Bonifazi
Non sono assolutamente un politologo, e non mi sono inerpicato in astrusi ragionamenti per giustificare il voto al ballottaggio.
Se da Macerata si può avvicinare, anche di un secondo, la fine del Regno dell’Oscuro Signore il prezzo da pagare di una X su Pettnari è ben poco.
@ Tex
Per me le Province le abolirei anche questo pomeriggio e dei 5 candidati, perche era questo di cui si stava ragionando precedentemente, Pettinari non era in cima alla lista di gradimento al I turno, tanto che ho detto che c’era un candidato (che per storia politica) mi era assai più vicino.
Il ballottaggio è un passo ulteriore e la spinta che mi dice voto Pettinari non è affatto ideologica, visto che non è il mio candidato di riferimento.
Ma se uno mi sta lontano alla Luna e l’altro a Giove (e devo scegliere) allora ringrazio nonno geriastria Silvio che mi ha aiutato nella scelta.
@Tamara
La tua è solo un’altra battaglia di retroguardia, che non serve a nula se non essere sempre fuori da tuttii giochi per poter dire sempre e solo “no”.
@ Cerasi
Così votando Lei finisce per votare anche il partito del persecutore di Bettino Craxi. Ecco perché non dovrebbe contraddirsi e rimanere coerente ai suoi ideali.
LA PROVINCIA NON SERVE QUINDI NON LA VOTI!
lo dici tu Gianfranco. Guarda a 360 ° e no solo dove ti pare.
Io sto nel gioco per fare il mio gioco – a vincere o perdere non importa, sono le regole della democrazia – ma con candidati come Pisapia a Milano e Zedda a Cagliari che escono dalle primarie di coalizione della sinistra, ( americanata che ha importato il PD come metodo di selezione democratica del candidato di parte e che io voglio quindi, o sempre o mai, e le voglio pulite, da riregolamentare col solo voto di chi poi andrà a votare perchè ha diritto al voto, no per Sport……….)
Io penso contrariamente a te, che il gioco di retroguardia sia il tuo invece. C’è chi sceglie la digestione forzata per superare l’imbarazzo e chi si caccia un dito in gola.
Berlusconi so chi è almeno e mi so difendere. Di un candidato espressione di Casini, che QUI vuol battere la destra, ALTROVE prega per Berlusconi, non ho alcuna attrattiva. E – poi chiudo l’argomento fino a lunedì – ben diverso, ripeto all’infinito, sarebbe stato se ci avessero servito sul piatto, anche senza primarie, un candidato coi connotati di sinistra.
Io massimalista , a Macerata sono destinata a perdere lunedi, ma tu ti attaccherai sul petto una medaglia finta, Gianfrà!
@ Cerasi
Giusto l’importante è abbattere il nemico, e poi Macerata è una prova importante per questa sinistra ben salda sui propri ideali. La prossima mossa, si tenga pronto, sarà candidare Fini come premier per il centro sinistra alle prossime politiche. In fondo l’importante è vincere. In bocca al lupo…
@ Bonifazi
Tra 70 o 80 anni (cioè quando anche i parenti di 1^ generazione dei politici della 1^ Repubblica saranno passati tutti a miglior vita) e qualcuno avrà finalmente accesso ai vari archivi privati, lettere confidenziali, documenti del Kgb e della Cia, casseforti dei Comitati Centrali e via dicendo sarà pubblico a tutti (quello che tutti sanno, ma che oggi fanno finta di non sapere e cioè) che, durante prima duranrte e dopo Tangentopoli, la macchina politica italiana era, per tutti i partiti, oliata dalle tangenti…. Per tutti i partiti.
Anzi per dirla tutta gli “aiutini” sono iniziati dopo il 1945…
Ricordo che Mattei (il Mattei tanto caro a Tacconi) un giorno venne intervistato a proposito degli strani giri che dei consiglieri facevano, votando dall’opposizione, delle delibere gradite al Presidente dell’AGIP.
Gli fecero presente che, talvolta, arrivava anche l’aiuto dei fascisti, e lui che era stato partigiano non trovava la cosa quantomeno poco morale???
Rispose che per lui era come prendere il taxi: dici dove vai, ti ci fai portare e paghi, mica chiedi all’autista per chi vota…
Il sitema delle Tangenti non lo ha inventato Craxi: c’era istituzionalmente prima ed è tranquillamente sopravvissuto dopo….
Ma come ho detto sopra NON vado a votare per il “mio” candidato Pettinari, in quanto NON è il mio candidato: ma sono stupido ed il mio voto stavolta è contro nonno geriatria Silvio.
@Tamara
Visto che tu sei molto più addentro alal SEL del sottoscritto mi sembra strano che non sappia i molti “rumors” che provengono dai vertici della SEL… E cioè che gli “estremisti” della SEL della Provincia di Macerata fanno più danno che altro con le loro posizioni…
Cioè, fuori dal politichese, per battere le destre chi dirige la SEL a livello nazionale, per Macerata, arebbe preferito -da subito- un accordo con il centrosinistra senza presentare un proprio candidato….
@ Gian
L’importante è dare un segnale all’Oscuro Signore in quanto egli ha voluto che queste elezioni (da amministrative) fossero una sorta di referendum sulla sua persona e sulla politica del Governo.
Come vado ripetendo Pettinari non è, ne sarà, il mio candidato ma se anche dalla Provincia di Macerata si può aiutare, indirettametne, la deberlusconizzazione del Paese è importante stavolta dare un chiaro segnale, anche dalla Provincia di Macerata che è solo ai margini dell’Impero.
Poi fosse per me (come vado scrivendo qui su CM da quando ancora c’era Silenzi) le Province le abolirei oggi stesso, ma domani si vota per le Provinciali e il segnale si da con la scheda che ti ritrovi….
@ Cerasi
Campa cavallo che l’erba cresce. Craxi venne fatto condannare (in contumacia) da Di Pietro e morì in esilio ad Hammamet. Questi sono i fatti!
@ bonifazi
Sarebbe lunga (e noiosa) ma in brevissimissima: veramente Craxi fu l’agnello sacrificale che è servito a moltissimi politici (e magistrati) per mettersi a posto la coscenza.
Craxi non ha inventato le tangenti e le tangenti non sono finite scomparso Craxi.